Caro Affitti Universita’La Regione Puglia Incontra Gli Studenti Del Salento-Mimmo Siena-
La vicenda del caro affitti Universitari sta tenendo banco in questi giorni anche in Puglia,il Governo nazionale prima approva e poi blocca i 660 milioni di euro previsti ma che andranon rimodulati in un successivo decreto governativo.La Regione Puglia in prima linea ha avuto l’occasione di confrontarsi con i ragazzi del salento,l’assessore regionale all’Istruzione Leo e la presidente del consiglio regionale Loredana Capone li hanno incontrati a Lecce,un confronto aspro ma al tempo stesso rispettoso dele opinioni,sia pure divergenti.Una consultazione necessaria ancora di più in un momento in cui all’aumento dei costi degli affitti rischiano di sommarsi le importanti fratture territoriali che diverrebbero insanabili laddove il Governo decidesse, come sembra, di procedere con il progetto di autonomia differenziata che offrirebbe la possibilità di passare in capo alle regioni, tra le altre, anche la materia dell’Istruzione senza, però, prima ridefinire i livelli essenziali delle prestazioni, ovvero diritti uguali per tutti, e per giunta a invarianza di spesa, senza, quindi, prevedere risorse ulteriori che possano consentire alle regioni più fragili di mettersi in pari con quelle più ricche.Per L’assessore Leo”La Regione Puglia è pronta a fare ancora di più ma lo Stato deve stanziare maggiori risorse per la gestione e darci l’opportunità di intervenire sulla carenza dei posti alloggi. C’è una specie di bolla speculativa e per questo, proprio qualche giorno fa, ho scritto una lettera alla ministra Bernini affinché l’Italia si allinei con gli altri Paesi europei che in questi anni hanno investito ingenti risorse sull’housing studentesco e sull’attrattività delle loro città universitarie, affinché con le conseguenze del caro affitti non si disperda il nostro più importante capitale, quello umano.La presidente Capone agli studenti salentini ha detto che”Se i costi degli affitti continueranno ad aumentare molti studenti saranno costretti a fare i pendolari e questo non solo a lungo andare rischia di essere pesante, anche a causa dell’attuale sistema di trasporti intercomunale, ma potrebbe addirittura scoraggiare le nostre ragazze e i nostri ragazzi a iscriversi all’Università, con gravi ripercussioni sull’economia e la crescita sociale dei nostri territori. La Puglia, con ADISU, è già avanti e tantissimo sta facendo con le risorse che ha a disposizione. Possiamo e dobbiamo lavorare ancora di più sull’integrazione. Solo attraverso l’integrazione tra settori si può trovare, infatti, una logica di migliore investimento. Ecco perché è fondamentale che si lavori a un nuovo concetto di edilizia residenziale pubblica.