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Messaggi di Maggio 2016

AMORE FORTISSIMO DI UNA VOLPE VERSO CHI L'HA SALVATA

Post n°998 pubblicato il 29 Maggio 2016 da alf.cosmos
 

AMORE FORTISSIMO DI UNA VOLPE VERSO CHI L'HA SALVATA

 

volpe

 

Il suo nome è Dawn (Alba) ed è una delle sei volpi tratte in salvo nel santuario Nuneaton e Warwickshire Wildlife. Dawn non può tornare alla vita selvatica, in quanto è rimasta troppo a lungo all'interno di un ambiente domestico, a cui ormai è abituata e quindi non sarebbe in grado di badare a se stessa in natura.

Era arrivata lì perché infortunata e soccorsa. Tutti, compreso lei, pensavano che fosse un cane. Nel video, infatti, si lascia accarezza e scodinzola di gioia alle carezze del suo salvatore, come infatti farebbe un cane.

 

 

 
 
 

LO SFIDANTE - CHI STA USANDO LA TUA MENTE?

Post n°997 pubblicato il 26 Maggio 2016 da alf.cosmos
 

LO SFIDANTE - CHI STA USANDO LA TUA MENTE?

- PARTE 1: L'ASSERVIMENTO

lo sfidante

 

 

6) L’AVVERSARIO HA IL VOLTO VELATO: IL TUO

Le emozioni sono una componente importantissima nel meccanismo di risposta del campo energetico umano agli stimoli e alle percezioni che riceve da tutto ciò che lo circonda. Una emozione, come tutti noi possiamo testimoniare e sperimentare, produce effetti immediati sul nostro corpo fisico, ed è in grado di modificare quasi istantaneamente la nostra risposta comportamentale, che va adattandosi rapidamente verso la direzione più conosciuta e sperimentata in grado di riportare in equilibrio l'intero nostro sistema energetico.

Ma come nasce una emozione ?

Una emozione è sostanzialmente una alterazione dell'equilibrio corporeo che si produce attraverso la produzione ed il rilascio di ormoni e neurotrasmettitori nei vari sistemi di collegamento e connessione del nostro corpo. Questa alterazione, questa stimolazione, viene immediatamente catturata dai nostri meccanismi percettivi e poi viene interpretata come risposta alla particolare situazione esterna a noi stessi che ha provocato tale sommovimento.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

emozione == lat. EMOTIONEM da EMOTUS p.p di EMOVERE trasportar fuori, smuovere scuotere, comp. della partic. E da, che aggiunge forza all'azione espressa dalla parola alla quale è unita, E MOVERE agitare, muovere

etimologia parola emozione dal dizionario etimologico on line www.etimo.it

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Per esempio, la percezione di una tigre in libertà senza sbarre protettive a pochi metri da noi provocherà nella stragrande maggioranza di noi il rilascio di un ormone ben noto a tutti, l'adrenalina; tale rilascio provocherà la conseguente interpretazione del nostro meccanismo percettivo, che associerà tale sensazione ad uno schema ben preciso che si chiama Paura.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

La paura è una grande nube. Rende il freddo ancora più freddo, il buio ancora più buio. Ma lascia che si sollevi e si dissolverà.

Dal libro “Il ritorno dello Jedi”

di James Kahn

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Una emozione, dunque, non è altro che una sensazione nel corpo, che noi percepiamo in risposta ad un evento che ha colpito il nostro Campo di Consapevolezza. L'alterazione dell'equilibrio chimico nel nostro corpo produce istantaneamente una sensazione, ed è questa sensazione percepita che definiamo come emozione. Sommovimento.

Che cosa interviene a dare un significato, ad interpretare, l'emozione che stiamo provando? Naturalmente, i modelli che sono stati inseriti all'interno della mente che abbiamo posto al dominio dell'interpretazione della Realtà, cioè, nella stragrande maggioranza dei casi, la Mente di Superficie. Se noi non dessimo un nome a ciò che stiamo provando, l'emozione rimarrebbe soltanto una sensazione percepita nel corpo, che nascerebbe, avrebbe un suo picco, e poi diminuirebbe fino a scomparire con discreta rapidità.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

E' forse la paura ad impedirvi di intraprendere una azione? In tal caso dovete riconoscere la paura, osservarla, rivolgerle la vostra attenzione, essere pienamente presenti di fronte ad essa. Così facendo spezzate il legame fra la paura ed il vostro pensiero. Non lasciate che la paura si innalzi fino alla vostra mente.

