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Messaggi di Dicembre 2015

TRADUZIONE di DEVI PRAYER E SIGNIFICATO DI MADRE DIVINA

Post n°950 pubblicato il 29 Dicembre 2015 da alf.cosmos
 

TRADUZIONE dal sanscrito di DEVI PRAYER di Craig Pruess and Ananda 

DIVINE MOTHER - MAA AMBA

Madre Divina


QUI IL VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=KlozhKZKTNI

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

Dea della montagna, sposa di Shiva

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

 

Madre, Dea dell’esistenza. Divina genitrice

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

Madre Divina nutrice, Madre Lakshmi

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

O Dea leggiadra come un loto figlia di Katyayana

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

Tu bella nella Trinità

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

Mata Bhuvaneshwari   Madre, Signora dell’universo

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

Dotata di splendore, auspiciosità

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

  Tu somma regina

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

Devozione suprema,suprema donatrice

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

Divina incantatrice

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

Divina signora sposa di Vishnu

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

Eterna, suprema Signora

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

Madre dell’universo, genitrice

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Madre, Madre Divina, giocosa Dea

Tu sei un oceano di beatitudine

Mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino a Te, mi inchino, mi inchino

 

Tu sei la fortuna delle fortune

 

Benevola, tu che cnferisci il raggiungimento tutti gli obiettivi

 Devi  Mi abbandono a te, o dea dotata dell’occhio della divina conoscenza

 

 Sposa di Narayana, mi inchino a te

 Sposa di Narayana, mi inchino a te

 Sposa di Narayana, mi inchino a te


Pace, Pace, Pace

 

* Traduzione dal sanscrito di Maria Antonietta Marena 


SIGNIFICATO DI MADRE DIVINA

Grande Madre, Divinità

La Divina Madre è ovunque. Lei è in ogni cosa.

Lei è la divina essenza che vive in tutti gli esseri.

Il suo dominio è il campo della vita,

per lei dà a tutti gli esseri il sostentamento che è necessaria per la vita.

La sua bellezza vive nel mondo naturale,

e si estende su universi in tutto il loro splendore.

Lei è stata chiamata con molti nomi,

per tutte le tradizioni riconoscerla.

In ogni coscienza la conoscenza è data della sacralità della vita.

Questa sacralità è la madre.

Lei è la santa generatrice del mondo fisico,

uniti a il Cuore e l'Anima di ogni vivente.

Tutta la terra è uno con Lei.

Tutti gli esseri della Terra devono la loro vita a Lei,

per lei è la Madre di tutti,

colui che dona tutti i doni della vita.

I suoi doni vengono a la meritevole e per il non meritevole allo stesso modo,

per il sole non sceglie su cui a brillare.

Lei è la fonte della benedizione divina, la parte

dell'Unità, che conferisce le grazie si riempiono di vita.

Non la vediamo perché il suo essere si ammanta di silenzio.

Lei emerge ora come parte dell'Unità

dove ha sempre risieduto, benedicendo tutti, dando a tutti.

Tutti che si inchinano davanti a Lei sono sostenuti dalla vita dentro di loro.

Tutti quelli che onorarla sono sostenuti dai doni della

vita, sia all'interno se stessi e non solo.

Lo scopo dell'esistenza è quello di unire con la Vita che vive

in tutte le dimensioni e di tutti i regni di essere


 

 

 
 
 

Mio video: DIVINE MOTHER–MAA AMBA-Craig Pruess and Ananda:Devi Prayer

Post n°949 pubblicato il 22 Dicembre 2015 da alf.cosmos
 

Mio video: DIVINE MOTHER–MAA AMBA-Craig Pruess and Ananda:Devi Prayer


 

TESTO COMPLETO IN SANSCRITO di DIVINE MOTHER–MAA AMBA Devi Prayer  di Craig Pruess and Ananda

Full Text of Devi Prayer- Craig Pruess and Ananda

 

 

Ma Amba Lalita Devi, Parasakti Sundari


Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Mahamaye Mangale

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Mahakali Bhairavi

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Mahalakshmi Vaishnavi

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Ma Sarasvati Brahmi

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Durga Devi Shankari

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalitha Devi, Uma Parvati Shive

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Ma Bhavani Ambike

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Annapurna Lakshmi Ma

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalitha Devi, Kamala Katyayani

