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« LA GUERRA E' ESSENZIALE...RIDIMENSIONARE LA NATO E... »

LA FINE DELLA FINE DI UN CICLO

Post n°1053 pubblicato il 09 Aprile 2022 da rteo1

LA FINE DELLA FINE DI UN CICLO

"Finalmente" l'Unione Europea ha fatto un salto in avanti rispetto al ruolo dei presidenti e capi dei governi degli Stati membri. La Von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha potuto sedersi di fronte al presidente dell'Ucraìna senza correre il rischio di restare in piedi e di doversi, poi, sedere sul divano. Spero che abbia goduto del piacere di avere su di sé tutta l'attenzione che ha finora cercato, sia per sé stessa che per far affermare il suo ruolo europeo, rimasto ancora in ombra. Così come lo è tuttora il ruolo della "democrazia", ossia dei "Popoli europei", schiacciati dalle istituzioni (dalle locali alle nazionali e sovranazionali) che pretendono (ed esercitano) il primato assoluto sui cittadini come se questi siano strumentali e non il fine dell'Unione. È ormai cosa fatta anche la costituzione di un nucleo di esercito comune nell'ottica di una "Difesa europea", così come le comuni Politica estera, giustizia, economia, e forse il fisco. Relativamente a quest'ultimo lancio subito un allarme: se si tratta di una normativa fiscale comune, allora ben venga, anche se non vanno trascurate le peculiarità territoriali. Altro, invece, è caricare ulteriori "tasse, imposte e contributi" sui cittadini europei perché in questo caso bisognerebbe opporsi sin da subito e forse mettere anche in discussione il progetto europeo. Non vi è dubbio che il "carrozzone europeo" costi ai cittadini già notevoli risorse ma una cosa è che l'apparato amministrativo, burocratico e le numerose e ridondanti istituzioni sostituiscano quelle nazionali, o le alleggeriscano, le assottiglino, altra cosa, invece, è che ci sia un raddoppio del peso economico-finanziario a carico dei bilanci pubblici degli Stati membri. Faccio un esempio: un esercito europeo. Vuol dire che gli Stati membri non avranno più un proprio esercito, come è ragionevole che sia, oppure quello europeo sarà altro rispetto a quelli nazionali ? E che cosa accadrà rispetto all'esercito della NATO ? Quest'ultima sarà ancora alimentata con personale, mezzi e risorse degli Stati nazionali oppure cesserà di esistere, o resterà soltanto uno strumento degli USA (come, sostanzialmente, è già ora) ? Inoltre, quale sarà la "politica militare" dell'U.E. ? Sarà di "difesa", in linea con la Costituzione italiana, oppure "scimmiotterà" la NATO e deciderà di "esportare la democrazia", i principi e i valori europei (che gli stessi europei spesso non rispettano), di assicurare e mantenere l'ordine pubblico e la sicurezza internazionali ? Perchè in questo secondo caso molti italiani (quelli che oggi vengono superficialmente definiti "pacifisti", o, né né, perché la pazzia ormai predomina e la coscienza critica non esiste più) certamente non sarebbero d'accordo, e a buon ragione. Una cosa, infatti, è una "Difesa europea", altra cosa, invece, è un esercito da impiegare anche per l'offesa, per "invadere" altri territori, anche sotto forma di "esercito di pace". In altri termini, ci sarà un articolo, come l'art.11 della Costituzione italiana, che sancisce il principio del "ripudio della guerra" oppure no ? Come si vede i problemi ci sono. Così come quelli in