Creato da brubus1 il 24/12/2006

L'Anticonformista

la forza attraverso l'unità, l'unità mediante la fede, contro le regole imposte alla piena libertà

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ARTE & CULTURA PROVINCIA DI CS

Il Museo di Sibari, inaugurato nel 1996, costituisce con il Parco Archeologico, il principale polo culturale del comprensorio ionico della Provincia di Cosenza. Nell'edificio, articolato in 5 unità museografiche, sono esposti i reperti archeologici più significativi provenienti dal territorio della Sibaritide nonchè dagli scavi delle 3 città sovrapposte di Sibari, Thurii e Copia (dal 720 a.C. al VI sec. d.C.). www.museomg.unical.it





Parco Archeologico di Sibari



 

In una dimensione culturale etnica, un percorso storico ed estetico dell'identità degli 'arbëresh', comunità presenti prevalentemente nel sud dell'Italia, in particolare in Calabria dal 1440. MUSEO DEL COSTUME E DELLE BAMBOLE ARBËRESH. (Frascineto - CS) www.aquilareale.org

 

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Cosa farò da grande

Post n°189 pubblicato il 16 Ottobre 2007 da brubus1

Quanti buoni propositi mi sono posto da ragazzo e durante il percorso scolastico. Quante certezze credevo sarebbero avvenute. Quanta fantasia e voglia di vivere, di sfondare il cielo, di arrivare in alto, di ritagliarmi un futuro tranquillo, di ricamare uno spazio e una identità in quella società anni ottanta così altalenante, piena di competizione, di trasformismo soggettivo ed industriale. Una variante che contraddistingueva quegli anni era il fascino delle 'griffe', che già poneva un divario tra il benessere e la povertà. Chi vestiva firmato anche se pieno di debiti era personaggio di tanto rispetto da emulare se possibile e invidiare. Si faceva strada una metamorfosi correlazionale nel bene e nel male. I primi risvegli e consumo di identità sessuali. Le lotte per la parità dei sessi, dei diritti alle donne e quelle relative a simpatie politiche. La nascita delle prime televisioni private e le nostre madri o ragazze che restavano incollate allo schermo, affascinate da storie amorose intrise di tranelli e tradimenti delle telenovelas sudamericane. La musica cominciava a perdere smalto, mordente, anche se comunque accettabile e più commerciale rispetto la decade precedente. Andava di moda mangiare orientale. Quanti ristoranti cinesi ho frequentato. E mentre si era coinvolti su questa tendenza, le ultime gite fuori porta nei weekend o le feste casalinghe con i compagni di scuola o amici prima della maturità, erano un vero toccasana, giurandosi eterna fedeltà reciproca. Il desiderio di divertimento non concedeva nel pensiero tregua. Sono stati fine settimana intensi trascorsi in discoteca. Nel tempio della musica più sfrenante ed accattivante, goliardico, giovane, carico di energia, lontano da canoni assoluti, per dimenticare alle spalle tante incertezze. E quante altrettante serate o fine settimana a lavorare in radio. Che classe quella della sezione 'I' di spagnolo della ragioneria. Durante quel percorso sui banchi, quante aspettative mi si ponevano innanzi. Fra queste c'erano quelle soddisfazioni che si provano all'inizio nel corso della vita, quelle più elette, quelle che come credevo avvengono studiando, proiettate verso il futuro. Ma i piaceri sono passeggeri, e dopo averli gustati ci lasciano nell'anima una profonda nostalgia. Ed è questa la generazione che oggi rappresento e che rappresenta la moderna società. Una generazione che ha stravolto e un poco annacquato molti canoni, che ha rivoltato molti valori, forse per un cambiamento necessario. Riaffiorano i ricordi ora scrivendo, ora che il bel tempo della gioventù è trascorso, quando avanzavo per il difficile cammino pieno di ambizioni. In quegli anni di giovinezza, quante volte ho avvertito la mancanza di mio padre, per porgli tante domande. Averlo vicino come appoggio, come forza morale, per trasmettermi maggiore coraggio. Io com'ero allora in erba, baldo ingenuo crispolto ventenne. Avvertivo il desiderio di trovarlo, rincorrerlo ovunque egli si trovasse. Sapere dove viveva quell'uomo che mi ha generato con uno schizzo di spermatozoo, che mi ha abbandonato da subito e lasciato così ingiustamente solo. Guardarlo negli occhi, sentire almeno la sua voce. Magari sputargli in faccia, iniettargli il mio veleno, pestarlo di botte per il male che ha fatto a mia madre e a me. Poi invece baciarlo, stringerlo più forte che mai tra le mie braccia e sussurragli dolcemente in un orecchio la parola, papà! Non dovevo vergognarmi della mia situazione familiare, eppure qualche volta mi percuoteva il cuore. Altrettanto mi balenava l'idea di diventare poliziotto, un paladino della giustizia. Il guardiano del rispetto, contro i sorprusi, la violenza e le intolleranze sociali. Essere un giusto fra gli ingiusti. Pensieri poi disciolti come zucchero in un bicchiere d'acqua. Così mi sono diplomato in ritardo perdendo per strada qualche anno e lasciato i miei compagni originari delle superiori. Quante volte avrei voluto spiccare il volo, prendere un aereo che mi portasse in Argentina. Quella terra magnifica e ancora inesplorata. E' lì che mi aspetta e io non ho fatto e non faccio nulla per abbracciarla, con curiosità e dolore. Rigoli di lacrime scendono ora sul mio viso, ma sono la mia forza non la mia disperazione. Che strano alla mia età avvertire un senso di vuoto, e col petto gonfio di angustia, emozionarmi e piangere come un bambino. Mi rendo conto sempre più ormai che il tempo dei facili passatempi  e ripensamenti se ne è andato. Quei piaceri goduti e sognati, in fondo allo spirito, appartengono al passato. Sono rimasti quei buoni propositi scolastici con il desiderio di conoscere ciò che altri scoprirono, seppero e appresero a loro volta prima. Penetrare i segreti della scienza, conoscere il perchè di tanti fenomeni che ci circondano, investigare i problemi del nostro essere, esaminare e analizzare i sentimenti umani, incantarsi dinanzi a grandi opere. Leggere i classici, inebriarsi delle loro bellezze eterne, arricchire la mente di cognizioni che suscitano nell'intimo pensieri nuovi e profonde osservazioni. Vivere una vita più intensa e luminosa, diventare un essere pensante, operante e indipendente. Lo studio è come un raggio di sole, che nella buia freddezza del periodo invernale di quel tempo, ha concesso un pò di sorriso nella mie membra di terra argillosa. E' il conforto che doveva obliare le fatiche di tutti i giorni. E' un sogno assaporato al quale mi sono aggrappato per fugare tutte le miserie materiali della vita, ma nella seconda realtà è rimasto solo sogno. Nonostante i sogni nei cassetti siano il pinzimonio che arricchisce ogni fragile esistenza. Quanti buoni propositi si sono affacciati e avvicendati sino ad oggi, quanti accarezzati e da accarezzare ancora. Quanti cambiamenti improvvisi ed inaspettati. Li porto con me, li tengo stretti, con lo stesso smalto e vigore. Magari un pò sbiaditi, ma vivi e immortali; anche se il tempo è stato più bravo come giocoliere e ha posto le sue variabili usando con astuzia le sue carte, ne rimane ancora qualcuna da giocare. Avverto quei sentori tanto lontani e in egual modo vicini con eleganza per ciò che è stato positivo, con rabbia per ciò che invece c'è stato di negativo. In positivo quei buoni propositi mi appartengono, sono miei, fanno parte del mio modesto bagaglio culturale, del mio globo virtuale, sono una piccola difesa. Là dove fuori tutto appare e scompare per incanto e infamia. Un periodo come altri gli anni ottanta, un'altra vita come tante, un semplice amarcord riletto e vissuto. So che è cambiato molto da allora, con l'argento vivo addosso, però ancora mi pongo una perenne domanda di conferma, cosa farò da grande!.

