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Messaggi di Settembre 2020
Post n°1339 pubblicato il 28 Settembre 2020 da alf.cosmos
PERCHE' GLI UCCELLI CANTANO? Gorgheggi e trilli, canti d'amore e richiami d'allarme, persino "chiamate" in volo: ma perché gli uccelli cantano? Curiosità e segreti sul linguaggio degli uccelli
Quando parliamo di canto degli uccelli in realtà non ci riferiamo ad una sola "voce" ma ad una grande varietà di suoni complessi che costituiscono un vero e proprio linguaggio. Il "teck" secco di una capinera, il lamentoso "gheck gheck gheck" di un picchio rosso, lo squillante "cirrip" di un'allodola. Ogni suono ha un uso differente, un differente scopo e viene utilizzato in circostanze molto precise. Per un birdwatcher, imparare il linguaggio degli uccelli è un ottimo modo per riconoscere le diverse specie e un modo per capire meglio il loro comportamento.
IL LINGUAGGIO DEGLI UCCELLI Così come noi abbiamo vocali e consonanti con cui componiamo parole, frasi e discorsi, allo stesso modo gli uccelli producono una serie di chiamate, canzoni e melodie con un linguaggio così articolato da far invidia al nostro alfabeto. Tutto grazie a un organo particolare chiamato siringe, grande come un pisello e posto alla biforcazione della trachea nei bronchi. Alla sua conformazione, che cambia a seconda delle specie, si devono canti e suoni tanto diversi. Ogni tipo di suono ha uno scopo diverso ed è così che gli uccelli, a tutti gli effetti, comunicano tra di loro con richiami che variano in ogni circostanza. Ecco alcuni esempi:
CHIAMATE D'ALLARME Si tratta di suoni taglienti e penetranti, veri e propri segnali d'allarme usati dagli uccelli ogni volta che si sentono minacciati e per avvertire i compagni del pericolo. Le chiamate di allarme sono in genere suoni brevi ma talmente forti da essere udibili a grandi distanze. Inoltre questo tipo di suono è spesso utilizzato anche come minaccia dagli uccelli predatori durante gli inseguimenti.
IL RICHIAMO SUPPLICA "Mamma mamma mamma!", proprio come i bimbi chiamano la mamma allungando le braccia, i piccoli uccelli emettono piccoli gemiti e cinguettii per attirare l'attenzione delle madri, a cui spesso aggiungono anche lo sbattimento delle ali. Non hanno una forte intensità ma possono essere chiaramente sentiti in prossimità di un nido. Non di rado capita inoltre che i piccoli uccelli continuino ad utilizzare questi richiami anche dopo aver lasciato il nido. Perché la mamma è sempre la mamma.
I RICHIAMI DI CONTATTO "Ehi, tutto bene?": ecco, i richiami di contatto per gli uccelli sono più o meno l'equivalente del nostro sincerarsi delle condizioni di un amico. Quando gli uccelli viaggiano in stormi o quando vogliono chiamarsi l'un l'altro o addirittura dare la notizia di una buona fonte di cibo, ecco che utilizzano appositi richiami. Sono cinguettii moderatamente forti, simili a ronzii ma non così penetranti come le chiamate di allarme.
LE CHIAMATE IN VOLO Noi abbiamo le telefonate di lavoro, quelle dove è necessario un tono di voce più formale perché è così che impone l'etichetta. Parallelamente, molti uccelli hanno chiamate specifiche che utilizzano soltanto durante il volo, e sono proprio questi canti i più utili a identificare ogni specie. Sono suoni molto musicali, utilizzati soprattutto per annunciare il passaggio degli stormi durante le migrazioni.
PERCHE' GLI UCCELLI CANTANO ALL'ALBA? Il canto degli uccelli al mattino è solitamente un piacevolissimo buongiorno. Ma perché gli uccelli prediligono questo momento del giorno per dare prova delle loro doti vocali? La risposta è molto "vanitosa": per apparire più in forma. Gli uccelli diurni si nutrono prevalentemente durante il giorno, di conseguenza il primo mattino è il momento in cui sono più deboli. Cantare all'alba è una tecnica utilizzata dai maschi per dimostrare alle potenziali partner di essere individui sani e pieni di energia. Non c'è da stupirsi: in generale, il canto degli uccelli è quasi sempre in stretta relazione con la vita sessuale ed accompagna ogni fase della relazione, dal corteggiamento alla difesa del nido.