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Tvam Brahmani Gayatri

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Tvam Tripura Sundari

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


 Ma Amba Lalita Devi, Mata Bhuvaneshwari

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Tvam Raja Rajeshwari

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Bhagavathi Bhargavi

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Parabhakti Varade

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Maya Vishvamohini

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Ishwari Narayani

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


 Ma Amba Lalita Devi, Nitya Parameshwari

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Jagadambe Janani

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Ma Amba Lalita Devi, Tvam Anandasagari

Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah


Sarva Mangala Mangalye

Shive Sarvartha Sadhike

Sharanye Tryambake Devi

Narayani Namostute

Narayani Namostute

Narayani Namostute


Shanti, shanti, shanti

 

 

E’ un Mantra sanscrito dolcissimo e potente al tempo stesso. Suonato e cantato da Craig Pruess and Ananda e tratto da "108 Sacred Names of Mother Divine"

Ho raffigurato una Madre Divina multirazziale, perché ogni popolo se la immagina in modo diverso ma Lei (il principio femminile di Dio) è la stessa per tutti e desidera la Fratellanza, l’unione dei popoli.

Le immagini sono splendide e consiglio la visione a schermo intero.

Ci sono i sottotitoli per poterlo cantare. Ascoltare un Mantra è fantastico, ma cantarlo sprigiona grandi energie che lavorano dentro la nostra Interiorità e anche sul dna…

Cantatelo con tutto il Cuore e sentirete grandi sensazioni

Il finale del Mantra cambia, è molto particolare ed è un grandissimo messaggio di Pace 

E’ un Mantra che apre il Cuore

Ci avviciniamo a Natale, la natività…giusto momento per ricordare la Madre Divina 


BUON NATALE

Un abbraccio di Fratellanza Cosmica

Alf

 
 
 

MADRE DIVINA E PADRE CELESTE, PRINCIPI FEMMINILE E MASCHILE DI DIO di Omraam Mikhaël Aïvanhov

Post n°948 pubblicato il 19 Dicembre 2015 da alf.cosmos
 

MADRE DIVINA E PADRE CELESTE, PRINCIPI FEMMINILE E MASCHILE DI DIO di Omraam Mikhaël Aïvanhov

maschio-femmina

 

 

"L’essere umano può entrare nel Regno di Dio, cioè sentirsi veramente figlio di Dio, soltanto nascendo dai due principi – maschile e femminile – che sono i due principi della Saggezza e dell’Amore.

Sul piano spirituale, tali principi sono la manifestazione dei nostri Genitori cosmici: il Padre celeste e la Madre divina.

Ecco dunque che i veri figli e le vere figlie di Dio sono figli non solo del Padre Celeste, ma anche della Madre divina, la Sua sposa.

So che affermando ciò sconvolgerò molti cristiani, ma in ogni caso devo dirlo.

Quello che i cristiani chiamano Dio è in realtà un’Entità che è allo stesso tempo maschile e femminile: lo Spirito cosmico e la Natura, oppure, presentati in modo diverso, lo Spirito, simboleggiato dal fuoco, e la Materia, simboleggiata dall’acqua. In Cielo, come sulla terra, possiamo nascere solo dall’unione dei due principi."

 

"Gli uomini e le donne non smetteranno mai di attirarsi e di amarsi, ma non smetteranno neppure di essere delusi e di soffrire, finché non avranno imparato come considerarsi, e cosa debbano cercare gli uni negli altri.

La Scienza iniziatica ci insegna a scoprire in ogni essere il principio che lo anima. Così, nella donna che ama, l'uomo deve cercare di scoprire il Principio femminile eterno, la Madre Divina. E siccome la Madre Divina è talmente ricca di colori, di profumi, di forme e di movimenti, nel suo cuore e nella sua Anima, egli non esaurirà mai quelle ricchezze; e inversamente, anche la donna deve imparare a vedere nell'uomo che ama il Principio maschile eterno, il Padre Celeste; ella comunicherà così con la Sua saggezza, la Sua potenza e la Sua grandezza.

Dunque, se volete conservare il vostro Amore, non fermatevi mai alla donna o all'uomo che amate: al di là di quell'essere, cercate sempre il Divino."


 
 
 

Franco Berrino: meditazione e mantra guariscono

Post n°947 pubblicato il 16 Dicembre 2015 da alf.cosmos
 

Franco Berrino: meditazione e mantra guariscono

 

 

In questo video Franco Berrino spiega scientificamente come la meditazione agisca non solo a livello Interiore, ma anche fisicamente, andando a modificare i geni e quindi agendo sul sistema nervoso e anche per guarire malattie….

