Sono andata una volta con un ragazzo molto brutt0. Non so come sia successo … Beh, lo so … Ricordo che venne da me e disse: “Ti ho osservato per un po ‘, penso che mi piaci. Sono brutto, e con  qualcosa di intellettuale, ecco perché non tutte le  donne  mi piacciono, suppongo. Anche così, ho il coraggio di chiederti di passare la notte con me … Potremmo camminare e parlare di libri ».

Lasciammo quella opprimente discoteca di ninfe presuntuose e ci dirigemmo verso il lungomare, lui con il braccio aggrappato al mio.

Parlò entusiasticamente del realismo magico di quello e quell’altro, del mondo assurdo di tanti, del monologo interiore di molti, dell’esistenzialismo ateo di teste pensanti.

Gli dissi che mi piacevano i toast con marmellata di fragole, fumetti erotici e corse di cavalli. Dopo essermi guardata intorno e aver visto che nessuno ci spiava, ho preparato la ricetta per la torta di mele; e ho fatto un trucco magico con un fazzoletto. Sorrise e applaudì.

Continuò a parlare: della teoria della relatività, della psicoanalisi di Freud, della rivoluzione delle telecomunicazioni, qualcosa anche sulla lotta dei sessi.

Per non disturbare il rumore delle onde, abbiamo fermato il tempo; e, guardandomi negli occhi, mi ha baciato. Era un bacio semplice, con un sapore del mare: il bacio di un ragazzo molto brutto.

Tenendoci per mano, abbiamo ricominciato a camminare, ora in silenzio.

In un piccolo hotel abbiamo affittato una stanza con una finestra che dava sulla vita. Ci facevamo la doccia e, bevuti con le carezze, andavamo a letto. Dato che faceva freddo, ci siamo avvolti nel calore del desiderio.

Il suo corpo, sfuggente come vera felicità, si sciolse nelle mie mani.

L’ululata calda di una lontana sirena ci raggiunse in un sussurro stanco.

Ti dispiacerebbe se fumassi? Mi ha detto di farlo, non c’era nessun problema.

– E ‘la prima volta che vai con una sconosciuta?

“È la prima volta che sono stato con una donna”, ha detto.

Abbiamo riso come se qualcuno ha detto qualcosa di divertente, siamo scoppiati in lacrime come se fosse qualcosa di triste.

Stringendomi con le sue braccia, mi premeva contro il petto, con vigore: muscoli puri di solitudine.

“Non dire mai che sei brutto: sei un uomo bellissimo più bello del mondo, mi senti?

Zitta! Rise ironicamente e mi diede un bacio sulla fronte.

Ci siamo addormentati.

La mattina dopo mi sono svegliata presto, lui era già partito.

Non ho mai visto un ragazzo così brutto … brutto, davvero brutto. Ma anche se da tanti anni  non ho messo piede in quella città, io continuo ad aspettare un ragazzo brutto: ho imparato alcuni trucchi magici che insegnano a guardare oltre …