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PERCHE’ E’ MEGLIO NON EVOCARE I MORTI di O.M. Aivanhov

Post n°623 pubblicato il 06 Maggio 2013 da alf.cosmos
 

PERCHE’ E’ MEGLIO NON EVOCARE I MORTI di O.M. Aivanhov

 

 

Non sono sempre le medesime Anime che vengono a incarnarsi sulla Terra. Spesso può succedere che ritornino dopo millenni, ma non è obbligatorio.Questo perché la Terra non è l’unico luogo dove le creature possono fare degli stages ed evolvere. Dovunque nell’Universo ci sono «Terre» dove le creature si istruiscono. Quindi, nella stessa maniera come degli Esseri vengono sulla Terra da altri pianeti per compiere determinate missioni e se ne vanno dopo aver svolto il loro compito, altri Esseri abbandonano la nostra Terra per andare su altri pianeti. Nel momento in cui l’uomo muore, le porte della Terra si chiudono dietro di lui; egli si trova impegnato in un’altra corrente e non ha il diritto di ritornare indietro. Ecco perché non è bene evocare i morti: perché si impedisce loro di evolvere. Bisogna pregare per loro, bisogna inviare loro Luce affinché evolvano, affinché si liberino, ma non bisogna aggrapparsi a loro per trattenerli, e soprattutto non bisogna cercare di ricondurli verso la Terra.

 Negli antichi testi si trovano numerosi racconti di evocazioni dei morti. Si sgozzavano degli animali e col loro sangue si attiravano le loro anime.

 Naturalmente la maggioranza degli esseri umani, quando abbandonano la Terra, non vengono immediatamente liberati dagli attaccamenti terrestri: rimangono legati ai loro parenti, ai loro amici (oppure anche ai loro nemici !), a luoghi, a possedimenti e, se non sono sufficientemente evoluti, se non hanno ancora nel loro Cuore e nella loro Anima il desiderio di scoprire altre dimensioni e andare verso Dio, girano attorno a quegli esseri, a quelle case e a quegli oggetti. Sono delle Anime erranti che soffrono e che non possono ancora svincolarsi, a meno che degli Spiriti luminosi non vengano ad aiutarli. Invece, coloro che già sulla Terra sono vissuti nell’amore, nella Luce e nelle virtù, abbandonano molto rapidamente il loro corpo e prendono il volo verso mondi sublimi, dove navigano nella felicità e nella gioia. Da là possono inviare correnti benefiche a tutti coloro che hanno lasciato in basso per aiutarli e proteggerli, ma non ritornano mai verso di loro, mai scendono come molti immaginano. Dal momento che sono morti, sono molto lontani dalla Terra e non ritornano.

 

Direte: «Ma allora come avviene che gli spiritisti credono di entrare in comunicazione con certi personaggi illustri del passato?»

 No, in realtà non è con loro che comunicano, ma ecco che cosa si verifica. Quando l’essere umano si svincola per partire per l’altra sponda, egli lascia certi suoi abiti. Certo,non intendo dei vestiti fisici, ma eterici ed astrali, che fluttuano nell’atmosfera.

 

Questi sono impregnati di tutto ciò che quell’essere ha vissuto. Sono come dei gusci, degli involucri vuoti, abbandonati dai loro occupanti e che possono essere animati e vivificati dai fluidi delle persone riunite nelle sedute spiritiche per evocare i morti.

 

E dato che in generale quelle persone non sono molto evolute, naturalmente non possono sprigionare che dei fluidi molto poveri, impregnati di passioni, di sensualità e di brame. Tali fluidi attirano dai piani astrale ed eterico ogni genere di esistenze fluttuanti e che non sono ancora state assorbite dal centro della Terra.

