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Messaggi di Novembre 2016

CIBI CHE NON DOVRESTE MAI RISCALDARE

Post n°1052 pubblicato il 29 Novembre 2016 da alf.cosmos
 

CIBI CHE NON DOVRESTE MAI RISCALDARE


RISO

RISO

 

Il riso cotto sviluppa batteri che spesso non muoiono con il riscaldamento. Lo sviluppo dei microorganismi dannosi non è tanto dovuto alla cottura, ma al metodo di conservazione: se il riso cotto è lasciato a temperatura ambiente, le spore si moltiplicano e possono causare vomito o diarrea.

PATATE

PATATE

 

Come per il riso, le patate possono creare problemi dopo la cottura, non perché riscaldate, ma perché conservate in modo non idoneo. Una volta raffreddate, se tenute a temperatura ambiente, soprattutto in carta stagnola, sviluppano le condizioni favorevoli alla crescita del botulino*.

* La tossina botulinica è una proteina neurotossica prodotta dal batterio Clostridium botulinum. È la sostanza più tossica finora conosciuta; fonte di avvelenamento alimentare, in particolare nel caso in cui si consumino preparati a base di carne o conserve contaminate

 

FUNGHI

FUNGHI

 

I funghi contengono proteine facilmente attaccabili da enzimi e microrganismi, secondo lo European Food Information Council, si deteriorano facilmente causando mal di stomaco. Tuttavia, se riposti in frigorifero, possono essere riscaldati a 70 gradi, entro 24 ore dalla cottura.

 

SPINACI

SPINACI

 

Gli spinaci possono contenere alte concentrazioni di nitrati, a seconda del luogo di coltivazione. Sebbene innocuo a temperatura ambiente, il nitrato scaldato può convertirsi in nitriti e poi nitrosammine, alcune note come cancerogene, secondo lo European Food Information Council.

Fonte: http://www.supereva.it/cinque-cibi-che-non-dovreste-mai-riscaldare-3819?ref=libero#viewall

(nella fonte dell'articolo considerato, viene nominato anche il pollo come ibo da non riscaldare, che non ho menzionato perchè sono vegetariano e quindi non prendo in considerazione questo alimento....)

 
 
 

Loris Lento: La triste verità dietro il commercio e i suoi video (italian and english)

Post n°1051 pubblicato il 24 Novembre 2016 da alf.cosmos
 

Loris Lento: La triste verità dietro il commercio e i suoi video (italian and english)

 

Mio video youtube:"LORIS LENTO La triste verità dietro il commercio e i suoi video"
In collaborazione con International Animal Rescue, questo breve video mette in luce tutto ciò che sta dietro i video che stimolano l'acquisto di un Loris Lento, dipingendolo come felice, mentre ci sono sofferenze e rischio di estinzione per questo particolare animale che necessita di vivere in natura in spazi molto vasti.
Non è un video cruento, ma rende l'idea della situazione...
Insieme a International Animal Rescue chiediamo che chi ama gli animali, se possibile, condivida questo video per portare a conoscenza di tutto questo, perché la gente è all'oscuro di questa verità...e tutti insieme possiamo finalmente farlo :-) e ridare al Loris Lento la sua libertà e il suo modo di vivere nei suoi territori. E' un'opportunità per partecipare attivamente a favore di questo animale :-)
Nella descrizione del video su youtube, potete trovare i link di International Animal Rescue, compreso quello della petizione per firmare a tutela del Loris lento.
Insieme, diffondendo il video o firmando e facendo firmare anche gli altri, possiamo ridare gioia e libertà al Loris Lento :-)

Grazie a tutti :-) <3 e viva il Loris Lento :-)
Alf

 

 
 
 

CONDIZIONAMENTI di Tiziano Terzani

Post n°1050 pubblicato il 20 Novembre 2016 da alf.cosmos
 

CONDIZIONAMENTI di Tiziano Terzani

tv

 

Il guaio è, secondo me, che tutto il sistema è fatto in modo che l'uomo, senza neppure accorgersene, comincia sin da bambino a entrare in una mentalità che gli impedisce di pensare qualsiasi altra cosa. Finisce che non c'è nemmeno più bisogno della dittatura ormai, perché la dittatura è quella della scuola, della televisione, di quello che ti insegnano. Spegni la televisione e guadagni la libertà.