Grazie a writer per questa nuova e bella iniziativa del 'gioco letterario' Come eravamo, che per me non è stato solo un gioco, ma una rivisitazione di più aneddoti e sensazioni frastagliati di quel periodo della mia vita. Potrete trovare la lista degli amici blogger partecipanti con i loro racconti.

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Commenti al Post:
guy61
guy61 il 16/10/07 alle 21:39 via WEB
... Hai esordito con un bel quadro di Magritte, dove tutto è speculare tranne l'Uomo, nel racconto leggo molte frasi che spesso ho ripetuto e mi sono ripetuto, in fondo siamo tutti esseri umani, molte cose ci accomunano anche se vorremmo essere diversi... Buona serata
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 11:58 via WEB
Infatti questo quadro m'ispirava qualcosa in merito. Come un riflettersi .....ma pensando. Mattonella eh... birbante. ciao amico buona giornata.
 
santiago.gamboa
santiago.gamboa il 16/10/07 alle 23:10 via WEB
ce l'hai messa tutta, ma proprio tutta... per farmi commuovere e farmi sentire ancora più vecchio e stanco, ancora più sconfitto. Hai però dimostrato un coraggio da leone brubus, pochi ce la fanno a sopportare tutto quello che racconti senza scomporsi più di tanto. La frase che mi ha colpito è "Nonostante i sogni nei cassetti siano il pinzimonio che arricchisce ogni fragile esistenza..." - in effetti riassume amabilmente il tuo racconto, che sa di mediterraneo come un cuscus infarcito di cibo e spezie, che sa di rivoluzione dormiente, che sa di anarchismo letterario e non subisce timori reverenziali verso nessuno. Mi hai ricordato guccini in un passaggio di Eskimo: "...la paghi tutta, e a prezzi d' inflazione, quella che chiaman la maturità..." - complimenti! il racconto difetta solo per la forma e per un pizzico di retorica di troppo... per il resto è molto bello. gf
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 12:03 via WEB
Quello che ho raccontato è una parte che mi porto dentro e con cui ormai convivo quasi serenamente. Ogni tanto il pensiero riaffora specie se vedo, sento o leggo dei rapporto padri/figli. I problemi sono abbastanza, ma chi nella vita non è ha o non gli si pongono innanzi. l'importante è essere in grado di risorverli e non lasciarsi abbattere, come succede a tanti. Si bisogna avere forza e soprattutto coraggio interiore. mi sono commosso io stesso nello scrivere quell'episodio che mi ha pesato più in quegli anni di gioventù che dopo. ma le verità non si fermavano solo a quello. Guccini piaciucchia anche a me, non tutto il suo repertorio ma buona parte. poi passo anche da te a leggere il tuo. Ciao spero nuovo amico gamboa. :))
 
   
exairo
exairo il 22/10/07 alle 10:52 via WEB
"I problemi sono abbastanza, ma chi nella vita non è ha o non gli si pongono innanzi. l'importante è essere in grado di risorverli e non lasciarsi abbattere, come succede a tanti": esattamente! Sono un po' più piccola di te, ma ho trovato molto di mio in questo tuo post, che è un po' un pensiero che ha trovato vita tra le righe. Anch'io mi pongo ancora la domanda "Che farò da grande", anch'io ho uno strano rapporto con la cultura...sono laureata in filosofia, che per anni mi ha pervaso di domande e tentativi di risposta, in un groviglio di ansia di sapere. Avere la sensazione che ci sia un mondo da me ancora inesplorato di pensieri, idee, metodi..mi ha procurato un senso di inadeguatezza devastante. Ancora oggi è così, anche se sono riuscita a non farmene una fobia. Ma non è mai troppo tardi. Se ci si prende un po' sul serio, con il tempo si può fare molto e raggiungere molte soddisfazioni personali. Penso che la modestia sia un aiuto irrinunciabile. Complimenti per il tuo stile!! ;) PS: ho scritto una scemenza per questo gioco, il tempo rimasto era poco. Ma del resto questa è la prova che la mania di perfezione l'ho un po' abbandonata!! ahahaha!!
 
falco58dgl
falco58dgl il 17/10/07 alle 00:22 via WEB
Non è un racconto, è una rievocazione. Non è una critica, bada bene, solo una considerazione. Un testo scritto molto bene, a volte intenso ed emozionante (come quando parli di tuo padre e di un vostro possibile, tempestoso incontro) o quando parli, con una punta di nostalgia e di rimpianto, dei "bei tempi andati" -"Mi rendo conto sempre più ormai che il tempo dei facili passatempi e ripensamenti se ne è andato. Quei piaceri goduti e sognati, in fondo allo spirito, appartengono al passato"-. In altri passaggi, a mio giudizio, forse pecchi un po' di retorica, soprattutto quando metti a confronto il passato con il presente "Quante volte avrei voluto spiccare il volo...". Però il tuo testo è coraggioso e sincero e ti faccio i miei complimenti. W.
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 12:36 via WEB
Credo che il presente sia una conseguenza anche di una parte del nostro passato. E' quello che oggi siamo e molte volte, per alcuni di noi è l'immagine della nostra identità che pare nascosta, ma che in fondo ci ha segnato il carattere e l'esistenza. Il tempo è necessario per curare qualche ferita, nasconderla ma non può cancellarla definitivamente. Tu fai una professione, come incarico, superiore alla mia ma nello stesso ambito. Quindi sai vagliare e discernere, almeno per vie generali le identità. Non mi vergogno a dire la mia o parlare della mia vita. Sono sempre stata una persona sincera forse troppo e a volte la troppa sincerità potrebbe ripercuotersi contro. Il blog lo vivo simil a un diario. Siamo qui credo anche per sapere che non siamo soli che c'è molta differenza tra ogni essere umano, ma in fondo alla fine siamo gli stessi ognuno con le sue sfaccettature. Io preferisco la via del bene, di un rapporto umanitario perchè è di umanità che necessitiamo. Sai che apprezzo sempre i tuoi commenti quando il post t'interessa. E me ne sono accorto fin dall'inizio che sei un bravo scrittore quindi puoi sicuramente farmi capire dove sbaglio accettando i tuoi suggerimenti. Sicuramente le brevi parole espresse in poesia forse mi escono meglio. E da una poesia, da un racconto, da una rievocazione personali, ci può colpire una frase e una relativa riflessione. La bravura non è compresa o evidenziata in tutta l'opera. Queste iniziative sono un'ottima spinta per buttare giù qualcosa di pratico nello scrivere esercitandosi, specie per uno poco adeguato al genere come me. E vivere quelle emozioni o capacità che sappiamo trasmettere. Ne hai in mente qualcun'altra??? Ciao amico Writer.
 
