Ceithre's Days

ma sì! Un po' occupata, un po' incasinata, un po' svogliata ma tutto sommato non manco da qui perchè sto male!!

Parti in anticipo con gli auguri né!!

grazie del bell'augurio ! ricambio con affetto

questo "anche" significa che sei felice, vero? ne sono contenta e ti auguro un mondo di bene

hai di nuovo abbandonato il blog?

no ma scusa, tu non l'avevi chiuso il blog? E non mi dici niente che non l'avevi chiuso??? vabbè ti perdono :-) ciaooo p.s. condivido appieno il contenuto del post. Troppe volte ci si dimentica del fatto che un figlio è prima di tutto un dono!

fatto... finalmente direi... ;)

Sono d'accordo con quanto scrivi, mi piace la frase: un figlio è un dono, non un diritto (dell'adulto). E il diritto di un bambino qual è? Io credo che spesso si dimentichi di dare una risposta a questa domanda.

Non so rispondere in modo sincero alla tua invettiva, perché non sono capace di leggere dentro me stessa su questo punto. Ho avuto il mio primo figlio a 23 anni e poi ne ho avuti altri 3. Non ho quindi mai sperimentato questa fortissima pulsione che definiamo "orologio biologico". Non posso dire, quindi, se non mi sarei comportaa nello stesso modo, se non avrei sentito anche io il desiderio irrefrenabile di un figlio. Credo che possa succedere e, se guardo la mi voglia di maternità, credo che mi sarebbe potuto succedere.
e credo anche che ci siano situazioni, nella vita interiore di una persona, che non rispondono a nessun appello alla logica.

Io sto vivendo la tua stessa situazione, sia pure dall'esterno, con il figlio di una coppia di amici. Lui studia solo se ha qualcuno alle costole (spesso quel qualcuno sono io), cerca mille scuse per non studiare, parla parla parla ... a volte anche di argomenti molto personali e profondi! E non parliamo dei risultati... La mamma lo sgrida e lo punisce in continuazione, il papà ci fa lunghi discorsi e ragionamenti, io lo sto ad ascoltare quando parla e lo faccio studiare quando sembra ben disposto, ma il risultato non cambia. Problema: si sta ribellando a noi adulti? la scuola è un elemento della sua vita che lo fa soffrire? (e conoscendo i miei colleghi di quella classe non lo escluderei affatto) Sta rivendicando un'autonomia di scelte che noi adulti non siamo stati disposti a concedergli? Cosa cavolo ci sta dicendo con il suo rendimento tendente a zero????? Di solito sono bravina a rimotivare studenti dispersi, ma L. è una brutta gatta da pelare anche per me... L'unico suggerimento che posso darti, ammesso di averne un qualche titolo, è di non smettere di porti domande su quel che F2 sta cercando di dirti con questo atteggiamento. Risposte? Ah, saperlo...