QUANDO IL CANTO DIVENTA MUSICA Il canto mattutino dell'allodola non è l'unica melodia che ha ispirato poeti e compositori: da sempre i dolci richiami degli uccelli hanno toccato il cuore dell'uomo, ispirando versi e musiche immortali. Grieg, Ravel, Prokofiev (tra gli altri), sono rimasti così affascinati dalla melodia di merli, usignoli e colombe da trasformare i loro richiami in musica. Vivaldi ha composto il celebre concerto "Il Gardellino", mentre Girolamo Frescobaldi ha lasciato "Capriccio sopra Cucho" a testimonianza della fascinazione per il verso del cucù. Ludwig van Beethoven, nel secondo movimento della "Sinfonia n.6 Pastorale", ha inserito l'imitazione del verso dell'usignolo e della quaglia eseguiti rispettivamente da flauto ed oboe. Richard Wagner, invece, nel Sigfrido, ha inserito il brano "L'uccello nel bosco".
COME IMPARARE A RICONOSCERE IL CANTO DEGLI UCCELLI Il modo migliore per imparare a riconoscere gli uccelli anche grazie al loro canto è andare in natura e prepararsi all'ascolto della musica più bella mai realizzata. Il coro di un bosco o di un parco cittadino sono una vera sinfonia, specie per chi sa coglierne le varie sfumature. Per cominciare può anche essere utile un manuale che, oltre a mappe e fotografie delle diverse specie, ne spieghi anche le caratteristiche vocali.
Come il libro Birdwatching facile di Detflef Singer (Ricca editore). Birdwatching facile è una splendida guida illustrata agli uccelli d'Europa, un manuale fotografico per muovere i primi passi nel mondo del birdwatching. Un libro adatto a bambini, ragazzi e adulti, con 1.400 fotografie a colori e 400 mappe per imparare a riconoscere in modo facile oltre 400 specie di uccelli in Europa.
Fonte: http://www.lipu.it/articoli-natura/8-oasi-e-centri-di-recupero/889-perche-gli-uccelli-cantano |
Post n°1338 pubblicato il 22 Settembre 2020 da alf.cosmos
Einstein: L'UOMO VIVE NELL'ILLUSIONE DELLA SEPARAZIONE MA IN REALTA' E' PARTE DEL TUTTO
Un uomo fa parte di un insieme di cose chiamato "Universo"; egli è una parte del Tutto, limitata nello spazio e nel tempo. Egli sperimenta se stesso, i suoi pensieri ed i suoi sentimenti, come qualcosa di separato dal Tutto: una specie di illusione ottica generata dalla sua mente. Questa illusione crea una specie di prigione per ognuno di noi; una prigione che restringe i nostri affetti e desideri personali al ristretto cerchio di persone che ci sono più vicine. Il nostro traguardo consiste nel liberarci da questa prigione, allargando la nostra compassione fino ad abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza. Nessuno è capace di raggiungere questo traguardo completamente, ma la lotta per raggiungerlo fornisce, da se stessa, una parte della liberazione ed il fondamento per la vera sicurezza interiore. |
Post n°1337 pubblicato il 16 Settembre 2020 da alf.cosmos
Jung: OGNUNO HA LA SUA VIA, CHE E' ASSOLUTAMENTE UNICA
".....La mia via non è la vostra via, dunque non posso insegnarvi nulla. La via è in noi, ma non in dei, nè in dottrine, nè in leggi. IN NOI E' LA VIA, LA VERITA' E LA VITA. Guai a coloro che vivono seguendo dei modelli! La vita non è con loro. Se voi vivete seguendo un modello, allora vivrete la vita del modello, ma chi dovrebbe vivere la vostra vita, se non voi stessi? DUNQUE VIVETE VOI STESSI. Gli indicatori di via sono caduti, davanti a voi si aprono incerti percorsi. Non siate avidi dei frutti nati nei campi altrui. Non sapete di essere voi stessi il campo fertile che fà crescere tutto ciò che vi serve? Ma oggi chi lo sa più? Chi conosce la strada verso i campi eternamente fertili dell'anima? Voi cercate la via attraverso le apparenze, leggete libri e ascoltate opinioni: a che può giovare tutto questo? Esiste solo una via ed