Tiziano Terzani

 
 
 

LO SFIDANTE - CHI STA USANDO LA TUA MENTE? - PARTE 2: LA RICONQUISTA 9) ENTRARE IN AZIONE

Post n°1049 pubblicato il 18 Novembre 2016 da alf.cosmos
 

LO SFIDANTE - CHI STA USANDO LA TUA MENTE?
- PARTE 2: LA RICONQUISTA

9) ENTRARE IN AZIONE

 

 

L'operato dello Sfidante nella nostra esistenza ci è ora chiaro, così come più chiari sono ora gli scopi che si prefigge. Tuttavia, questo è solo il primo passo. Un passo importante, certo, molto importante, perchè è l'inizio della riconquista dei nostri spazi interiori; ma è un passo ancora intellettuale, cioè non suffragato da una comprensione da parte dell'intera nostra totalità. Allo stato attuale, potremmo essere in accordo intellettualmente con ciò che abbiamo visto e sentito fin qui, oppure no. Oppure, potremmo avvertire una corrente emozionale che ci scuote e che in qualche modo ci fa vibrare in armonia con questo messaggio. Ma sia in un caso, che nell'altro, ancora non c'è differenza. Le forze a cui abbiamo dato il nome di Sfidante continueranno inesorabilmente nel loro operato, fino a quando non entreremo in azione. Perchè l'unica differenza è data dall'azione.
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Un uomo di conoscenzavive agendo,non pensando di agire,e neppure pensandoa quello che penseràquando avrà finito di agire.
John Michael Abelar

Che cosa significa entrare in azione ? Significa avvertire profondamente in noi la necessità e il desiderio di liberarsi dal mondo mentale e temporale creato dallo Sfidante a suo uso e consumo. Significa essere stufi di creare sofferenza per sè stessi e, conseguentemente, per il mondo che ci circonda. Significa riconoscere che siamo in balia di correnti emozionali e di pensieri incontrollati che ci spingono di qua e di là come burattini. Senza queste premesse, non entreremo in azione, e non entrando in azione, resteremo in balia dello Sfidante. Non c'è alternativa a questa regola.
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Tutto ciò che serve è una scelta,una semplice decisione:qualunque cosa accada,non creerò più dolore per me stesso.Sebbene sia una scelta semplice,è anche assai radicale.Non compirete questa sceltase non sarete davvero stufi di soffrire,se non ne avrete davveroavuto abbastanza.
Eckhart Tolle
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Ma nel momento in cui decideremo di entrare in azione, allora è bene conoscere in che modo agire per riconquistare noi stessi. Ed è proprio qui che concentrano la loro attenzione tutte le tradizioni di ricerca interiore radicate in qualche modo nella Verità. Tutte, senza alcuna eccezione, danno indicazioni diverse nella forma, ma equivalenti nella sostanza, per fare in modo che un essere umano riconquisti sè stesso. Questa è una delle più supreme meraviglie del nostro Universo. Molteplici, infiniti modi per una sola direzione. Noi abbiamo la scelta, non la selezione. Infiniti modi, una sola direzione.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
La vera sfida di un essere umanocomincia solamentequando il Volador lascia la sua mente.Il restoè soltanto preparazione.
Carlos Castaneda
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Cercando dunque di cogliere la matrice astratta delle modalità di azione volte a creare in un essere umano lo stato d'animo della riconquista, possiamo dunque isolare un percorso, un cammino, che conduca alla comprensione, poi alla consapevolezza, poi alla liberazione. Un percorso che ci porti ad avere sufficiente energia personale per dirimere in noi stessi ciò che andiamo via via imparando. Un percorso che ci insegni a vedere e ad agire per noi stessi, seguendo le correnti della nostra connessione con l'Infinito, che non può essere mai persa, ma solo offuscata.
Non si tratta di un percorso fatto di tappe successive che portano da qualche parte. Possiamo dire che si tratta di un percorso parallelo, in cui ogni singolo elemento viene seguito ed alimentato parallelamente agli altri. Lo scopo è quello di raccogliere e liberare una quantità di energia tale da innescare la Consapevolezza e restringere al minimo le perdite energetiche provocate dall'operato dello Sfidante. Consapevolezza significa attenzione. Attenzione significa energia.
Questo percorso, questo cammino, questa via, si basa ovviamente sulla osservazione dell'operato dello Sfidante nella vita degli esseri umani, e sulla conseguente migliore modalità funzionale di azione che limiti al minimo, fino ad interromperlo, il prosciugamento energetico correlato. Tuttavia, è bene essere subito chiari: a parte rarissime eccezioni, il cammino che porta alla liberazione non è facile, non è immediato, non è breve, non è semplice. Brevi intervalli emozionali di connessione con mondi superiori di coscienza non sono indicatori di un cambiamento, ma solo di un occultamento dello Sfidante in un momento in cui la nostra energia si è elevata in qualche modo. Il cambiamento è giungere a vedere ciò che è realmente. E una volta che si è veduto, allora chiedersi se cambiare oppure no diventa del tutto futile. Semplicemente, agiremo di conseguenza, e questo è tutto.
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
La Saggezzanon arriva in regalo,ma deve essere perseguita,rincorsa,conquistata.
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
In ogni caso, il nostro scopo, lo scopo di ogni essere umano, è vivere la migliore vita che possa vivere, in serenità e pace, in energia e forza, in comprensione, integrità e compassione. Non è forse questo ciò che ognuno di noi desidera, alla fine? Liberarsi può anche essere un pensiero privo di senso. Ma vivere una vita piena, intensa, forte e felice, che è diritto di ogni essere umano, è assolutamente sensato, ed è anche quello a cui lo Sfidante si oppone; quindi, anche solo per raggiungere uno stato come questo, può valere la pena agire e vivere, disinnescando consapevolmente i sabotaggi mirati dello Sfidante alla nostra totalità.
Vediamo ora quali armi, che altro non sono che stati d'animo e sensazioni interiori, abbiamo a disposizione per contrastare ed arrestare l'operato dello Sfidante nella nostra vita. Queste armi, queste sensazioni, sono esattamente ciò che abitualmente non facciamo, ed è per questo che sono così indigesti allo Sfidante: non è in grado di arrestarne gli effetti positivi. Effetti che sono cumulativi, se le nostre pratiche resistono. Effetti che sfoceranno poi in un accrescimento di energia e consapevolezza tali da darci finalmente la forza di ingaggiare il solo, unico, confronto che ci aspetta. Il confronto per eccellenza, lì davanti a noi, dal quale tutti, un giorno, dovremo per forza passare. Il confronto che chiameremo, da ora in avanti, il Varco del Deserto.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Arrivare al noccioloè ciò che io chiamo andare nel deserto.Quando andate nel deserto,incontrate le vostre emozioni faccia a faccia.Quando tornate,tutti i demoni si trasformano in angeli.
Don Miguel Ruiz

