Mi piace contemplare i volti della gente…

UN VOLTO, DUE DESTINI - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

…E’ sempre stata una mia aspirazione.

L’uomo è un corpo e uno  spirito in uno. La Chiesa ci dice che siamo stati fatti a somiglianza di Dio. Dunque è “tutto l’uomo intero”; corpo e anima che rispecchia Dio.

Mi capita sovente di guardare i volti della gente e di contemplarli e nei volti i loro occhi e nei loro occhi il loro sguardo, sede del linguaggio più profondo delle stesse parole e dei gesti.

Questi volti che sono dei libri aperti e dove in ogni pagina ho imparato e molto ricevuto da essi. Sono volti unici, opere privilegiate che nessun belletto, nessuna colpa, nessuna ferita hanno potuto sfigurare definitivamente agli occhi di chi sa guardare.

Volti che sono vere architetture , vere cattedrali, vere cappelle o in alcuni modeste cappelle.

Ecco, tramite loro  vengo a conoscenza delle ricchezze  e la povertà dell’artista che all’interno li modellava in ogni suo pensiero e di ogni suo gesto.

In certe occasioni, l’amarezza di incontrare dei volti rovinati, sfigurati, misurando  la profondità dei loro nascosti, come del male gli attacchi sornioni

Mi piace contemplare i volti della gente…ultima modifica: 2021-09-04T14:16:02+02:00da un_uomonormale0

10 pensieri riguardo “Mi piace contemplare i volti della gente…”

  1. Anche a me piace contemplare i volti ma soprattutto gli occhi….ne hanno storie da raccontare.
    Qua dentro non sempre è possibile allora uso le mie doti disponibili per comprendere le persone.
    Alle volte è un gioco piacevole,altre può ritorcersi contro.
    Ho sempre avuto il pallino della psicologa e capisco da tanti segnali com’è davvero la gente.
    Credo di avere acquisito un certo allenamento mentale che sostituisce gli occhi.
    Buon fine settimana amico mio,forse non mi sono spiegata bene ma tu mi capisci:)

    1. Ti sei spiegata benissimo.Pensa te, Quando due innamorati si guardano negli occhi cercano inconsapevolmente ognuno un segno di dilatazione pupillare nell’altro e, se lo notano si eccitano. Dagli studi condotti è emerso che, quando gli uomini guardano un film a luci rosse, le loro pupille si dilatano di quasi tre volte rispetto alla dimensione originaria. In gran parte delle donne le pupille raggiungono invece la dilatazione massima alla vista di immagini di madri con bambini. Neonati e bambini hanno le pupille più grandi di quelle degli adulti; i primi; cioè i neonati, peraltro, le dilatano puntualmente in presenza di un adulto, per risultare gradevoli e ricevere attenzioni. Per questo motivo le bambole più vendute hanno quasi sempre occhi con pupille molto grandi. Beh, spero ci siamo intesi. Serene ore pomeridiane

  2. Ho sempre avuto difficoltà a ricordare i volti. Bisogna proprio che qualcuno mi colpisca perchè me ne ricordi. Lasciamo stare ora che ci presentiamo tutti ‘mascherati’. Ho invece molta più memoria per le voci. Se sono particolarmente espressive e ‘calde’ mi rimangono impresse a lungo. Spesso mi diverto, ad esempio, a notare similitudini nelle voci dei doppiatori tra attori diversi. Buon fine settimana

    1. Beh, le voci sono altra cosa. Anch’io sono innamorato dei nostri doppiatori non di oggi ma di ieri. Prendi un Giuseppe Rinaldi ( la voce di Dio ). prendi, un Pino Locchi, prendi un Cesare Barbetti ( la voce di Robert Redford ), prendi Massimo Turci, prendi Emilio Gigoli. Ecco, la voce, ma questo nulla ha ache vedere coi volti e ciò che un volto ha scolpito anche tra le rughe: storie intere di vita. Buona serata carissima