luisa.gandi
luisa.gandi il 17/10/07 alle 06:38 via WEB
ma brubus che bella musichina che ha il tuo blog.....sei sempre il grande brubus ...ciaooooooooo
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 12:38 via WEB
La cambio sempre ad ogni nuovo post, cercando di abbinarla all'argomento trattato, quando è possibile. Ciao luisè carissima....... ^___*
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 17/10/07 alle 11:31 via WEB
Adoro questi giochi letterari, i racconti che nascono sono bellissimi!!!! Un bacio
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 12:40 via WEB
Si ci dedica con passione e straordinaria capacità. Io ceerco di fare del mio meglio ma sicuramente non seguo sempre uno stile o una forma. La poesia m'intriga di più. Ed è bello leggere. S'intetravedono e interpretano tante cose. Un grande abbraccio H.
 
vi_di
vi_di il 17/10/07 alle 14:46 via WEB
Un excursus negli anni 80 in cui anche io mi ritrovo per molti versi. Non in tutti ( mio padre era splendido, e mi manca ancora oggi...immagino cosa voglia dire non averlo mai conosciuto...) ma in molti sì: essere paladini della giustizia, voler conoscere tutto il conoscibile, avere mille buoni propositi...ed essere oggi ancora a chiedersi cosa farò da grande! Bello, brubus1!
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 12:47 via WEB
Gli anni ottante sono quegli anni che hanno abbracciato i miei vent'anni sino ai trenta. Il periodo più strano e particolare nella formazione di un individuo. Sono contento che tu abbia avuto un buon padre. Io onestamente a volte ho pensato che se fosse stato presente ma malvagio e indifferente, come spesso accade in altre identità familiari, allora è meglio così.... cioè non averlo avuto e conosciuto. Il desiderio però di conoscere i propri genitori per chi non li ha avuti è sempre dentro di noi. E' una storia che si ripresenta da quando esistiamo come società umana. Ciao amico vi_di ^___^
 
marea14
marea14 il 17/10/07 alle 15:31 via WEB
Ehm … anche io che sono più grande di te mi sto ancora chiedendo cosa farò da grande :-)
Molto bello questo post … perché si “sente” che ci sei tu, con le tue emozioni, le tue speranze, i tuoi problemi, il tuo rapporto con te stesso. Ti sei messo a nudo regalandoci un pezzo di te: non è facile.
Non sono d’accordo con falco58 sia perché secondo me anche le rievocazioni sono racconti (e, forse, sono i racconti più preziosi perché spesso ci si mette in gioco) sia perchè non ho trovato retorica in queste righe.
Ti auguro di avere sempre la capacità di emozionarti e piangere come un bambino perché si è veri uomini non quando si mostrano i muscoli ma quando si riesce ad ascoltare la voce del fanciullo che c’è in noi …
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 12:56 via WEB
Ce lo chiederemo sicuramente anche oltre. Alla fine della vita, in periodo senile, invece si è soliti guardarsi indietro. Tornare a ritroso nel tempo e chiedersi cosa abbiamo fatto e cosa potevamo invece fare. Sono convinto, come giustamente hanno fatto notare gamboa e falco58, che la forma difetta e che magari potevo essere forse più conciso ad effetto, ma loro so che sono più bravi perchè è la passione e bravura di scrivere da tempo che li aiuta o la maggiore istruzione. Spero però di avere regalato un pezzetto di storia mia per comunicare che non tutto quello che sembriamo o vogliamo fare apparire, è musica per le orecchie. La vita è lastricata di sofferenze. Queste ultime a volte ce le creiamo noi durante il cammino, più spesso ci vengono regalate dal destino e dal comportamento altrui. Ho sempre vivo il ricordo scolastico durante lo studio di Pascoli e del suo essere fanciullo. Non so perchè mi è rimasto sempre dentro e altrettanto non so perchè anche la favola di Peter Pan. Mi rendo conto che non ho proprio voglia di crescere eheheh.... ciao amica marea.
 
   
marea14
marea14 il 18/10/07 alle 15:53 via WEB
Era proprio alla “poetica del fanciullino” che mi riferivo nel mio commento precedente.
Avresti dovuto essere più sintetico?
Avresti dovuto essere “ad effetto”?
Il punto è che, secondo me, in ambedue i casi non saresti stato tu con la tua immediatezza … ed è proprio l’immediatezza il pregio di questo tuo post: hai scritto quello che sentivi di scrivere nel modo in cui te lo “sentivi” dentro.
Ovviamente non ho assolutamente nulla contro falco che ha espresso un’opinione legittima e rispettabilissima. Anche io apprezzo moltissimo il suo blog e quando ho tempo leggo i suoi post con vero piacere
 
gianor1
gianor1 il 17/10/07 alle 16:15 via WEB
Quando eravamo bambini, tutti ce lo chiedevano: cosa vorresti fare da grande? L’astronauta, il poliziotto, la ballerina e la maestra sono in pole position, seguono il pilota, la parrucchiera, il cantante, l ‘avvocato, il dentista, il cuoco, il medico e la rock star. Io personalmente ho avuto la fase "astronauta", trasformatasi poi in un timido sogno di diventare "insegnante" . Di solito da bambini si ha un sogno, ma non si fa niente per perseguirlo concretamente, semplicemente ce lo godiamo cosi come è: le ballerine ballano sempre, anche la mazurka, tanto è sempre musica, la maestra istruisce fratellini e cuginetti, la parrucchiera pettina le barby, la rock star suona la pianola ricevuta a Natale, il medico visita le pazienti ed un giorno, il gioco si fara piu interessante. Io ancora me lo chiedo cosa farò da grande, anche se ho 35 anni. Il mio sogno di adolescente si avverera mai?mah,improbabile. Eppure gli anni passano, e io ancor credo che un giorno farò l'astronauta, ancora sono sicuro che un giorno diventerò famoso.Tutti noi lo abbiamo creduto. Magari guardando la televisione e vedendo la macchina/casa extra lusso di turno ci siamo detti: quando saro famoso, me la comprerò. Tutti crediamo di essere speciali, ed un giorno ci svegliamo e siamo impiegati pubblici, muratori, pasticcieri, camerieri, giornalisti non pagati,insegnanti etc etc Si lo so, in fondo speciali lo siamo tutti.Ma cosa si prova a riuscire a diventare quello che hai sempre sognato?Quando si deve smettere di chiedersi "cosa faro da grande?" Buon pomeriggio,Gian
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 13:07 via WEB
E' vero, è vero. Tutti ce l'hanno chiesto e tutti sicuramente avremo dato una risposta o per sentito dire o con intenzione. La nostra generazione cmq è stata una generazione particolare e speciale in un periodo d'anni di cambiamenti sociali e di sviluppo generale in vari settori. Tali sogni per la grande maggioranza non avvengono quasi mai, è strada facendo che si forma una persona. Quando comincia a confrontarsi con la dura realtà dosando sicuramente capacità è istruzione. Ho imparato cammin facendo, che la sola istruzione non sempre è sufficiente se non mescolata in maniera propositiva alla pratica. L'agio e la tranquillità economica sono un raggiungimento importante e invitante. Da parte mia mi basta poter vivere tranquillamente, altri non possiedono nemmeno questo. Sognare in questi casi è un incentivo che aiuta e se uno ha davvero certe capacità dovrebbe poterle sfruttarle al massimo. Ma esiste sempre quel maledetto risvolto della medaglia, l'importante è essere noi stessi... mai emulare gli altri e non rincorrere troppe fantasie, come taluni invece fanno. Ciao amico gianor.
 