atto, a causa della guerra tra la Russia e l'Ucraìna. Il governo italiano si è schierato "senza se e senza ma" con la linea americana, recepita "supinamente" dagli Stati europei e dall'UE. È del tutto evidente (a meno che non si voglia mortificare la propria intelligenza) che gli USA hanno deciso di ridurre a mal partito la Russia, loro nemico storico, seppur ormai ridimensionato dopo la scissione dell'URSS. Poco importa, infatti, agli americani del "destino" degli Ucraìni. Né del "destino" degli europei, perché è la loro natura. È nel DNA e la loro "storia" di alcuni secoli ne è la prova più evidente. Gli USA, infatti, stanno utilizzando sia gli ucraini che gli europei per perseguire le loro mire geostrategiche. Ed è un vero peccato che gli ucraìni (ma anche gli europei) non se ne rendano conto, anche a causa del loro presidente convinto,ormai, di essere un "eroe", perchè  ignora la massima: Povero quel Paese che ha bisogno di eroi". Perciò non si parla né si lavora per la Pace. Una pace che sarebbe stata possibile sin da subito, se si fosse deciso di evitare la guerra. Per un "pugno di terra" contesa, c'erano molte soluzioni giuridiche da scegliere (statuto speciale, autonomia amministrativa, ecc.). Invece si è scelta la guerra. Ora si sente dire che la guerra sta facendo stragi di esseri umani; di cittadini inermi; di bambini; ecc. Tutti sembrano sbalorditi del fatto che la guerra sia "disumana". E che questa guerra di Putin sia ancor più "disumana" perché muoiono i bambini, e ci sono milioni di sfollati. È evidente la follia collettiva, perché non esiste alcuna "guerra umana" (per "fortuna" non abbiamo i filmati delle altre guerre combattute dai "paesi civili occidentali"). E tuttavia nulla si fa, seriamente e convintamente, per trovare una soluzione diplomatica (perchè gli USA, lontani dal teatro di guerra, e quindi relativamente al sicuro, non vogliono). Così si continua a mandare armi e munizioni (e forse uomini) all'Ucraina per farla difendere e attaccare, e per impedire che la guerra cessi. L'obiettivo ora dichiarato dagli americani è che bisogna sconfiggere i russi e garantire la vittoria dell'Ucraina. Non lo so se abbia qualche fondamento strategico ma penso questo: mettiamo pure che la Russia possa rischiare di perdere e di dover, poi, accettare di sedersi al tavolo delle trattative con l'Ucraina (e gli USA come registi). È pensabile che la Russia accetti di perdere la guerra con un arsenale nucleare di circa 7.000 testate nucleari ? Perché dovrebbe rinunciare ad utilizzarle ? Se le dovrebbe "conservare" e trasferire in eredità ai futuri leader politici ? Per farsi processare per crimini di guerra, contro l'umanità e genocidio da un "tribunale speciale" costituito dai vincitori (USA), visto che non può essere processata dalla Corte penale Internazionale (giacchè non ha ratificato il trattato istitutivo, come anche gli USA, la Cina e la stessa Ucraina) ? Ebbene, rebus sic stantibus, credo che continuando così come si sta facendo (con le armi e le sanzioni, sempre più dure), sia a livello nazionale, che europeo e americano ci si stia avviando verso "la fine della fine del ciclo" e i posteri (se ci saranno) di sicuro non rimpiangeranno degli stolti che hanno scelto la guerra come unica strada per risolvere una controversia per "un pezzo di terra", che peraltro appartiene alla natura e non agli esseri umani.