Eckhart Tolle

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Il nodo chiave, semplice, ma al contempo profondamente importante di questo meccanismo, sta nel fatto che il meccanismo di creazione delle emozioni è bidirezionale. Le emozioni possono essere create anche in assenza di un reale stimolo esterno, concentrando la nostra capacità immaginativa e conseguentemente la nostra attenzione su un qualcosa che faccia da catalizzatore. Se attiviamo una immagine interiore catalizzatrice, e la manteniamo sufficientemente a lungo, il corpo fisico verrà inondato dell'emozione associata ad essa come se questa immagine stesse realmente accadendo.

Se ascoltiamo musica rilassante, ed immaginiamo di essere sdraiati comodamente su un prato, il corpo fisico comincerà a produrre ormoni e neurotrasmettitori che sono rispondenti a questo scenario anche se siamo seduti su una sedia scomoda in un seminterrato cittadino. Chiunque tra noi comprende e sa con certezza che questo meccanismo funziona, perchè lo ha praticato senza alcun dubbio più e più volte nel corso della propria esistenza nelle più disparate situazioni.

In questo semplice, automatico, normale comportamento umano si aggancia uno dei capolavori tattici dello Sfidante per perpetuare sè stesso ed il suo controllo su di noi. In un modo che forse state già cominciando ad intuire.

Come abbiamo visto, la stragrande maggioranza degli esseri umani utilizza la Mente di Superficie come elemento di interpretazione delle sue percezioni, in maniera ereditata, automatica ed inconsapevole.

Il meccanismo di controllo della generazione ed interpretazione delle emozioni viene quindi gestito dalla Mente di Superficie, perchè essa è stata messa inconsapevolmente al timone dell'interpretazione delle percezioni.

La Mente di Superficie è in generale sotto il controllo dello Sfidante. Cioè a dire, è focalizzata su schemi di pensiero ben precisi, che abbiamo già visto nel capitolo 4: Phobos.

Questi schemi di pensiero producono invariabilmente emozioni. Emozioni che stanno saturando il nostro meraviglioso pianeta Terra e tutti i suoi abitanti da millenni; emozioni che hanno il solo scopo di perpetuare la presenza dello Sfidante all'interno del nostro Campo di Consapevolezza; emozioni che sono basate su premesse irreali, che con il nostro benessere e con ciò che realmente siamo non hanno nessun tipo di correlazione; emozioni che sono tutte correlate ad una emozione fondamentale: la Paura.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

La tua ansia altro non è che l'ansia del Volador, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato. Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i Voladores instillano nella vita degli esseri umani ciò che più gli conviene, garantendosi un certo livello di sicurezza che va a mitigare la loro paura.

Carlos Castaneda

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

In che modo la Mente di Superficie produce queste emozioni carburante per lo Sfidante?

Generando attraverso il dialogo interiore condizionato schemi di pensiero che si caricano progressivamente di emozione attraverso questo continuo dialogo interiore.

Questa è l'arma principale di attacco e di controllo dello Sfidante al Campo di Consapevolezza umano; è forse la sua unica possibilità di indurci con l'inganno a creare qualcosa che va ad esclusivo suo vantaggio: ci addormenta attraverso la sovralimentazione e l'utilizzo condizionato della Mente di Superficie, in modo tale da accedere al nostro Campo di Consapevolezza e manipolarlo per i suoi scopi, facendoci credere di essere lui.

In balia inconsapevole di questo meccanismo, un essere umano non fa altro che perpetuare schemi di comportamento acquisiti che non hanno alcun legame con ciò che è realmente. Alimentando schemi di pensiero irreali e senza alcun legame con la sua vera essenza, produce emozioni che invece di sostenerlo e renderlo felice, nutrono e sostengono esclusivamente lo Sfidante, e lo deprivano di Energia e Forza Vitale, costruttiva e positiva.