charliebrowna
charliebrowna il 17/10/07 alle 16:50 via WEB
Che viaggio nelle emozioni nelle speranze nei sogni di un giovane che si affaccia al mondo dell'eta' adulta. Con la sottotraccia di una malinconia nostalgia rabbia poesia veramente toccanti. Molto ben scritto e vibrante.
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 13:09 via WEB
grazie amico charlie. Non è stato molto facile, ma l'iniziativa mi ha entusiasmato ricamandola da quel tempo che ho a disposizione. E la prima cosa che mi è saltata in testa è stata abbinare il tempo del periodo a uno spezzone di me. buona giornata e a presto spero.
 
stelladanzanteforeve
stelladanzanteforeve il 17/10/07 alle 18:47 via WEB
emozionante Brubus, un abbraccio Marie
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 13:10 via WEB
Mi ha fatto piacere che l'abbia letto. Ciao carissima Marie
 
onice0
onice0 il 17/10/07 alle 19:00 via WEB
Me lo domando ancora anch'io! Bello e intriso di ricordi il tuo testo, un occhio a tutto il panorama sociale che cambiava dall'abito, alla musica...ancora una volta ringrazio writer(falco58dgl).Un sorriso
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 13:12 via WEB
Sto leggendo che bene o male tutti la pensiamo allo stesso modo. non si finisce mai di crescere e soprattutto d'imparare. La musica poi la vivo ed è presente nel mio codice genetico. ciao carissima.
 
unadonnaperAMICAdgl
unadonnaperAMICAdgl il 17/10/07 alle 19:57 via WEB
Tornerò con calma... merita periodo dopo periodo... perchè è la tua storia che ci hai donato e come tale va assaporata, vissuta e condivisa... Grazie
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 13:41 via WEB
Sì, nell'ambito di quegli anni ho messo una parte di me di ciò ho provato e vissuto. Non sono bravo nelle storie narrative di fantasia già è molto averlo scritto usando con forma insufficiente ma credo toccante. Me ne accorgo anche io rileggendola. Prego donnamica ^___^
 
inattesadi
inattesadi il 17/10/07 alle 20:56 via WEB
torno a leggerlo!si è fatto tardi!buona serata amico mio!
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 13:42 via WEB
Ci mancherebbe, riposati. Sapessi quanto ne ho bisogno io ora di farmi una pennichella...... ma non posso poi devo scappare di nuovo!!! Ciao Ma'.
 
blop
blop il 17/10/07 alle 23:03 via WEB
l'unica cosa non che vorrò fare da grande è...diventare grande.... un abbraccio...
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 13:43 via WEB
Già in questa riflessione hai il mio plauso. forse fa troppo male essere grandi..... Ciao blop un abbraccio anche a te
 
maryrose6
maryrose6 il 18/10/07 alle 04:05 via WEB
"Là dove fuori tutto appare e scompare per incanto e infamia."mi sono fermata due minuti in più su queste tue parole che mi trovano in pieno accordo....ciao Bru....mi fa piacere vederti in questo gioco...e sono curiosa di sapere cosa scriverai riguardo al mio post....ahahhaahah....attento !!!!....ahahahah...che dire...ti ho letto...è una bellissima pagina di diario....smack...mary
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 13:48 via WEB
Ho l'abitudine di porre pezzi di filosofia o poesia in ciò che scrivo oppure è una mia impressione. Cerco di vagliare e soffermarmi ogni tanto, secondo le mie capacità, sullo status delle cose e sulla vita delle persone. Quella frase mi è venuta di getto. In essa ho voluto interpretare alcune varianti, e tu degnamente sensibile e perspicace come sei me ne hai dato ragione. grazie amica maryrose.... eh certo che passo.
 
orsetta66
orsetta66 il 18/10/07 alle 10:02 via WEB
We we we , ma dimmi te se io quando debbo arrivare in questo blog, mi debbo fare un bel pinaticello? e no! no, Intanto complimenti Brubi, te l'ho mia detto che sei sempre stato un grande? be ma lo sai, si, e sicuramente del mio complimento non sai molto che fartene, pero' quello che hai scritto e' davvero importante, e gia' quante volte ci siamo posti questa frase? Cosa faro' da grande? Be oggi a 40 anni e fra poco anche 41, che dirti? me la pongo ancora, forse perche da piccoli, si fanno dei sogni e si dice sempre che ognuno vorrebbe fare le cose piu' belle , vorrebbe trovare un buon lavoro e poi incoronare un sogno importante nella vita, sposarsi, e avere dei figli, ma si sa' che dopo nel tempo, queste risposte cambiano eccome no? forse perche si diventa pu' grandi e certe cose si vedono sotto altri aspetti , oggi porbabilmente mi chiedo, una buon lavoro, una certa serenita' mentale, e soprattutto la mia salute, e si perche se non hai quella come fai a raggiungere determinate cose? per il resto penso proprio di non lamentarmi ma una cosa te la posso dire adesso? una bgiornata da una peste che ti vuole bene ciao Gius
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 13:58 via WEB
Mi sa che forse sta diventanto troppo serioso e moscio questo blog... a certi non piace. mi piace l'allegria, la compagnia, ma allo stesso tempo soffermarmi a pensare. Quello che ho vissuto io, ho provato io con l'anima aperta è sicuramente ciò che tanti come me avranno provato. Scherziiii????? Sai che ti aspetto sempre per leggere i tuoi commenti. Abbiamo un feeling credo. Da ragazzi si fanno tanti sogni, si spera in qualcosa di nuovo e positivo. Di più se non si proviene da una famiglia economicamente agiata, ma arrangiata. non tutti nascono nella bambagia. Le migliori persone credo siano tra la gente comune che sa vivere e vuole vivere. Scambiandosi, donando, apprezzando, rispettando tutto e tutti. Ci sono momenti che magari senti il bisogno di allontanarti. Cambiare, distaccarti per essere decisamente più crudo perchè tale comportamento si deve anteporre agli altri. Però la natura soggettiva fa il suo corso, riaffiorando in noi quello che ci ha regalato dentro e che non riusciamo a modificare. Se sei fatto di quella pasta, così rimani. Sai quante volte avrei voluto rivestirmi di anima nuova??? Uuufff quante. ma poi resto sempre quell'ingenuo, sempliciotto bonario di sempre. Che rabbia. Meglio così mi dico. Mi rimprovero di non essere stato più capace, più raziocinante, più intuitivo sulle mia aspettative e relativo futuro. E oggi eccomi qui, così. Ciao gioia cucciolotta anche io tvb!!!!
 
