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Empire Of slack

Un poeta non è nulla se non l'ombra di sè stesso

 

 

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L'età verde

Post n°101 pubblicato il 18 Maggio 2015 da christie_malry

 





Garrison stava in casa sua, nella sua stanza, vicino
al suo letto, con le mani distese sulla scrivania a
vergare qualche foglio di poesie e raccontini brevi,
e a dare un'occhiata lunga fuori dai vetri, che non
lo separavano dalla giornata splendida di giugno
e dai suoi riverberi possenti. Era garrulo e micidiale
in quei momenti. Trovava linfa nelle dita e fertilità
nel cervello mentre scriveva a più non posso. Fino
a indolenzirsi la mano. Poi l'idea del martello secco
e ben lucido, dal legno quasi intarsiato talmente
era chiaro e bello... Beh, gli dava ancora più serenità
e decisione. Il limpido martello lungo era appoggiato
nell'interno della scrivania accostato a pochi
centimetri dai suoi piedi irrequieti. Si sentiva forte
e lucente, come quella giornata che alle sei non
terminava mai. Percepiva una grande energia.
Fu così che quando Fiore entrò in camera sua
con il ghigno deforme del pederasta inflaccidito
e corroso, e lo salutò, e cominciò a carezzarlo sulla
testa scura con le dita nicotinose e il puzzo di
grappa a buon mercato...Fu allora, dicevo, che
Garrison prese il martello scivolando con le dita
fra le sue stesse gambe, e alzandosi di scatto
si accostò in viso alla marcescenza facciale di
Fiore e gli sorrise con tutta l'infinita vittoria di
questa strana Terra. Poi lo colpì potentemente
al malleolo facendolo piegare in ginocchio, e
gli sferrò un fendente sotto l'orecchio, mandando
gli in frantumi tutta la mandibola. Fu proprio così
che fece Garrison a dodici anni. Contro Fiore che
di anni ne aveva 47. E quando entrò la mamma
e vide tutto quel sangue e i frammenti d'osso
si mise a urlare come una matta. Ma era stata
Lei a dire al porco individuo di fare pure un salto
in stanza da Garrison a salutarlo, come faceva
sempre, come aveva sempre fatto approfittandone
per toccare il ragazzino. Ma si sa, i Genitori sono
ignari e rimangono sempre stupiti se e quando
vengono a sapere come si sono realmente svolte
le cose. Loro hanno fiducia negli amici...E la
fiducia Greta e Simon la mantennero anche
al processino, dove Garrison fu condannato
a due anni con la condizionale per lesioni
aggravate preterintenzionali. E Garrison era
garrulo e felice pure quel giorno. Si era cucito
la bocca con i suoi e con la giuria per la vergogna,
ma dentro di sé parlava tantissimo, e gli si
illuminavano le pupille a guardarlo: perché sapeva
che Fiore Antoine non l'avrebbe più sfiorato, forse
più nemmeno guardato. E si mise a correre fuori
dal tribunale, e a fare la ruota, e a saltare le
siepi come un pazzo. L'Estate gli sbocciava
dentro, e come un petalo in fiamme s'addolciva
alla semplice brezza.
Era il 1927.





 
 
 
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