RISCHIO ONCOEMATOLOGICO: Le Terapie CAR-T possono provocare tumori del sangue secondari

Ematologia.net

CORRIERE: LE TERAPIE CAR-T POSSONO PROVOCARE TUMORI DEL SANGUE SECONDARI

Dopo l’annuncio dell’agenzia americana del farmaco FDA anche l’europea EMA ha reso noto d’aver avviato una revisione sulla sicurezza di questi trattamenti. L’esperto: «Un pericolo già noto e raro»

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Sicurezza delle Terapie CAR-T

Le terapie CAR-T possono causare vari effetti collaterali, che possono variare da lievi a gravi. Ecco alcuni dei possibili effetti collaterali:

SINDROME DA RILASCIO DI CITOCHINE ( CRS ): Questa è una reazione immunitaria eccessiva che può causare una serie di sintomi, tra cui febbre, ipotensione, difficoltà respiratorie e, in alcuni casi gravi, insufficienza organica.

NEUROTOSSICITA’ Questo è un altro effetto collaterale comune delle terapie CAR-T. 

TOSSICITA’ EMATOLOGICA – Questo effetto collaterale di grado ≥3 è molto comune e in alcuni casi potrebbe provocare anche la morte.

 

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Q&A Copilot: Terapia di prima linea del tumore al polmone con mutazione EGFR

OncologiaMedica.net

La terapia di prima scelta per il tumore al polmone con mutazione EGFR ( delezione esone 19 o mutazione esone 21 ) includeva precedentemente Gefitinib, Erlotinib e Afatinib. Tuttavia, a partire dal gennaio 2019, è stato introdotto anche Osimertinib. Quest’ultimo è un inibitore di EGFR di terza generazione e può essere utilizzato come prima strategia di cura nei pazienti che presentano questa specifica mutazione.
Osimertinib è un farmaco orale da assumere tutti i giorni e ha la capacità di bloccare e contrastare la crescita delle cellule tumorali. La dose raccomandata di 80 mg è stata stabilita sulla base dei risultati dello studio AURA, dove Osimertinib è risultato essere un trattamento ben tollerato e con un buon profilo di tossicità.
Tuttavia, è importante notare che i pazienti possono sviluppare meccanismi di resistenza a Osimertinib, come l’amplificazione del gene MET. In questi casi, Osimertinib potrebbe non essere ugualmente efficace. Pertanto, è fondamentale che la terapia venga personalizzata in base alle specifiche esigenze del paziente e monitorata attentamente dal medico curante.

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Q&A Copilot: Trattamento di seconda linea del linfoma mantellare

Ematologia.it

Il linfoma mantellare è un tipo di cancro che può essere trattato con diverse terapie. Secondo uno studio retrospettivo internazionale MANTLE-FIRST, i pazienti con linfoma mantellare ( MCL ) trattati in seconda linea con Ibrutinib o con il regime R-BAC ( Rituximab, Bendamustina e Citarabina ) ottengono un miglioramento dei tassi di sopravvivenza libera da progressione 2 ( PFS2 ) rispetto al trattamento con i soli Rituximab e Bendamustina ( RB ) e con altri regimi. Nello studio sono stati valutati 261 pazienti con linfoma mantellare e, di questi, 76 avevano ricevuto R-BAC, 54 R-B, 50 Ibrutinib e 81 altre terapie di seconda linea. I pazienti che avevano ricevuto il regime R-BAC evidenziavano tassi di risposta più elevati rispetto a quelli trattati con altri regimi. In termini di tempo all’evento, il regime R-BAC ha ottenuto una PFS2 mediana di 24 mesi, Ibrutinib di 25 mesi, mentre il trattamento con R-B e gli altri regimi si attestavano su PFS2 mediane più brevi ( 13 e 12 mesi, rispettivamente ).

