Dalla Pedemontana pordenonese a Piancavallo
dai colori autunnali al freddo della montagna d’inverno che l’auto sa gestire sia nella guida che nel confort
#testroad Su #charlieinauto da oltre un anno vi accompagno su percorsi suggestivi, alla ricerca di luoghi incantati e poco conosciuti, o che ci sfuggono all’attenzione perché ci passiamo accanto ogni giorno, senza fare ci caso. A bordo di auto che non avete ancora potuto incontrare per la strada salvo che si trattasse dei primi esemplari camuffati e in fase di collaudo. In luoghi che cambiano completamente aspetto, a seconda della stagione. Per esempio, alle pendici del monte Cavallo, sul quale sorge il Piancavallo, c’eravamo già passati con un #testdrive. Troppo di fretta per poterne gustare le attrattive. Un paesaggio immerso nel verde del bosco di latifoglie, a distanza di pochi mesi può cambiare completamente lo scenario. La volta scorsa, ricordate, abbiamo incontrato la prima neve a Portogruaro. Una serata suggestiva, che ci ha permesso di testare la tenuta della nostra #Seat #Ateca. Così, stavolta, inseguendo la neve,
raggiungiamo la pedemontana pordenonese
ai confini ideali tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto. E prima di salire in alto, raggiungiamo Poffabro, borgo medioevale perfettamente conservato e mantenuto nel suo fascino antico. Ma stiamo provando un’auto, e dopo l’escursione a piedi didattico-culturale, raggiungiamo i boschi vicini. E imbocchiamo una strada che si infila nel bosco. Ricordatevi: una strada forestale dove il transito è ammesso a tutti i veicoli. Con un buon fondo stradale di terra e ghiaino possiamo testare l’affidabilità della nostra auto, la #Seat #Ateca . Sì, perché oltre a essere una comoda auto per la famiglia, un SUV compatto e dallo stile aggraziato, a distinguersi per un’ottima tenuta di strada, a possedere doti sportive per nulla celate, bene contemperate con la docilità e la morbidezza della guida e dell’assetto, è dotata di quattro ruote motrici permanenti, del cambio automatico e sequenziale al volante a sette marce e doppia frizione Volkswagen, di un’adeguata dotazione di opzioni per adattarne la guida nelle condizioni estreme e off road. Il tutto, per gestire in modo ottimale il motore 2000 diesel da 190 CV.
Proviamo con la funzione adatta al fondo con scarsa tenuta.
E cominciamo a schiacciare l’acceleratore. L’elettronica della #Seat #Ateca ci accompagna in una divertente escursione sul fondo sterrato. Proviamo a frenare bruscamente, e l’auto esegue come se ci trovassimo sull’asfalto. Passiamo al misto più veloce, e la sensazione di sicurezza non ci abbandona. Ora però ci godiamo il paesaggio circostante. Tra l’altro il colore dell’auto si intona perfettamente con la natura circostante. L’auto, nonostante le prestazioni, è silenziosa. Un colore che piace alle guidatrici. La sua docilità e la comodità, lo spazio anche per i posti posteriori, il bagagliaio capiente, la guida su richiesta completamente assistita, il nitido display che riporta fedelmente quanto vedono le telecamere di bordo, la facilità di guida in città, hanno fatto innamorare la mia collaboratrice. Che non se ne voleva più distaccare. Ora però la giornata volge al termine perché siamo in inverno e il sole tramonta presto. In cima ci aspetta la neve. Così riprendiamo le strade normali, e raggiungiamo la salita verso il Piancavallo. Anche sulle rampe verso il rifugio Bornasse l’Ateca è perettamente a suo agio. Come un’auto sportiva. E senza che ne risenta il confort. Ci siamo. Da Bivio Castaldia, da dove il panorama è mozzafiato sull’intera pianura friulana, veneta, sulla #RivieraFriulana, sui tetti della città di Pordenone, e intorno, con la luce cinerea della luna piena, il silenzio è ovattato dalla neve.
Beh, ora mettiamo davvero alla prova il nostro SUV #supercar.
Sì, perché 190 CV su 1400 kg da un motore diesel 2000, con le ruote da 20’, sul telaio e la parte ciclistica di un crossover rendono questa esperienza davvero elettrizzante. Però… Le gomme. Sono da neve? No. Però sono Cross country. Omologate. Poi il 4×4 intelligente, 4Drive DSG robottizzato. Proviamo. E’ sera e sul Piancavallo le strade sono sgombre. C’è anche qualche piazzale. Quindi c’è lo spazio per vedere come va. Inseriamo la modalità neve. Splendido. Fa esattamente quello che le chiediamo, e ci aspettiamo. Certo, fuori fa un po’ fresco e la temperatura cala ulteriormente: -10°. Il tetto di cristallo, in parte apribile, ci permette di goderci lo spettacolo delle piste da sci illuminate. Ma, terrà a questa bassa temperatura? L’abitacolo non si raffredderà rapidamente? E invece no. La temperatura nell’abitacolo si mantiene costante e piacevole. E
in ogni caso, i sedili sono ben riscaldati,
e ci restituiranno il calore che perderemo per scendere e andare a berci una bella cioccolata calda all’imperdibile pasticceria Cimon, punto di riferimento ancora dai tempi delle prime edizioni del Rally internazionale del Piancavallo, del quale sono stato addetto stampa. Bene! La giornata è stata divertente. E la #Seat #Ateca promossa anche fuoristrada e sulla neve. Ora ci andiamo a godere il panorama dalle balze di bivio Castaldia. Fuori fa sempre molto freddo, ma qui dentro si sta benissimo. Anche con il sottofondo dell’impianto Hi-Fi: una radio sta trasmettendo The dark side of the moon, dei Pink Floyd, come ai vecchi tempi…
#charlieinauto68