trampolinotonante

ritornerò...in ginocchio da te!

e io ti accoglierò a braccia apete!! con un gelato al pistacchio e frutti di sco!! e poi linguine allo scoglio. Però prima un bel vassoio di ostriche giganti fatte venire apposta dalla Normandia!!! Ti và ?? !!! cucino io, e spero che al tuo sposo e al piccolo boy piacciano le cose che preparo!!

Se ce ne è motivo..... :-))).
Buona serata :-)))

c'è sempre un motivo!! credimi!! Però se penso all'altra guancia, non son mica tanto d'accordo co sta umiltà!! In questo mondo , poi!!! così com'è fatto!Hai ragione, quasi quasi!! perchè chi pecora si fa il lupo se la mangia!! P ma io parlavo nel senso che bisogna sempre mostrare di meno di quel che si è e di quel che si ha!! Su questo sarai d'accordo!!:)

io non sono una che ostenta ma umile nemmeno,sono ben consapevole del mio valore

gli altri mi vedono a metà fra umile e sicura di me,diciamo che sono discreta e signorile(e non modesta ahahha)

Ho capito. Hai ha testa ben sollevata ma senza essere altezzosa. Parlerei di dignità e di schiettezzaq!! Ti fanno onore ste cose! tt

hai espresso più chiaramente di quanto abbia saputo fare io il mio pensiero!

se sei consapevole del tuo valore, - e questo è un merito da non sottovalutare - puoi benissimi metterti in discussione, in quanto ti dono sicurezza in te stessa! tt

sì infatti,so mettermi in discussione ma senza farmi mangiare il riso sul cappello,tanto per restare in tema orientale:-)

Dipende, però ogni tanto provare a non sentirsi chissà chi non guasta.

Come dicevo a SAKRATES, occorrerebbe dire sempre di meno di quel che sappiamo e che siamo. Però l'orgoglio non và seppellito! Ma quello che dà fastidio è l'èostentazione " pervicace" del sapere, la cosiddetta " SPOCCHIA", sono le cose che dan fastidio!! da non confondere con la superbia, che è tutt'altra cosa. La spocchia si manifesta come la presunzione di sapere ad ogni più sospinto e tende a mettere in basso gli altri! La SPOCCHIA è sfrontata e si avvale di atteggiamenti proprio insulsi! Ce ne sarebbe da dire!!ma smetto, se no dico troppo! Ma l'0umiltà ben calibrata , premia sempre, a patto che ..... a patto che.... a patto che ... essa si accompagni all'INTELLIGENZA!!!! e il punto è proprio questo!! tt

Io sarei per dire ciò che si sa o si è senza presunzione di avere verità assolute in tasca credendosi il Padreterno, o cercando di umiliare chi ne sa meno.:-)

a me dicono che sono fin troppo semplice di modi,potrei dire umile sebbene io abbia molte capacità non ne faccio mai sfoggio.Non mi piace ostentare

Gentile YOKO!!naturalmente ci siamo frequentati pochissimo, quindi io non posso sapere perfettamente tutto di te, di come sei fatta, ecc.... ma mi son bastate due-tre piccoile cose per sapere che 1° sei sincera e dici quel che pensi, senza tanti giri di parole 2° sai il fatto tuo e quindi guardi la realtà e ad essa ti conformi; 3°non fai male a nessuno, ma nel caso c9i sia bisogno, ti difendi. 4° sei simpaticissima Perciò, sta pur certa che gli altri ammirano ste qualità e l'approvcazione degli amici a volte conforta , a nzi è indispensabile! ti volevo in ulktimo riportare un pensiero dallo ZIBALDONE del leopardi: " Spesso o quasi sempre, le buone maniere e la delicatezza d'animo, vengono scambiate per debolezza ". Un caro saluto! tt

E' un commento stupendo e ancora di più mi sento onorata della Tua amicizia!Devo assolutamente postarlo da me per averne un ricordo!!!Posso? In caso lo cancello se non ti fa piacere,grazie,mi sollevo il morale,oggi il polso operato fa tanto male...