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Long COVID: le reinfezioni possono causare ischemia miocardica, aritmie di vario grado, pericardite o miocardite

Cardiologia.net

Secondo una ricerca della Washington University, chi è stato colpito duramente dal virus SARS-CoV-2 nel primo anno dopo la malattia rischia di subire ischemia miocardica, aritmie di vario grado, pericardite o miocardite

Il cuore è sicuramente coinvolto nella patologia del Long-COVID con complicazioni quali l’ischemia miocardica acuta o cronica, aritmie di vario grado e pericolosità, disautonomia, con possibile tachicardia al passaggio da una posizione supina a quella eretta, ed inoltre eventi tromboembolici o anche infiammatori quali la pericardite o la miocardite.

Il rischio di tali patologie si può prolungare durante il primo anno post-Covid, specialmente nei soggetti in cui l’infezione virale è stata in forma grave o in quelli con precedenti patologie croniche come diabete, obesità, malattie renali.

Long COVID and its cardiovascular implications

Long COVID represents the constellation of post-acute and long-term health effects of severe acute respiratory syndrome coronavirus ( SARS-CoV-2 ) infection which can affect nearly every organ including the cardiovascular system. Long COVID can affect people across race, ethnicity, sex, gender, and age groups. While the risk of long COVID is highest among those who had severe acute COVID-19 disease, the risk is non-trivial among people with mild COVID-19. It is estimated that at least 65 million people worldwide are impacted by long COVID.

Definition of long COVID

Long COVID is the umbrella term that encompasses all the post-acute and long-term sequelae ( including cardiovascular conditions ) of SARS-CoV-2 infection ( i.e. the health conditions that are causally driven by SARS-CoV-2 infection and develop or persist after the acute phase ).

Long-term cardiovascular sequelae of COVID-19

Long COVID may impact the cardiovascular system with sequelae including ischaemic heart disease, dysrhythmias, dysautonomia ( including postural orthostatic tachycardia syndrome ), thromboembolic events, and myocarditis. The risk of some cardiovascular sequelae may extend beyond the first year of infection, especially among those with severe acute COVID-19 illness that necessitated hospitalization. The elevated risk is evident even in people without pre-existing commodities and across various demographic groups and in people who had mild COVID-19 but increases according to the severity of acute infection.

COVID-19 and proximal risk factors for heart disease

Infection with SARS-CoV-2 also heightens the risk of proximal risk factors for heart disease, including obesity, hypertension, diabetes, hyperlipidaemia, kidney disease, and neuropsychiatric disorders.

Effect of reinfection

People around the world are getting reinfected with SARS-CoV-2, which may be the inevitability that we all will face. Evidence shows that reinfection may contribute additional risks of long COVID including additional risks of cardiovascular sequelae ( i.e. the adverse health effects of two infections are worse than one and three infections are worse than two ).

Source: Ziyad Al-Aly, European Heart Journal 2023

ALERT sui Farmaci Antidepressivi: Gravi reazioni avverse

PsichiatriaOnline.net

Gravi reazioni avverse della Paroxetina

La Paroxetina ( Sereupin, Seroxat & Farmaci generici ), è un farmaco utilizzato per il trattamento di vari disturbi, tra cui la depressione maggiore, il disturbo ossessivo-compulsivo ( DOC ), la sindrome da panico con o senza agorafobia, il disturbo d’ansia sociale/fobia sociale. Tuttavia, come tutti i farmaci, può avere effetti collaterali. Alcune delle gravi reazioni avverse associate all’uso della Paroxetina includono:

Reazioni cutanee gravi: Queste possono comprendere eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica.

 
Sindrome serotoninergica: Questa è una condizione potenzialmente pericolosa per la vita che può essere causata da questo farmaco da solo o con l’uso di altri farmaci che hanno effetti simili. I sintomi della sindrome serotoninergica possono includere agitazione, allucinazioni, confusione, difficoltà a pensare, coma, problemi di coordinazione e contrazioni muscolari ( riflessi iperattivi ).

 

Sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico ( SIADH ): Questa condizione può portare alla comparsa di ritenzione idrica e iponatriemia (abbassamento dei livelli ematici di sodio ).
È importante notare che questi effetti collaterali sono rari e non si verificano in tutti i pazienti. Se si verificano questi o altri effetti collaterali durante l’assunzione di Paroxetina, è importante consultare immediatamente un medico.