 
 
 

Mio video: RUDOLF STEINER: ANIME DI GRUPPO DEGLI ANIMALI

Post n°946 pubblicato il 11 Dicembre 2015 da alf.cosmos
 

Mio video: RUDOLF STEINER: ANIME DI GRUPPO DEGLI ANIMALI





 

 

Gli animali sono Esseri eccezionali, con sentimenti come gli umani.

Il testo di questo video è tratto da una conferenza di Rudolf Steiner a Berlino nel 1907, quindi più di 100 anni fa.

Nel frattempo gli animali hanno compiuto un grande salto evolutivo e questo lo possiamo constatare in maniera molto evidente con gli animali che vivono vicino a noi.

E’ importante comprendere che gli animali hanno un’Anima. Essi appartengono a un’Anima collettiva della loro specie. Quelli più a stretto contatto con l’uomo stanno evolvendo molto rapidamente, anche attraverso un processo di individualizzazione…….

Il video si chiude con un mio brevissimo pensiero a riguardo…

In futuro vedrò di riprendere l’argomento attraverso uno o più video a riguardo.

Intanto è importante considerare l’esistenza dell’Anima anche per gli animali e cosa significa Anima di gruppo

Un abbraccio cosmico da me e da tutti gli animali

Alf

 

 

 
 
 

IL FILO SOTTILE di Umberto Di Grazia

Post n°945 pubblicato il 09 Dicembre 2015 da alf.cosmos
 

IL FILO SOTTILE

di Umberto Di Grazia

C’è un legame invisibile che ci unisce alle persone, agli

animali e a tutto ciò che vive. Per percepirlo basta essere

più attenti nell'osservare.

 

cane-uomo

 

Nel mio studio di casa ho la foto di un mio antenato con il suo cane pastore maremmano. E' atipica rispetto alla moda di allora di farsi ritrarre: infatti sono stretti in un tenero abbraccio ed il mio antenato, in divisa da ufficiale del regio esercito, tiene in mano, oltre al guinzaglio, un piccolo mazzo di fiori di campagna. Bene, quella è l'ultima foto che li trova uniti nel visibile, ma altri sottili fili, indistruttibili, evidentemente li legavano. Infatti nel momento stesso in cui, in una delle battaglie del Piave della prima guerra mondiale, il mio parente morì per un proiettile di mortaio, il cane, che si trovava a Messina, emise un urlo di dolore e cadde privo di vita. Casi come questo se ne trovano all'infinito e solo la stupidità e la paura degli uomini ha impedito di dire ufficialmente che ci sono altri mezzi di comunicazione oltre ai sensi classici e conosciuti. Lord Carnorvon, quattro mesi dopo aver scoperto la tomba di Tutankhamen, moriva al Cairo e nella sua tenuta a Highclere in Inghilterra, a più di 2000 chilometri di distanza, il suo cane smise di respirare nel medesimo istante. Negli Stati Uniti anni fa il cane Winston rimase, per tutti gli anni che gli rimasero da vivere, nell'incrocio dove vide per l'ultima volta il suo padrone e Fido, italiano, visse per 13 anni sulla tomba del suo padrone e ricevette, durante una pomposa cerimonia, una medaglia dalle autorità per la sua fedeltà!

Abbiamo poi animali domestici che fanno di tutto per raggiungere, se abbandonati, i loro padroni. Il primato, se così vogliamo chiamarlo, spetta a Bobby. Nel 1923. dopo aver perso i suoi padroni in una cittadina dell'Indiana, percorse, con avventure di tutti i tipi, ben 5000 chilometri per ritrovarli. Li raggiunse, infatti, stremato e con i cuscinetti delle sue zampe così consumati da far vedere le ossa. Aveva attraversato, in inverno, le Montagne Rocciose, guadato fiumi ghiacciati come il Missouri e la sua storia fu attentamente, ricostruita, dopo aver intervistato centinaia di testimoni, dal presidente della Oregon Humane Society.

Ma è anche vero che le emozioni hanno altri percorsi per essere riconosciute ed anche in questo caso gli esempi sono infiniti (ricordo un testo del grande Leo Talamonti sui poteri psichici degli animali ed il classico di Bill Schul "I poteri psichici degli animali). Una studentessa, Silvia Fisher, abitante in Virginia, mentre stava facendo la spesa si sentì, improvvisamente, presa da un attacco di panico e di soffocamento, corse a casa e giusto in tempo per salvare il suo cane che stava per soffocare a causa del guinzaglio che si era impigliato in una cassapanca. E poi abbiamo cani che hanno "letto" il pensiero in esperimenti molto ben congegnati, e specie di animali che hanno ampiamente dimostrato di possedere precognizione e ben altro. Oggi, se ancora non lo sapete, i cani vengono usati in certi ospedali per fare diagnosi, per abbassare la tensione e la solitudine di molti.