 

Lo spazio psichico che circonda la Terra viene sbarazzato,in via naturale, da tutto ciò che vi è disseminato e che viene poi inviato al centro della Terra; tuttavia certe entità,certe creature inferiori che si chiamano larve o elementali sono ancora presenti, e sono proprio loro che appaiono spesso nelle sedute spiritiche per ingannare e confondere gli uomini. E non solo esse li ingannano e li confondono, ma li esauriscono, perché, per rimanere in vita un po’ più a lungo,assorbono la vitalità degli esseri umani. Perfino lo spirito più basso può entrare in un medium e parlare a nome di chi volete: Mosè, Gesù, Giovanna d’Arco...Tuttavia ciò non dimostra affatto la sua superiorità. In ogni caso, non è certo un gruppo di persone frivole, curiose e sensuali come se ne trovano spesso nelle sedute spiritiche che potrà attirare degli spiriti evoluti. Tutto ciò che potranno attirare quelle persone è la ciurmaglia che popola l’astrale inferiore, delle larve, dei rimasugli, delle ombre... Se invece si tratta di esseri puri, luminosi, disinteressati, che si riuniscono per pregare ed inviare della Luce, possono manifestarsi fra loro delle Entità veramente luminose, ma in maniera del tutto diversa dal modo in cui si manifestano gli spiriti negli ambienti dove si pratica lo spiritismo.

 

Nel mondo psichico esistono anche degli esseri creati dagli uomini. Certi personaggi della letteratura, o perfino dei santi che non sono mai veramente esistiti, sono divenuti talmente celebri e hanno impegnato con tanta intensità il pensiero degli uomini che hanno finito per acquistare una realtà, non fisica naturalmente, ma fluidica. Del resto gli egregori hanno la stessa origine.

 

 Un egregore è un’entità collettiva creata dal pensiero di tutti gli individui appartenenti a un raggruppamento, a un popolo, oppure a una religione; per esempio... i loro pensieri, i loro desideri che vanno tutti nella medesima direzione formano un egregore impregnato, nutrito, modellato da quella collettività. Anche noi, come Fratellanza Bianca Universale, abbiamo un egregore. Tutte le religioni, tutti i movimenti spiritualisti hanno la loro. Lo stesso accade per i movimenti politici.

 A volte, in alto, quegli egregori combattono fra di loro a chi sarà il più forte... Ogni egregore aiuta la comunità che lo ha formato:esso è uno straordinario serbatoio di energie. Inoltre possiede una forma simbolica, spesso quella di un animale: orso, tigre, gallo, aquila, colomba,ecc.

 

Ma l’essenziale consiste nel comprendere come si può formare un egregore potente che lavori nel mondo, che aiuti e illumini le creature.Solamente, attenzione: si può anche essere puniti e fulminati da un egregore se si ha tradito l’ideale che rappresenta. ..

 Sì, gli egregori si vendicano contro i membri che li hanno traditi.

 

Il piano astrale è abitato da creature di tutte le specie, di cui gli esseri umani non hanno neppure la minima idea. Ma che le conoscano o meno, essi attirano quelle alle quali sono legati per la legge di affinità. Ecco come nelle sedute spiritiche i partecipanti attirano delle presenze dall’oceano astrale: raramente si tratta degli spiriti dei morti che attendono. Direte: «Sì, è vero;ma come sono riuscite quelle creature a conoscere sufficientemente tante cose riguardanti quel morto per farsi passare per tale?» Non è difficile; tutto è iscritto nelle Cronache dell’Akasha, cioè negli archivi eterici dell’universo, e le entità vi possono attingere delle informazioni molto rapidamente. Spesso tuttavia non vedono molto bene e danno informazioni errate.

 

Tutto dipende dalla persona che si rivolge al mondo invisibile. Se questa è molto pura, molto luminosa, riceve una risposta esatta,non perché gli spiriti sono discesi, ma perché quella persona è salita fino a loro per ricevere dei messaggi. Certo, ci sono dei casi - ve l’ho già detto -in cui certi spiriti non sono obbligati ad abbandonare il mondo in cui vivono per venire sulla Terra, chiamati da maghi molto potenti che, servendosi di formule magiche che sanno pronunciare, li obbligano a scendere. Ma questa non è una cosa normale, non è naturale; sta all’uomo elevarsi col pensiero per incontrarli nei mondi in cui si trovano: i morti non devono ridiscendere sulla Terra.

 

Esistono due tipi dimagia: una, mediante la quale ci si rivolge agli Esseri Superiori dai quali si vogliono ottenere delle benedizioni, che si chiama invocazione, e l’altra, mediante la quale si vuol fare ritornare le Anime dei morti affinché si manifestino, che si chiama evocazione.

 

Ma in generale - ve l’ho già detto - non si riesce a ottenere la presenza reale di quegli Spiriti che si sono voluti evocare o invocare: sono altre creature che prendono la loro forma, oppure la loro voce, perché hanno tutto l’interesse di ingannare gli uomini.

