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Il diario di Nancy

Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.

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Vorrei essere un bonsai

Post n°102 pubblicato il 14 Agosto 2006 da bimbadepoca
 
Foto di bimbadepoca

Esistono desideri impossibili da realizzare, sono perfettamente cosciente di ciò.
Anche se… sarebbe veramente bello che Johnny Depp bussasse alla mia porta in mutande, pronto per l’uso.
Anche se… sarebbe veramente bello vincere i 40.500.000 euro che sono in palio al Superenalotto, non saprei mai cosa cavolo farci con tutti quei soldi, non mi basterebbe una vita intera per spenderli tutti, ma sarebbe ugualmente bello.
Anche se… sarebbe veramente bello che scomparisse l’inquinamento, il riscaldamento serra, il buco nell’ozono, le violenze, i soprusi, le guerre, le disuguaglianze sociali, la fame, le malattie, la povertà. Ahimè se solo l’uomo fosse diverso.
Anche se… sarebbe veramente bello ritornare ad essere bambini, giocare spensierati, con le ginocchia sbucciate.
Anche se… sarebbe veramente bello avere sempre venti anni, ma con la maturità e l’esperienza di adesso.

Ma sarebbe decisamente bellissimo se potessi cambiare il mio aspetto fisico. Perché io avrei voluto tanto essere una donna bonsai.
Piccola, minuta, fragile, delicata, una creatura eterea ed evanescente. Invece mi ritrovo a convivere con un corpo da elefantessa sacra, giunonico, ingombrante, imbarazzante.

Ho rivisto lui, poco tempo fa, quel lui che mi faceva camminare sulle nuvole, quello che per mesi è stato protagonista dei miei post sdolcinati.
-  Vorrei che tu fossi un uomo per comprendere cosa si prova di fronte ad una donna come te.-

E’ stata questa la giustificazione che si è dato, che mi ha dato, per l’epilogo triste della nostra storia.
Già, cosa si prova davanti ad una donna come me? Mi piacerebbe saperlo, ne sarei curiosa, ma conosco soltanto cosa si prova ad essere la donna che sono.

E mi piacerebbe che un uomo provasse come ci si sente ad entrare in un negozio d’abbigliamento, dopo aver visto quel grazioso vestitino in vetrina, quello in stile anni 50.
Vorrei che guardasse la faccia delle commesse dopo averti scrutata da capo a piedi, vorrei che notasse la difficoltà per scovare una taglia extralarge, vorrei che provasse come ci si sente a strizzarsi dentro un vestito come dentro ad una salsiccia.
Vorrei che poi si guardasse allo specchio, magari mentre al tuo fianco una donna minuta prova lo stesso vestito.
Lei che volteggerà deliziosa, che sarà subito carina, che apparirà leggera e sensuale. E tu che sarai irrimediabilmente goffa e stucchevole, come un bignè gigante.

Ecco vorrei che un uomo si calasse nei panni di una donna, in quel momento, per comprendere a pieno le nostre paranoie.
Oh! Madre Natura, ma perché non mi hai elargito misure da bonsai?

 

 
 
 
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