È inverno. Il vento ti sta portando da me. Anche il sole abdica dai combattimenti, ma come ogni re ha bisogno della sua gloria, appare timido, con il suo sorriso che illumina la strada buia dove mi trovo, dove la luce dei suoi occhi, che anche se si vergognano, mi guidano come un faro in nel mezzo di una tempesta di lacrime di altre persone.
Il tuo sguardo di bambino docile riflette la tua anima, la tua presenza, fa cadere la rugiada sul mio cappello, alla fine di questo inverno solitario nel mio cuore.
Davanti al fuoco, mi sdraio sul tuo petto, ascoltando il ritmo della nostra ala scolastica sul viale.
Ti porto nei miei sogni, anche quando il tuo sorriso svanisce davanti ai miei occhi, anche quando il tuo sguardo non cancella la mia oscurità, anche quando la tua sicurezza diventa solo un altro desiderio.
Ho bisogno di te, come il ballerino ha bisogno delle tue scarpe da ginnastica, ho bisogno del tuo bacio, proprio come il cantante ha bisogno di un pubblico, ho bisogno del tuo abbraccio per affondare in te come una vecchia barca, in mezzo al mare.