 

Bisogna quindi essere molto prudenti. Io non ho mai raccomandato di partecipare a sedute spiritiche, mai, anzi, il contrario.Quando ero giovane ho assistito a qualche seduta, ma ben presto mi sono accorto che le persone presenti erano impastoiate nella sensualità, nelle loro brame,nelle loro ambizioni. Col pretesto di comunicare con i loro parenti o i loro amici, attirano delle creature astrali da cui non riusciranno mai più a sbarazzarsi, perché queste cercheranno di soddisfare i propri desideri inferiori tramite loro. Ecco perché molti spiritisti sono finiti molto male.

 

Quindi, lasciate che i morti partano tranquillamente verso quei luoghi dove devono andare. I vostri genitori, i vostri amici, non aggrappatevi a loro, non tratteneteli col vostro dolore e la vostra sofferenza,e soprattutto non cercate di chiamarli per comunicare con loro: li importunereste e impedireste loro di liberarsi. Pregate per loro, inviate loro il vostro Amore, pensate che si liberino e si elevino sempre più nella Luce. Se li amate veramente, sappiate che sarete un giorno con loro. Questa è laVerità.Quante volte ve l’ho già detto: "là dove è il vostro Amore, là un giorno sarete anche voi".

 

OmraamMikhael Aivanhov

 

Sèvres, 7 Marzo 1966

 

 

 

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paoloroiter
paoloroiter il 06/05/13 alle 21:47 via WEB
È aperto il bando di Wikimedia Italia per l'assegnazione di borse per la partecipazione a Wikimania Wikimania.svg che si terrà a Hong Kong dal 7 all'11 agosto 2013. Libro dei morti Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. bussola Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Libro dei morti (disambigua). Niente fonti! Questa voce o sezione sull'argomento storia non cita alcuna fonte o le fonti presenti sono insufficienti. -------------------------------------------------------------------------------- Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Un libro dei morti dello scriba Nebqed, del 1300 a.C. Il Libro dei morti è un testo sacro egizio. Si compone di una raccolta di formule magico-religiose che dovevano servire al defunto per proteggerlo e aiutarlo nel suo viaggio verso l'aldilà, che si riteneva irto di insidie e difficoltà. Indice [nascondi] 1 Descrizione 2 Similitudini tra il Libro dei morti ed i dieci comandamenti 3 Voci correlate 4 Altri progetti Descrizione [modifica] Si tratta, generalmente, di formule e di racconti incentrati sul viaggio notturno del Dio sole (nelle sue diverse manifestazioni) e della sua lotta con le forze del male (tra cui il serpente Apofi) che tentano, nottetempo, di fermarlo per non farlo risorgere al mattino. In particolare il testo doveva servire a preparare la testimonianza sulla sua condotta in vita, che il defunto doveva fornire davanti al giudizio di Osiride. Il papiro era poi posto nella tomba, o a volte direttamente nel sarcofago, assieme ai tesori e alle suppellettili ritenute necessarie per l'anima in viaggio. Inizialmente i testi venivano tracciati sulle pareti della camera sepolcrale. Nel Medio regno si usò dipingere le formule sul sarcofago, e solo a partire dalla XVIII dinastia si impiegarono il papiro. In questo modo sono giunti agli egittologi innumerevoli testimonianze sulle pratiche di mummificazione e sul culto dei morti in generale di molte dinastie. Chiamato dagli antichi egizi Libro del ritorno nel giorno, il Libro dei Morti è, fondamentalmente, una raccolta di detti, epitaffi, formule, che risalgono agli antichi Testi dei sarcofagi e Testi delle Piramidi. Antecedentemente utilizzati per le sepolture “comuni”, se ne trovano ampi stralci nelle anticamere di molte tombe della Valle dei Re del periodo ramesside. Il Libro dei Morti è riportato nelle seguenti tombe della Valle dei Re (riportate in ordine cronologico di regno dei "Titolari", ove noti): Merenptah, XIX Dinastia, tomba KV8; Tausert e Sethnakht, XIX – XX Dinastia, tomba KV14; Ramses III, XX Dinastia, tomba KV11; Ramses IV, XX Dinastia, tomba KV2; Ramses VI (in origine scavata per Ramses V), XX Dinastia, tomba KV9. Altri libri del medesimo tipo, con valenza funeraria, sono: il libro dell'Amduat; le Litanie di Ra; il Libro delle Porte; il Libro delle Caverne; il Libro del Paradiso; il Libro della Terra. Similitudini tra il Libro dei morti ed i dieci comandamenti [modifica] È interpretazione diffusa della storiografia che i dieci comandamenti di Mosè siano ispirati al libro dei morti egizio: fortissime sono le similitudini tra le due scritture sacre e questo è dovuto alla forte influenza che la cultura egizia ebbe sugli ebrei durante la loro permanenza in Egitto; differenza minima è che ciò che nel Libro dei Morti era una dichiarazione del defunto di fronte al dio "io non ho ucciso", "io non ho rubato" nei 10 comandamenti diventa un precetto "tu non ruberai", "tu non ucciderai" ecc. Anche il monoteismo ebraico sarebbe un ricordo del monoteismo egizio iniziato con Akhenaton ma che in Egitto non ebbe seguito mentre venne ritenuto dagli ebrei. L'argomento è trattato nel famoso saggio storico Mosè e il monoteismo di Freud. Voci correlate [modifica] Libro dei morti di Ani La casa (serie di film) La mummia (film 1999) Altri progetti [modifica] Collabora a Wikisource Wikisource contiene opere originali di o su Libro dei morti Collabora a Commons Commons contiene immagini o altri file su Libro dei morti Categorie: Letteratura egizia Papiri egizi Duat | [altre]
 