Sul piano privato e personale posso dire che sin dalla nascita ho avu­to con me ogni tipo di animale ed ultimamente sono stato "adottato" da tre gatti. Mi hanno accettato nel loro gruppo e vivendo con me in casa si è stabilito un ritmo di scambio altamente istruttivo. Vi sollecito a fare un piccolo ed importante esperimento. Come sapete, i gatti, ogni tanto, chiudono le palpebre degli occhi. Bene, ricordando un esercizio da me usato nella meditazione e concentrazione sulla fiamma di una candela accesa, ho ipotizzato, oltre a quello che dicono gli studiosi di tutto il mondo, che quello poteva anche essere una forma di "linguaggio". 

Infatti se uno dei miei gatti fa quel­l'azione, io faccio lo stesso e cerco di ricordarmi mentalmente, ed il più possibile, la sua immagine per­cepita ad occhi aperti. Dopo alcuni tentativi senza risultato, quando sono riuscito a trattenere dentro di me e con gli occhi chiusi l'immagi­ne per un tempo maggiore, il gatto Momo, il capo del gruppo, con un particolare miagolio mi ha fatto ca­pire che aveva percepito da me un qualche cosa di diverso! Ho aperto gli occhi e guardando la sua testa leggermente piegata ed il suo sguardo incuriosito, capii che qualche cosa di nuovo si era creato tra Momo e me. Non scorderò mai il suo sguardo fortemente incuriosito e la sua sorpresa nel guardarmi. Ora è un continuo contatto e scambio di suoni reciproci attraverso i quali riusciamo a ca­pirci oltre, come si suole dire, le "parole" e chi viene a casa mia ne rimane a volte turbato. Mah... co­me siamo strani noi esseri umani.

Non ci credete...? Provate con il vostro gatto domestico e capirete.

 

Fonte: Istituto di ricerca della Coscienza - sito ufficiale di Umberto Di Grazia  http://www.coscienza.org/_ArticoloDB1.asp?ID=82

 

 
 
 

DHAMMPADA di Buddha - Cap. III LA MENTE (36-38)

Post n°944 pubblicato il 07 Dicembre 2015 da alf.cosmos
 

DHAMMPADA di Buddha - Cap. III LA MENTE (36-38)

 

 

http://what-buddha-said.net/images/Dhamma_Images/old/Dhammapada_36.jpg

 

36. L’uomo intelligente controlla la mente, difficile da vedere, estremamente sottile, capace di afferrare tutto ciò che desidera. Una mente ben controllata porta la felicità.

 

http://what-buddha-said.net/images/Dhamma_Images/old/Dhammapada_37.jpg


37. Chi controlla la mente - che vaga lontano, in solitudine, senza forma nella grotta [del cuore] - si libera dai vincoli di Mara*.


*Mara=tutte le forme di attaccamento


http://what-buddha-said.net/images/Dhamma_Images/old/Dhammapada_38.jpg

 

38. La saggezza non è mai perfetta se la mente è instabile, se non si conosce il vero Insegnamento e la fiducia vacilla.

 

 

Fonte: http://www.saddha.it/wp-content/uploads/audio/Dhammapada/pdf/Dhammapada-3-La-mente.pdf

Fonte immagini: http://what-buddha-said.net/Canon/Sutta/KN/Dhammapada.htm

I precedenti post relativi a Dhammapada si possono trovare andando sulla colonna a dx del blog e cliccando prima su "vedi tutti i tags" e poi su "DHAMMAPADA"

 

 

 

 
 
 

RUDOLF STEINER E L'ALIMENTAZIONE : QUANDO I CAVALLI, LE MUCCHE E I BUOI DIVENTANO PAZZI...

Post n°943 pubblicato il 02 Dicembre 2015 da alf.cosmos
 

RUDOLF STEINER E L'ALIMENTAZIONE : QUANDO I CAVALLI,  LE MUCCHE E I BUOI DIVENTANO PAZZI...