 

P.S. I precedenti capitoli si possono trovare andando su "Vedi tutti i tags" (colonna a dx del blog) e cliccando su: "LO SFIDANTE"

Fonte: http://losfidante.marenectaris.net/testo/

 
 
 

HO VISTO AFFIDARE IL MONDO A BESTIE ORRENDE

Post n°1048 pubblicato il 11 Novembre 2016 da alf.cosmos
 

HO VISTO AFFIDARE IL MONDO A BESTIE ORRENDE - profezia di Teresa Neumann -

di Renzo Baschera

 

Teresa Neumann

 

 

Nei sogni profetici di TERESA NEUMANN troviamo il dominio delle incarnazioni sataniche che raggiungeranno il massimo potere nell'età CAINO, tra il 1999 e il 2017.


Quando Pio XII concluse il suo cammino terrestre, nel 1958 venne chiesto a Teresa Neumann, la miracolata di Konnersreuth, nell'alto Palatinato, chi sarebbe salito al trono pontificio. E lei, dopo una breve meditazione disse:

". Sul trono di Pietro siederà l'angelo proveniente dal mare. Porterà il nome di un papa che non fu papa e regnerà oltre il mio tempo".

La profezia si rivelò esatta, in modo impressionante. Venne eletto difatti il cardinale Angelo Roncalli, proveniente da Venezia (l'angelo proveniente dal mare).


Il nuovo pontefice assunse il nome di Giovanni XXIII.

Nel 1410 fu il cardinale Cossa che, dopo essersi fatto eleggere, assunse il nome di Giovanni XXIII. Ma le elezioni non erano state una libera scelta, tanto che cinque anni dopo venne dichiarato decaduto e condannato per simonia, Papa Roncalli scelse pertanto il nome di un papa che non fu papa". E il suo pontificato andò oltre il tempo terreno di Teresa. Questa morì difatti nel 1962, mentre Giovanni XXIII concluse il pontificato nel 1963.

Questo eccezionale personaggio carismatico, a partire dal 1926 "entrava in estasi ogni venerdì santo, vivendo la passione di Cristo". E il fenomeno era talmente "profondo" da aprire sul corpo di Teresa le ferite sanguinanti della crocifissione, soprattutto durante questi "rapimenti divini" Teresa aveva chiare visioni sul futuro dell'umanità.

Nel 1959, disse testualmente: " fra dieci anni, o poco più, l'uomo guarderà la Terra dalla Luna". E nel 1969, Armstrong, il primo astronauta della storia, scese sulla luna. E, come aveva profetizzato la Veggente, "guardò il pianeta Terra, dal suo satellite". Durante una sua estasi, "vide" anche l'attentato a Giovanni Paolo II:". Ho visto il Santo Padre con le vesti macchiate di sangue, esclamò un giorno. L'ho visto su una piazza gremita di gente... Ho sentito gridare e ho sentito il rumore di un'autovettura che si stava allontanando

E così avvenne in quel fatidico 1981, quando Ali Agca sparò in piazza San Pietro al pontefice. La parte più significativa dei vaticini di Teresa riguardano però il nostro tempo futuro, Al termine della seconda guerra mondiale, quando le persone esultavano per la fine delle dittature (una fine che Teresa aveva profetizzato quando, alla vigilia del conflitto, venne stipulato tra l'Italia e la Germania il Patto d'Acciaio) la Veggente disse,.,' è giustificata la gioia, perché l'incubo é finito...

