Nuvole di scrittura

poesia e altro di penna

Creato da nefertiti704 il 02/07/2011

Area personale

 

green hill

 

 

Mi trovate anche  sul blog

di StregaM0rgause

"I racconti del cuscino"

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 54
 

Ultime visite al Blog

woodenshipricominc0_dameachille790nefertiti77_2007nuvolablacksbaglisignoramariomancino.mperla88smariateresa.savinocrazy_21_1945lascrivanacassetta2occhi_digattaA.m.u.c.h.i.n.a.7letizia_arcuri
 

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« BUON COMPLEANNOL’URLO DEL COYOTE »

LA ‘COSA’

Post n°48 pubblicato il 10 Giugno 2012 da nefertiti704
 

diavolo

 

La bambina aprì piano la porta della sacrestia. Nulla le piaceva del Collegio dove qualcuno l’aveva depositata e subito dopo dimenticata; ma quel luogo aveva suoni e scricchiolii sinistri che da sempre l’angosciavano. Comandata dalla Madre Superiora, era stata costretta ad obbedire. Si guardò intorno con circospezione e nel lieve chiarore delle candele lasciate accese da chierichetto, percepì una presenza. Terrorizzata si guardò intono e la vide.  Nell’angolo opposto alla porta, la ‘cosa’ era lì. Rattrappita su se stessa. In quel chiarore malato, i suoi occhi piccoli, rossi di sangue rappreso, dardeggiavano.  Danza macabra di fuoco.  Appena l’ebbe vista, la ‘cosa’ cominciò a saltellare forsennatamente da una parte all’altra della sacrestia. Sulla sua testa completamente rasata, disegni di vene grosse, dure come fili di ferro e viola come i paramenti sacri usati dal prete in Quaresima.  Il naso quasi inesistente, si mangiava la bocca grande, senza labbra; una ferita tra le due orecchie lunghe e appuntite. I denti irregolari e aguzzi pronti a mordere. La lingua spessa, mobilissima e scura, usciva ed entrava dalla bocca inalando aria con un sibilo acuto e lacerante.  Aveva mani tozze coperte da uno  spesso strato di peli. Vello di pecora scuro e ricciuto. Unghie lunghissime, giallastre e ricurve: artigli per azzannare. La ‘cosa’ fluttuava da un lato all’altro della sacrestia, come in cerca e, nel farlo,  emetteva suoni gutturali cupi, strozzati. Lamenti di animale ferito. Senza mai togliere gli occhi di dosso alla bambina la ‘cosa’ con un salto le fu accanto .Non la toccò ma il puzzo di rancido unitamente a quello di carne bruciata che emanava dal suo corpo investì in pieno la bambina che svenne.
Quando si riebbe la ‘cosa’ non c’era più ma la bambina comprese con terrore che ‘quella’ cosa se aveva rubato l’anima! Per sempre!

(Questo mio  mini racconto è stato pubblicato nel gioco-gara del blog di Lady Juliette che aveva come tema: l’Anima.)

 

 
Rispondi al commento:
adrianaflavia
adrianaflavia il 13/06/12 alle 16:27 via WEB
Sì, è così, a volte basta poco x...ed un raggio di Sole fa sparire di nuovo la "nebbia" che ci ha avvolto e con essa i ricordi..Buona, serena giornata mia Regina..Ti abbraccio.
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963