Seguendo la Mente di Superficie, che è fatta di mille e mille voci che non sono le sue, agisce nel Mondo vivendo la vita che non è la sua, comportandosi come non è in realtà, in balia dello Sfidante senza averne il benchè minimo sospetto.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Per esempio, quando vi pervade un umor nero e voi cominciate ad assumere uno schema mentale negativo e a pensare quanto sia orribile la vostra vita ,il vostro pensierosi è allineato al Corpo di Dolore e voi siete diventati inconsapevoli e vulnerabili all'attacco del Corpo di Dolore. Inconsapevoli, cioè a dire identificati con qualche schema mentale o emozionale, con totale assenza dell'Osservatore Silenzioso.

Eckhart Tolle

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

L'innesco e l'auto rafforzamento involontario del circolo vizioso dialogo interiore - emozione è dunque l'arma principale a disposizione dello Sfidante nella sua attività di depotenziamento del nostro Campo di Consapevolezza. Scendiamo ancora più nel dettaglio di questo processo, in modo da diventare sempre più consapevoli di come siamo abilmente manipolati. Un processo che chiameremo, da ora in avanti, Spirale di Depotenziamento.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Un Guerriero ha controllo. Non su altri esseri umani, ma sulle proprie emozioni. Egli non le reprime, ma le esprime, senza paura, ma solo al momento giusto.

Don Miguel Ruiz

P.S. I precedenti capitoli si possono trovare andando su "Vedi tutti i tags" (colonna a dx del blog) e cliccando su: "LO SFIDANTE"

 

Fonte:  http://losfidante.marenectaris.net/testo/

 

 

 
 
 

VEGETARIANESIMO - NATIVI AMERICANI E VEGETARISMO

Post n°996 pubblicato il 22 Maggio 2016 da alf.cosmos
 

              VEGETARIANESIMO 

NATIVI AMERICANI E VEGETARISMO

di Rita Laws

INDIANI

 

Per tutti noi, e' piuttosto familiare lo stereotipo dell'Indiano delle Pianure: un cacciatore di bufali, vestito con pelli decorate, elaborati copricapi di piume e mocassini di pelle, alloggiato in una tenda di pelle, padrone di cani e cavalli e disinteressato ai vegetali. Ma questo stile di vita, un tempo adottato quasi esclusivamente dagli Apache, si diffuse non più di un paio di centinaia di anni fa. Non e' rappresentativo della maggior parte dei nativi americani di oggi o di ieri. In realtà, lo stile di vita legato ai bisonti e' un risultato diretto dell'influenza europea, come vedremo in seguito.

 Nell'alimentazione degli Indiani Choctaw del Mississippi e dell'Oklahoma, i piatti principali erano vegetali. Un manoscritto francese del diciottesimo secolo descrive le propensioni vegetariane dei Choctaw nell'edilizia e nell'alimentazione. Le abitazioni erano costruite non con delle pelli, ma con legno, fango, corteccia e canne. L'alimento principale, consumato quotidianamente in ciotole di terracotta, era una zuppa vegetariana a base di mais, zucca e fagioli. Il pane veniva fatto con mais e ghiande. Altri piatti tipici erano mais tostato ed un porridge di mais. La carne, sotto forma di piccoli animali selvatici, era un piatto raro. Gli antichi Choctaw erano, innanzi tutto, agricoltori. Anche i vestiti erano realizzati con vegetali, abiti con ricami artistici per le donne e pantaloni di cotone per gli uomini. I Choctaw non si sono mai ornati i capelli con delle piume.

  

 Le ricche terre dei Choctaw nell'attuale Mississippi erano talmente ambite dagli americani del diciannovesimo secolo, che la maggior parte della tribù venne allontanata con la forza, nella zona che oggi si chiama Oklahoma. Fu scelto l'Oklahoma sia perché in gran parte disabitato, sia perché diverse esplorazioni del territorio avevano portato a pensare che la terra fosse sterile ed inutile per qualsiasi utilizzo. La verità, invece, e' che l' Oklahoma era una terra così fertile da costituire una cornucopia indiana. Questo significa che, da ogni lato, veniva usata come risorsa agricola dagli Indiani. Sebbene molti Choctaw soffrirono e morirono durante la deportazione tristemente nota come "Cammino delle Lacrime", quelli che sopravvissero si insediarono nuovamente con successo in Oklahoma, mantenendo intatta la loro genialità di agricoltori.