 
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Commenti al Post:
massimocoppa
massimocoppa il 09/04/22 alle 17:10 via WEB
non condivido né il tono, né il contenuto di questo post. E' assurdo criticare l'Unione Europea in un momento in cui, per la prima volta, fa un gesto di importanza politica enorme. Ho grandissime riserve verso l'UE e gli USA, chi mi segue lo sa. Ma stavolta non è possibile non schierarsi con l'Ucraina, perché stanno succedendo atrocità che ripugnano alla coscienza umana. Gli ucraini volevano il nostro aiuto militare: non glielo possiamo dare perché nessuno vuole arrivare ad un conflitto armato con una potenza nucleare come la Russia. Ma il minimo che possiamo fare è mandargli almeno degli armamenti! Non è possibile restare inerti di fronte ai russi che uccidono e violentano i civili, anche i bambini! A prescindere da presunte responsabilità ucraine, abbiamo un aggressore ed un aggredito
(Rispondi)
 
rteo1
rteo1 il 09/04/22 alle 18:18 via WEB
Non condividi nè il tono, nè il contenuto. Non è un problema, sul piano generale, perchè non cambia nulla. E' solo una questione di divergenza sul tema della guerra in atto tra la Russia e l'Ucraina. Io apprezzo molto, invece, che tu mi riconosca il diritto di esprimere liberamente il mio pensiero. Purtroppo, sai bene, che non è consentito dalla maggioranza "democratica". E valgano come esempi le aggressioni e le censure di eminenti intellettuali, studiosi e professionisti come Canfora, Orsini, Santoro, Sansonetti, Cacciari, Montanari, Fusaro, etc. La tua posizione mi è chiara e coincide con quella della stragrande maggioranza di italiani. Non per questo, però, alla "minoranza" debba essere negato il diritto di analizzare diversamente i fatti, soprattutto perchè si sta rischiando una guerra nucleare. E tuttavia non è questa che mi preoccupa, perchè non la temo, per quanto la ritenga assurda. La controversia tra l'Ucraina e la Russia viene da lontano, e i loro confini sono in contestazione da tempo. Tu mi hai già detto che non è vero che nel Donbass ci siano stati morti (circa 12.000) e che non è vero che già da oltre 10 anni si stesse combattendo su quel territorio. Purtroppo io ho fonti diverse, e sono tutte pubbliche. Il problema, quindi, doveva essere risolto per via diplomatica già da tempo, e soprattutto mediante la diplomazia europea, che invece è stata del tutto assente. L'Ucraina, da parte sua, ha legittimamente (guardando ai suoi interessi) cercato di entrare nell'U.E. e nella NATO, che con piacere avrebbe esteso i suoi confini d'influenza militare fino alle "porte della Russia". L'allargamento della NATO, però, ha accelerato la reazione della Russia, anche perchè questa non ha avuto rassicurazioni da parte nè degli americani nè degli altri stati europei. Circa, poi, le atrocità, che come te, e se me lo consenti, anche forse più di te, condanno "senza se e senza ma". Però so bene come si svolge la guerra. In questo contesto gli uomini dimostrano di essere ciò che realmente sono: delle bestie! Ovviamente, quando sono sui divani di casa sono dei pacifisti. Ma sono sempre le stesse persone. Durante la seconda guerra mondiale sono morti circa 50.000.000 di persone (molti bambini, donne, giovani e anziani, a parte gli invalidi). A Napoli, mi ricorda un caro amico, i bombardamenti degli "alleati" (Americani e Inglesi) fecero circa 20.000 vittime tra i civili. E allora, senza ulteriormente dilungarmi, anche se ci sarebbe moltissimo altro da aggiungere, e tu stesso avresti altrettante buone ragioni per replicare, io penso che la guerra tra Russia e Ucraina DEBBA FINIRE SUBITO, o prima possibile, prima che sia trappo tardi per tutti. E di certo continuare a mandare armi anzichè pensare al ruolo della diplomazia, farà morire inutilmente tante altre persone, che saranno sulla coscienza di tutti.
(Rispondi)
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 10/04/22 alle 00:14 via WEB
Credo che questa guerra si poteva e si doveva evitare. Era possibile. Era dovuto.
Magari sarebbero occorsi degni diplomatici che, forse, attualmente scarseggiano. Ma questa guerra non si doveva fare. Occorreva, invece, cercare di rivolvere le pseudo guerre civili che insistevano da tempo. E, poi, non toccare la cultura. In nessuna forma e di nessun tempo. La CULTURA doveva e deve essere utilizzata per unire, mai per dividere. Anche quando ci sono difficoltà da affrontare e problemi da risolvere; anzi in questi casi anche di più. Invece a nessun confronto positivo mi è stato possibile assistere durante i collegamenti con personaggi dell'altra parte; compresi i giornalisti.
Ora il problema è molto più grave, ma sempre meno di come sarà in seguito. Intanto la mia massima solidarietà va al Popolo Ucraino ed alla sua nobile Resistenza, ma questo è un discorso che va contestualizzato e che per chi sta fuori è alquanto difficile da perseguire. E solo un sentimento di comunione, condivisione e di solidarietà dovuta.
Speriamo che chi può si ravveda in tempo. Un saluto, M@.
(Rispondi)
 