Gravi reazioni avverse della Sertralina

La Sertralina ( Zoloft & Farmaci generici )  è un farmaco utilizzato per il trattamento di vari disturbi, tra cui la depressione, il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo da attacchi di panico, il disturbo da ansia sociale e la sindrome da stress post-traumatico. Tuttavia, come tutti i farmaci, può avere effetti collaterali gravi in alcuni pazienti.

Ecco alcuni esempi:

Sindrome serotoninergica: Questa è una condizione potenzialmente pericolosa per la vita che può verificarsi con l’uso di farmaci come la Sertralina.

Reazioni avverse gravi con l’uso di IMAO: Sono state segnalate reazioni avverse gravi in pazienti che hanno recentemente interrotto il trattamento con un IMAO (un tipo di antidepressivo) e hanno iniziato quello con Sertralina, o che hanno interrotto di recente la terapia con Sertralina prima di iniziare il trattamento con un IMAO.

Comportamenti suicidari e ostilità: Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilità (essenzialmente aggressività, comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo

Se si dovessero verificare effetti collaterali gravi o se si hanno preoccupazioni riguardo al trattamento con Sertralina, è importante consultare un medico o un professionista sanitario

Gravi reazioni avverse della Venlafaxina

La Venlafaxina ( Efexor, Effexor e Farmaci generici ) è un farmaco utilizzato per il trattamento di vari disturbi, tra cui la depressione maggiore, il disturbo d’ansia generalizzato, il disturbo d’ansia sociale e il disturbo da panico.

Come tutti i farmaci, la Venlafaxina può avere effetti collaterali. Alcuni dei gravi effetti avversi riportati includono: Tremore, Mioclonia ( contrazioni muscolari rapide ), Ipertermia con caratteristiche simili alla sindrome neurolettica maligna, Epilessia.

Inoltre, sono stati segnalati casi di intervallo QT prolungato, torsioni di punta, tachicardia ventricolare e aritmia cardiaca fatale con l’uso della Venlafaxina, specialmente in casi di sovradosaggio o in pazienti con altri fattori di rischio per l’intervallo QT prolungato / torsioni di punta.

Se si dovessero verificare effetti collaterali gravi o se si hanno preoccupazioni riguardo al trattamento con Venlafaxina, è importante consultare un medico

INFORMAZIONI FORNITE DA BING AI

Xagena Psichiatria

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ALERT sulle Statine, farmaci ipocolesterolemizzanti !

Cardiologia.net

 

QUALI SONO LE REAZIONI AVVERSE GRAVI DELLE STATINE ? LE STATINE SONO FARMACI CHE ABBASSANO IL COLESTEROLO … Dolore muscolare, rischio di diabete mellito, innalzamento dei livelli ematici degli enzimi epatici, rabdomiolisi

