Libreria profumo di carta e magia

Libri.2

 

Qualche giorno fa, nel mezzo delle mie caotiche letture mi sono imbattuto in questa frase: «Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare»». Queste parole le ha scritte Carlos Ruiz Zafón ne Il gioco dell’angelo, ma avrebbe potuto concepirle chiunque di noi, noi che amiamo i libri, la lettura, il pensiero, la discussione, la circolazione delle idee. GIANLUCA BARBERO da Il Giornale

Annibale

La sua improvvisa apparizione nella Gallia cisalpina fece ribellare molte tribù galliche che da poco avevano stipulato un’alleanza con Roma. Dopo una breve sosta per lasciare riposare i soldati, Annibale mosse lungo la valle del Po sconfiggendo i Romani, guidati dal console Publio Cornelio Scipione, in un combattimento lungo il Ticino; il console rischiò di essere ucciso e la cavalleria numidica si dimostrò molto pericolosa; le legioni si ritirarono e furono costrette ad evacuare buona parte dell’attuale Lombardia. Nel dicembre dello stesso anno ebbe l’opportunità di mostrare la sua capacità strategica quando attaccò al fiume Trebbia, vicino a Piacenza, le forze di Publio Cornelio Scipione (padre dell’Africano), cui si erano aggiunte le legioni di Tiberio Sempronio Longo. Tatticamente la battaglia anticipò quella di Canne. L’eccellente fanteria pesante romana si incuneò nel fronte dell’esercito cartaginese, ma i Romani furono accerchiati ai fianchi dalle ali della cavalleria numidica e respinti verso il fiume, dove furono sorpresi da un contingente di truppe opportunamente nascosto da Annibale lungo la riva. Dei 16.000 legionari e 20.000 alleati, si salvarono circa 10.000 uomini che ripiegarono nella colonia romana di Piacenza fondata da poco (218 a.C.).

Dopo aver resa sicura la sua posizione nel nord Italia con questa battaglia, Annibale acquartierò le sue truppe per l’inverno fra i Galli, il cui zelo per la sua causa cominciò a scemare a causa dei costi del mantenimento dell’esercito punico. Nella primavera del 217 a.C. Annibale decise di trovare a sud una base di operazioni più sicura. Con le sue truppe e l’unico elefante sopravvissuto all’inverno, Surus, attraversò quindi l’Appennino senza incontrare opposizione. Lo attendevano grosse difficoltà nelle paludi dell’Arno, dove perse molte delle sue truppe per i disagi e le malattie e dove egli stesso perse un occhio. ( Wikipedia )

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Libreria Aiace Roma in via Ojetti 36 Montesacro – Nomentana – Talenti

La libreria Aiace di via Ugo Ojetti 36, Roma, è un punto speciale per i lettori e le lettrici di Roma. Ci potete trovare saggi, romanzi, riviste, raccolte di poesie a prezzi incredibili, perché la caratteristica comune a tutti questi libri è che sono usati. Nessun imbarazzo, quindi: aprendo a caso una pagina o iniziando a divorare il testo non si ha la sensazione di profanare qualcosa di sacro che andrebbe conservato così com’è, bianco, immacolato e senza orecchie laterali. Qualcuno prima di voi ha già letto quel libro e lo ha già arricchito di quella patina antica che lo rende così prezioso.

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