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Umanità varia sull'autobus
Post n°583 pubblicato il 23 Gennaio 2020 da RavvedutiIn2
Prendo il 41 da Borgo Nuovo e arrivo davanti all'ospedale di Borgo Trento. Lì smonto e prendo il 31 per andare a Marzana, dove c'è il centro per la riabilitazione. Fra uno e l'altro passo circa un 'ora e dunque ho parecchio tempo per osservare ed ascoltare la gente che mi circonda. Non è che ascolti molti TG ultimamente, ma mi tengo comunque sempre informato su tutto ciò che posso. Mi colpisce particolarmente il fatto che a molti sfugga che c' è evidentemente un certo Paese, nonché potenza atomica, un Paese che si è appropriato di territori non suoi , dietro ai disastri della Libia e della Siria, ma in generale responsabile di tutta la questione mediorientale.
Una signora sfoggiava con malcelato orgoglio la propria borsetta arricchita dal simbolo della stella di Davide . Io ed altri la guardavamo , ho sentito qualche commento ma io non ho detto niente, ascoltavo e basta . Stava per accendersi la polemica e questo l'ho sentito bene, per fortuna dovevo scendere per cambiare autobus. Oltre a questa simpatica signora non è mancata la matta che urlava che qualcuno voleva rubarle il cellulare, cosa non vera , il ragazzo con le braghe sotto il culo , la smorfiosa che mi guardava da dietro gli occhiali da sole e intanto faceva finta di telefonare al marito o amante o compagno , il tizio col cagnolino che non voleva saperne di stare in autobus , i ragazzini che hanno fatto un baccano da matti . Neanche il tipo e la tipa che odiano gli immigrati , neanche loro sono mancati . Bello osservare la gente, ancor meglio è osservare senza esprimere giudizi , cosa non sempre facile . Non che io mi senta superiore, anzi a volte mi sento superato , appartenente alla vecchia guardia , questo si , certamente non al passo coi tempi . E intanto l'autobus si sposta , e arrivo a destinazione . Qui mi aspettano altri giudizi , e non sempre misericordiosi . Ma la differenza sta nel fatto che io sono al di là del giudizio altrui , la mia condanna e il mio perdono me li concedo da me , in pieno stile Dostoevskij .
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UMBERTO D
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