Le statine sono farmaci comunemente usati per abbassare il colesterolo. Tuttavia, come tutti i farmaci, possono avere effetti collaterali. Gli effetti collaterali gravi delle statine includono:
A ) Dolore muscolare: Questo è uno degli effetti collaterali più comuni e può variare da un leggero disagio a un dolore grave;
B ) Aumento del rischio di diabete mellito: Alcuni studi hanno mostrato che le statine possono aumentare il rischio di sviluppare il diabete;
C ) Aumento anomalo dei livelli ematici degli enzimi epatici: Questo può indicare un problema al fegato;
D ) Rabdomiolisi: Questa è una condizione rara ma grave che comporta la rottura delle cellule muscolari e può portare a danni renali.
Se sospetti di avere effetti collaterali dalle statine, dovresti parlarne con il tuo medico.
RISPOSTA OTTENUTA CON BING AI ( INTELLIGENZA ARTIFICIALE ) – LINK: https://www.bing.com/search?q=Bing+AI&showconv=1&FORM=hpcodx
INFORMAZIONI IN CARDIOLOGIA TRATTE DALLA LETTERATURA SCIENTIFICA: Cardiologia.net www.cardiologia.net
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STATINE = FARMACI IPOCOLESTEROLEMIZZANTI
Le statine sono un gruppo di principi attivi impiegati nel trattamento delle iperlipidemie (in particolare, ipercolesterolemia e iperlipidemia mista). I principi attivi appartenenti a questo gruppo attualmente reperibili sul mercato farmaceutico italiano, sono:
1) Atorvastatina ( Arkas, Atoris, Coleama, Kolester, Melemib, Omegastatin, Sopavi, Torvacol, Torvast, Totalip, Tovanira, Vastat, Xarator );
2) Fluvastatina ( Lescol, Lipaxan );
3) Lovastatina ( Rextat, Tavacor );
4) Pitavastatina ( Alipza, Livazo );
5) Pravastatina ( Aplactin, Langiprav, Prasterol, Pravaselect, Sanaprav, Selectin, Setac, Vasticor );
6) Rosuvastatina ( Colcardiol, Colfri, Crestor, Dilivas, Koleros, Lipidover, Miastina, Provisacor, Rosastin, Simestat, Staros );
7) Simvastatina ( Alpheus, Krustat, Lipenil, Liponorm, Medipo, Omistat, Rosim, Setorilin, Simbatrix, Sincol, Sinvacor, Sinvalip, Sinvat, Sivastin, Vastgen, Vastin, Xipocol, Zocor )
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Reazioni avverse gravi di Atorvastatina

L’Atorvastatina ( Torvasdt e farmaci generici ), come altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, può avere effetti sulla muscolatura scheletrica e può causare mialgia, miosite e miopatia che possono progredire fino a rabdomiolisi. La rabdomiolisi è una condizione potenzialmente fatale caratterizzata da marcati aumenti di creatinchinasi ( CK ) ( maggiore di 10 volte il limite superiore della norma ), mioglobinemia e mioglobinuria che possono portare all’insufficienza renale.

Se si dovessero verificare sintomi muscolari come dolori, debolezza o crampi mentre si sta assumendo Atorvastatina, è importante contattare immediatamente un medico

Risposta fornita da BING AI

Xagena Cardiologia

Aggiornamenti in Oncologia by Xagena

 

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Droga del Lavoro: le 6 Droghe più diffuse tra i Manager

Cocaina

A Milano si consuma sempre più coca. Le analisi sono state condotte dall’Istituto Mario Negri e hanno riguardato tutte le acque in entrata nei depuratori di Milano

I milanesi consumano sempre più sostanze stupefacenti, specie cocaina e cannabis e ketamina. È quanto emerge dal report 2022 sull’analisi della presenza di sostanze d’abuso nelle acque reflue condotte da parte del gruppo europeo Score ( sewage analysis core group europe ) in collaborazione con l’Agenzia europea per il monitoraggio delle dipendenze ( Emcdda ). Per l’Italia, che ha rilevato il consumo nella città di Milano, il gruppo si è avvalso della collaborazione del laboratorio di indicatori epidemiologici ambientali dell’Istituto Mario Negri.

“L’epidemiologia delle acque reflue si dimostra molto utile per rilevare nuovi trend di consumo anche a livello locale, ricordando che i monitoraggio a Milano è iniziato dal 2005 – ed è al momento applicata anche in uno studio a livello nazionale che stiamo conducendo in collaborazione con il Dipartimento Politiche antidroga, i cui risultati verranno pubblicati a breve”. ( Istituto Mario Negri )