Ma la grande piaga si aprirà nel 1999 e sanguinerà per diciotto anni: sarà questo il tempo di Caino".

Non dimentichiamoci che diciotto è la sommatoria del numero della bestia 6+6+6. Il 1999 é ricordato anche da Nostradamus, dal Ragno Nero e dall'Abate Ladino come "tempo di grandi cambiamenti, di grandi tensioni; ma soprattutto tempo del serpente antico".

Ed é proprio in riferimento a questo tempo che Teresa".... vede rovesciare sulla terra una cesta piena di serpenti, che strisciano sulle città e sulle campagne, distruggendo tutto". Sarà in questa età di Caino che trionferà "l'ignoranza, il disprezzo per la cultura, l'arroganza, la superbia, la violenza, il materialismo".

 Confidò Teresa a un'amica -"Sul trono più elevato ho visto sedere il serpente dei serpenti". E ho visto l'asino dettare legge al leone.,. In quel tempo, troppi leoni avranno il cuore dell'asino e si lasceranno trarre in inganno". E ancora:" Ho visto affidare il mondo a bestie orrende, con la testa d'asino e il corpo da serpente.

Ho visto l'orrenda strage degli uomini di pietà e degli uomini d'intelletto..... Quando poi l'epidemia avrà contaminato ogni casolare, si renderà necessaria la purificazione ......L'acqua dovrà lavare ogni granello di sabbia". L'asino e il serpente, secondo il simbolismo cristiano, hanno connotazioni sataniche. Si potrebbe quindi parlare del grande mostro, abilmente camuffato per ingannare anche le persone più esperte.

Sul "trono più elevato" sono stati posti diversi interrogativi. Alcuni hanno visto la presidenza degli Stati uniti d'America. Altri hanno visto invece il trono pontificale. 

E la conclusione del messaggio riflette altri vaticini: ‘ ‘arriverà un momento in cui l'uomo e la terra saranno sporchi e corrotti a tal punto che non ci sarà altra soluzione al di fuori di quella di una pulizia generale, di un diluvio. Ma questa volta sarà un diluvio di fuoco".

In un sogno profetico di Teresa troviamo i simbolismi di questa purificazione: "Ho visto scendere dal cielo - disse la Veggente - un'enorme quantità di foglie secche. E su ogni foglia c'era una scintilla di fuoco". Le foglie secche rappresentano l'aridità di una vita, sull'alta tecnologia, sul profitto esasperato, sulla competizione nevrotica, La "scintilla di fuoco" rappresenta invece la purificazione. Una purificazione che sarà fatta con il fuoco. E l'Eterno si servirà dell'uomo per tale purificazione.

Alla fine, Teresa vede nelle estasi "il cimitero nel quale vengono sepolti i sogni dell' uomo". E vede anche un epitaffio dove appare una scritta significativa: "Qui giace l'uomo che si credeva un Dio". Quando la purificazione sarà completata, riprenderà la vita. Ma l'uomo nuovo indosserà un abito nuovo: l'abito dell'umiltà e della fede,

La Veggente Teresa Neumann, a partire dal 1926,ogni venerdì Santo cadeva in estasi, vivendola passione di Cristo. Sul suo corpo si aprivano le ferite della crocifissione. E dalle sue labbra uscivano spesso vaticini*, riguardanti anche il nostro tempo.


* predizione di accadimenti futuri
Fonte: http://www.escatologia.biz/baschera_tneumann01.htm

 

 
 
 

AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI: PARAMAHANSA YOGANANDA INCONTRA TERESA NEUMANN

Post n°1047 pubblicato il 09 Novembre 2016 da alf.cosmos
 

AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI: PARAMAHANSA YOGANANDA INCONTRA TERESA NEUMANN

 

https://media.bizarrepedia.com/images/Therese-Neumann.jpg

Alcuni anni prima avevo letto una singolare descrizione di Therese. Nell'articolo venivano fornite le seguenti informazioni:
1) Therese, nata nel 1898, era rimasta vittima di un incidente all'età di vent'anni, divenendo cieca e paralizzata.
2) Aveva miracolosamente recuperato la vista nel 1923 pregando Santa Teresa, "il piccolo fiore". In seguito gli arti di Therese Neumann erano stati istantaneamente risanati.
3) Dal 1923 Therese si astiene completamente dal cibo e dalle bevande, se si eccettua l'assunzione quotidiana di una piccola ostia consacrata.
(4) Le stigmate, ossia le sacre piaghe di Cristo, comparvero per la prima volta nel 1926 sulla testa, sul petto, sulle mani e sui piedi di Therese. Da quel momento, ogni venerdì, ella rivive la Passione di Cristo, soffrendo nel proprio corpo tutta la Sua storica agonia.
5) Pur conoscendo normalmente soltanto la semplice lingua tedesca del proprio villaggio, nelle sue trance del venerdì Therese pronuncia frasi in una lingua che gli studiosi hanno identificato essere l'antico aramaico. In momenti appropriati nella sua visione, ella parla in ebraico o in greco.
6) Con l'autorizzazione ecclesiastica, Therese è stata ripetutamente sottoposta ad attenta osservazione scientifica. Fritz Gerlick, direttore di un giornale protestante tedesco, si recò a Konnersreuth per "smascherare la frode cattolica", ma finì con lo scrivere, con reverenziale rispetto, la sua biografia.