rteo1
rteo1 il 10/04/22 alle 17:30 via WEB
Caro Mario, Ti ringrazio per avermi dato l'opportunità di ritornare sul tema, anche con nuove argomentazioni. Il nostro interlocutore Massimo lo merita, per il suo sincero impegno e l'onestà intellettuale che dimostra di avere. Ebbene lui sostiene che il minimo da fare di fronte ad un aggredito - l'Ucraina - era (ed è) di dargli le armi. Bene. Diamogli le armi, come si sta facendo, e continuiamo a farlo. L'aggredito, così, può combattere, come sta facendo, e sembra, secondo l'informazione occidentale, che stia avendo anche dei successi sul campo. Almeno a Kiev, finora. Dall'altra parte, la Russia, continua a "massacrare", e i due Stati continuano "l'un contro l'altro armato". Ma FINO A QUANDO ? Cioè, fino a quanto Massimo e tutti gli "interventisti" manderanno le armi per far combattere l'Ucraìna ? Per essere coerenti: SEMPRE. Ma questo non è assolutamente possibile perchè alla fine la guerra dovrà finire. Come ogni cosa che ha un inizio, anche la guerra avrà una fine. E allora che succederà ? Ci sarà un "trattato di pace". Ma si dirà: ma vuoi mettere, un trattato seduti dalla parte dei "vincitori" oppure dei "vinti" ? Non è mica la stessa cosa! Non lo so. Forse non è la stessa cosa, ma quando ci sarà il tavolo dei negoziati di pace quale sarà stato il prezzo di vite umane e di città rase al suolo pagato dai contendenti ? Chi potrà rallegrarsi ? Non certo i belligeranti. E l'Ucraina avrà vinto e sconfitto la Russia, senza che si sia "allargato" il conflitto alla NATO ? Forse ne trarranno dei vantaggi gli Stati "terzi" (USA, Inghilterra, ecc.)che stanno alimentando la guerra con le armi ? A me sembra tutta una follia, diventata collettiva, secondo un processo psicologico che imprigiona la mente, soprattutto dei capi di stato e di governo, oltre che della massa amorfa dei cittadini. Ad ogni buon conto, e detto ciò, mi viene un ulteriore dubbio: "aiutare" la forza, aumentarla con le armi, è primitivo o è un comportamento evolutivo ? E' questa una domanda che bisogna porsi, per decidere se scegliere la soluzione della forza (dare le armi) contro la forza (la Russia)oppure del "logos", la ragione, la razionalità, l'equilibrio mentale e psichico, la cultura, l'esperienza, la saggezza, perchè se si sceglie questa seconda strada allora gli interventi da fare dovrebbero portare i belligeranti a "ragionare" e non a continuare a fare a pugni, o a darsi randellate in testa, per dimostrare chi è più "virile" (un caro amico usa una espressione più triviale, e riguarda le misure). Concludo: ritornare alla caverna o colonizzare Marte ?
(Rispondi)
misteropagano
misteropagano il 18/04/22 alle 22:25 via WEB
Caro rteo intanto spero tu abbia passato serene feste nell'antica ottica di rinnovamento. Quanto al conflitto, è un fatto grave che "curiosamente" arriva con lo stremo da pandemia; su questa avrai intuito la deformità delle notizie, le propagande e le gravi divisioni di pensiero implose all'interno della società. Sul conflitto insiste la stessa aurea, più l'effetto game, viste le azioni sul Quinto spazio. Il tutto come la più massiccia operazione di ribaltamento dei paradigmi, dalla guerra fredda, e non più di ideologie. Questo è ciò che mi preoccupa di più. Il caos epocale. Salutissimi M^
(Rispondi)
 