Conferenza di Rudolf Steiner del 13 gennaio 1923
Traduzione a cura di Mariolina Stefanoni - dal sito
www.agribionotizie.it

buoi-cavalli

Dipinto di Giuseppe Cesetti

 

L'uomo mangia regolarmente alimenti vegetali e alimenti animali. Vi ho già detto una volta che io non propendo per alcun regime alimentare, ma spiego semplicemente come agisce questo regime.
E' successo spesso che qualche vegetariano venga da me per parlarmi della sua tendenza a perdere leggermente conoscenza, ecc. ed io allora dico: "beh, ciò dipende dal fatto che lei non mangia la carne." Bisogna considerare le cose in maniera obbiettiva, vero? Non bisogna voler arrivare ai propri fini con la forza.
Ma cosa significa considerare in maniera obbiettiva quanto riguarda l'alimentazione vegetale e l'alimentazione carnea?
Dunque signori, prendiamo in considerazione la pianta. La pianta giunge a sviluppare il suo seme, che è nascosto nella terra, in modo che esso formi foglie verdi e petali colorati. E paragonate ciò che raccogliete della pianta - sia che cogliete la spiga o l'intero cavolo da cucinare - paragonatelo dunque con la carne, con la massa muscolare di un animale. La sostanza è completamente differente, vero? Ma che legame c'è tra queste due sostanze?
Sapete bene che ci sono animali che si comportano come vegetariani, essi non mangiano carne. E nemmeno i cavalli sono carnivori, essi non mangiano che vegetali.
Ora, bisogna rendersi conto che l'animale non si accontenta di ingurgitare del nutrimento, ma si sbarazza anche in continuazione di ciò che si trova nel suo organismo. Voi sapete che, per esempio, gli uccelli mutano le penne; ogni anno le perdono e devono rimpiazzarle con delle nuove. Sapete che i cervi perdono ogni anno i loro palchi. Voi stessi quando vi tagliate le unghie constatate poi che esse ricrescono. Ma ciò che in questi casi appare in modo visibile, accade continuamente in modo impercettibile! Noi eliminiamo continuamente la nostra pelle, l'ho già spiegato in altre occasioni e nel giro di sette, otto anni noi eliminiamo tutto il nostro corpo e lo rimpiazziamo con un corpo nuovo.

 Lo stesso succede con gli animali. Fermiamoci un momento a considerare una mucca o un bue: ebbene, se voi lo prendete qualche anno più tardi, la carne che lo costituisce è completamente cambiata.
C'è un po' di differenza tra il bue e l'uomo; la rigenerazione è più rapida nel bue. La sua carne si è dunque rigenerata; ma da che cosa si origina questa carne? E' questo che dobbiamo domandarci. All'origine ci sono solo materie vegetali. Il bue ha prodotto da sé la sua carne a partire da materie vegetali. Questa è la cosa più importante che dobbiamo rilevare: l'organismo animale è dunque in grado di trasformare i vegetali in carne. Ebbene, Signori, potete far cuocere un cavolo quanto volete, ma non riuscirete mai a trasformarlo in carne mettendolo in pentola o in casseruola, come non è possibile trasformare in carne la torta che abbiamo appena fatto. Non c'è una tecnica che permetta questa trasformazione. Ma tuttavia ciò che non si può ottenere con la tecnica, avviene nell'organismo animale. E', molto semplicemente, la carne prodotta dal corpo dell'animale, ma le forze necessarie a quest'operazione devono prima essere presenti nell'organismo. Tra tutte le forze tecnologiche di cui disponiamo, non ci sono quelle in grado di trasformare i vegetali in carne. Non ne abbiamo. Anche il nostro corpo, come quello animale, possiede dunque le forze capaci di trasformare le sostanze vegetali, le materie vegetali in materia carnea. Consideriamo ora una pianta. Essa si trova ancora in un prato o in un campo e fino a questo momento le forze che hanno agito su di lei , hanno fatto spuntare le foglie verdi, le bacche etc.
Supponiamo ora che una mucca mangi questa pianta. Una mucca o un bue che mangi questa pianta, la trasformerà in carne. Ciò significa che il bue possiede in sé le forze che gli permettono di trasformare questa pianta in carne. Immaginiamoci ora che il bue venga voglia di dirsi: " Ne ho abbastanza di passeggiare e non far altro che mangiare erba ! Un altro maiale può farlo per me ed io mi mangerò questo animale!" Dunque il bue si metterebbe a mangiare la carne e tuttavia egli stesso è in grado di fabbricarsi la carne! Tutte le forze che in lui potrebbero produrre la carne si troverebbero "disoccupate". Prendiamo una fabbrica qualunque che dovrebbe produrre una cosa qualunque e supponiamo che non si produca niente , ma che si metta ugualmente in moto tutta la fabbrica - immaginate un po' l'enorme spreco di forze che ci sarebbe! Si sprecherebbe una grande quantità di energia . Ora, Signori, la forza che viene sprecata nel corpo dell'animale non può dissiparsi all'esterno. Il bue trabocca di questa forza; in lui allora essa fa qualcos'altro che trasformare le materie vegetali in materie carnee. Essa agisce in maniera differente e produce in lui ogni sorta di rifiuti. Al posto di carne vengono fabbricate delle sostanze dannose. Il bue si riempirebbe dunque di tutte le tossine possibili se improvvisamente diventasse carnivoro. In particolare si riempirebbe di acido urico e di urati. Ora gli urati hanno l'abitudine di avere un debole per il sistema nervoso e per il cervello. Se il bue mangiasse direttamente della carne, ne risulterebbe una secrezione di una quantità enorme di urati che si depositerebbero nel cervello e il bue diventerebbe folle.