 George Catlin, il famoso studioso di storia indiana del diciannovesimo secolo, descrisse le terre degli Indiani Choctaw nell'Oklahoma meridionale durante gli anni quaranta dell'Ottocento in questi termini: "...la terra e' quasi interamente coperta da viti, che producono la più grande varietà di uve deliziose, e attraversando territori sterminati... la nostra avanzata era spesso completamente interrotta da centinaia di acri di alberi di prugne...ogni cespuglio visibile era così carico del peso dei suoi . frutti, che in molti casi era letteralmente senza foglie sui rami e quasi del tutto piegato a terra... in un letto di uva spina e uva passa selvatiche, e pere spinose (commestibili)." (Molti dei cibi "selvatici" in cui si imbatterono gli esploratori inglesi durante le loro spedizioni, erano scrupolosamente coltivati dagli Indiani).

 Molti dei piatti cucinati dai Choctaw in occasione di celebrazioni sono vegetariani anche oggi. Il mais e' considerato così importante che viene considerato divino. La leggenda narra che fu un dono di Hashtali - il Grande Spirito. Il mais venne loro offerto per riconoscenza, in quanto i Choctaw avevano nutrito la figlia del Grande Spirito quando era affamata. (Hashtali significa letteralmente "Sole di Mezzogiorno". I Choctaw credono che il Grande Spirito risieda dentro il sole, perché e' il sole a far crescere il mais!)

 Un'altra storia dei Choctaw descrive l'aldilà' come una gigantesca prateria, ove sono ammessi tutti, tranne gli assassini. Cosa mangiano i Choctaw, in questo "Paradiso"? Il loro piatto più dolce, naturalmente: meloni, in una disponibilità senza fine. Diverse tribu' hanno leggende relative alla proprie origini, che le descrivono come vegetariane, residenti in una specie di Giardino dell'Eden. Secondo una leggenda Cherokee, gli umani, le piante e gli animali inizialmente vivevano "aiutandosi equamente e mutualmente". I bisogni di tutti erano soddisfatti senza uccidersi l'un l'altro. Quando l'uomo divenne aggressivo ed iniziò a mangiare alcuni animali, questi inventarono le malattie per mantenere sotto controllo la crescita della popolazione umana. Le piante rimasero invece loro amiche e si offrirono non solo come cibo per gli uomini, ma anche come medicina per combattere le nuove malattie.

 Diverse tribù erano più simili che differenti dai Choctaw. Nell'antichità, i bambini Aztechi, Maya e Zapotechi consumavano una dieta al 100% vegetariana almeno fino all'età' di dieci anni. L'alimento principale erano i cereali, in particolare una varietà di mais. Si riteneva che questa dieta rendesse i bambini forti e resistenti alle malattie (gli Spagnoli erano stupefatti, scoprendo che la durata della vita di questi Indiani era lunga il doppio della loro). Una dieta totalmente vegetariana garantiva anche che i bambini mantenessero da adulti una predilezione per i cereali e che, di conseguenza, vivessero una vita più sana. 

 Anche oggi, i guaritori indiani di queste tribù consigliano ai malati di "tornare tra le braccia di Madre Mais" per guarire. Questo ritorno può comprendere il consumo di molto atole (la maniera più semplice per cucinare l'atole e' mischiare con acqua un tipo di farina di mais prodotta commercialmente, insaporendola con cioccolata o cannella, per addolcirne il sapore.) L'atole viene considerato un cibo divino.

 E' ironico che gli indiani vengano fortemente associati con la caccia e la pesca, dato che, in realtà, "quasi la metà di tutti i vegetali che oggi vengono coltivati a scopo alimentare nel mondo vennero inizialmente coltivati dai nativi americani, mentre nel resto del mondo erano sconosciuti, fino alla scoperta delle Americhe". Basta immaginare la cucina italiana senza la pasta di pomodoro, quella irlandese senza le patate, o il goulash ungherese senza la paprika: tutti questi ingredienti hanno origine indiana.

 Una lista incompleta di altri alimenti originariamente indiani e oggi diffusi in tutto il mondo comprende: peperoni dolci, peperoncino, arachidi, anacardi, patate dolci, avocado, frutto della passione, zucchine, fagioli, fagiolini, sciroppo d'acero, mirtilli, pecan, gombo, cioccolato, vaniglia, semi di girasole, zucca, manioca, noci, quarantasette varietà di bacche, ananas, oltre, ovviamente, a mais e pop corn.

