Riflessi nel vento

La runa bianca

... la chiamano anche la runa del destino.

Quando viene estratta, t'indica che sei in un momento in cui nulla è, e tutto può accadere. Che il tuo destino non è scritto. Eppure la tua capacità di cogliere avvenimenti e segni farà in modo che il tuo destino si compia.

Stare pronti, quindi.

E questo momento mi parla di una stasi in cui tutto quello che ho vissuto è dietro di me, e davanti non so cosa ci possa essere. Forse neanche m'interessa. Mi guardo intorno, ferma come sono.

Ho chiuso porte, girato spalle, slegato vincoli. Ho corso lontano, ho corso finchè non mi sono più ricordata del perché.

Adesso sono seduta a riflettermi nel mio specchio d'acqua, a capire che cosa mai sia successo. A perché tutto sembra essere girato intorno a centri che non erano i miei. E a cosa me ne è rimasto.
L'amore cambia sempre i nostri baricentri. C'è amore possibile da vivere senza questo sbilanciamento personale? Possiamo amare qualcuno senza protenderci verso di lui, senza spostare il nostro focus per lo meno a metà strada tra i due?

Insomma, sole e luna girerebbero in modo diverso se non avessero entrambi i loro campi magnetici che li legano e li regolano, eppure non si lamentano... si può prendere ogni cambio d'influsso così per come è, ovvero inevitabile? Perché ci si sente così tanto privati, dopo?

Forse non ho chiuso tutte le porte, girato completamente le spalle, slegato tutti i vincoli. Ma ho corso tanto, ho corso lontano, e poi mi sono fermata quando non mi ricordavo più il perché. E adesso sono ferma a leggere le increspature dell'acqua, le bolle d'aria.

Sono nel mio spazio bianco. Sto aspettando di essere pronta per abbandonare tutto, e muovermi di nuovo, nuova.