   
orsetta66
orsetta66 il 20/10/07 alle 15:50 via WEB
E ti lamenti? ma dai no carissimo amico, sai ieri facevo una piccola conosderazione con una persona che alal fine mi aveva solo stufata, non faceva alktro che farmi 100 mila odmande tanto che alla fine mi sono fermata e gli risposi dicendogli, senti ma per cas mi stati sottoponendo ad un ferreo interrogatorio' A quel puntomi disse ma no era soloper cercare un punto dove potersi basare la nostra comunicazione, appero' alla fine gli dissi senti questo interrogatorio fiume proponilo a qualche altra perche mi sono stancata tu puoi dire cio' che vuoi ma chi mi conosce sa' come sono, quindi anche tu resta il Brubino di sempre, perche tanto di gente che si vanta di essere perfetta ce ne sta tanta solo che alla fine sono peggio di noi, fidati amico mio, ah dimenticavo adesso vado a fare una torta , oggi piove se vuoi ti ospito ahahahahahahaha ecco mo me pestera' me lo sento , quante me ne dirai a raffica? ahahahahah ciao cucciolotto sei il migliore credimi
 
TomFollett
TomFollett il 18/10/07 alle 12:56 via WEB
Bru ti ho letto, tutto, fino in fondo... ma il commento non viene proprio fuori. Forse perchè gli altri hanno detto tutto. Più probabilmente perchè quando la vita si apre così intensamente le parole non servono. La questione di stile è retorica. Le emozioni forti sembrano acquisire sapore nel silenzio dopo le tue parole, come una confettura di melenzane sott'olio appena imbastita... E' ora di pranzo, e si capisce... ;-)
 
 
brubus1
brubus1 il 18/10/07 alle 14:04 via WEB
Si in effetti penso che siate bene o male sullo stesso giudizio ed espressione. Anche se un 'pillolone pesante' questa rivisitazione che mi riveste, ho voluto scriverla come mi sentivo l'altro giorno senza evocare fantasie o scritture per me difficili. Ho già finito di mangiare da poco, ma onestamente questo paragone non l'ho afferrato. Forse sono stanco e ho i neuroni atrofizzati. Son sveglio dalle 4 di stamattina e ancora..... Ciao Tom.
 
EvolutionMoka
EvolutionMoka il 18/10/07 alle 15:54 via WEB
Ciao brubus, la tua è una riflessione personale sul tuo passato... ben scritta, tanto che riesco a scorgerne le fotografie... mi è piaciuto molto la parte in cui parli della voglia di vedere tuo padre. Alla fine le cose cambiano e cambiamo anche noi, inevitabilmente. A presto. Giò.
 
 
brubus1
brubus1 il 19/10/07 alle 12:02 via WEB
Quando ho iniziato a scrivere il seguito mi è sembrato venire spontaneo e non ho badato molto alla forma ed eventualmente al contenuto. Semplice, naturale proprio come io volevo. Grazie Evolution e a presto.
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 18/10/07 alle 16:35 via WEB
Bellissimo post, uno dei più belli letti finora. Mi è sembrato che nel momento in cui hai cominciato a rievocare per scrivere un post, i ricordi ti sono venuti fuori come un fiume in piena e si sono mescolati con la tua vita d'adesso. E quello che era partito solo come un gioco è diventata una confessione disarmante e sincera, di rara bellezza.
Anch'io mi chiedo spesso " Cosa farò da grande?", ma l'unica risposta che mi sono saputa dare è, finché me lo chiedo non sarò mai grande :-))
Un unico appunto... per facilitare la lettura dovresti andare a capo ogni tanto.
 
 
brubus1
brubus1 il 19/10/07 alle 12:06 via WEB
Hai centrato e ho scritto ciò che tu dici al commento precedente in risposta all'amico Evolution. Penso che nella vita non ci si debba celare su argomenti che ci toccano da vicino e che fanno parte del vivere quotidiano nella sfera del nostro io, perchè parlarne può essere di sfogo e di aiuto per altri che hanno vissuto lo stesso problema. Cosa farò da grande .... sai che ancora io non lo so... ciao cara nuova amica e grazie davvero. Una serena giornata.
 
Pattivis
Pattivis il 18/10/07 alle 17:35 via WEB
Vado di fretta,adesso non ho tempo di commentare,passo dopo,ma ti lascio un bacione sul naso,con affetto,pat
 
 
brubus1
brubus1 il 19/10/07 alle 12:08 via WEB
Già la tua presenza è stata piacevole come sempre. Ciao carissima Patty un abbraccio.
 
nomore.norless
nomore.norless il 18/10/07 alle 18:38 via WEB
chissà perchè ricordare il passato è sempre triste, ma fa bene per ricordare chi siamo veramente, visto che spesso si cambia, "crescendo". Ciao, buona serata :)
 
 
brubus1
brubus1 il 19/10/07 alle 12:10 via WEB
In certi casi può esserlo magari in altri no. ma tutti aabbiamo qualcosa che ci turba quotidianamente nell'intimo, passato o presente. E' da lì che cominciamo a imparare chi siamo. Ciao cara nomore. Buona giornata e a presto :))
 
emmaladolce
emmaladolce il 18/10/07 alle 19:05 via WEB
Mi hai commossa sai? Ammiro il tuo coraggio e la tua capacità di scrivere. Un abbraccio.
 
 
brubus1
brubus1 il 19/10/07 alle 12:11 via WEB
Grazie davvero del tuo commento. So che sei anche tu una persona sensibile con cui posso confrontarmi scrivendo e leggendoti. Ciao cara amica. :))
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 18/10/07 alle 20:27 via WEB
Bella e personale carrellata negli anni '80...con le aspettative, i sogni,la riflessione su ciò che poteva essere e non è stato....un saluto affettuoso;-)))
 
 
brubus1
brubus1 il 19/10/07 alle 12:14 via WEB
Di solito cerco di affrontare sempre la mia coscienza e relativa personalità per saggiarmi meglio, per sapere cosa c'è che non va. A volte vi riesco a volte no. Ma ci provo lo stesso. ciao maestral è stato un piacere incontrarti on the web.
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 18/10/07 alle 21:41 via WEB
Ho trovato il tuo testo diverso dagli altri per il modo in cui è scritto e mi è piaciuto molto; per molti versi mi ci sono riconosciuta. Mi hanno fatto riflettere le considerazioni che hai fatto su tuo padre…quante poche domande ci poniamo quando i problemi non sono i nostri problemi, me ne rendo conto! Grazie comunque per esserti voluto presentare in modo così limpido e schietto a tutti noi. Un sorriso.
 
 
brubus1
brubus1 il 19/10/07 alle 12:17 via WEB
E' una parentesi vissuta, provata, sentita nell'anima in quegli anni. E' una cronostoria breve relativa al periodo molto sentita in tutti i sensi e non ho incontrato remore nel proporla agli altri. i blog devono anche essere un esempio di pagine di vita. Ciao amica allieva, è stato un piacere leggere il tuo commento e conoscerti virtualmente.
 