soliinmezzoallagente
soliinmezzoallagente il 06/05/13 alle 21:57 via WEB
Le preghiere aiutano le anime a raggiungere la luce che le aspetta.Mi raccontava una mia zia che in una cascina sentivano dei rumori la notte hanno iniziato a pregare e non si è più sentito nulla
 
 
alf.cosmos
alf.cosmos il 09/05/13 alle 19:59 via WEB
Ciao soliinmezzoallagente, sicuramente le preghiere e il mandare Amore aiuta l'Anima che ha abbandonato il corpo a proseguire meglio il Suo percorso :-)Questo è ciò che possiamo fare. Se invece soffriamo troppo per la morte di una cara persona, questa farebbe fatica a lasciare il piano terreno con conseguenti danni per la Sua evoluzione... Un abbraccio cosmico :-) Alf
 
maria.carrassi
maria.carrassi il 06/05/13 alle 22:30 via WEB
Posso confermare tutto ciò che è scritto sulla base della mia esperienza diretta ... tutto ciò che ho visto e sperimentato è accaduto in maniera asssolutamente spontanea e non ho mai partecipato ad alcuna seduta spiritica ... mi limito ad accogliere chi si presenta, anche nei congressi, appellandomi sempre alla fede in San Michele Arcangelo che vigila su di me a suo dire e fare ... grazie ... condivido ma ne faccio due post ... troppo lungo ... so per esperienza che non leggerebbero tutto ... grazie Alf ...
 
 
alf.cosmos
alf.cosmos il 09/05/13 alle 20:03 via WEB
Grazie Maria (maria.carrassi), questo post tratto da una conferenza di Aivanhov è di grandissimo spessore per come sinteticamente spiega la complessità dell'argomento. Portare na conoscenza di questi concetti è fondamentale :-)Un abbraccio cosmico :-) Alf
 
francoroiter
francoroiter il 07/05/13 alle 16:21 via WEB
PERCHE' E' PERICOLOSO
 
 
alf.cosmos
alf.cosmos il 09/05/13 alle 20:07 via WEB
Ciao francoroiter, i pericoli sono sia per il defunto che per il vivente che continua a contattarlo in quanto poi la vera Essenza dell'uomo che ha abbandonato il corpo non c'è più e si ha a che fare con gusci astrali che succhiano le energie come è spiegato nel post. Grazie e un abbraccio cosmico :-) Alf
 
ormalibera
ormalibera il 10/05/13 alle 09:10 via WEB
post davvero molto interessante. Divenire consapevoli degli attaccamenti e dell'amore è la strada maestra da percorrere. Grazie, un sorriso
 
 
alf.cosmos
alf.cosmos il 11/05/13 alle 19:51 via WEB
Ciao ormalibera, Aivanhov ha sempre avuto il dono di comunicare con estrema semplicità. E allora gli argomenti che possono sembrare complicati, diventano comprensibili :-) Un abbraccio cosmico :-) Alf
 
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