rteo1
rteo1 il 19/04/22 alle 09:06 via WEB
Buongiorno. Ben ritrovata. E' sempre un piacere leggerti. Il "rinnovamento" per molti è avvenuto a tavola. Purtroppo. I tuoi interrogativi sono l'eterna domanda in attesa, vana, di una risposta. Risposta che non arriverà perchè la mente di ognuno è dilaniata dal conflitto in se stessi. Oggi ancora di più colgo l'importanza del motto sul portale dell'oracolo di Delfi: Conosci te stesso. E' sempre e solo da qui che si deve necessariamente partire. Noi osserviamo l'esterno, e lo teniamo separato dall'interno, come se questo fosse "altro". Invece le due sfere del mondo, sia in senso relativo che assoluto, vanno messe insieme. E' dalla loro "unione" e "fusione" che si fa luce la strada della verità, che sia in noi o fuori di noi. Poco importa. Ma è la "verità" l'approdo verso cui tendere. Per stare, invece, al conflitto in atto, debbo dire che colgo una follia collettiva, che mette in disagio tutti coloro (pochi, a dire il vero) che cerchino di "riflettere". Il "senza se e senza ma" è stata una formula da idioti che ha soppresso anni di progresso culturale degli umani. Così, volontariamente, la maggioranza ha scelto di ritornare alla clava e alla caverna ripudiando la libertà di pensiero e la cultura. Forse, come tu dici, dev'esserci stato un effetto pandemico sulle sinapsi, e ora quasi nessuno è più in grado di oggettivare quanto sta avvenendo: stragi inutili di esseri umani, mentre gli altri osservano il film, o come se fosse un videogame. Si sentono frasi fatte ovunque: l'aggredito, da difendere, e l'aggressore, da punire. Il primo è il buono e il giusto, mentre il secondo è il cattivo e l'ingiusto. La "verità" è che sia il primo che il secondo, e tutti coloro che stanno parteggiando, sono "esseri umani difettosi", e ognuno è preda del proprio personaggio e del proprio ruolo. Il "Polemos" vuole la "guerra", ed è sempre stato così. Piegarsi alla volontà di potenza del "polemos", istituzionalizzato negli Stati, è naturale. Ma non pensare che gli uomini possano liberarsi dalla condizione di schiavitù naturale li colloca tra le bestie, anzichè tra i semplici animali perchè questi non hanno (come si dice) nè la coscienza nè l'autocoscienza, come gli umani. Non vi è dubbio che ciclicamente si verifichi il "caos epocale", come tu ben dici, ma esserne consapevoli potrebbe aiutare a farvi fronte, e a non farsi sorprendere, come di certo avverrà fra non molto con l'avvento della "carestia" perchè in un sistema economico tendezialmente globalizzato se si ferma un'economia l'arresto lo avvertono tutti gli altri Stati. Su cosa fare per risolvere il conflitto, o mitigarlo, ho già scritto tanto, e lo hanno detto anche molti autorevoli personaggi del mondo televisivo. Ma la volontà americana e inglese spinge verso la continuazione della guerra per ridurre a mal partito la Russia. In questa guerra nefasta certamente la Russia rischia tantissimo, ma non ne usciranno bene nè l'Ucraina nè gli Stati europei, che sembrano accecati e bloccati nel cervello. Voglio solo chiudere con una domanda: si dice che uno è l'aggressore e l'altro è l'aggredito. Mi farebbe piacere sapere dove e quando due Stati hanno iniziato una guerra scambiandosi un segno di pace o una stratta di mano. In Italia abbiamo 5 Regioni a Statuto speciale. Bastava adottare qualcosa di simile per le due Regioni ucraine, e tutto sarebbe finito. Per il tempo necessario. Perchè poi sarebbe comunque tutto cambiato. Dalla guerra dei 100 anni, seguita da quella dei 30, e quella dei sette, fino alle due guerre mondiali la geografia europea ha cambiato faccia continuamente. E così ancora sarà. Fino alla fine dei tempi. Scusami per questo surplus di riflessioni.
(Rispondi)
 
 
misteropagano
misteropagano il 19/04/22 alle 23:22 via WEB
Non devi scusarti di nulla. È piacevole leggerti. Posso dirti di mio che mi sento onorata di trovare una rispondenza in tanta illuminata minoranza. Anche i riti antichi duravano mille anni e per aiutarne la comprensione divennero sempre più esigui fino a diventare di pochi minuti al giorno.
(Rispondi)
 
 
 
rteo1
rteo1 il 20/04/22 alle 09:26 via WEB
Quando penso alla "minoranza illuminata" mi viene in mente Giordano Bruno. Ma anche Pitagora. Socrate. E pochi altri ancora. E' il loro "destino" e non possono sottrarvisi. Essi saranno sempre vittime delle "maggioranze" e non perchè queste non abbiano le potenzialità per poter essere illuminate ma perchè non sono chiamate a svolgere tale ruolo. Ogni filo d'erba ha un senso, e ha la stessa importanza di un essere umano o di una balena. La natura si manifesta così, nella sua molteplicità e varietà, e non distingue per "amore della distinzione" ma per il bene del fine. Noi ci "azzanniamo" verbalmente per affermare il "nostro giusto" contro "l'ingiusto" senza sapere che cosa sia "il giusto in assoluto". Eraclìto aveva colto l'archè nel divenire, ma Nietzsche ne aveva tratto la conseguenza dell'eterno ritorno dell'uguale, mentre E. Severino ne individuava il senso dell'eternità degli enti, che appiano e scompaiono nel cerchio dell'apparire. Forse avevano ragione e torto tutti, ma non lo sapremo mai. Non rimane, quindi, che svolgere la propria parte, secondo il "rito".
(Rispondi)
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