L’UMILTA’

ESSERE UMILI | RMFOnline

Ho avuto fatta questa domanda: ” Ma tu, coltivi l’umiltà ?”. Beh, lì, per lì, m’è venuto da ridere. Ho risposto che cerco il più possibile di non guardare a me stesso. E’ la migliore soluzione che ho trovato. E’ da un po’ di tempo che lo faccio. Ma, stranamente, e vi chiedo di non stupirvi non so bene in fondo, cosa sia l’umiltà. E questo, a motivo delle tante false umiltà che circolano nel palcoscenico della vita. Perchè, vedete, se per umiltà significa quel convincersi d’essere un povero miserabile soggetto, allora, spiacente, non sono umile.

I mistici che si affliggono della loro mediocrità delle loro bassezze, che si ritengono dei miserabili ecc., non è il mio genere. Per carità, capisco benissimo il fatto che, alla luce folgorante dell’AMORE INFINITO, essi prendano coscienza della povertà della loro risposta d’amore, ma non capisco il fatto che sembrano disprezzare se stessi. Ho la sensazione che questa sia una mancanza di delicatezza nei riguardi di DIO.

Dò per scontato che siamo degli esseri piccoli davanti a Dio, in quanto creature che ricevono tutto da LUI, ma anche dotati di un gande valore, dal momento che ci guarda da sempre come Figli. Bisogna confessare che non è facile tenere insieme i due capi della corda.

Tornando a me. Chi può dire se io coltivi la virtù dell’umiltà in tutto questo ? Non so proprio. E la cosa mi preoccupa un po’. Alche, da tempo, ho preso la decisione di smettere di guardare a me stesso e di guardare il Signore Iddio, e lasciarmi guardare da LUI. E ancora, guardare gli altri. In realtà, la cosa non mi riesce troppo male. Mi preoccupo molto meno di me e delle mie virtù. E quando capita di sorprendermi a pensarci, escogito una strategia infallibile. Mi prendo gioco di me stesso. Insomma, mi diverto a prendermi in giro.

C’è ben donde quando si guarda a se stessi.

L’UMILTA’ultima modifica: 2021-09-03T14:22:54+02:00da un_uomonormale0

6 pensieri riguardo “L’UMILTA’”

  1. Ecco un altro tuo post il cui commento richiede la giusta ponderazione, ponendo sotto la lente “umiltà” un nome astratto, grammaticalmente, ma tanto concreto e complesso nel suo significato che va dall’essere persona o cosa da poco, praticamente bassa, senza valore (e che nel nostro caso scartiamo immediatamente,perchè ogni essere umano ha il proprio valore, anche se alcuni mostrano , per interesse, quel tipo di umiltà, falsa e meschina) a significati più alti, come essere alieni da superbia, essere pazienti, mansueti, ecc…Guardandoci dentro, dovremmo chiarirci, dopo aver conosciuto cosa possa significare umiltà, se e quanto noi rivestiamo la qualità di persona umile. Con un tantino di giusto amor proprio e doverosa autostima, personalmente, opterei per “umile=essere scevri da superbia.”Stop… Non mi riconoscerei umile, se non secondo questo significato,
    perchè sono di mente aperta e disponibile verso il mio prossimo, ma sempre presente a me stessa e lontana le mille miglia dall’inchinarmi a chicchesia, tranne che alle Divinità della mia Fede religiosa.
    Penso che ciò valga anche per te, Dott. e per quanti leggano questo mio commento, perchè son sicura che sia l’unico modo di esercitare la tanto decantata umiltà, salvaguardando la nostra dignità umana.
    Buon pomeriggio sereno.

    1. Mia cara, concordo sicuramente il tuo pensiero. Il guardare se stessi, almeno per me e come sempre dico è molto pericoloso. Tuttavia bisogna riconoscere che il non farlo sarebbe come non riconoscere la propria dignità. Ebbene, ben presto mi sono detto, che è da ridicoli guardare se stessi. Dio mi sta accanto e io come un citrullo a guardarmi l’ombelico, quando, invece devo guardare LUI negli altri. Grazie cara, sempre profondi i tuoi interventi. Serene ore a seguire. Ciao

  2. Umiltà…un concetto difficile da esprimere a parole. Più che altro la sensazione dell’essere, di fronte agli altri, dignitosamente nella verità ma senza sopraffare quella altrui. Non è lo stesso di vedere LUI negli altri, quello è amare il prossimo , è sempicemente il non mostrarsi mai superuomini, accettare senza sostenere e vivere restando noi stessi senza clamore…nel silenzio degli intenti. Molto difficile, ad essere sinceri. Io penso così. Buona notte Peppe sogni sereni

    1. Certo, concordo il tuo pensiero,ma io, forse esagerando, mi piace intenderla nel volto del mio “altro” che mi dà la misura di me stesso e mi indica la via per non perdermi. E’ nel volto del mio “altro” che intravedo il “totalmente altro” di Dio. Buon sabato cara Licia

        1. Beh, ti ringrazio tanto.Vedi cara Licia, A volte penso su di me, se mai sarei riuscito ad esercitare la mia professione non avendo questo atteggiamento. Mi è sempre piaciuto guardare i volti di chi mi sta davanti- oggi il lavoro è molto ridotto per via del pensionamento – ma pur sempre non mi mancano le opportunità. Dicevo, che guardare i volti per me, è come leggere dei libri aperti dove tanto ho imparato e ricevuto. Ciao Licia sia per te una bella giornata

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