Therese mi accolse con una stretta di mano estremamente dolce. Eravamo entrambi radiosi in silenziosa comunione, ciascuno consapevole dell'amore appassionato che l'altro provava per Dio.
«Non mangiate nulla?». Volevo udire la risposta dalle sue labbra.
«No, tranne un'ostia consacrata di farina di riso, ogni mattina alle sei».
«Quanto è grande l'ostia?».
«È sottile come la carta, grande come una monetina». Poi aggiunse: «La prendo come sacramento; se non è consacrata, non riesco a inghiottirla».
«Certamente non potete aver vissuto solo di questo, per dodici lunghi anni!».
«Vivo della luce di Dio». Quanto fu semplice ed einsteiniana la sua risposta!
«Vedo che siete consapevole che l'energia fluisce nel vostro corpo dall'etere, dal sole e dall'aria».
Un rapido sorriso le balenò sul volto. «Sono proprio felice che comprendiate come vivo».
«La vostra santa vita è una dimostrazione quotidiana della verità affermata da Cristo:
"Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"».
Di nuovo manifestò la sua gioia udendo la mia spiegazione. «È proprio così. Uno dei motivi per cui sono qui sulla terra, oggi, è dimostrare che l'uomo può vivere della luce invisibile di Dio e non di solo cibo».
«Potete insegnare agli altri come vivere senza cibo?».
Sembrò piuttosto sconcertata. «Non posso farlo; non è questo ciò che Dio desidera».
Quando il mio sguardo si posò sulle sue mani forti e graziose, Therese mi mostrò una piccola ferita quadrata, da poco rimarginata, su ciascun palmo. Sul dorso di ognuna delle due mani ella mi indicò una ferita più piccola, a forma di mezzaluna, anch'essa guarita di recente. Ciascuna ferita le trapassava la mano. A quella vista mi sovvennero distintamente i grandi chiodi di ferro quadrati con le punte a mezzaluna, ancora utilizzati in Oriente ma che non ricordo di aver mai visto in Occidente.
La santa mi raccontò qualcosa delle sue trance settimanali. «Come un osservatore impotente, assisto all'intera passione di Cristo». Ogni settimana, da giovedì a mezzanotte fino a venerdì pomeriggio all'una, le sue ferite si aprono e sanguinano; ella perde quasi cinque chili del suo peso abituale di 55 chili. Pur soffrendo intensamente nel suo amore profondamente partecipe, Therese attende sempre con gioia queste visioni settimanali del suo Signore.
Compresi immediatamente che la sua strana vita è destinata per volere divino a rassicurare tutti i cristiani sull'autenticità storica della vita e della crocifissione di Gesù, così come sono documentate nel Nuovo Testamento, e a dare dimostrazione, con drammatica intensità, del legame sempre vivo fra il Maestro di Galilea e i suoi fedeli.
Il professor Wurz mi riferì alcune esperienze che aveva compiuto con la santa. Il professore aggiunse alcuni dettagli fisiologici interessanti: «Visto che Therese non assume cibo, il suo stomaco si è ristretto. Ella non ha escrezioni, ma le sue ghiandole sudoripare funzionano; ha la pelle sempre morbida ed elastica».
Il giorno seguente, da una conversazione con due dei fratelli di Therese, molto gentili e affabili, apprendemmo che la santa dorme solo una o due ore per notte. Nonostante le numerose ferite sul suo corpo, è attiva e piena di energia. Suo fratello Ferdinand, di circa ventitré anni, spiegò che Therese ha il potere, attraverso la preghiera, di assumere su di sé e di guarire nel suo corpo le infermità altrui.
L'astinenza della santa dal cibo risale a un periodo in cui ella pregò che una malattia alla gola di cui soffriva un giovane della sua parrocchia, all'epoca in procinto di prendere gli ordini, fosse trasferita alla propria gola.
Al momento del commiato, espressi a Therese il mio desiderio di assistere alla sua trance.
«Sì, prego, venite a Konnersreuth venerdì prossimo» disse benevolmente.
Entrai nella sua stanza, gremita di visitatori; ella giaceva sul letto e indossava una tunica bianca. Con Wright che mi seguiva da vicino, mi fermai appena superata la soglia, impressionato da uno spettacolo inatteso e terribile.
Il sangue scorreva in un fiotto sottile e continuo dalle palpebre inferiori di Therese. Lo sguardo era rivolto verso l'alto, fisso sull'occhio spirituale al centro della fronte. Il panno avvolto attorno alla testa era intriso del sangue delle stigmate della corona di spine. La veste bianca era chiazzata di rosso sopra il cuore, per la ferita inferta nel punto in cui il corpo di Cristo, molti secoli prima, aveva subìto l'ultimo oltraggio dalla lancia del soldato.
Le mani di Therese erano tese in un gesto materno, supplice; il suo volto aveva un'espressione tormentata e, nel contempo, divina. Appariva più magra, trasformata sotto molti aspetti, sia esteriori che più sottili. Mormorando parole in una lingua straniera, parlava con le labbra leggermente tremanti a persone visibili alla sua vista interiore.
Essendo in sintonia con lei, iniziai a vedere le scene della sua visione. Ella stava guardando Gesù che portava la croce circondato dalla moltitudine vociante che lo scherniva. D'un tratto sollevò il capo, con costernazione: il Signore era caduto sotto il crudele peso. La visione scomparve. Spossata dalla sua fervida pietà, Therese si accasciò pesantemente sul cuscino.
Estratti da: AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI di Paramahansa Yogananda

