Buon anno 2023

DOMENICA 01 GENNAIO 2023

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO – SOLENNITÀ

Prima lettura: Nm 6, 22-27

Salmo: Sal 66 (67)

Seconda lettura: Gal 4,4-7

Vangelo: Lc 2,16-21

 

Buon anno! Affidiamoci a Maria, Colei che conserva tutto nel suo cuore.

“Maria, madre dolce mia cara,

ti affido il nuovo anno e tutto quello che del vecchio mi accompagna.

Sostienimi o Madre, quando nella fatica perdo la speranza,

dammi conforto quando il dolore si fa forte

e fa che io possa conoscere Tuo figlio,

affinché ogni giorno della mia vita

risplenda la luce del Suo volto.

Tu sai Madre cosa provo, anche quello che non riesco ad esprimere

e nei nostri silenzi, c’è tanto contenuto da scrivere nel cielo.

Salga a Te la mia preghiera,

e fammi comprendere che Tu sei accanto a me,

così che mi senta figlio,

cullato dalle Tue mani, protetto dal Tuo amore per sempre”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

Buon anno di cuore!

Fraternità Shekinaheart 

 

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La luce splende nelle tenebre

la luce splende nelle tenebre

 

SABATO 31 DICEMBRE 2022

31 DICEMBRE – SETTIMO GIORNO FRA L’OTTAVA DI NATALE

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura:1Gv 2,18-21

Salmo: Sal 95 (96)

Vangelo: Gv 1,1-18

 

“La luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno vinta”.

Questo è l’augurio con cui desideriamo terminare l’anno. Un anno ricco che ha vissuto gioie, oppure dolori, ciascuno ne avrebbe da scrivere pagine della propria storia. In alcuni casi sapere che è finito dà speranza per il futuro. Gesù è Colui in grado di alimentare questa speranza, è quella Luce capace di illuminare ogni cuore, a volte ferito dall’anno passato.

Le parole del prologo di Giovanni, ci vengono incontro come un segno: nulla può spegnere la Sua luce! Un anno nuovo attende di nascere, auguriamoci possa crescere con il bambino di Nazareth, anch’Egli appena nato quasi per accoglierlo. Auguriamoci di vivere giorno dopo giorno nella Sua luce, affinché essa illumini i nostri istanti, così da poter respirare quella pace e serenità invocata e sperata da tutti i popoli, e che le tenebre non l’hanno vinta.

“Signore,

un anno nuovo attende l’orizzonte,

fa che sia pieno di speranza e fede in Te.

A chi è nel buio, dona la luce,

a chi soffre e si sente solo, dona il Tuo conforto.

Ogni cuore possa conoscerTi,

così che al termine dell’anno a venire,

possiamo trovarci tutti a riscaldarci

dinanzi al fuoco del Tuo amore

e sentirci ogni anno, per tutto l’anno a casa con te”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

 

“prendi con te”

prendi con te

 

VENERDÌ 30 DICEMBRE 2022

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ MARIA E GIUSEPPE – ANNO A – FESTA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Sir 3,3-7.14-17a

Salmo: Sal 127 (128)

Seconda lettura: Col 3,12-21

Vangelo: Mt 2,13-15.19-23

 

“Prendi con te”. Il Signore indica a Giuseppe uno stile che è proprio di Dio: prendere con sé, aver cura, Egli ha cura di noi. Più volte ritroviamo nei testi del Vangelo, Gesù che prende con sé qualcuno.

Giuseppe uomo di grande fiducia fa come gli è stato detto; questo perché per primo sente che il Signore è con Lui, Dio stesso ha preso con sé Giuseppe e lo invita a fare altrettanto.

Dobbiamo chiedere al Signore di sentirci “presi da Lui”, qui sarà la nostra forza, in risposta alle paure e ai timori che possono albergare nel nostro cuore, proprio come a Giuseppe. Tra i sogni e le fatiche della realtà, tra i dubbi e le perplessità, il Signore ci doni di credere in Lui che prende con sé tutti noi per custodirci e portarci al sicuro nel Suo cuore ed essere accolti dalla Santa famiglia di Nazareth, così da sentirci finalmente a casa.

“Signore,

prendimi con Te, tienimi al sicuro nel Tuo cuore,

per avere quell’unica certezza

in grado di illuminare il tutto.

Prendimi per mano, donami la Tua forza,

la stessa che ha sorretto tanti prima di me.

Tu Dio della pace, dona pace al mio cuore,

fa che non si spezzi, ma impari a piegarsi

come delle ginocchia in preghiera davanti a Te,

per scoprire contemplandoti,

che Tu hai cura di me

e sarai con me per sempre”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

 

I miei occhi hanno visto

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GIOVEDÌ 29 DICEMBRE 2022

QUINTO GIORNO FRA L’OTTAVA DI NATALE

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: 1Gv 2,3-11

Salmo: Sal 95 (96)

Vangelo: Lc 2,22-35

Simeone uomo giusto e pio, dopo aver incontrato Gesù benedisse Dio. Un rendimento di grazie, la constatazione che i suoi occhi hanno visto la salvezza. Quell’uomo vissuto per Dio ha toccato concretamente la Sua gloria nel Figlio e non c’è gioia più grande di questa.