 Ciò che allontanò alcuni Indiani nordamericani dalle diete a base vegetale può essere fatto risalire a Coronado, un esploratore spagnolo del Seicento. Prima del suo arrivo, tra gli Indiani la caccia era un hobby, non una vocazione. Gli Apache erano una delle poche tribù la cui sopravvivenza dipendeva in larga misura dalla caccia. Ma tutto cambiò quando Coronado e il suo esercito, giungendo dal Messico, attraversarono il West ed il Midwest. Alcuni dei loro cavalli fuggirono e si moltiplicarono rapidamente nelle pianure erbose. Gli indiani domesticarono nuovamente questi animali, ed iniziò l'Età' del Bisonte. I cavalli sostituirono i cani come animali da fatica e si prestavano come eccellente mezzo di trasporto. Per gli indiani delle Pianure, quest'innovazione fu importante tanto quanto quella dell'automobile lo sarebbe stata in seguito per i discendenti dei coloni inglesi. Molto rapidamente, la vita nelle pianure divenne molto più comoda.

 Dall'Est giunse anche un'altra potente influenza: i fucili. I primi coloni Americani portarono con sé delle armi da fuoco. A causa della "minaccia" indiana, presto si dedicarono allo sviluppo delle armi, riuscendo a costruirne di più accurate e più potenti. Fornivano armi anche agli Indiani che si alleavano con i colonizzatori. Siccome uccidere un animale era molto più semplice con un fucile, piuttosto che con arco e frecce, tra gli indiani l'uso dei fucili si diffuse rapidamente. Usando cavalli e fucili, uccidere i bufali era divenuto molto più facile.

   Agli Apache, si affiancarono quindi altre tribù, come i Sioux, i Cheyenne, gli Arapaho, i Comanche e i Kiowa. Queste tribù "persero il mais": abbandonarono l'agricoltura ed iniziarono una vita nomade. Non trascorse molto tempo, prima che il loro cibo, i loro abiti e le loro abitazioni divenissero completamente dipendenti da un solo animale: il bisonte. George Catlin era preoccupato da questo fatto già nel 1830. Predisse l'estinzione del bisonte (che si verifico' molto presto) ed il pericolo causato della mancanza di diversificazione. Catlin riteneva che se gli Indiani avessero ucciso i bisonti soltanto per soddisfare il proprio sostentamento, la situazione avrebbe potuto essere meno grave. Ma poiché questi grandi animali venivano uccisi anche per profitto, erano destinati a scomparire.

 Fu l'uomo bianco a trarne profitto. Per la lingua di bisonte e per indumenti realizzati con la sua pelle, esisteva un mercato orientale insaziabile. Nel 1832, Catlin descrisse un massacro di bufali, da parte di seicento Sioux a cavallo. Questi uomini uccisero 1400 animali, di cui prelevarono soltanto le lingue. Queste venivano vendute ai bianchi, in cambio di pochi litri di whiskey. Il whiskey, indubbiamente, contribuì a rovinare il talento degli indiani nell'utilizzare il più possibile un animale. Tra le tribù che non commerciavano con i bianchi, ogni animale veniva usato completamente, fino agli zoccoli. Non ne veniva sprecata alcuna parte. I bisonti, inoltre, non venivano uccisi durante l'inverno, perché in quel periodo gli Indiani si nutrivano con la carne essiccata durante l'autunno. Ora, invece, i bisonti venivano uccisi soprattutto d'inverno. Era durante il periodo freddo, infatti, che la loro magnifica pelliccia cresceva folta ed elegante. Catlin calcolò che ogni anno vennero uccisi circa 200.000 bufali, per ricavarne giacche destinate ai mercati dell'Est. La vendita, faceva guadagnare al cacciatore indiano all'incirca una pinta di whiskey. Se gli Indiani avessero compreso il concetto di estinzione di un animale, avrebbero interrotto questo massacro. Ma per gli Indiani, il bufalo era un dono del Grande Spirito, un dono che avrebbe continuato a giungere per sempre. Decenni dopo la scomparsa delle prime grandi mandrie, gli Indiani delle Pianure credevano ancora che il ritorno degli animali fosse imminente. Fino al 1890, ballavano la Danza del Fantasma, inventata per far tornare i bisonti, e pregavano affinché questo miracolo avvenisse.

