Focus On: Ematologia

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Aggiornamenti in Ematologia

 

Eprenetapopt più Azacitidina dopo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche per leucemia mieloide acuta TP53-mutante e sindromi mielodisplastiche

Gli esiti sono sfavorevoli nella leucemia mieloide acuta ( AML ) e nelle sindromi mielodisplastiche ( MDS ) con mutazione TP53 ( mTP53 ), anche dopo trapianto allogenico di cellule staminali ematopoie …


 

Valutazione della terapia di combinazione di Idrossiurea e Talidomide nella beta-talassemia

Le complicanze trasfusionali e la mancanza di risorse nei Paesi a reddito medio-basso hanno portato alla ricerca di nuove terapie per ridurre la necessità di trasfusioni di sangue nei pazienti con bet …


 

Zandelisib con dosaggio continuo o intermittente in monoterapia o in associazione con Rituximab nei pazienti con neoplasia dei linfociti B recidivante o refrattaria

Gli inibitori della fosfatidilinositolo 3-chinasi p110-delta ( PI3K-delta ) sono efficaci nei tumori maligni delle cellule B. Gli eventi avversi immuno-correlati possono essere mitigati con la sommi …


 

Efficacia e sicurezza di chemioterapia a base di Pegasparaginasi versus chemioterapia a base di L-Asparaginasi per il linfoma a cellule NK/T di nuova diagnosi extranodale avanzato

Il regime chemioterapico SMILE a base di L-Asparaginasi ( Desametasone, Metotrexato, Ifosfamide, L-Asparaginasi ed Etoposide ) ha mostrato tassi di risposta e benefici in termini di sopravvivenza più …


 

Narsoplimab, un inibitore di MASP-2, per il trattamento della microangiopatia trombotica associata al trapianto di cellule staminali ematopoietiche nell’adulto

La microangiopatia trombotica associata al trapianto di cellule staminali ematopoietiche ( HSCT-TMA ) è una grave complicanza con mortalità significativa e nessuna terapia approvata. La microangiopa …


 

L’antagonista MDM2 Idasanutlina nei pazienti con policitemia vera

Idasanutlina, un antagonista MDM2, ha mostrato attività clinica e una rapida riduzione del carico allelico JAK2 V617F nei pazienti con policitemia vera ( PV ) in uno studio di fase 1. Uno studio di …


 

Trattamento stratificato basato sulla risposta a Ruxolitinib per la linfoistiocitosi emofagocitica pediatrica

La linfoistiocitosi emofagocitica ( HLH ) è una malattia letale caratterizzata da iperinfiammazione. Recentemente, Ruxolitinib ( Jakavi ), mirato alle citochine chiave nella linfoistiocitosi emofago …


 

Venetoclax più chemioterapia con Daunorubicina e Citarabina come trattamento di prima linea per gli adulti con leucemia mieloide acuta

Gli adulti con leucemia mieloide acuta hanno esiti clinici e tassi di remissione completa insoddisfacenti. Venetoclax ( Venclyxto ) in combinazione con Azacitidina o Citarabina a basso dosaggio ha m …


 

Ciclofosfamide post-trapianto per la prevenzione della malattia del trapianto contro l’ospite: studio HOVON-96

La malattia del trapianto contro l’ospite ( GVHD ) è la complicanza più importante del trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche ( alloHSCT ). È stato eseguito uno studio prospettico …


 

Efficacia e sicurezza a lungo termine della profilassi sottocutanea con Concizumab nell’emofilia A e nell’emofilia A/B con inibitori

Nonostante le attuali terapie, rimane un bisogno insoddisfatto di trattamento per i pazienti con emofilia. Le parti principali di due studi di fase 2 hanno stabilito la proof-of-concept clinica per …


 

Venetoclax combinato con chemioterapia di induzione nei pazienti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi

Venetoclax ( Venclyxto ) in combinazione con la chemioterapia intensiva si è dimostrato sicuro con un’attività promettente nei pazienti in buone condizioni con leucemia mieloide acuta di nuova diagnos …


 

Inizio e interruzione di Venetoclax più Ibrutinib guidati dalla malattia minima residua per i pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria: studio HOVON141 / VISION

Sono necessarie opzioni di trattamento mirato a tempo limitato per i pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria. È stata esaminata l’efficacia del trattamento a tempo limitato …


 

Storia naturale della macroglobulinemia di Waldenström a seguito di resistenza acquisita alla monoterapia con Ibrutinib

Ibrutinib ( Imbruvica ) è altamente attivo e produce risposte a lungo termine nei pazienti con macroglobulinemia di Waldenström ( WM ), ma con un trattamento prolungato può verificarsi resistenza acqu …


 

Pembrolizumab più Dinaciclib nei pazienti con neoplasie ematologiche: studio KEYNOTE-155

I dati preclinici hanno dimostrato che la combinazione di un inibitore anti-PD-1 con un inibitore della chinasi ciclina-dipendente 9 ( CDK9 ) ha fornito una maggiore attività antitumorale senza tossic …


 

Atezolizumab da solo o in combinazione non ha dimostrato un profilo rischio-beneficio favorevole nella sindrome mielodisplastica

Sono stati presentati i risultati primari dello studio di fase 1b GO29754 che ha valutato la sicurezza e la tollerabilità di Atezolizumab ( Tecentriq ), un inibitore di PD-L1, da solo e in combinazion …

Aggiornamenti su Linfoma di Hodgkin

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Linfoma di Hodgkin: chi colpisce e come si cura ?

I linfomi si dividono in due macro-gruppi: il linfoma di Hodgkin (dal nome di chi l’ha descritto per primo nella prima metà dell’800) e i linfomi non Hodgkin (tutti gli altri). Si sviluppano a seguito della degenerazione maligna del tessuto linfatico, diffuso in varie parti del nostro organismo, ma più spesso dalle ghiandole linfatiche (linfonodi) superficiali e profonde. Frequente è poi anche il coinvolgimento di milza, midollo osseo, fegato, stomaco e altri organi. Si tratta di un gruppo di malattie eterogenee, anche molto diverse fra loro, che possono avere un’evoluzione e un’aggressività differenti, così come richiedono trattamenti specifici a seconda della singola patologia.

Sono circa 1.200 i nuovi casi di linfoma di Hodgkin diagnosticati ogni anno in Italia. Colpisce soprattutto in giovane età (prima dei 45 anni, è più frequente nelle fasce di età intorno ai 20 anni, ma può svilupparsi anche oltre i 60) e oltre l’80 per cento dei pazienti è vivo e può essere considerato guarito a cinque anni dalla diagnosi. Oggi le moderne terapie consentono in molti casi di ottenere la guarigione anche se la malattia si è diffusa ad altri organi, o quanto meno di mantenerla in remissione per molti anni.
I principali tipi di trattamento del linfoma di Hodgkin sono chemioterapia e radioterapia, che possono essere usate da sole o in combinazione in funzione dello stadio della malattia, ed eventualmente anche un trapianto di cellule staminali. Del tutto recentemente si sono resi disponibili anche farmaci biologici «intelligenti» (anticorpi monoclonali e agenti che modulano il sistema immunitario) che riescono a guarire una proporzione consistente di pazienti nei quali la malattia non è più controllata dai trattamenti tradizionali. ( Fonte: Corriere )

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