è la VOSTRA VIA. Cercate la via? Vi metto in guardia dall'imboccare la strada di qualcun altro. Per voi può essere quella sbagliata. Ciascuno PERCORRA LA SUA VIA. Non voglio essere il vostro salvatore ne darvi leggi o educarvi. Non siete più dei bambini. Imporre leggi, migliorare o rendere facili le cose è diventato un errore e un male. Ciascuno cerchi la propria via. La via ci porta all'amore vicendevole nella comunione. Gli uomini vedranno e sentiranno la somiglianza e la comunanza delle loro vie........... Date dunque all'uomo la dignità e lasciatelo essere individuo, affinchè trovi la sua comunità e la ami. La violenza si contrappone alla violenza, il disprezzo al disprezzo, L'AMORE GENERA AMORE. Date dignità all'umanità e abbiate fiducia che la vita troverà la via migliore." La tua Via è spiritualità, non religione e nemmeno modelli. Osa essere il tuo maestro! Tratto da "Il libro rosso" C.G.JUNG |
Post n°1336 pubblicato il 14 Settembre 2020 da alf.cosmos
CHI E' BIANCA BUCHAL (membro del consiglio dell' OMAEP, Associazione internazionale per la gravidanza consapevole, con sede in Francia e del Comitato Direttivo di ANEP, emanazione italiana dello stesso. )
Bianca Buchal nasce a Milano il 10 settembre del 1915 da padre italiano e madre tedesca. Vive un'infanzia molto difficile. A 16 anni Bianca inizia già a lavorare come interprete e traduttrice, è bilingue: italiano la prima lingua, tedesco la seconda, poi studia l'inglese, il francese e lo spagnolo.
All'età di 20 anni fa un'esperienza in Inghilterra a Londra per un anno, vivendo in parte ospite di cugini e in parte lavorando alla pari. Esperienza che lei considera molto formativa per tutto il tempo a venire. Nel '45 si sposa con Karl Buchal, si conoscono a Milano, lui è un avvocato tedesco che comandava il reparto protezione patrimonio artistico di Milano durante i bombardamenti. Nel '46 nasce il primo figlio Claudio e 3 anni dopo, nel '49, nasce la seconda figlia Nicoletta. Il marito torna in Germania per aprire uno studio legale. Bianca si trova con due bambini da allevare da sola e lavora senza sosta per sostenerli fino alla fine degli studi superiori. Entra in una profonda crisi esistenziale che la porta ad iniziare la sua ricerca interiore avvicinandosi alla Teosofia che le apre orizzonti spirituali e dà un nuovo senso alla sua vita. Segue la Società Teosofica dall'autunno del '46 all'autunno del 1978. Fin quando nel '78, a 63 anni, va in pensione e si mette al Servizio sperimentando la vita in comunità a Pomaia in Toscana, presso il Centro Buddista "Lama Tzong Khapa" che si stava formando. E' una donna molto materna, lì trova dei giovani da seguire e diventa una sostenitrice importante per la Fondazione della Comunità. Non è comunque mai diventata buddista anche se seguiva con interesse e lo trovava un percorso bello e utile, ma la sua direzione era la Teosofia. A Pomaia ci sta 15 anni e vive un periodo molto felice e interessante. Per lei l'amore è universale, è apolitica, aconfessionale, si può dire che lei abbia superato le istanze del l'ego! Nel '90 si avvicina al Gruppo Francese Fraternité Blanche Universelle, venendo a sapere da una sua amica, che ha conosciuto direttamente il Maestro O. M. Aivanhov, che in Francia è stata fondata una Scuola filosofica e spirituale: la Tenuta di Bonfin, che dal 1953 accoglie i membri della Fratellanza Bianca di tutto il mondo. Sente il richiamo di recarsi in visita al Centro e per oltre 20 anni la Tenuta di Bonfin sarà una tappa fissa che la ospiterà una o due volte l'anno, durante il periodo delle sue vacanze, per una ventina di giorni. Nel 1992 le capitò di leggere uno dei testi che maggiormente ispirarono l'attività a cui si dedicò gli ultimi due decenni della sua