 Nonostante la facilità ed i ricavi economici dell'uccisione dei bisonti, ci furono tribù che non abbandonarono gli antichi stili di vita delle Pianure. Oltre alle tribù del Sudest, continuarono a dedicarsi all'agricoltura anche tribù del Midwest, del Sud Ovest e del Nord Ovest. Ad esempio, gli Osage, i Pawnee, gli Arikara, i Mandan, i Wichita e i Caddoan continuarono a vivere in insediamenti agricoli stanziali. Anche se circondati di bufali, costruivano le loro abitazioni usando legname e terra. Tra alcuni Indiani del Sud Ovest, il cotone, i contenitori di vimini e di terracotta, erano materiali preferiti ai sostituti di origine animale, come i sacchetti di cuoio.

 Catlin fu tremendamente preciso quando previde la conseguenze disastrose cui andavano incontro le tribù dipendenti dai bisonti. Ad oggi, sono gli Indiani che hanno subito nella maniera peggiore l'assimilazione da parte di altri popoli. I Sioux del Sud Dakota, ad esempio, hanno il più grave livello di povertà e uno dei più alti tassi di alcolismo del paese. Viceversa, le tribù che dipendevano poco o per nulla dallo sfruttamento degli animali per la propria sopravvivenza, come i Cherokee, i Choctaw, i Creek e i Chickasaw, stanno prosperando e crescendo, essendo state assimilate senza perdere la propria cultura.

 In passato, in più di una tribù il consumo di carne era raro - certamente non quotidiano. A seguito dell'introduzione europea dell'abitudine al consumo di carne, dell'uso di cavalli e fucili, della diffusione di bevande alcoliche e del commercio con i bianchi, molte cose cambiarono. Gli Indiani che oggi possono dirsi vegetariani sono relativamente pochi.

 Ma non e' sempre stato così. Per la maggior parte dei nativi americani anziani, la carne non solo non era uno dei cibi preferiti, ma il suo consumo non era visto con rispetto (nella maniera in cui oggi, da parte degli americani, lo e' il mangiare tacchino durante la Festa del Ringraziamento - come fosse un dovere religioso).Non c'era nulla di cerimoniale nel mangiare carne. Ciò che veniva più usato per riti e cerimonie, era una pianta, il tabacco - che anche in queste occasioni veniva usata con moderazione. Le grandi celebrazioni, come le Feste dell'Estate, erano centrate sul raccolto, specialmente sulla raccolta del mais. I Choctaw non sono l'unica tribù che continua a ballare la Danza del Mais.

 Come sarebbe oggi l'America, se le tradizioni indiane avessero continuato ad essere seguite? Credo sia giusto dire che il rispetto degli Indiani per le forme di vita non umane avrebbe avuto un influenza maggiore nella società americana. Il mais, anziché la carne di tacchino, sarebbe il piatto celebrativo della festa del Ringraziamento. Meno specie sarebbero state estinte, l'ambiente darebbe più sano e gli americani, sia Indiani che non-Indiani, vivrebbero più 'a lungo delle vite più sane. Ci sarebbero anche meno sessismo e razzismo, dato che molte persone ritengono che il modo in cui tratti gli animali (i più indifesi) e' lo stesso in cui tratterai i bambini, le donne e le minoranze.

 Senza rendersene conto, i guerrieri e i cacciatore indiani del passato si prestarono al gioco degli uomini bianchi che ambivano alle loro terre ed ai loro bisonti. Quando vennero tolte loro le terre e le mandrie di bisonti furono decimate, non c'era più nulla con cui sopravvivere. Gli Indiani che scelsero un sentiero pacifico e utilizzarono la diversità e l'abbondanza di piante per sopravvivere riuscirono, invece, a preservare i loro stili di vita. Anche dopo essere stati spostati in nuove terre, poterono continuare a coltivarle ed andarono avanti.

 Oggi, noi, i loro discendenti, dobbiamo riappropriarsi dello spirito delle antiche tradizioni, a beneficio di tutta la popolazione. Dobbiamo allontanarci dalle influenze europee che hanno cancellato uno stile di vita più sano. Dobbiamo nuovamente abbracciare i nostri fratelli e sorelle, gli animali, e "tornare al mais" una volta per sempre.