 

 
 
 

ENERGIE CHE SI TRASMETTONO ATTRAVERSO CIO’ CHE SCRIVIAMO SU INTERNET di Masaru Emoto

Post n°1046 pubblicato il 06 Novembre 2016 da alf.cosmos
 

ENERGIE CHE SI TRASMETTONO ATTRAVERSO CIO’ CHE SCRIVIAMO SU INTERNET di Masaru Emoto

 


masaru Emoto

 

Dobbiamo essere consapevoli di come utilizziamo Internet.
Forse vi sorprenderà sapere che le parole che scrivete nelle e-mail e negli sms hanno sul vostro corpo un effetto maggiore di quelle usate nelle conversazioni e nelle lettere. Questo avviene perché la vibrazione del sistema nervoso si trova, in effetti, sullo stesso livello di quella dei sistemi di comunicazione elettronica.
Quando scrivete qualcosa a mano o lo stampate, la vibrazione non è abbastanza sottile da risuonare col vostro sistema nervoso, limitando così l'effetto che essa può avere su di voi.
Ma la scrittura realizzata mediante campi elettromagnetici si armonizza perfettamente con la vibrazione del vostro sistema nervoso, determinando la formazione di una risonanza e facendo così un'e-mail o un sms abbiano un notevole impatto sul cervello e sul resto del corpo.
Le parole trasportate dalle onde elettromagnetiche hanno il potere di andare al cuore del destinatario, producendo un effetto duraturo.
Quindi, spedire delle affettuose parole di elogio può avere un effetto positivo sulla persona che le riceve. Se avete qualcosa di negativo da dire su qualcuno, non fatelo via e-mail.
Tuttavia, se volete limitare il male arrecato dalle vs vibrazioni negative, è opportuno comunicare di persona.
Anche la comunicazione vocale tramite cellulare merita attenzione. Diversamente dai vecchi telefoni, legati via cavo, i cellulari utilizzano campi elettromagnetici.
Una cosa sono le conversazioni positive, ma quando la discussione prende una brutta piega, le conseguenze vanno da un semplice problema nel rapporto umano con l'interlocutore a un grave danno fisico."
MASARU EMOTO - Il Miracolo dell'Acqua

 
 
 

UOMINI SENZA IO di Rudolf Steiner

Post n°1045 pubblicato il 01 Novembre 2016 da alf.cosmos
 

UOMINI SENZA IO di Rudolf Steiner - interpretazione di Piero Cammerinesi

 

uomini senza io

Esistono uomini privi di 'io'?
Uomini-locusta, come li definisce Rudolf Steiner, richiamandosi all'Apocalisse di Giovanni.
Un "tabu spirituale", indubbiamente, qualcosa che si fa fatica ad accettare e persino a ipotizzare.
di Piero Cammerinesi (corrispondente dagli USA di Coscienzeinrete Magazine e Altrainformazione)

Ma vediamo di che si tratta.
Dice dunque Steiner nella conferenza del 17 Settembre 1924, rivolta ai pastori della Christengemeinschaft:

"Nella nostra epoca s'incarnano una quantità innumerevole di persone prive di io, che in realtà non sono esseri umani. Questa è una verità terribile. Le vediamo intorno a noi ma non sono incarnazioni di un io, sono inserite nell'ereditarietà fisica, ricevono un corpo eterico e un corpo astrale, sono in un certo senso interiormente equipaggiate di una coscienza arimanica. Se non le si osserva con attenzione, dall'esterno sembrano esseri umani, ma non sono esseri umani nel vero senso della parola. Questa è una verità terribile, ma è qualcosa che esiste, è una realtà[1]".