  3. Buon pomeriggio Peppe, osservare i volti è un modo di scrutare dentro l’animo e come sostengo da sempre solo chi hai difronte lo permette lo vedi, altrimenti ci sono le cosidette “Maschere” quelle purtroppo stanno spuntando come fughi.
    Certamente se osservi alla loro insaputa puoi cogliere tanto e capirne qualcosa, ogni volto ha una storia che aspetta solo di essere raccontata, ma gli occhi esprimono la vera essenza.
    Un caro abbraccio

    1. Ciao Serè, ti assicuro che quando ti trovi a tu per tu con una persona che ti confida e racconta spezzoni di sua vita. O certi giovani desiderosi di alleggerirsi dei pesi che tengono dentro e che li fai parlare, parlare, senza mai interrompere i loro sfoghi, e spesso nascondono piccoli drammi e tante verità seppellite. Ebbene, spesso si riesce a leggerli nei volti anche se loro sono frenati dall’imbarazzo. Ed è così che i loro pesi li vedono via via sciogliersi. Tutto scritto nei volti. Ciao Serè, un abbraccio

      1. Il primo impatto con una persona sconosciuta è il suo volto che può dare segnali abbastanza chiari di ciò che possa essere , naturalmente in linea di massima, il suo vissuto ed un po’ anche il carattere. Il volto è dunque una specie di biglietto da visita, dove è scritto l’essenziale di ogni probabile approccio o di sicura repulsione co,e di indifferenza. E, nel volto, molta attenzione si riserva agli occhi che, come si afferma, sono “lo specchio dell’anima”. Personalmente, non ho mai attenzionato le pupille e conosciuto il perché della loro dilatazione,ma non si finisce mai di imparare e , magari, sarà interessante farci caso.Pertanto, ti ringrazio di questa come di tante altre utili, interessanti informazioni. Ti saluto, Dott e ti auguro una lieta serata.

        1. Si, si dice sempre, che gli occhi sono lo specchio dell’anima. Le persone ben allenate su questo “campo”, li vedi attenti nell’osservare gli occhi di colui o colei che ha davanti, e che se questi hanno da assumere una decisione, fissano ben bene le pupille dell’interlocutore. La loro contrazione, cioè, la cosiddetta Miosi, o la loro dilatazione, Midriasi, comunicano messaggi interessanti. Le pupille parlano e comunicano ciò che elabora il cervello: massima concentrazione, c’è dilatazione, un’attività di scarsa importanza, le pupille lo comunicano contraendosi ( Miosi ). Buona serata carissima.

  4. Certamente mi è capitato, come a tuti, di sostare sul volto di persone conosciute o per momenti occasionali. Si guarda all’espressione, al fatto che uno ti guardi quando ti parla e fa un’impressione di disagio se, comunicando, guarda altrove. Certamente ha una sua ragione, che parte dall’intimo o, forse, vuole nascondere sentimenti di frattura noti solo a se stesso. Osservare un volto in movimento? non sono mai riuscita…veramente non me lo sono neppure proposta, troppo veloce il passaggio e senza sfumature il sorpasso. Gli occhi esprimono ma, a volte sfuggenti, danno un senso nascosto di trepidazione. Difficile conoscere in profondità un volto…a volte s’indovina, in altre un muro d’inconsapevolezza. Dolce notte, Peppe, salutissimo.

    1. Capisco che per te e per chiunque, osservare un volto in movimento è impossibile da “leggere”. La mia esperienza viene ed è stata favorita dalla professione che contemplava e contempla il “faccia a faccia” nel mio studio. Credimi, certe volte vivo la sensazione di fare un lungo cammino fra le rughe sui volti vecchi, su sentieri e viali o crepacci per ritrovare le tracce delle gioie e dei dolori che hanno scavato l’argilla della lunga esistenza di quell’uomo. Mi affascina molto, sono come dei pellegrinaggi verso il santuario di quel volto. Mi sono sempre lavorato nel cercare la “persona al di là di tutti i suoi “personaggi”. Serena domenica cara Licia

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