 

(*) Rita Laws e' Choctaw e Cherokee. Vive e scrive in Oklahoma. Il suo nome Choctaw, Hina Hanta, significa Luminoso Sentiero della Pace: ciò che per lei rappresenta il vegetarismo. E' vegetariana da oltre quattordici anni.

Fonte: http://www.rosacroceoggi.org/vegetarianesimo/nativi.americani.evegetarismo.htm

 

 

 
 
 

Mio video: “Omraam Mikhaël Aïvanhov: Cos’è la felicità?”

Post n°995 pubblicato il 19 Maggio 2016 da alf.cosmos
 

Mio video: “Omraam Mikhaël Aïvanhov: Cos’è la felicità?”

 

Tratto da una conferenza del 1982,  Aivanhov spiega perché spesso si è infelici, compreso quelli che sono ricchi e che avrebbero tutto ciò che molti non hanno…l’insoddisfazione e il senso di mancato appagamento che è tipico degli umani. Consiglia quindi come essere felici.

Grande gioia nel vedere Aivanhov dal vivo e la sua capacità di trasmettere messaggi molto importanti in modo accessibile a tutti.

Buona visione a Tutti  

Alf

Tratto dal dvd: SOLO UN IDEALE DIVINO APPORTA LA PIENEZZA – EDIZIONI PROSVETA http://www.prosveta.it/video-sottotit... 
Parte della conferenza di Omraam Mikhaël Aïvanhov del 22-4-1982 –Bonfin- Frejus - Francia
Canale youtube Prosveta Italia: https://www.youtube.com/channel/UCx9o...

 
 
 

Gustavo Rol e lo spirito intelligente

Post n°994 pubblicato il 15 Maggio 2016 da alf.cosmos
 

GUSTAVO ROL E LO SPIRITO INTELLIGENTE -video
 


Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell’Amore che non abbiamo donato.
L’Amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l’eternità.
Gustavo Adolfo Rol

 
 
 

LA PAZIENZA di Omraam Mikhaël Aïvanhov

Post n°993 pubblicato il 12 Maggio 2016 da alf.cosmos
 

LA PAZIENZA di Omraam Mikhaël Aïvanhov

 

mandala


"Siate pazienti e vivrete a lungo. Direte: "Ma non è possibile!
Bisogna consumare tantissime energie per sopportare le situazioni e le persone difficili!" 
No, al contrario: è nell'impazienza che sprecate più energie. La calma e la pazienza rafforzano la vitalità e prolungano la vita. 

Chi, dopo essere esploso, esclama:
"Ah! Mi sento meglio!", non si rende conto che quel "meglio" è in realtà una grande perdita. 
Si analizzi per sapere cosa in lui si sente meglio: è la sua natura superiore o la sua natura inferiore? E un attimo dopo, ripensando a quell'esplosione, è veramente contento di sé? Non dice forse a se stesso che sarebbe
stato preferibile sapersi controllare?
Cercate di sperimentare in voi l'efficacia di questa virtù: la pazienza. Piuttosto che ricorrere a ogni genere di sciroppi,
pozioni, elisir e altri intrugli, bevete un po' di pazienza! 
Sarà questa a rianimare in voi le potenze della vita, che sono potenze inimmaginabili. "

 
 
 

L’INTUIZIONE, COLLEGAMENTO COL MONDO SPIRITUALE di Rudolf Steiner

Post n°992 pubblicato il 08 Maggio 2016 da alf.cosmos
 

L’INTUIZIONE, COLLEGAMENTO COL MONDO SPIRITUALE 

di Rudolf Steiner

 

 

intuizione cosmica

 

 

 

 

 

L’IO vive nell’Anima. Sebbene la più alta manifestazione dell’Io sia parte dell’Anima Cosciente, va tuttavia detto che, irradiando da questa, l’Io pervade tutta l’Anima e attraverso di Lei agisce sul corpo. Nell’Io è vivente lo Spirito. Lo Spirito s’irradia nell’Io e vive in esso come suo involucro, allo stesso modo in cui l’Io vive nel corpo e nell’Anima come nei suoi involucri.

Alla Spiritualità formatrice dell’Io, e vivente quale Io, daremo il nome di SE’ SPIRITUALE, poiché si manifesta come IO o SE’ dell’uomo.

La differenza tra Io e Sé Spirituale è che L’Anima Cosciente tocca la Verità indipendentemente da ogni simpatia o antipatia; il Sé Spirituale porta in sé la medesima Verità, ma accolta e abbracciata dall’Io, da esso individualizzata e assunta nell’essere autonomo dell’uomo.

