SONO TANTE LE IMMAGINI CHE CI FACCIAMO DI DIO !

Le  nostre  immagini  di  Dio  corrispondono  spesso  alle  nostre  esperienze  di  vita.  Si  prenda  ad  esempio  il  bambino.  Egli  possiede  per  natura  altre  immagini  di  Dio rispetto  all’adulto.  I  bambini  proiettano   su  Dio  il  loro  desiderio  intenso  di  protezione.  In  questo  modo  colgono  un  aspetto  importante  di  Dio.  I  giovani,  invece ,  vedono  Dio   come  Colui  che  ci  sfida.  Da  adulto  io  vedo  Dio  come  Colui  che  mi  conduce  alla  verità,  di  fronte  al  quale  non  posso  svicolare.  ma  faccio  esperienza  di  Dio  anche   come  di  Colui   che  mi  libera  dal  potere   degli  uomini,  che  dà,  isomma  solidità e  sostegno alla  mia  vita.  Tutte   queste  immagini  di  Dio   che  abbiamo  nel  corso  della  vita  esprimono  qualcosa   dell’essenza  di  Dio,  ma  non  bastano,  per  descrivere  Dio  in  modo  adeguato.

Da  bambini  spesso   si  collega  Dio  con  la  casa  e  il  sentirsi  protetti.  Ma  alcuni  si  ricordano  anche  che  per  loro  Dio   è  sempre  stato  qualcosa  di  minaccioso,  il  Colui  da  temere,  causa  venire  castigati  brutalmente.  Ebbene,  sostengo  che  spesso,  questo   dipende  dall’educazione  che  si  ha  avuto  trasmessa  e  vissuta.  Se  nell’educazione   era  presente  una  tendenza  punitiva   e  di  controllo,  allora   veniva  proiettata  anche  su  Dio.  Per  dirla  in  due  parole,  sull’immagine  di  Dio   c’è  sempre  l’immagine  di  noi  stessi.  Possiamo   spiegare   le  diverse  immagini  di  Dio   già  guardando  alle  nostre  esperienze  di  vita  così  differenti.  Le  esperienze  che  ognuno  fa  coi  propri  genitori,  ma  anche  nell’ambito  di  una  società particolare –  come  quella  patriarcale  -,  le  esperienze   che  facciamo,  per  esempio   con  nostro  padre,  hanno  ripercussioni  su  quello  che  colleghiamo  con  l’immagine   del  Dio  Padre.  In  ogni  caso,  non  possiamo  vivere  del  tutto  senza  immagini.  Dovremmo,  certamente  sostituire  le  immagini  negative  di Dio  con  quelle  positive.  Ma  anche  nei  confronti  delle  immagini  positive  dovremmo   sempre essere  consapevoli  che  sono  solo  immagini,  che  Dio  è  al  di là  di  tutte le  immgini.

Non  vi  pare ?

SONO TANTE LE IMMAGINI CHE CI FACCIAMO DI DIO !ultima modifica: 2021-09-11T12:28:11+02:00da un_uomonormale0

4 pensieri riguardo “SONO TANTE LE IMMAGINI CHE CI FACCIAMO DI DIO !”

  1. Le tante immagini che la chiesa ha proposto, da sempre. ai suoi fedeli,rappresemtano Dio padre come un nonno sapiente, giusto e , spesso, intransigente e severo. Altra è invece l’immagine del Dio – Uomo, Gesù di Nazaret, raffigurato nella sua vita pubblica di predicatore di verità e di Amore e nella gloria della sua resurrezione. Immagini e santini che si sprecano e che, fin dalla infanzia, hanno contribuito ad introiettare nella mente e nel cuore, immagini puramente fantastiche di Dio, che solo con la crescita ci sono apparse come pura invenzione, per rendere , in qualche modo tangibile l’Entità divina, cui dobbiamo credere per fede e a cui il popolo dei fedeli ha bisogno di rapportarsi , per avvertirla più vicina. E’ chiaro che tale bisogno sia indotto ed anche valido per coloro che hanno una fede altrettanto indotta e mai approfondita nella sua essenza meravigliosa. Dio, in tutte le sue componti di Creatore , non potrà mai corrispondere ad una immagine prodotta dall’uomo ed è puramente illusorio rappresentarlo con fattezze umane , tranne che come Salvatore e vittima sacrificale dei peccati del mondo.
    Tuttavia, personalmente, posso comprendere che la rappresentazione in immgine, pur che sia, risponda ad una esigenza di vicinanza umana a cui aggrapparsi e del cui conforto non si può fare a meno. Tutti noi, del resto, pensiamo a come rappresentarci Dio, anche se consapevoli di essere nell’errore e cerchiamo di identificarlo in noi come indefinibile ed assolutamente amorevole, verso la dabbenaggine nostra di umani che, al massimo possiamo riconoscerlo come Puro Spirito e, forse, sbagliamo ancora una volta. Ho cercato di arrampicarmi sugli specchi, Dott.
    Forse un giorno rideremo delle nostre avventate intuizioni e ne avremo, finalmente risposta. Ciao.

