LEONARDO disegnato da HOLLAR| il Cinquecentenario di Leonardo da Vinci

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Libro di pittura, § 290

“De visi mostruosi non parlo, perché senza fatica si tengono a mente”

Sembra che Leonardo disegnò caricature per almeno trentaquattro anni: ideali di bruttezza disegnati spesso meccanicamente come elementi che completavano la costante preoccupazione dell’ideale di bellezza.

Trentuno  le incisioni di Wenceslaus Hollar (1607-1667), rare testimonianze dell’interesse per i disegni di Leonardo nel Seicento e importante veicolo di studio e diffusione dei disegni leonardiani di caricature e grottesche, in mostra a Vinci – villa Baronti-Pezzatini. Evento che  rientra nelle celebrazioni nazionali dedicate al maestro di Vinci in Italia nel 2019 per il Cinquecentenario della morte di Leonardo.

Quelle in mostra, la prima dedicata alle incisioni di Hollar che si tiene in Italia, – fino al 05 Maggio 2019-  e mai esposte prima d’ora, non sono incisioni qualunque ma spesso dei ‘primi stati’, ovvero opere tirate direttamente dall’artista.

Hollar vs Leonardo

Leonardo è immediato e spontaneo: sulla carta, il suo gusto per il grottesco e il suo desiderio di evidenziare le anomalie fisiognomiche trovano piena libertà d’espressione. Per Hollar è la rappresentazione delle emozioni nei ritratti, sia amplificate dalla freschezza dell’età giovanile che dal degrado della senilità.

Con penna e inchiostro nascono le teste caricate e grottesche, deformazioni continuamente mutate e sempre più esagerate del carattere umano, che “senza fatica si tengono a mente. Come egli stesso annotò: “Le bellezze con le bruttezze paiono più potenti l’una per l’altra”.

“Hollar – dice la curatrice Annalisa Perissa – è stato, senza dubbio, uno dei più grandi e generosi incisori di tutti i tempi, e questo nonostante la quasi cecità ad un occhio, e le sue stampe da disegni di Leonardo, fondamentali per la loro diffusione, sono qui presentate per la prima volta in Italia quale focus di un’esposizione di grafica.”

L’incisore boemo estrapola i profili di uomini, teste caricate, teste bizzarre e teste grottesche da diversi disegni di Leonardo singolarmente o in numero di tre, quattro e anche di più, unendoli in una singola incisione, mantenendo spesso il rapporto 1:1. Al paragrafo 13 del Libro di Pittura: “Se ‘l pittore vol vedere bellezze che lo innamorino, lui è signore di generarle, e se vol vedere cose così mostruose che spaventino, o che sieno buffonesche e risibili, o veramente compassionevole, lui n’è signore e Dio”.

 

LEONARDO disegnato da HOLLAR| il Cinquecentenario di Leonardo da Vinciultima modifica: 2019-04-01T10:26:34+02:00da Dizzly

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4 Comments

  1. “De visi mostruosi non parlo, perché senza fatica si tengono a mente”

    E’ vero. Gli estremi restano sempre impressi. Vale anche con le persone, non solo esteticamente parlando.
    Quindi possiamo dire che Hollar era un reporter dell’epoca? Non disponendo di una Nikon, fotografava con bulino e lastra i “divertimenti” di Leonardo per lasciarli alla memoria?
    Ribon 1° Aprile 🙂

  2. si, si, si divertiva : mi piace il passo: operando combinazioni; singolarmente o in numero di tre, quattro e anche di più, unendoli in una singola incisione.

  3. A me è piaciuto prima questo passaggio:

    “Per Hollar è la rappresentazione delle emozioni nei ritratti, sia amplificate dalla freschezza dell’età giovanile che dal degrado della senilità”

    per poi arrivare a:

    “L’incisore boemo estrapola i profili di uomini, teste caricate, teste bizzarre e teste grottesche da diversi disegni di Leonardo singolarmente o in numero di tre, quattro e anche di più, unendoli in una singola incisione”

    ovvero non un banale copincolla ma un percorso che ha una sua composizione artistica.

    p.s.: ma il maschio di PErissA è PArissE? 🙂

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