Creato da Nuvola_vola il 12/10/2012

Dolce_eternity

NON MI FIDO COME LA LAVANDA. MI DIFENDO COME IL RODODENDRO. SONO SOLA COME LA ROSA BIANCA E HO PAURA. E QUANDO HO PAURA, LASCIO CHE LA MIA VOCE SIANO I FIORI. IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI FIORI DI VANESSA DIFFENBAUGH...

 

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Marirosario a Roma... (1^ parte)

Post n°267 pubblicato il 17 Aprile 2014 da Nuvola_vola
 

Sembrava una giornata normale,

ma non lo era,

ma questo però non potevamo saperlo né io ne tanto meno Mario…

ed alla fine di tutto risultò una giornata “strana” , un vero disastro direi…

ma è stata la più bella e simpatica giornata della mia vita...

Quella giornata cominciò cosi:

a Roma si scatenò un temporale con pioggia,lampi ,

tuoni, fulmini e, a momenti, grandine ...

Uno squillo di cellulare mi fece sobbalzare

e io, per rispondere velocemente,

svuotai la borsa  azzurra con gli smile sul tavolo,

e, mentre ero intenta a infilare di nuovo tutto dentro,

udii una potente voce maschile che quasi mi assordò :

"Mamma mia quanta acqua cade giù e non ho nemmeno un ombrello per ripararmi...

che ne dici se me lo presti tu? Cosi io non mi ammalo

e potrò offrirti quel famoso caffè che da tempo ti ho promesso…"

Ed io, sorpresa:

" Innanzi tutto buon giorno...e poi.. presentarsi no?

E meno male che riconosco la voce, se no vedi dove te mandavo...

e fra l'altro ora sto lavorando!


Ti riusciva tanto difficile e gravoso avvisarmi prima?

Ed ora dove trovo un ombrello da portarti?

Non ne ho con me…ma va bene,

visto che sono magnanima, vado a comprarlo e te lo porto;

non vorrei mai averti sulla coscienza…

ma dimmi conosci Roma?

Mario di rimando:

" Assolutamente si…non sarò di Roma ma credo di conoscerla molto bene…

facciamo così..

fra un po' ci ritroviamo qui, al bar. Ciao a dopo."

E subito troncò la conversazione telefonica ed io ad alta voce dissi:

" Andiamo bene e per fortuna che conosce profondamente Roma, si è pure

dimenticato di dirmi indirizzo del bar , pensa se fosse di Roma cosa avrebbe fatto… "

Provo a chiamarlo ma niente il cell muto,

totalmente spento…mi viene spontaneo alzare gli occhi al cielo…

Ed ora che cosa faccio?-penso fra me e me -

In quale bar mi dirigo? Con tutti i bar che ci sono....

Passano:

15 minuti

25 minuti

45 minuti

60 minuti

75 minuti

Ed alla fine arriva uno squillo del telefono :

"Pronto?"rispondo io.

 " Francesca ma dove stai? E' più di un ora che ti aspetto…manco se fossi

una principessa e sinceramente mi sono stufato di aspettarti…

ed io che ti volevo fare una sorpresa…"

credetemi, ribollivo dall'ira, e con voce piccata gli risposi:

" SE mi avessi dato l' indirizzo del bar forse sarei venuta all’appuntamento

SE avessi avuto il cell acceso, ti avrei rammentato che non mi

avevi comunicato dove vederci"

 "Davvero?! Porta pazienza…tu nemmeno sai cosa mi è accaduto..

Finalmente, con mille peripezie, giunsi al bar.

…ci siamo riconosciuti subito.

Mi venne da sorridere perché la mia attenzione, incredibilmente,

fra i tanti avventori del bar, era andata subito direttamente su lui.

vestito sportivamente, jeans, maglietta giaccone di pelle e, cavolo, per

la sua età non era niente male, anzi...

....e restai di stucco!!!

in mano aveva un enoooooorme , verde, profumato, rigoglioso...

...mazzo di prezzemolo e basilico!!!!

 

(continua......)

 
 
 
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