agentealcairo
agentealcairo il 18/10/07 alle 21:53 via WEB
Complimenti, brubus, un viaggio nell'anima a ritroso ma compenetrato nel presente e nel fututo che ancora è lì, intatto, ha già profonde radici ma gli occhi di un bambino.E' molto piacevole leggerti, non smettere mai di scrivere. Cris
 
 
brubus1
brubus1 il 19/10/07 alle 12:18 via WEB
Oh carissima ti aspettavo. So che ti piace leggere e in quel momento provare sensazioni che parlano di vissuto e con un tocco di sensibile esperienza. Ed è sempre un piacere trovare i tuoi commenti. A presto cara amica Cris. :)))
 
cateviola
cateviola il 19/10/07 alle 12:55 via WEB
sincero, vero, spontaneo.. il tuo testo è vivo. Un pagina di diario offerta a chi passa. GRAZIE! Ci vuole cuore e onestà per esser sempre semplicemente se stessi. Alla faccia del "virtuale"! un abbraccio
 
 
brubus1
brubus1 il 20/10/07 alle 15:02 via WEB
Ci ho messo davvero una particina di copione di quegli anni registrato nella memoria. Ciò che proviamo in ogni istante di questo terreno passaggio è un mattoncino in più di sensazioni. Grazie davvero cara amica nuvola ^___^
 
grazia.pv
grazia.pv il 19/10/07 alle 12:56 via WEB
Mai dimenticare il nostro passato. Mai dimenticare i nostri ideali, di giustizia, parità, uguaglianza, mai abbandonare le nostre passioni, i nostri sogni. Come dice Hilmet....
 
 
brubus1
brubus1 il 20/10/07 alle 15:04 via WEB
E' vero mai dimenticarli. Acquisirne di nuovi e incanalarli, insieme al nostro passato, verso positivi propositi sempre! Ciao carissima grazia un salutone :))
 
santaguero
santaguero il 19/10/07 alle 13:19 via WEB
la tua è una domanda che ci accomuna, come anche la passione per la stessa squadra di club...vuoi vedere che passare decenni dalla parte del torto... è servito a qualcosa... incredibile ma vero...un abbraccio amico mio, un abbraccio forte
 
 
brubus1
brubus1 il 20/10/07 alle 15:06 via WEB
Credo se lo domandino davvero in parecchi e sia generazioni passate, presenti che future. Un'altra facciata delle nostre incertezze. Anche tu sei interista?? Ciò non può che farmi tanto piacere eheheh. Un caro abbraccio anche da parte mia e a presto amcio santaguero.
 
cocacola80
cocacola80 il 19/10/07 alle 14:42 via WEB
Devo trovare 5 minuti per leggere questo post...per ora ti lascio un bacione ^_^
 
 
brubus1
brubus1 il 20/10/07 alle 15:08 via WEB
Ti aspetto carissima!!! Io invece devo passare anche da te. un sereno week a te e f.glia ^__^
 
pinguina_felice
pinguina_felice il 19/10/07 alle 18:44 via WEB
Descrivi un periodo che io non ho vissuto, ero troppo piccola, ma lo rendi reale!Comunchi sentimenti forti e li fai arrivare al lettore!Complimenti!Solo su una cosa mi fai tirare un respiro di sollievo...sono ancora in tempo per decidere che cosa farò da grande!Bene!
 
 
brubus1
brubus1 il 20/10/07 alle 15:12 via WEB
Devo dire che sono stati dei begli anni. E noi più grandicelli che li abbiamo direttamente vissuti, chi in meglio chi in peggio, rappresentano sempre un passaggio con bagaglio immagazzinato dentro, come la normale crescita di qualsiasi individuo che viva ogni generazione. grazie amica pinguina. E' stato un piacere conoscerti.
 
herice
herice il 19/10/07 alle 19:41 via WEB
“cosa farò da grande” è l’interrogativo che a volte mi pongo anch’io. Credo che quando l’infanzia non sia nettamente serena lasci segni indelebili e maggiore sensibilità. Mi piace la forza che esprimi nelle tue riflessioni, il modo che hai di reagire.Bello scritto
 
 
brubus1
brubus1 il 20/10/07 alle 15:15 via WEB
Più leggo i vs. commenti, più mi rendo conto di non essere assolutamente il solo a pensarla così. Ciò è confortante. Onestamente mi trasporto questo fardello piacevole di sensazioni che si tramutano in sensibilità che a sua volta mi piace diffondere. la vita riserva sempre alcune sorprese col suo compagno destino. Destino non scelto da noi. Ciao herice spero di ritrovarti e grazie davvero del prezioso commento.
 
Eva_8
Eva_8 il 19/10/07 alle 22:02 via WEB
Ciao! Ho conosciuto leggendoti un po' di te. Sei grande:ora.si si...da quel che racconti.... :) Notte.. Eva
 
 
brubus1
brubus1 il 20/10/07 alle 15:17 via WEB
Come anche ad altri precedenti post se ti ricordi, che so ti erano piaciuti. Non sono il tipo che nasconde le difficoltà della vita e credo bisogna parlarne, nonostante il percorso distratto di tutti i giorni. grazie e ciao amica cara. A presto!!
 
inattesadi
inattesadi il 20/10/07 alle 10:30 via WEB
Gran bel lavoro mio caro brub,scritto con grande classe come sempre!gli anni 80 sono stati veramente particolari,io ero un po più piccolino,ma sono chiari alcuni ricordi,è stata una generazione strana,c'era il compito di tenere testa al 70 fiero.è stato un decennioconsapevole e non!bravo davvero complimenti amico mio!buon fine settimana!
 
 
brubus1
brubus1 il 20/10/07 alle 15:22 via WEB
E' stato un decennio più cresciuto, con la possibilità di riprendersi dagli ultimi cinque anni '70 che hanno visto un pò di cambiamenti particolarmente negativi in Italia, economicamente, soggettivamente, in cronaca e varie. Sono contento che l'abbia riletto, aspettavo un tuo spassionato commento, davvero troppo lusinghiero.... te possino. grazie amico mio. Sereno week!!!
 
nausychaa
nausychaa il 20/10/07 alle 18:02 via WEB
"ti ho visto" mentre ti proiettavi nel futuro, ma soprattutto ti ho visto mentre ora, rivolgi lo sguardo all'ieri ed è stato semplice, affiancarmi a te, in quegli anni che sono all'incirca gli stessi miei. Ma quello che mi ha colpito, mi ha emozionata, e mi accompagna ora nei pensieri è il tuo essere così bello e complesso allo stesso tempo. Noi che volevamo fare, che volevamo dimostrare a noi stessi che avremmo fatto qualcosa di positivo per gli altri, come se "i grandi" non ne fossero stati capaci, ma noi ce l'avremmo fatta perchè sapevamo cosa volevamo e come la pensavamo. Poi il tempo non ha avuto cedimenti e noi qualcuno e ora ci sentiamo giovani a volte, meno in altre, e riguardiamo indietro chiedendoci dov'è quel bambino, quel ragazzino, quel ragazzo, quell'uomo giovane che avrebbe fatto di sé, per sé e per altri chissà che. Hai fatto tanto, sai? Hai modellato in te un uomo sensibile e profondo e mi riempie il cuore questo... ti saluto caro amico degli anni '60... e ti abbraccio.. daniela
 
 
brubus1
brubus1 il 21/10/07 alle 12:53 via WEB
Già noi che volevamo sradicare vecchie usanze forse un poco annacquate per le nostre future esigenze. Che abbiamo combattuto per nuovi valori e ideologie. Che ci abbiamo creduto, nonostante il tempo passasse e portava con se la conferma che crescevamo accanto ai personali problemi di cui non potevamo e ancora non possiamo dimenticare. Grazie amica nausy per l'encomiabili parole che mi hai lasciato. ti auguro una serena domenica di cuore. A presto.
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 20/10/07 alle 21:02 via WEB
Bel racconto, brubus.
Toccante come non mai il rapporto mancato con il padre dove viene fuori tutto un groviglio di sentimenti autentici. Se un appunto ti devo fare, secondo il mio modesto parere il testo è lungo.