Le 6 droghe più diffuse tra i manager

Molti manager utilizzano stupefacenti per rafforzare le loro prestazioni fisiche e mentali. Le situazioni di particolare stress vissute da chi guida un’azienda così come l’impossibilità di subire cali di tensione spingono a utilizzare droghe, in modo anche pericoloso per la dipendenza.
1. Benzodiazepine. Valium, Tavor o Lexotanil appartengono al gruppo delle benzodiazepine e sono psicofarmaci particolarmente forti, calmanti o ansiolitici consumati piuttosto diffusamente tra i manager. In particolare il Tavor è un farmaco molto apprezzato tra i vertici delle imprese americane. Le benzodiazepine danno però dipendenza in relativamente poco tempo e possono provocare seri danni.
2. Melatonina. I manager che viaggiano in giro per il mondo e sono costretti a subire gli effetti del jet lag cercano di riequilibrare il proprio ritmo vitale con la melatonina. I farmaci composti con questa sostanza non provocano dipendenza come il Tavor, e non sembrano avere effetti così negativi in caso di abuso, anche se mancano studi scientifici adeguati.
3. Doping cerebrale. Esistono alcuni farmaci, come Ritalin, che rafforzano le capacità cognitive delle persone: assumendo queste sostanze si diventa più svegli, attenti e complessivamente più produttivi. Ritalin o Modafinil sono definiti come doping cerebrale proprio per questi effetti, e chi vuole ottenere un miglioramento delle prestazioni ricorre anche alle più note anfetamine. Oltre al pericolo dipendenza, il doping cerebrale provoca diversi effetti collaterali, come l’incapacità di prendere sonno, emicrania, stati di ansia fino ai disturbi cardiocircolatori.
4. Cocaina. Una delle droghe più utilizzate dai manager è la cocaina. Questo stupefacente non è consumato solo per l’uso ricreativo che se ne fa, ma anche per la sua capacità di migliorare le prestazioni cognitive delle persone. Gli effetti della cocaina sono comparabili alle anfetamine e agli altri farmaci del cosiddetto doping cerebrale, anche se i danni provocati dalla più facile dipendenza sono maggiori.
5. Antidepressivi. Molti manager prendono antidepressivi per beneficiare di un effetto stimolante. I farmaci sono però composti per combattere contro uno stato di depressione, e sono sostanzialmente inefficaci come droghe per stimolare le proprie prestazioni e prevenire l’ansia.
6. Alcol. Nel recente passato l’alcol era l’unica droga accettata socialmente per i manager, che ne abusavano per contrastare stati d’ansia e regalarsi maggior forza. L’alcol consumato regolarmente in quantità eccessiva provoca però numerosi problemi di salute, e la sua dipendenza provoca effetti opposti a quelli desiderati. ( Tratto da Giornalettismo )

 

Xagena Medicina

 

MedicinaNews.it

Farmacia News by Xagena

FarmaciaOnline.net

Infezione da Candida auris

La Candida auris è un fungo isolato per la prima volta nel 2009 in Giappone dall’orecchio ( in latino auris ) di una donna; tuttavia il primo isolato ad oggi noto risale al 1996 identificato retrospet …


 

Corretto impiego dei farmaci antidepressivi SSRI

Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, noti anche con la sigla abbreviata SSRI, sono una classe di farmaci antidepressivi. Si ritiene siano in grado di modificare la concentraz …


 

Depressione: reazioni avverse degli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina

I farmaci antidepressivi SNRI, noti come inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina, possono scatenare vari effetti collaterali. Incidenza e intensità di tali effetti variano …


 

Spravato, un antidepressivo a base di Esketamina, per la depressione maggiore: avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Spravato è un farmaco a base del principio attivo Esketamina cloridrato, appartenente alla categoria degli antidepressivi. Spravato, in combinazione con un SSRI o un SNRI, è indicato per gli adulti …


 

L’uso prolungato dei lassativi può aumentare il rischio di demenza

L’uso regolare dei lassativi potrebbe comportare effetti gravi sul cervello: è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Neurology che ha evidenziato come questi farmaci usati regolarmente …


 

Terapia cellulare nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr: Ebvallo a base di Tabelecleucel

Ebvallo, il cui principio attivo è Tabelecleucel, è un medicinale utilizzato per il trattamento di adulti e bambini a partire dai 2 anni di età che, dopo un trapianto di organo o di midollo osseo, svi …


 

Vertigine parossistica posizionale benigna: trattamento

La vertigine parossistica posizionale benigna è caratterizzata da episodi di vertigine oggettiva, di breve durata, inferiore a 60 secondi, che insorge in relazione ad alcune posizioni della testa. Si …