io credo che l'umilta' come la intendi tu sia una situazione non di partenza ma di arrivo, nel senso che devi avere un buon grado di autostima per non ostentare quel poco che sei (tu generale non specifico, altrimenti mi togli il saluto....), ma al tuo interno devi sapere che un po' vali e che vali quel tanto che ti aiuta....la cd. "spocchia" a parer mio è l'ostentazione degli insicuri....come quando in battaglia hai poche truppe ma mostri un gran da fare per intimorire l'avversario.....e in genere quel genere di spocchia si basa su cose che non hanno un vero valore. Un saluto ....ho il pc malandato....ci sono poco e quando ci sono ci sono male....ma un passaggio qui lo faccio anche solo per leggere....ciao!!! :)

non sono d'accordo, poichè nel caso tuo ciooè secondo il tuo ragionamento, l'umiltà non è veramente sentita ma è frutto di un calcolo. Io invece parlo di un sentire profondo che ha "naturalmente" in sè il rispetto per l'altro, e anche il non esaltarsi troppo perchè sarebbe vanità. L'umiltà non è frutto di un calcolo, altrimenti è come fare la carità a un poveraccio, all'uscita della chiesa e aspettare che tutti ti guardino. Forse sono stato più chiaro, ma ho cercato di capire la tua riflessione. Ciao, mpt! tt

mi dispiace, ma non l'hai capita proprio. io non ti sto dicendo che te le devi imporre o che deve essere una maschera(calcolo)ma che deve essere frutto di una conoscenza delle proprie possibilita'....solo in quel modo tu sai essere veramente umile...perchè sai quello che sei , altrimenti è puro servilismo e non vale proprio niente. ciao. stammi bene mp

no, e poi no!! io non intendo manco l'umiltà come conseguenza del sapere perfettamente le proprie possibilità, ma come una dote dell'anima,una virtù innata, un habitus, indipendentemente da tutto il resto,ma capace di manifestarsi anche senza pensarci! Il fatto di conoscere le proprie possibilità e i propri limiti, è unì'altra cosa. Per umiltà intendo quella che traspare del quadro dei primi del '900, di quella coppia di contadini che lavorando la terra , all'Angelus e al suono della campane lontane, in piedi si raccolgono inpreghiera. Pe umiltà intendo quella che traspare dal capolavoro sublime dell'Albero degli zoccoli di Olmi!! Sti personaggi del film non conoscevamo i propri limiti, ma la loro umiltà era un habitus! Ti conosco poco, ma per quel che ho visto di te, tu hai un pò di quella umiltà di cui parlo e ti faccio i miei complimenti! tt

aggiungo n'altra piccola considerazione: parlo di quel senso di frustrazione che un complesso di inferiorità genererebbe avendo la consapevolezza di essere o povero o ignorante, rispetto a chi è ricco e sapiente (nel senso che sa tante cose non nell'accezione nobile del termine). Questo senso di frustrazione lentamente si radica come un mal sottile e condiziona la vita, non solo degli adulti ma anche e soprattutto dei giovani, che facilissimi ad essere intaccati, avvertono come disagio esistenziale il NON AVERE ma anche il NON SAPERE!! ci tenevo a porre sta riflessione! tt

termino dicendo che l'umiltà che intendo è quella che ho espresso ( molto modestamente) nel mio disegno inserito nel post!E poi non è bisogna essere poveri e contadini per aver quel tipo di umiltà che ho raggigurato; si può essere ricchissimi e sapientissimi e avere la stessa umultà. Peer cui l'umultà è una casa non dell'AVERE, ma dell'ESSERE!! Grazie per la pazienza!tt

mi sembra di essere umile...ma potrei anche sbagliarmi! ciauz

cara Gioia, ti conosco pochissimo, ma quanto basta per dire chiaramente che non hai paura a dire quel che sei e quel che sai o che non sai! La tua grande virtù è la chiarezza!E' una dote un pò rara, anzi rarissima, e che quindi comporterebbe pure il fatto di NON DOVER essere umile. Sei già quel che sei e tanto basta e l'altro ne piglia subito coscienza e si comporta di conseguenza!! Questo oenso io di te, e dico , ripetendomi, che sei fortunata a essere così.tt

se ami..auguri, ma anche se non ami, ma tu ami le donne, l'arte...tutto!

grazie! amare in tutti i sensi è la fine del mondo. tt