Fiumecheva

Post N° 379

Oggi già mi sento un po' meglio.
Merito degli integratori?
Merito di una bella nottata finalmente intera di sonno?
O forse anche merito della chiaccherata che ho avuto stamattina col medico del Centro Cure Ferite Difficili che mi ha rassicurato sullo svolgimento del mio lavoro con ma'.
Mi ha ascoltato attentamente, mentre esponevo i miei dubbi con le tabelle dei medicinali e dei valori della glicemia e della pressione a portata di mano
e ha risporto con garbo e interesse alle mie domande.
Mi sono sentita utile, presa sul serio e soprattutto rassicurata che per il momento sto facento un buon lavoro.
L'infezione di ma' è sotto controllo,
ora dobbiamo trovare il modo di alzare la sua emoglobina che si è abbassata troppo e rallenta il processo di guarigione.
E questa nuova collaborazione col medico del CCFD mi da forza...

Post N° 378

Ed eccomi qua in versione straccetto stroppiciato.
C'era d'aspettarselo, non si può andare sempre al massimo.
Da qualche giorno mi stanca persino parlare e riprendere il fiato, il cuore a volte cambia i battiti e dalla faccia sembra che il sangue mi debba scivolare giù fino ai piedi.
Stanca stanca e stanca,
ma soprattutto nervosa repressa.
La dottoressa oggi mi ha detto che sono stress e crisi d'ansia.
Lo immagginavo, ma saperlo non riesce a farmi passare le crisi.
Mi ha dato delle pilloline da mettere sotto la lingua nei momenti critici, non ho ancora avuto il coraggio di provarle, la dottoressa mi ha avvertito che le prime volte potrei scoppiare in una crisi di pianto irrefrenabile.
Bene.
Già piango quando sono troppo stanca.....


Oggi sono stata ancora dall'avvocato, mercoledì prossimo firmiamo i documenti per il divorzio.
Ho telefonato a Mario e verrà senza fare storie, ma è stato chiaro: non tirerà fuori neanche un cent.
Ma anche di questo non c'è da meravigliarsi.
Mi sono accordata con l'avvocato e pagherò a rate.
Prima di andare via dal suo studio, mi ha tirato su di morale dicendomi che sono una persona meravigliosa e che i miei figli sono così bravi e solo tutto merito mio.
Di solito dico che non è vero, ma oggi avevo prorpio bisogno di sentirmi speciale.
Si, sono stata brava.......

Post N° 377

Oggi i ragazzi non tornano per pranzo e Topino torna da scuola alla 14,15.
Ho già dato da mangiare e la sua terapia a ma'.
Mi rilasso un momento...

Miki stanotte è rimasto a dormire da me, i ragazzi sono ormai abituati alla sua presenza,
passeggera,
si perchè di convivenza ancora proprio non se ne parla.
A volte lui accenna qualcosa, ma io continuo a sentire quel senso di soffocamento al solo pensiero, pur amandolo tantissimo non riesco a superarlo.
Anche poco fa mi ha mandato un sms:"Sei proprio sicura di amarmi?"

E mi tornano in mente vecchi ricordi, la sensazione che lui non si sentisse abbastanza amato e questo continuo bisogno di conferme....

Bellissima giornata di sole, calda come piace a me. Ancora non sono stata in spiaggia a prendere il sole. In tempi normali, con un sole così avrei già mostrato una bellissima abbronzatura.
Vabbeh, c'è tutto il tempo, ora ci sono cose che m'importano di più: il mio Miki, la salute di ma'.
Se tutto finirà bene come spero, che importa del tempo che passa, sto vivento intensamente ogni attimo ed è questo che conta.
Era tempo perso quando me ne stavo raggomitolata su me stessa, a piangere senza trovare soluzioni, con solo la voglia di lasciarmi morire...

Mi chiedo:
dov'ero finita a quel tempo che neppure l'amore per i miei figli sembrava potermi salvare?

Non ero io.....

Ricordi che ormai non fanno più male, ma che mi portano alla mente le parole che un carissimo amico mi disse qualche anno fa:"Non si può fuggire a se stessi. Per lavoro giro il mondo, lo sai, e tante volte solo io e la mia valigia in un posto nuovo mi sono detto:Bene! Riparto da zero! Ma poi, dopo pochi mesi ecco che intorno a te si ricreano le situazioni che avevi lasciato.."

Coazione a ripetersi....

Il mio bisogno di avere un'identità mia e separata dall'altro è mancanza d'amore nei suoi confronti?
Non si può essere uno pur restando due?

Post N° 376

Sembra non esserci mai un attimo di respiro e non si fa altro che correre e correre, ora anche a piedi. La consolazione è che camminare mi fa bene e fa bene anche a ma'.
Oggi l'ho portata al laboratorio analisi con la carrozzina,
un paio di chilometri da casa,
poi dopo le analisi ci siamo fermate al bar a fare colazione come due signore
e per finire l'ho portata a fare un giro al mercato nella piazza grande della città.
Una bella camminata, non c'è che dire, ma almeno nelle ore che siamo riomaste fuori non ha pensato troppo al dolore alla gamba che sembra non volerla abbandonare mai.
E domani si ricomincia con le medicazioni al centro cura ferite difficili....

Oggi è stata una giornata particolare, sono stata dall'avvocato, dopo 4 anni dalla separazione ho deciso di procedere col divorzio, so che sto rimescolando acque che tenderanno a intorbidirsi, perchè il fondo è sempre li, ma oggi o fra un anno non cambia, allora stringo i denti e sopporterò i rimproveri dell'ex e poi una volta finita tutto ritornerà nel fondo, sarà finita per sempre e non dovrò più pensarci.
Ho chiesto all'avvocato di non convocarlo per lettera, gli telefonerò io così se avrà qualcosa da dire lo dirà direttamente a me. Se lascio che l'avvocato gli scriva, lui è capace di telefonare a nostra figlia e di tormentarla con cose che non riguardano la poverina e tutto perchè, come sempre, non ha il coraggio di affrontarmi direttamente nonostante gli abbia più volte ripetuto di non mettere in mezzo i figli per cose che riguardano solo noi due.
Loro ci amano entrambi e non devono scegliere da che parte stare, ci devono avere entrambi anche se non viviamo insieme.
Fortuna vuole poi che il padre abiti a non più di due chilometri da noi.
Un padre premuroso con questa fortuna sfrutterebbe ogni momento per dedicarsi ai figli, di passare almeno una volta giorno per salutarli,
non ho mai messo limiti alle sue visite, ma lui è capace di stare mesi senza farsi sentire da loro e se lo fa il più delle volte è perchè ha bisogno di aiuto.
E pensare che al momento della separazione sembrava così preoccupato di perderli e che io potessi parlare a loro male di lui (confermandomi che in tanti anni non è che aveva capito molto di me)!
Vabbeh! Andiamo avanti.
Chiudiamo le pendenze.
Cerchiamo di finire di pagare i debiti e poi si speriamo di non essere troppo vecchi per goderci quello che ci rimane.....

Post N° 375