 

Infezioni del tratto urinario: cause, sintomi, prevenzione, diagnosi, terapia

Le infezioni delle vie urinarie si verificano quando i batteri, penetrando attraverso l’uretra ( il condotto che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno ) proliferano e si moltiplicano nelle vie u …


 

Esofagite eosinofila: Jorveza a base di Budesonide in compresse orodispersibili

La Budesonide in compresse orodispersibili ( Jorveza ) è l’unica terapia approvata per il trattamento dell’esofagite eosinofila, che ha dimostrato in ampi studi clinici, tassi di remissione, sia nella …


 

Il vaccino ricombinante contro l’herpes zoster può fornire almeno 10 anni di protezione contro la malattia negli adulti di età pari o superiore a 50 anni

Risultati intermedi dello studio di estensione ZOSTER-049, presentati all’Open Forum Infectious Diseases ( OFID ), hanno mostrato come il vaccino ricombinante contro l’herpes zoster possa fornire alme …


 

Yselty, un farmaco per il trattamento dei fibromi uterini: avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

Yselty, il cui principio attivo è Linzagolix colina, è un medicinale indicato per il trattamento dei sintomi da moderati a gravi dei fibromi uterini nelle donne adulte in età fertile. I fibromi uter …


 

EMA: nuove avvertenze su rischi legati all’utilizzo di Terlipressina, dell’associazione Codeina e Ibuprofene, e Ibrutinib

Il PRAC ( Pharmacovigilance Risk Assessment Committee ) dell’Agenzia europea del farmaco ( EMA ) ha approvato nuove avvertenze sull’utilizzo di alcuni farmaci quali quelli contenenti Terlipressina, il …


 

Ipercolesterolemia: AIFA ha approvato la prima terapia che riduce il colesterolo LDL con due somministrazioni all’anno

L’AIFA ha approvato Leqvio ( Inclisiran ) per il trattamento degli adulti con ipercolesterolemia primaria ( eterozigote familiare e non-familiare ) o dislipidemia mista ( condizioni caratterizzate da …


 

American Academy of Sleep Medicine: i genitori dovrebbero consultare un medico prima di somministrare la Melatonina ai bambini

Il consumo di Melatonina tra bambini e adolescenti è in aumento, e il CDC ( Centers for Disease Control and Prevention ) ha segnalato un aumento delle chiamate ai Centri antiveleni e delle visite al P …


 

L’incidenza del linfoma anaplastico mammario a grandi cellule correlato alle protesi alla mammella sta aumentando negli Stati Uniti

L’incidenza aggiustata per l’età del linfoma anaplastico mammario a grandi cellule ha avuto un rapido aumento negli Stati Uniti nel periodo 2000-2018. Il tasso è apparso coerente con quanto osserva …

Ginecologia News by Xagena

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Fezolinetant per il trattamento dei sintomi vasomotori da moderati a gravi associati alla menopausa: studio SKYLIGHT 1

Gli antagonisti del recettore della neurochinina 3 sono potenziali terapie non-ormonali per il trattamento dei sintomi vasomotori nelle donne in menopausa per il fatto che le opzioni sono scarse per c …


 

Mutazioni del gene MED12 nei leiomiomi uterini: previsione della riduzione del volume da parte degli agonisti dell’ormone di rilascio delle gonadotropine

Gli agonisti dell’ormone di rilascio delle gonadotropine ( GnRH ) sono impiegati per trattare i leiomiomi uterini in premenopausa; tuttavia, la riduzione del volume del leiomioma non è sempre raggiunt …


 

Lattogenesi e allattamento al seno dopo inserimento immediato versus ritardato di impianto contraccettivo a base di Etonogestrel durante l’ospedalizzazione per parto

L’avvio di un contraccettivo a base di un progestinico prima del calo del progesterone necessario per avviare la fase II della lattogenesi potrebbe teoricamente influenzare l’allattamento. Precedent …


 