L’invito di oggi è diventare uomini e donne di Dio, nella quotidianità della nostra casa, nella semplicità dei nostri giorni. Lasciamo che come a Simeone, lo Spirito sia guida della nostra vita, così da poter benedire e ringraziare, vivere di verità e della consolazione di Dio.

Anche noi possiamo vedere quel bambino che per amore nostro si farà incontro: cibo per nutrire il nostro corpo e diventerà luogo di rifugio per il nostro cuore, quando nel dolore avrà bisogno di aggrapparsi.

Davanti a tutti i popoli, nei secoli dei secoli, il Suo regno di amore e fedeltà non avrà mai fine, è preparato per noi, affinché tutti possano vedere quella luce illuminare ogni monte, valle, o collina, e sentire da lontano voci di cori gridare: gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace a tutti i popoli amati dal Signore.

 

 

 

Quale conforto?

quale conforto

 

MERCOLEDÌ 28 DICEMBRE 2022

SANTI INNOCENTI, MARTIRI – FESTA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: 1Gv 1,5-2,2

Salmo: Sal 123 (124)

Vangelo: Mt 2,13-18

 

Dolore, immenso dolore evoca il Vangelo di oggi. L’innocenza viene ferita, uccisa dalla gelosia, dal possesso del cuore umano. Non c’era consolazione per Rachele, né per le altre madri divenute vuote dalla mancanza del figlio.

Il Dio della consolazione, quale parola può portare dinanzi a tali situazioni? Quale conforto? Silenzio. Il rispetto nel silenzio che non vuole dire l’assenza di Dio, ma una presenza che soffre con noi.

Quanti Erodi possiamo trovare nel nostro cammino! Quanto dolore è presente nella nostra società, e seppure questo ci rattrista, è bene che possiamo leggerlo nel Vangelo a testimonianza che la Sua Parola non è astratta, e scende nella nostra realtà per aiutarci a viverla.

Non c’è dolore che Dio non sappia, non c’è nessuno, anche chi non lo sa, che è davvero solo a questo mondo: ci sarà sempre Lui quel Figlio divenuto adulto portare del peso di tanti piccoli martiri che a causa della crudeltà verso il suo nome non ci sono più. Quanti martiri sono venuti dopo e verranno ancora, tutti saranno accolti dal Padre. E poi ci siamo noi, martiri quotidiani, che segnati dalle nostre sofferenze possiamo sentirci uniti a tutti loro, che con il sacrificio della vita, ci ha detto che Dio esiste ed è una certezza, affinché avessimo la forza di credere, e credere sempre nonostante tutto.

 “Signore,

ti offro la mia vita,

non come gli eroi che in battaglia combattono,

ma come uno che desidera ritrovare la strada

e non soffrire più.

Aiutami a credere in Te, anche quando il dolore

prende il sopravvento.

Sii il mio sostegno ed il mio rifugio,

perché il tuo cuore è grande più del mondo,

so che può contenerci tutti.

Fa che ciascuno ti ritrovi e con Te riacquisti la forza”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

 

Correndo incontro

correndo incontro

 

MARTEDÌ 27 DICEMBRE 2022

SAN GIOVANNI, APOSTOLO ED EVANGELISTA – FESTA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

 

Prima lettura: 1Gv 1,1-4

Salmo: Sal 96 (97)

Vangelo: Gv 20,2-8

La vita è una corsa contro il tempo verso qualcosa, qui Giovanni e Pietro corrono verso Qualcuno: il loro maestro che non hanno più, ma grazie a Maria di Magdala nasce una nuova speranza, poiché Egli non è più nel sepolcro. Un Vangelo di Risurrezione costeggia la serie della narrazione natalizia di questi giorni, affinché chi legge senta nel cuore la speranza venire a fargli visita. Gesù è il primo a venire in nostro soccorso, a farsi accanto così da vedere e credere in Lui.

Lasciamo che la Sua nascita come la Risurrezione, siano segni distintivi nella nostra vita, entrino a far parte della nostra storia, perché la memoria del cuore sappia di avere un Amore su cui contare, quando stanco e affaticato “batterà di dolore”. Sia Lui il nostro sostegno, la nostra speranza in grado di rialzarci, per continuare a correre verso Gesù e scoprire che anche Lui sta venendo incontro a noi.

 “Gesù,

corro a cercarti, poiché una speranza palpita nel mio cuore,

non ti ho perduto: Tu sei qui

anche quando per un momento non ci credevo più.