In ogni caso la prova è superata brillantemente. E ti auguro un felice fine settimana...

 
principessapersiana
principessapersiana il 21/10/07 alle 09:04 via WEB
Un racconto intenso di sfumature, ricordi, pensieri, desideri, volontà, sogni, partenze, traguardi,.... ho riconosciuto diverse note tipiche del mondo dell'adolescenza e del contesto socio-culturale in cui ho vissuto* Mi sono commossa, mi hai emozionato, mi hai fatto riflettere...grazie brubus per averci donato questo spaccato del passato... "Vivere una vita più intensa e luminosa, diventare un essere pensante, operante e indipendente.": mai perdere di vista questo proposito* Un abbraccio*
 
 
brubus1
brubus1 il 21/10/07 alle 12:55 via WEB
Ciò che è stato del nostro passato, nonostante il vivere quotidiano, annacqui sensibilmente i ricordi, una parte di essi rimangono ancorati saldamente e sono stati e sono tuttora utili per il raggiungimento di nuove sfere di personalità. una personalità che formandosi resta radicata, ma in continua trasformazione e sensazione. un caro abbraccio amica prince.
 
scugnizza63
scugnizza63 il 21/10/07 alle 11:28 via WEB
buona domenica
 
 
brubus1
brubus1 il 21/10/07 alle 12:56 via WEB
Altrettanto a te simpatica amica ^__^
 
santiago.gamboa
santiago.gamboa il 23/10/07 alle 02:40 via WEB
Come eravamo Questo messaggio è rivolto a tutti, nessuno escluso! Accogliendo la proposta di Claudio (alias Writer alias falco58dgl) chiediamo il tuo consenso a pubblicare su tuttiscrittori il racconto con cui hai partecipato al gioco letterario "come eravamo". Sul sito saranno pubblicati "tutti" i racconti che manifesteranno tale volontà. Ti chiediamo anche di dirci quali sono stati, secondo te, i tre racconti migliori (escludendo quelli di SantiagoGamboa, Writer, Elliy e Kremuzio). I migliori racconti da "voi" scelti, assieme ad altri scelti da tuttiscrittori, saranno probabilmente letti in una trasmissione radiofonica web (in streaming) a cadenza quindicinale. Di cui daremo notizia al più presto. Per esprimere il consenso ed indicare i tre racconti da te scelti, manda una mail a tuttiscrittori@libero.it indicando nell'oggetto "come eravamo". Abbi cura di indicare il tuo nickname e quello dei tre autori da te preferiti. Un saluto e un abbraccio, Gianfranco (alias Santiago)
 
 
brubus1
brubus1 il 23/10/07 alle 20:32 via WEB
Caro Giancarlo ho letto l'iniziativa che mi hai scritto e ritrovato poi nel blog 'tuttiscrittori' e ti comunico che per me non ci sono problemi nel condividere tale iniziativa. c'è solo un piccolo dettaglio che ancora non sono riuscito a leggere altri che vi hanno partecipato per mancanza di tempo. Cercherò a breve di colmare la mancanza e di scegliere 3 fra quelli che mi sono più piaciuti. Ti auguro una buona serata con abbraccio. (Giuseppe, alias brubus)
 
animafragile11
animafragile11 il 23/10/07 alle 13:34 via WEB
"Magari sputargli in faccia, iniettargli il mio veleno, pestarlo di botte per il male che ha fatto a mia madre e a me. Poi invece baciarlo, stringerlo più forte che mai tra le mie braccia e sussurragli dolcemente in un orecchio la parola, papà!"...CHE DIRTI CARO AMICO? Scritto sapientemente. Delicato e Diretto quanto basta. Ricco di immagini e riflessioni e spunti direi....Ma la frase che ho riscritto...quella mi ha toccato l'anima..e m'ha fatto sentire il dolore di un figlio...che non conosce il genitore...Rabbia, orgoglio..e. tenero amore di figlio!BELLISSIMO!!(lo segnalo tra i primi tre che mi sono piaciuti di più" COMPLIMENTI!!(ma sei uno scrittore di mestiere?)
 
 
sinemoiaquai
sinemoiaquai il 23/10/07 alle 20:01 via WEB
Bravo! Cosa farò da grande? La mia vicina di casa vuole diventare psicologa,, con due figli non è facile! Ne so qualcosa io, nel farle gli auguri, non ho detto dei sacrifici! Lo capirà da sola , se riuscirà. Capisco la rabbia, come non comprenderla, colpisce come un pugno, un diretto, dritto al centro dello stomaco,qua
 
   
brubus1
brubus1 il 23/10/07 alle 20:49 via WEB
Dovremmo ogni tanto riflettere su noi stessi e su tanti fatti e persone che ci circondano. fare il mestiere del genitore non per nulla facile, anzi forse è una professione altamente delicata. Lo stesso dicasi dei figli quando crescono nel capire i propri genitori. Spesso ci soffermiamo troppo sulle apparenze senza scavare e senza costrutto. Un affettuoso saluto sinemo.
 
 
brubus1
brubus1 il 23/10/07 alle 20:43 via WEB
In quel momento scorrevano ricordi, pene, sorrisi in mente e parole all'unisono come fiume sulla tastiera e non mi sono reso conto di come gli altri avrebbero interpretato questo 'flashback' personale. Noto con piacere che è stato apprezzato anche da te. Sono del parere che non bisogna nascondersi alla realtà ed agli altri e che la vita è fatta anche d'immani verità che non tutti riescono a percepire, confidandosi o per timore o vergogna. Eppure farebbe tanto bene per lasciarsi andare alla riflessione di chi e cosa ci circonda. No animafragile, non sono uno scrittore. Ultimamente da più parti (non solo qui) mi stanno invitando e incitando a seguire ed esprimere tale propensione che sino a poco tempo fa (e forse ancora) sembra impossibile per me. Ti ringrazio davvero per il tuo commento e le belle parole. Spero ci ritroveremo presto. Un sentito saluto.
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 23/10/07 alle 22:41 via WEB
Leggendo, tutto d'un fiato, mi sono resa conto che dovevi essere un coetaneo...Stessi ricordi, stesse emozioni...Bello...Ma non è che a noi del 61 hanno dimenticato di installarci un pezzo, che stiamo ancora a chiederci cosa faremo da grandi?...Un sorriso...
 