Se potessimo fare l'esperimento di nutrire tutta una mandria di buoi offrendo loro come cibo delle colombe, otterremmo una mandria di buoi completamente pazzi. E' così che succederebbe. Malgrado la dolcezza delle colombe, i buoi diventerebbero folli.
Vedete dunque che questo fatto contraddice il materialismo, perché se i buoi non mangiassero che colombe, dovrebbero diventare dolci come colombe, se contasse solo l'azione della materia - ma se c'è una cosa che non farebbero, è proprio quella; essi al contrario diventerebbero degli essere terribilmente focosi e scatenati. Pensate solamente che i cavalli confermano già questo fatto: diventano focosi alla minima quantità di carne che gli si dà; si eccitano perché non sono abituati all'alimentazione carnea. Bene, Signori, tutto ciò non è senza riferimento all'uomo. La storia ci insegna una cosa molto interessante, e cioè che una buona parte della popolazione asiatica, è strettamente vegetariana. Quei popoli sono in effetti degli esseri dolci e poco bellicosi. E' solo a partire dal Medio Oriente, che si comincia a mangiare la carne ed è proprio là che cominciò il furore guerrafondaio. Ciò si spiega col fatto che, quei popoli asiatici che non mangiano carne, usano le loro forze per trasformare le materie vegetali in materie carnee, forze che resterebbero inutilizzate, incoscienti. Ne risulta che questi popoli restano dolci, mentre gli altri non lo sono altrettanto. Orbene, bisogna sapere che quegli uomini non hanno potuto abbandonarsi che pian piano a queste riflessioni, che facciamo noi ora. Perché quando gli uomini cominciarono a mangiare la carne, non era possibile abbandonarsi alla riflessione come noi abbiamo appena fatto. Essi erano guidati dal sentimento e dall'istinto. Vedete, il leone mangia sempre la carne, non è vegetariano. Il leone ha un intestino molto corto. E gli animali che sono erbivori hanno gli intestini molto lunghi. I loro intestini sono molto lunghi. Si trova lo stesso fenomeno nell'uomo. Un uomo discendente da una razza o da un popolo in cui tutti gli antenati mangiavano carne, ha già gli intestini più corti.

 I suoi intestini sono diventati troppo corte per un'alimentazione esclusivamente vegetariana. E' allora necessario che l'uomo passi per tutto ciò che lo rende adatto a conservare, malgrado tutto la sua salute, se non mangia che vegetali.
Certo, oggigiorno è veramente possibile essere vegetariani. E ciò porta molti vantaggi. Più precisamente, mangiare solo vegetali e non carne è vantaggioso nella misura in cui ci si stanca meno velocemente dall'interno perché giustamente si evita la secrezione di urati e di acido urico. Ci si affatica meno velocemente e si conserva la testa più chiara , di conseguenza si pensa più facilmente, se mai si pensa. Per chi non può pensare, naturalmente non è vantaggioso avere la testa libera degli urati perché è indispensabile che tutto il complesso umano sia in accordo. In breve è possibile all'uomo diventare vegetariano se fa uno sforzo su se stesso. Allora egli usa delle forze che semplicemente restano inutilizzate dalla maggior parte degli uomini che oggigiorno mangiano carne.


(Estratto da -Salute e Malattia - conferenza di Rudolf Steiner del 13 gennaio 1923 (pg.329-333) Editions Anthroposophiques Romandes). Traduzione a cura di Mariolina Stefanoni

 
 
 
 
 

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