    1. Mia cara, se portiamo alla mente il catechismo, ci è stato insegnato che Dio è l’essere perfettissimo creatore e signore del cielo e della terra. Tuttavia, chi è Dio e come Egli sia nessuno lo può dire al punto che si rivelano significative le parole di S. Agostino:” di Dio meno si parla più si indovina!” E sempre S.Agostino:” Di Dio si sa solo quello che non è e che è inutile cercare di sapere che cosa sia Dio se non sappiamo neppure cosa sia il tempo, o cosa sia una goccia di acqua!” Io aggiungerei:” Per fortuna che c’è il mistero! Altrimenti tutto sarebbe finito, immobile. Persino la storia non ci sarebbe: nulla più da cercare, nulla da attendere, nulla di imprevisto nè di imprevedibile. Se non ci fosse il mistero non ci sarebbe nè profezia nè rivelazione. Da qui la necessità e la libertà di credere. Per esempio la domanda: chi è Dio ? Come può uno rispondere chi sia Dio quando non si è capaci neppure di sapere cosa sia una pianta, o una pupilla d’occhio, e cosa sia un pensiero ? Insomma, chi ne sa qualcosa ? Che se se ne vuole parlare, parliamone pure: tanto è vero che dopo ogni discorso possiamo sempre ricominciare da capo. Ecco allora, che io mi fermo e mi dico con fede:” A me basta che ci sia; e so che c’è, perchè crea; anzi perchè ha creato me, cioè l’uomo e sono contento che mi abbia creato, perchè così Lo posso conoscere in qualche modo, anzi lo posso continuare a conoscere, a scoprire e sempre meravigliarmi di LUI e del mondo, di questa creazione mai finita !” Carissima, in altre parole, se traduco il tuo pensiero con le mie parole, mi accorgo che siamo in parallelo. Ciao

  2. Non cerco di raffigurarmi Dio Padre….se lo faccio, a volte, la mia mente lo vede come un vecchio con la barba. Non è così. La Chiesa ci propone a credere ad un Dio in tre persone: uguali seppure distinte. Uguali…della stessa essenza e raffigurate, in immagini della SS.Trinità, uguali anche come sembianze.
    Perché voler approfondire questo che è un grande mistero, al di sopra delle nostre possibilità? Non credi, Peppe, che si rasenta la sujperbia?
    Gesù lo abbiamo visto nella sua natura terrena, ma soltanto per beneficiarci con il suo sacrificio d’amore. E’ giusto che lo pensiamo così, a noi simile, per averlo vicino, per sentirselo fratello nelle necessità o nella preghiera. Un giorno sapremo…per ora diamo a Dio il rispetto dovuto all’Essere che tutto sovrasta e che tutto può. Un caro saluto Peppe, ***

    1. No no, nessuna superbia, a mio parere. Perchè ? Ascolta il mio pensiero. Un tempo non lontano, ma neanche vicino, amavo l’espressione di “cercatore di Dio”. E questo, innanzitutto perchè mi ricordava il mio cammino interiore quando ancora giovane e impegnato nella mia professione, cercavo a fatica di trovare un senso alla mia vita al di là di quello che mi era stato insegnato sulla religione e di una pratica religiosa “preconciliare”, alla quale interiormente resistevo con forza. Molto presto, in realtà, mi sono reso conto che non cercavo anzitutto le grandi idee, e tanto meno una morale, ma “Qualcuno”. Purtroppo, questo Qualcuno che desideravo forte non aveva il volto del Dio che mi era stato insegnato o che perlomeno avevo ritenuto che fosse. Lo immaginavo e a poco a poco lo scoprivo AMORE, solo AMORE, e dunque un Dio che non passava il proprio tempo a bandire divieti e punizioni; un Dio al quale si doveva obbedire, “sotto pena di peccato mortale”, o, in altri termini che si doveva amare per forza; un Dio “onnipotente”, al modo degli uomini, che aveva cioè “tutti i poteri”, “faceva la pioggia e il bel tempo”, condannava l’uomo a terribili sofferenza per il suo bene, che chiamava a sè “senza pietà un uomo desideroso solo di vivere”. Ebbene, oggi, non amo più quella espressione di “cercatore di Dio” perlomeno non allo stesso modo di un tempo perchè ho capito bene che è LUI a cercarmi per primo, ad amarmi prima ancora io lo amassi ed a inseguirmi senza darmi tregua. Ciao Licia, buona serata

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