Corro e l’aria fredda del mattino mi sfreccia sulla faccia,

non importa passerà,

spero solo di vedere il segno che Tu ci sei.

Sono senza fiato, come l’amore che hai per me

e che non ti ha risparmiato la fatica e la croce.

Sto correndo perché credo in Te

e volevo dirtelo, perché ti sento parte di me”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

 

Una possibilità di dono

 una possibilità di dono

LUNEDÌ 26 DICEMBRE 2022

SANTO STEFANO, PRIMO MARTIRE – FESTA

 

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: At 6,8-10.12; 7,54-60

Salmo: Sal 30 (31)

Vangelo: Mt 10,17-22

Ieri abbiamo celebrato la nascita di Gesù, figlio di Dio, disceso dal cielo; oggi celebriamo la salita al cielo del proto martire Stefano.

Dio per amore dell’uomo scende a colmarlo della sua carità e l’uomo in risposta a tale dono ne fa testimonianza, cosi che la sua vita diventi un rendimento di grazie, un sacrificio conformante secondo le proprie capacita, sorretti dallo Spirito del Padre.

La vita fa affrontare anche a noi dei “tribunali”, ma proprio nel sottofondo di questi giorni del tempo di Natale, abbiamo Qualcuno che ci invita a non temere, perché il bambino che é nato ha già dato tutto e noi abbiamo solo da aggiungere tanto amore.

 “Signore,

difendi la mia vita

e fa che come Te

sia capace di rispondere al dolore con amore.

Aiutami ad aumentare atti di bontà,

sorretto dalla Tua carità,

cosi da fare la differenza,

non perché sono migliore,

ma perché ho scoperto Te

che hai fatto della mia vita

una possibilità di dono

ed io non voglio perderla”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

 

In principio

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DOMENICA 25 DICEMBRE 2022

NATALE DEL SIGNORE (MESSA DEL GIORNO) – SOLENNITÀ

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Is 52,7-10

Salmo: Sal 97 (98)

Seconda lettura: Eb 1,1-6

Vangelo: Gv 1,1-18

Il Vangelo della messa del giorno è di Giovanni (Gv 1,1-18) ed inizia così:

“In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio”.

In principio, all’inizio di tutto, della vita e di ogni forma vivente c’è il Verbo e per evitare confusioni ci viene detto esplicitamente, che il verbo era Dio. Il Dio che con la Parola crea il mondo, ora ci fa un grande dono dicendo:

“E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria”.

Ecco il dono, ecco la salvezza, Gesù il Figlio di Dio nasce in mezzo a noi, tra di noi, affinché ogni cuore possa aprirsi alla speranza e rinascere. Come dice Benedetto XVI: “mentre noi cerchiamo sempre altri segni, altri prodigi, non ci accorgiamo che il vero Segno è Lui, Dio fatto carne, è Lui il più grande miracolo dell’universo: tutto l’amore di Dio racchiuso in un cuore umano, in un volto d’uomo”.

Buon Natale di cuore! Fraternità Shekinaheart

 

 

Buon Natale

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A te che leggi buon Natale! Oggi il Signore viene per donare la pace, a portare la speranza e molti altri doni, che solo il dolce bambino sa regalare. Sia Natale nella tua casa e lo sia per sempre.

“A Te che nasci affidiamo il nostro cuore,

vieni a ridonarci la speranza.

Come viandanti, siamo in cerca della stella,

fa che guardando il cielo

ritroviamo la strada che conduce a Te.

Davanti al presepe la commozione sale

nel vedere il Maestro che ancora non parla

e facciamo silenzio contemplando il dono più bello,

di vederti così piccolo e sentirci già portati in braccio.

Dio della speranza, Dio della vita, vieni!

Il mondo ha bisogno di Te, io ho bisogno Te.”

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

Vigilia di Natale

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Carissimi tutti, buona vigilia di Natale! Vi proponiamo una parte del discorso di San Leone Magno, presente nell’ufficio delle letture di questa notte Santa.

Prepariamo il cuore, attendiamo con fremito la Sua nascita, affidiamo a Lui il nostro cuore e sentiamoci tanto amati da un Dio appena nato che ci ama già!

Oggi pomeriggio pubblicheremo i nostri auguri di Natale, ma ovviamente per chi ha tempo, domani metteremo sempre una riflessione. Vi accompagniamo tutti con la preghiera, Dio vi ricolmi di ogni bene. Fraternità Shekinaheart.

“Il nostro Salvatore, carissimi, oggi è nato: rallegriamoci! Non c’è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia delle promesse eterne. Nessuno è escluso da questa felicità: la causa della gioia è comune a tutti perché il nostro Signore, vincitore del peccato e della morte, non avendo trovato nessuno libero dalla colpa, è venuto per la liberazione di tutti. Esulti il santo, perché si avvicina al premio; gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono; riprenda coraggio il pagano, perché è chiamato alla vita”. (Dai discorsi di San Leone Magno)