Interruzione dell’Aspirina a 24-28 settimane di gestazione nelle gravidanze ad alto rischio di preeclampsia pretermine

L’Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) riduce l’incidenza della preeclampsia pretermine del 62% nelle donne in gravidanza ad alto rischio di preeclampsia. Tuttavia, l’Aspirina potrebbe essere associa …


 

Fosfomicina versus Ciprofloxacina come trattamento orale step-down per le infezioni febbrili del tratto urinario da Escherichia coli nelle donne

L’obiettivo di uno studio, in doppio cieco, randomizzato e controllato in 15 ospedali olandesi, è stato quello di determinare la non-inferiorità della Fosfomicina ( Monuril ) rispetto alla Ciprofloxac …


 

Associazione tra uso frequente di Aspirina e rischio di tumore ovarico

L’uso frequente di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) è stato associato a un ridotto rischio di cancro ovarico, ma nessuno studio ha valutato in modo completo la modifica dell’effetto. Sono stati s …


 

Gel di Clindamicina 2% monodose per la vaginosi batterica

E’ stata valutata l’efficacia e la sicurezza di un gel di Clindamicina vaginale monodose ( Xaciato ) per il trattamento della vaginosi batterica. E’ stato condotto uno studio randomizzato in doppio …


 

Beneficio ventennale dell’adiuvante Goserelin e Tamoxifene nelle pazienti in premenopausa con cancro al seno

È stato valutato il beneficio della terapia endocrina a lungo termine ( 20 anni ) in pazienti in premenopausa con tumore mammario. È stata effettuata una analisi secondaria dello studio Stockholm ( …


 

Bupropione versus placebo per il desiderio sessuale nelle donne sopravvissute al cancro

A causa dell’impatto negativo del trattamento del cancro sulla funzione sessuale femminile, sono necessari trattamenti efficaci. Uno studio multisito ha valutato la capacità di due livelli di dose d …


 

L’aggiunta di Ibandronato alla terapia endocrina adiuvante nelle donne in postmenopausa con carcinoma mammario ER-positivo non è raccomandata

Nello studio di fase III TEAM-IIB è stato scoperto che l’aggiunta di Ibandronato ( Bonviva ) orale alla terapia endocrina adiuvante non ha migliorato la sopravvivenza libera da malattia nelle donne in …


 

Linzagolix con e senza terapia ormonale aggiuntiva per il trattamento dei fibromi uterini sintomatici

I fibromi uterini sono comuni neoplasie non-cancerose che causano forti emorragie mestruali e altri segni. Linzagolix ( Yselty ) è un antagonista orale del recettore dell’ormone di rilascio delle go …


 

Terapia di combinazione con Relugolix orale una volta al giorno rispetto al placebo nelle pazienti con dolore associato all’endometriosi: studi SPIRIT 1 e 2

L’endometriosi è una causa comune di dolore pelvico nelle donne, per le quali le attuali opzioni di trattamento non sono ottimali. Relugolix ( Orgovyx ), un antagonista orale del recettore dell’ormo …


 

Effetto della Metformina rispetto al placebo sulla sopravvivenza libera da malattia invasiva nei pazienti con tumore al seno: studio MA.32

La Metformina, una biguanide comunemente usata per il trattamento del diabete di tipo 2, è stata associata a potenziali effetti benefici sui sottotipi di tumore al seno in studi osservazionali e precl …


 

L’uso quotidiano di Aspirina non riduce il rischio di recidiva del cancro al seno

Da uno studio randomizzato di fase 3 è emerso che l’uso di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) non ha prolungato la sopravvivenza libera da malattia ( DFS ) invasiva tra i pazienti con cancro al seno. …


 

Confronto della radioterapia con o senza simultaneo trattamento con Trastuzumab per il carcinoma duttale HER2-positivo in situ asportato mediante lumpectomia

Studi preclinici hanno riportato che Trastuzumab ( Hercpetin ) può aumentare l’efficacia della radioterapia ( RT ). L’obiettivo principale dello studio B-43 era valutare l’efficacia della sola radio …

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