Il Se’ SPIRITUALE è una manifestazione del mondo Spirituale entro l’Io.

  Nello stesso senso in cui le manifestazioni del mondo corporeo sono chiamate sensazioni, le manifestazioni del mondo Spirituale si possono chiamare intuizioni.

Il pensiero più semplice contiene già l’intuizione perché non può essere toccato con le mani, né visto con gli occhi: bisogna riceverne la rivelazione dallo Spirito attraverso l’Io.

Se un uomo meno evoluto e un altro più evoluto guardano una pianta, nell’Io del primo vive qualcosa di assai diverso rispetto al secondo. Eppure le sensazioni di entrambi sono suscitate dal medesimo oggetto. La differenza è che il secondo può formarsi intorno all’oggetto pensieri ben più perfetti. Se gli oggetti si manifestassero soltanto attraverso la sensazione, non potrebbero esserci progressi nell’evoluzione Spirituale

Mediante le intuizioni l’Io umano che vive nell’Anima attinge i messaggi dall’alto, dal mondo Spirituale, come mediante le sensazioni attinge i messaggi dal mondo fisico. Allo stesso modo l’Io dell’uomo fa diventare vita dell’Anima il mondo Spirituale, come attraverso i sensi fa diventare vita dell’Anima il mondo fisico.

L’Anima, o meglio l’Io che risplende in essa, apre le sue porte dai due lati, verso il mondo corporeo e verso quello Spirituale.

 

 

Stralci da: TEOSOFIA di Rudolf Steiner

 

 
 
 

ESSERE SPIRITUALMENTE CONNESSI di Wayne W. Dyer

Post n°991 pubblicato il 04 Maggio 2016 da alf.cosmos
 

ESSERE SPIRITUALMENTE CONNESSI di Wayne W. Dyer

 

 

ANIMA SPIRITO

 

In termini di apparenze esteriori c'è qualcosa che si nota subito nelle persone che hanno raggiunto un alto livello di consapevolezza Spirituale. Sembrano essere in un costante stato di beatitudine. Nella mia vita io so che il mio stato di allegria è un indicatore affidabile del mio livello di illuminazione spirituale in quel momento. Più allegro, felice, contento e soddisfatto mi sento, più consapevole sono del mio profondo legame con lo Spirito.

Ponetevi questa domanda chiave: "Come mi sento il più delle volte?" Se la vostra risposta è che vi sentite ansiosi, angosciati, feriti, depressi, frustrati e così via, allora siete disconnessi spiritualmente. Questo potrebbe significare che avete permesso al vostro campo personale di energia di essere contaminato dalle forze debilitanti di bassa energia che sono intorno a voi.

Quando siete spiritualmente connessi, non siete alla ricerca di occasioni per essere offesi e non giudicate gli altri e nemmeno li etichettate . Vi trovate in uno stato di grazia in cui sapete di essere connessi a Dio e quindi liberi dagli effetti di qualcuno o qualcosa di esterno a voi stessi.

Mi chiedo: "Come mi sento?" Se la mia risposta è "Non molto caloroso" oppure "Turbato", allora medito e vado in un posto tranquillo dove posso connettermi alla mia sorgente di energia spirituale. Lo stato di allegria ritorna rapidamente. Ogni insegnante che è stato veramente significativo nella mia vita ha dimostrato questa meravigliosa qualità di essere in grado di ridere, di prendere la vita con leggerezza, di essere anche un po’ sciocco e frivolo.

Utilizzate questa misura per testare il vostro livello di consapevolezza spirituale, e se non siete di buon umore ricordatevi che non sarete mai pienamente soddisfatti spiritualmente. Amo ciò che disse Erich Fromm, "L'uomo è l'unico animale che può essere annoiato, che può essere disconnesso, che può sentirsi cacciato dal Paradiso." Ricordate: solo voi potete cacciare voi stessi dal giardino del Paradiso.

Wayne W. Dyer

 
 
 

ETA' DEI CANI COMPARATA A QUELLA UMANA

Post n°990 pubblicato il 01 Maggio 2016 da alf.cosmos
 

ETA' DEI CANI COMPARATA A QUELLA UMANA

età cani


 
 
 
 
 

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