Ma da dove proviene questa realtà, quali ne sono le cause?

Nella visione di Steiner sarebbe stata la morsa del materialismo sull'umanità a provocare la morte spirituale di circa un terzo dell'umanità, non più in grado di sviluppare una piena spiritualità.

A questa condizione umana si riferisce la piaga delle cavallette dell'epoca della quinta tromba dell'Apocalisse.

"Queste cavallette avevano l'aspetto di cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano corone che sembravano d'oro e il loro aspetto era come quello degli uomini. Avevano capelli come capelli di donne e i loro denti erano come quelli dei leoni. Avevano il torace simile a corazze di ferro e il rombo delle loro ali era come rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all'assalto. Avevano code come gli scorpioni e aculei. Nelle loro code c'era il potere di far soffrire gli uomini per cinque mesi. Il loro re era l'angelo dell'Abisso, che in ebraico si chiama Abaddon, in greco Sterminatore[2]".

Ora, questa piaga delle cavallette sarebbe già in atto oggi dal punto di vista della coscienza umana; osservando i loro corpi astrali, questi esseri appaiono proprio come vengono descritti dall'autore dell'Apocalisse; locuste eteriche con volti umani.

Ma aggiunge Steiner: "Non si tratta necessariamente sempre di anime malvagie, possono essere semplicemente anime che pervengono sino al livello animico, ma a cui manca l'io[3]".

Si tratta insomma di esseri umani senza l'io incarnato che, in particolare dagli anni '90 del secolo XIX, sono sempre più frequenti. Questi uomini possiedono corpo fisico, eterico e astrale, ma mancano di io.

Ora, evidentemente, il ‘vuoto' relativo all'assenza del principio umano per eccellenza, l'io, può venir 'riempito' - prosegue Steiner - da entità arimaniche, da anime 'vaganti' o anche da anime che sono rientrate sulla terra in ritardo, anime provenienti da altri pianeti, da quelli nei quali a suo tempo tutta l'umanità ha vissuto prima del periodo atlantideo[4].

Come si presentano questi esseri e, soprattutto, quale deve essere il nostro atteggiamento nei loro confronti?

In questa e altre occasioni Steiner sottolinea il fatto che queste persone - proprio per l'assenza dell'io - hanno una speciale necessità di amore e considerazione, proprio come dei bambini, in cui l'io non è ancora incarnato. Si tratta di persone che hanno una grande predominanza dell'anima, del sentire. Provano sentimenti molto pervasivi, profondi.

Possiamo dire che sono in tutto e per tutto simili ai giovani fino ai venti, ventuno anni, quando poi negli esseri umani ‘regolari' s'incarna l'anima razionale e quindi la possibilità dell'incarnazione terrestre dell'io, mentre in loro rimane sempre la stessa natura.

Sostiene dunque Steiner: "chi affermasse che non dovremmo provare partecipazione nei confronti questi uomini privi di io, privi di personale individualità, in quanto non avrebbero una successiva incarnazione, si sbaglierebbe di grosso. Va compreso, caso per caso, cosa vi sia propriamente in ciascuno di questi esseri. (...) Noi dobbiamo pertanto educare questi esseri in piena coscienza come degli esseri rimasti bambini[5]".

Soprattutto è necessario non rivelare loro la loro natura, perché questo li condurrebbe alla pazzia.

Nella vita, poi, avviene di regola che tali esseri incontrino degli uomini da imitare; questi ultimi costituiscono i loro modelli ed hanno anche la responsabilità del loro bene. Bene che nella maggior parte dei casi viene tradito vistosamente; basti pensare a come le classi dominanti di regola si comportano nei confronti della massa di manovra che hanno a disposizione.

Abbiamo dunque a che fare con corpi dotati di anima che non hanno l'io e che quindi non sono soggetti al karma.

Sono pertanto esseri che 'scompaiono' dopo la morte fisica.

In un altro ciclo di conferenze - il GA 300c - Steiner afferma che, anche se è estremamente sgradevole parlare di queste cose perché si viene aggrediti facilmente, pur tuttavia sono reali. Infatti le persone rispondono in modo molto ostile quando si dice loro che ci sono intorno a noi degli uomini che non sono uomini. Ma, aggiunge, questi sono dei dati di fatto e non avremmo un tale declino della civiltà se non vi fossero tanti esseri intorno a noi totalmente privi di scrupoli.

Esseri che non sono uomini ma demoni con sembianze umane.

Questi esseri sono i peggiori nemici dell'idea della reincarnazione perché manca loro l'organo corrispondente per accogliere tale idea, visto che essi dopo la morte scompariranno effettivamente nel nulla.