vita: L'educazione comincia prima della nascita di O. M. Aivanhov. Fu come una molla che le diede l'entusiasmo per studiare e poi divulgare il tema "Gravidanza Consapevole". Si dedica alla traduzione in italiano di decine di libri e testi di conferenze di Aivanhov e di altri autori dal francese, dal tedesco, e dall'inglese. Conclusa l'esperienza di Pomaia ritorna nella sua città Milano che rimane la sua ultima dimora. Per il suo 80° compleanno chiede in regalo ai figli la connessione ad internet, usava il computer già dal 1980, e non smette mai di restare collegata virtualmente a decine di persone ed Enti che ruotavano attorno al Tema della Maternità consapevole. Viene nominata membro del consiglio dell' OMAEP, Associazione internazionale per la gravidanza consapevole, con sede in Francia, ed entra del Comitato Direttivo di ANEP, emanazione italiana dello stesso. Partecipa a seminari e iniziative didattiche. Molti interventi li tiene lei in varie parti d'Italia. Riesce a dare lo spunto per parlare agli studenti delle scuole medie e superiori della "Procreazione consapevole" con l'approvazione del Ministero della Salute. Nel 2008 organizza un ciclo di sei conferenze con il supporto del comune di Milano. Nel 2009 costruisce il sito "gravidanzaconsapevole.org" e nel 2011 fa uscire il libro "Gravidanza Consapevole". Nel 2012 conia la definizione Donna Madre dell'Umanità, con cui intende riproporre la maternità in una chiave transpersonale, divulga il concetto attraverso uno scritto molto profondo e incoraggiante dedicato alle donne. Nel 2014 esce la ristampa riveduta e ampliata del suo libro. Nel 2015 inizia a scrivere la sua seconda opera, in cui intenderebbe proporre le sue esperienze personali e gli itinerari di saggezza legati alla terza età. A lavoro iniziato da poco si spegne serenamente a quasi 100 anni il giorno 26 marzo 2015.
Prima di morire dichiara: "Continuerò a lavorare anche da lassù!"
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Post n°1335 pubblicato il 08 Settembre 2020 da alf.cosmos
DONNA, MADRE DELL'UMANITA' di Bianca Buchal
La donna dovrebbe diventare consapevole dell'importanza della sua funzione e sentirsi la Madre dell'umanità, poiché solo a lei è stata concessa la capacità di mettere al mondo la prole. A seconda dell'impegno fisico e psicologico che essa dedica a questa sua funzione, si avrà l'umanità del domani. La sua responsabilità, quindi, verso la società è grande, responsabilità che va condivisa anche dall'uomo che, pur avendo un ruolo diverso, ne è parte integrante. Se si trascorre la gravidanza facendo giungere ai piccini in formazione flussi di Amore, parlando con loro di cose belle, cantando per loro, facendoli crescere nella gioia di essere attesi, facendoli sentire amati, nascerà una nuova generazione che porterà la Pace nel mondo. Basterà mettere al mondo i nostri figli con tanto Amore, concependoli nell'Amore e impregnandoli di Amore. E se tutti i bambini nasceranno impregnati di Amore, a mano a mano che cresceranno, l'Amore, che diventerà parte della loro indole, si trasformerà in rispetto dell'altro, in tolleranza, in tutte quelle qualità di cui attualmente sentiamo la mancanza e che consentiranno una convivenza pacifica. La Pace ha inizio nell'utero materno Estratto dal libro Gravidanza Consapevole capitolo 1 di Bianca Buchal
P.S. Bianca Buchal ha sempre insistito sul concetto che il rapporto tra madre e figlio avviene già durante la gravidanza e quindi è fondamentale come si vive in quel periodo e come si possa comunicare col bambino già nel periodo prenatale |
CALENDARIO FASI LUNARI SETTEMBRE 2020
Fonte: https://www.segnalidivita.com/calendario/calendario-lunare-2020.htm |
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