 
brubus1
brubus1 il 28/10/07 alle 08:53 via WEB
Anche io mi sono reso conto dal tuo profilo che siamo ambedue di quel periodo. Ci poniamo bene o male tutti la stessa domanda... 'Cosa faremo da grandi?' Credo che alcuni lo sappiamo già, altri come me che ancora desiderano 'crescere', invece non lo sanno con certezza. Ciao Crepuscolo buona domenica.
 
fenicenera1968
fenicenera1968 il 27/10/07 alle 15:29 via WEB
bellissimo..un viaggio nei desideri e nella voglia di crescere.. cosa farò da grande, un pensiero che ancora oggi a quasi 39 anni mi inquieta... ps scusa il ritardo
 
 
brubus1
brubus1 il 28/10/07 alle 08:56 via WEB
Scusate scusata eheheh, sapessi come sono in ritardo io col poco tempo che ultimamente ho a disposizione. Ancora dovrei leggere altri post che hanno partecipato a questa bella iniziativa di Writer. Amica fenice vedo che siamo tutti sulla stessa barca ponendoci lo stesso interrogativo come ben dici, inquietante... Buona domenica.
 
francylamatta
francylamatta il 28/10/07 alle 16:22 via WEB
ho letto i commenti...penso non ci sia nulla da aggiungere, solo una tua frase mi ha fatto star male...un bacio con tantissimo affetto...Ah per quel mio problema, ho finito la terapia e pare vada tutto bene, mi sa che stò gesù cristo non mi vuole lassù...pure a lui sto sulle p... Ciao
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 28/10/07 alle 19:05 via WEB
fase ultima... ti aspetto sul nostro blog e su quello di Santiago
 
adoroilmare57
adoroilmare57 il 03/11/07 alle 12:02 via WEB
...come spesso succede quando giro nei blog, non leggo i commenti di coloro che mi hanno preceduto. Così, giusto per mantenere sempre la mia idea iniziale..questa volta non ho letto nemmeno il post che hai scritto..lo farò dopo, giuro. Intanto mi scuso per questo e spero mi perdonerai se dovessi commentare qualcosa diverso dal titolo che hai dato...Ritengo che la scelta, su quello che farò da grande, dipenda da molti fattori. Uno di questi è la tranquillità interiore. La ritengo fondamentale per non sbagliare nel momento in cui si 'investe' nel proprio futuro. L'elenco potrebbe proseguire con altri elementi importanti e necessari: una stabilità affettiva, idee, intraprendenza..Questi naturalmente sono consigli ( parola molto grossa detta da me ) che mi sento di dare a chi ancora non ha ancora iniziato nessuna attività..i giovani. Per quello che mi riguarda, ho difficoltà a darti una valida risposta..sono ad un punto dove tutti gli elementi che ho sopra elencato mi stanno lasciando uno ad uno mettendomi non poco in crisi. Il lavoro non è più garantito, troppi e alti sono gli investimenti che mi permetterebbero (forse) di continuare..sono sempre stato uno sportivo e in gioventù ho avuto parecchie soddisfazioni in diverse discipline, questo era il mio campo. Avendo ascoltato i miei genitori, preoccupati solo da un posto 'sicuro' , mi sono fatto deviare, per educazione e rispetto..però facendo così non ho potuto dare sfogo alle mie iniziative che purtroppo sono arrivate solo e troppo tardi e non nel settore che amavo...ora ho dei rimpianti ma non posso permettermi di piangere più di tanto, così proseguo in questa mia routine che mi sta 'logorando'..pazienza. Spero solo che i miei figli riescano dove non ho potuto io, di sicuro non gli impedirò di sfruttare le iniziative che si sentiranno di sostenere....un saluto
 
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ANTICONFORMISTI




















 

ORCI (VASELLAME)

Orci



 

MONDO GAY







FILM: Mambo Italiano
Il film racconta molto bene lo spaccato sociale in cui si muove Angelo, giovane gay alle prese con dei genitori conservatori che sognano per lui il più classico dei matrimoni. Graziosa commedia che in maniera bonaria prende in giro certi usi, costumi e pregiudizi di un'italia meridionale ormai matura per il cambiamento radicale. Un semplice flash con un amico che, dopo il matrimonio di copertura, descrive bene l'ipocrisia che molti praticano tra le ombre notturne. Indimenticabile la scena finale della passeggiata dei genitori di Angelo con il figlio e il nuovo "genero", dove anche le persone più rozze e tradizionali, riescono a superare le proprie omofobie e accettare scelte diverse. Da vedere!

LIBRO: Corpi Contro
Dopo la fine di una lunga storia d'amore con una coetanea, un uomo bello e di successo vede la propria vita cambiare radicalmente: incontra Claudio un giovane artista e se ne innamora. Da questo momento, l'uomo ripercorre la storia appena conclusa confrontandola con la passione nascente per Claudio: da lei a Claudio, da un corpo a un altro. Di lui ama la virilità, di lei amava la femminilità. Di lui i peli sul petto, di lei il seno prosperoso. Di lui la barba incolta, di lei la pelle liscia e bianca. Dettagli steriori eppure la gente etichetta tutto, e l'uomo sa che questa sua attrazione per Claudio avrebbe finito con il farne un omosessuale, almeno agli occhi del mondo esterno. Ma lui non vuole far parte di un gruppo. Sa che amare Claudio è restituire un pezzo mancante a se stesso.

LIBERTA'=DIRITTI X TUTTI

anche OMOGENITORIALE

 

SCOPERTE & INVENZIONI

E' datata 1963 la presentazione della prima musicassetta da parte della società olandese Philips. La piccola cassetta di plastica di 10 cm per 6, che renderà di colpo vecchi e superati i precedenti registratori a bobina aperta, troppo voluminosi e complicati da usare, può registrare un'ora di musica (poi due e perfino tre) su un nastro che scorre a 4,75 cm al secondo, consentendo un'ottima resa musicale. Questa innovazione sarà destinata a rivoluzionare il mondo della musica "portatile" e, ancora 30 anni dopo la sua immissione sul mercato, con ben 3 miliardi di pezzi venduti all'anno, costituirà il mezzo principe per diffondere le "sette note".


"Il fazzoletto che levo dalla tasca, disse D'Annunzio, ha l'odore dei fiori appassiti e della cera strutta". Al di là del volo poetico, è indiscutibile l'importanza del fazzoletto, che ha fatto la sua apparizione fin dai tempi in cui... Berta filava. Nei secoli ha cambiato grandezza, look e, ferma restando la distinzione tra quello maschile e quello femminile, tuttavia è sempre servito per compiere i soliti gesti: soffiarsi il naso, asciugarsi le lacrime e il sudore. Ma qualcuno, la società americana Kimberley-Clark Co., nel 1924, ha ritenuto che fosse giunta l'ora di dare una scrollatina a quel mito, adoperando la carta al posto della tela, e di chiamarlo kleenex. In Italia l'"usa e getta" anche per le lacrime ed il sudore è arrivato nel dopoguerra, portato dai soldati alleati.
 

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GRAZIE per i riconoscimenti
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