Alla domanda su come tutto questo sia possibile e permesso dalle entità spirituali, Steiner offre una risposta piuttosto sconcertante. Egli dice:

"Non è di per sé da escludere che nel cosmo si possa verificare un errore di calcolo. Da tempo viene stabilito quali individualità tra loro collegate debbano discendere. Ma vi sono anche concepimenti, verso i quali nessuna individualità ha voglia di scendere e di collegarsi con quella corporeità, oppure vi sono anche entità che le lasciano subito. A quel punto si presentano altri individui, che non sono tuttavia adatti. Ma è davvero ora molto frequente che vi siano in giro persone senza io, che in realtà non sono esseri umani veri e propri, che hanno in realtà solo una forma umana, esseri simili a spiriti della natura che non vengono riconosciuti come tali perché vanno in giro con sembianze umane[6]".

Quali sono le differenze che intercorrono tra questi esseri e gli uomini dotati di io?

I primi differiscono molto dalle persone in tutto ciò che riguarda l'elemento spirituale. In particolare per taluni aspetti relativi alla memoria. Essi sono in grado di memorizzare solo le parole, ma hanno difficoltà a ricordare le frasi.

"I misteri della vita - continua Steiner - non sono di semplice interpretazione. Quando un tale essere oltrepassa la soglia della morte, ritorna alla natura, da dove proviene. Il cadavere si corrompe, ma non ha luogo un regolare dissolvimento del corpo eterico e tale essere naturale ritorna alla natura[7]".

Ma come vivono, come pensano questi esseri?

Steiner ci dice che la loro attività interiore è in certo modo automatica. Essendo a disposizione l'organismo umano nella sua totalità, in determinate circostanze può anche emergere una pseudo-moralità, suscitata dagli automatismi del cervello.

Ora, come mai queste rivelazioni ci colpiscono tanto? Eppure ci comunicano qualcosa che viene dato per scontato dalla maggior parte dell'umanità!

Per la chiesa, ad esempio, noi siamo costituiti di corpo e anima, dunque non abbiamo un io spirituale.

Per il materialista non abbiamo nessuna continuazione dopo la morte, né tanto meno karma alcuno.

Solo buio, nulla, assenza di esistenza.

Per la stragrande maggioranza delle persone che incontriamo ogni giorno, al lavoro, in discoteca, alle feste tra amici, magari in famiglia, gli uomini-locusta sono la norma.

Cos'è questo io? Come lo riconosciamo? Qual'è la differenza?

Forse riflettendo su queste domande possiamo cogliere l'essenza delle comunicazioni di Steiner sugli uomini senza io.

Iniziamo con il chiederci davvero quanta parte della nostra vita, delle nostre azioni e dei nostri pensieri è riconducibile a un io e quanta parte all'anima.

Faremo delle scoperte piuttosto inquietanti.

Dalla mattina alla sera di regola gioiamo e soffriamo, in un continuo movimento pendolare dell'anima; siamo spinti nei nostri giudizi, nelle nostre parole e nelle nostre azioni da simpatia e antipatia, da desiderio e repulsione.

Gli istinti determinano la quasi totalità dei nostri gesti. Siamo al 99% manovrati dall'anima, perché allora ci stupiamo di sapere che esistono persone che sembrano come noi ma che sono mancanti di quell'individualità che noi diamo per scontata ma che di fatto usiamo così poco?

Poi chiediamoci come certi esseri possono commettere i delitti più efferati - violentare o sacrificare bambini, uccidere figli o genitori - senza avere un minimo senso di orrore o di esitazione.

Interroghiamoci sul sentimento di sgomento, di smarrimento, che emerge nelle zone più profonde del nostro essere quando ci troviamo di fronte al male, alla crudeltà estrema.

Raffiguriamoci poi animicamente l'ostinato ateismo di chi nega a-priori ogni possibile realtà spirituale che permei il mondo visibile. Anche di fronte alle conferme più eclatanti.

Ecco, se approfondiremo queste immaginazioni, si presenterà davanti al nostro animo una contro-immagine di ciò che chiamiamo io e che in realtà è di fatto sperimentabile solo nell'attività interiore profonda.


[1] Rudolf Steiner, GA346, Apokalypse und Priesterwirken, pag.185
[2] http://www.verbumweb.net/it/bibbia/Apocalisse.pdf
[3] Rudolf Steiner, GA346, Apokalypse und Priesterwirken, pag.186

[4] Cfr. Rudolf Steiner, La Scienza Occulta

[5] Rudolf Steiner, GA346, Apokalypse und Priesterwirken, pag.187

[6] Rudolf Steiner, Konferenzen mit den Lehrern der Freien Waldorfschule in Stuttgart 1919-1924 Heft 7 Ende März - Dezember 1923, Ausgabe 1962 03.07.1923 Seite 118a + 118b

[7] ibid.

Fonte: http://www.liberopensare.com/articoli/item/749-uomini-senza-io

 

 

 
 
 
 
 

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