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Top News / Antiacidi: sospesa l’autorizzazione dei prodotti a base di Ranitidina a causa di produzione di NDMA, un probabile agente cancerogeno per l’uomo

EMA: sospensione dell’AIC di tutti i medicinali contenenti Ranitidina nell’Unione Europea

Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’Agenzia europea per i medicinali ( EMA ) ha confermato la sospensione dell’AIC ( autorizzazione all’immissione in commercio ) di tutti i medici …

• I dati clinici ed epidemiologici disponibili non rivelano che la Ranitidina aumenta il rischio di cancro.
Tuttavia, in diversi medicinali a base di Ranitidina è stata riscontrata una quantità di NDMA al di sopra
dei livelli considerati accettabili.
• Sebbene non si conosca ancora l’origine esatta dell’impurezza nella Ranitidina, è possibile che NDMA
si formi a partire dalla degradazione della Ranitidina stessa anche in condizioni normali di
conservazione. Alcuni studi hanno indicato che la Ranitidina può essere alla base dell’ulteriore
formazione di NDMA endogena a seguito della propria degradazione o metabolismo nel tratto
gastrointestinale. Altri studi, invece, escludono questa ipotesi.
Durante il periodo di sospensione dell’AIC dei medicinali a base di Ranitidina è necessario consigliare
ai pazienti trattamenti alternativi.
Cardiologia: Scompenso cardiaco

L’FDA ha approvato Farxiga per l’insufficienza cardiaca con ridotta frazione d’eiezione indipendentemente dallo stato diabetico

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ha approvato Farxiga ( Dapagliflozin ), un inibitore di SGLT2 per ridurre il rischio di mortalità cardiovascolare e ospe …

Dermatologia

Gli inibitori topici della calcineurina non aumentano il rischio di cancro della pelle nella dermatite atopica

Secondo uno studio, in un’ampia coorte di pazienti con dermatite atopica, il trattamento con inibitori topici della calcineurina non ha dimostrato alcuna associazione con un rischio elevato di carcino …

Incidenza di infarto del miocardio ed accidente cerebrovascolare nei pazienti con idrosadenite suppurativa

Sebbene l’idrosadenite suppurativa sia associata a diversi mediatori del rischio cardiovascolare, le informazioni sul rischio di infarto del miocardio e accidente cerebrovascolare in questa popolazion …

Acne vulgaris: rapporto rischio-beneficio favorevole per il Tazarotene in lozione

La lozione di Tazarotene 0.045% è risultata associata a una significativa riduzione della lesione con un profilo favorevole di eventi avversi nei pazienti con acne vulgaris da moderata a grave. Il … 

COVID-19

Negli Stati Uniti sono stati superati i 200.000 morti ritenuti causati dal virus SARS-CoV-2. Situazione critica in Francia, Spagna e Gran Bretagna

Farmaci in sperimentazione

COVID-189: effetti positivi di Anakinra, un inibitore dell’interleuchina-1

In uno studio retrospettivo di piccole dimensioni, condotto da ricercatori dell’Ospedale San Raffaele di Milano su 29 pazienti colpiti da …

Studio SISCO: l’analisi ad interim ha mostrato un miglioramento clinico per i pazienti affetti da COVID-19 forma grave, trattati con Siltuximab

Sono stati presentati i primi risultati preliminari dello studio SISCO ( Siltuximab In Serious COVID-19 ) condotto presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, basati su un’analisi pre-pianificata di dati a …

FarmaExplorer

Prevenzione del cancro con Aspirina nel tumore del colon-retto ereditario o sindrome di Lynch: studio CAPP2

La sindrome di Lynch è associata ad un aumentato rischio di tumore del colon-retto e a uno spettro più ampio…

Terapia medica a base di Omeprazolo versus terapia chirurgica per bruciore di stomaco refrattario

Il bruciore di stomaco che persiste nonostante il trattamento con inibitori della pompa protonica ( PPI ) è un problema…

Ubrogepant per il trattamento dell’emicrania

Ubrogepant ( Ubrelvy ) è un antagonista del recettore del peptide correlato al gene della calcitonina ( CGRP ) orale…

 

NEWS: COVID-19 & Iperinfiammazione multisistemica by Xagena

Xagena 2000

COVID-19: stato iperinfiammatorio multisistemico nei bambini

Il NHS ( National Health Service ) inglese ha emesso un avviso di casi in aumento nelle ultime tre settimane di bambini che necessitano di ricovero in terapia intensiva; questi casi potrebbero essere collegati al coronavirus.

I sintomi, osservati a Londra e in altre parti del Regno Unito, sono descritti come uno stato infiammatorio multisistemico con caratteristiche sovrapposte di sindrome da shock tossico e malattia atipica di Kawasaki, con parametri ematici coerenti con la forma grave di COVID-19.

La sindrome da shock tossico è caratterizzata da febbre alta, eruzione cutanea, ipotensione, insufficienza multiorgano ( che coinvolge almeno 3 o più sistemi di organi ) e desquamazione, in genere delle palme e delle piante dei piedi, 1-2 settimane dopo l’inizio della malattia acuta.
La sindrome clinica può includere anche mialgia grave, vomito, diarrea, mal di testa e anomalie neurologiche non focali.

La malattia di Kawasaki è una vasculite, che a volte interessa le arterie coronariche, che tende a presentarsi in neonati e bambini tra 1 anno e 8 anni. Essa è caratterizzata da febbre prolungata, esantema, congiuntivite, infiammazione delle mucose e linfoadenopatie.

I sintomi sono stati osservati nei bambini che risultano positivi al virus e in quelli con test negativi.
E’ stato riscontrato dolore addominale e sintomi gastrointestinali ed infiammazione cardiaca.

Secondo NHS, c’è una crescente preoccupazione che una sindrome infiammatoria correlata alla SARS-CoV-2 stia emergendo nei bambini nel Regno Unito o che possa esserci un altro patogeno infettivo non ancora identificato associato a questi casi.

La Pediatric Intensive Care Society ( PICS ) ha evidenziato la necessità che i pediatri, i medici di terapia intensiva e gli anestesisti siano consapevoli dei sintomi.

E’ noto che un numero molto ridotto di bambini può ammalarsi gravemente di COVID-19, ma questo è un fenomeno molto raro; i bambini sembrano essere la parte della popolazione meno colpita dalla infezione da SARS-CoV-2.
Infatti, i bambini hanno rappresentato tra l’1% e il 5% dei casi diagnosticati di COVID-19; spesso hanno una malattia più lieve rispetto agli adulti e i decessi sono stati estremamente rari.

Tuttavia, non conoscendo ancora l’intera gamma di manifestazioni cliniche causate da COVID-19, le presentazioni cliniche che non possono essere spiegate da altre cause, potrebbero essere una conseguenza della infezione da SARS-CoV-2, oppure da un patogeno non ancora noto. ( Xagena )

Fonte: NHS, 2020

 

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