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Messaggi di Agosto 2022

Ecco come sarebbe Diana oggi

Post n°1489 pubblicato il 31 Agosto 2022 da alf.cosmos
 
Foto di alf.cosmos

25 anni fa Diana, il 31 agosto 1997, a soli 36 anni lasciò questo mondo, vittima di un'incidente stradale, la cui causa non è mai stata chiarita per bene....rimangono dubbi su ciò che è avvenuto veramente...

Diana Spencer nacque il 1 luglio 1961 a Sandringham, Regno Unito e morì il 31 agosto 1997, Salpêtrière, Parigi, Francia

Era di mentalità e cuore aperto. semplice e disponibile verso tutti

Oggi avrebbe compiuto 61 anni

 

DIANA

In questa foto Diana a 36 anni e come sarebbe oggi se fosse ancor qui in un'elaborazione al computer 

 

DIANA CON MADRE TERESA

Diana Spencer con Madre Teresa di Calcutta


DIANA CON PORTATORI DI HANDICAP

Diana con ragazzi portatori di handicap


In un articolo recente di The Big Issue , William ha scritto raccontando di quando sua madre a 11 anni lo ha portato con sé nel 1993 a far visita a un centro di accoglienza per senzatetto; era una casa di accoglienza gestita dall'ente di beneficenza The Passage

Durante queste visite non voleva portare il cappellino e i guanti perchè diceva che il cappellino le faceva mantenere le distanze e i guanti le impedivano un contatto diretto con queste persone.

Furono proprio gli incontri con Madre Teresa a spingere Diana verso la sensibilizzazione nei confronti di malati di lebbra e di Aids, portatori di handicap fisici e psicologici.

Si incontrarono diverse volte e la cosa incredibile è che 5 giorni dopo l'incidente a Diana, se ne andò pure Madre Teresa....

Questa è l'eredità interiore che voglio ricordare della "principessa del popolo", amata da molti, ma "scomoda" per alcuni...

 
 
 

Star Trek la serie classica recensioni stag1 Ep16 La Galileo (1966-67)

Foto di alf.cosmos

Star Trek: TOS - S01E16, La Galileo

Postato il 09/05/2019 di Sam Simon

 

star trek 16

 

 

Il sedicesimo episodio di questa prima stagione di Star Trek (andato in onda per la prima volta il 5 gennaio del 1967, aggiungo questa nota di colore) ci offre una "prima volta": è la prima volta che si perde uno degli shuttle in dotazione ad una nave della Flotta Stellare, cosa ricorrente in serie successive come, per dirne una a caso, Voyager. Lo shuttle in questione si chiama Galileo e dà il nome all'episodio sia nell'originale inglese, The Galileo Seven, sia in italiano: La Galileo.

 

In viaggio per portare dei medicinali alla lontana colonia Makus III sotto la supervisione dell'alto commissario Ferris (John Crawford), la USS Enterprise si imbatte in un fenomeno simile ad un quasar che il capitano Kirk decide di investigare da vicino nonostante i borbottamenti del commissario che preferirebbe arrivare in fretta a destinazione. Manda così in esplorazione uno shuttle con Spock con altri sei membri dell'equipaggio, tra cui il dottor McCoy, il tenente comandante Scott, la poco vestita aiutante Mears (Phyllis Douglas) e i tenenti Latimer (Rees Vaughn), Gaetano (Peter Marko) e Boma (Don Marshall). Ma le cose si mettono subito nel peggiore dei modi: per motivi poco chiari, lo shuttle viene irresistibilmente attratto verso il pianeta al centro del quasar (Taurus II) ed è così danneggiato che risulta impossible riprendere quota. Come se non bastasse, poco dopo si scopre che il pianeta è abitato da ostili esseri giganti e primitivi che non esitano ad attaccare i nostri eroi!

 

Quindi da una parte abbiamo Kirk che fa di tutto per ritrovare la Galileo dispersa resistendo all'incalzante commissario Ferris che ha a cuore la sorte dei coloni di Makus III, ben più numerosi dei sette membri dell'equipaggio dell'Enterprise. Dall'altra abbiamo Spock al comando del gruppo di esploratori che deve fronteggiare, nell'ordine: la difficile riparazione dello shuttle; le ostili creature autoctone; il quasi ammutinamento di vari dei suoi sottoposti. Infatti il tema dell'episodio verte chiaramente sull'uso della logica e sull'opportunità di avere una persona senza sentimenti al comando. Un tema, quindi, che rivedremo più e più volte nell'universo Star Trek, non ultima quando a Data sarà affidato il comando della Sutherland all'inizio della quinta stagione di The Next Generation.

 

La freddezza di Spock nel calcolare quanti membri dell'equipaggio dovranno essere sacrificati per raggiungere il giusto peso per permettere allo shuttle di arrivare in orbita fa arrabbiare non poco i tre tenenti, che capiscono che la brutta sorte di morire abbandonati su questo pianeta inospitale toccherebbe naturalmente a loro. Fortunatamente ci pensano gli scimmioni a far fuori sia Gaetano che Latimer in alcune delle più tipiche scene da red shirts (vittime predestinate che appaiono in quasi ogni episodio) di Star Trek. Ma Spock commette diversi altri errori nella sua rigida applicazione della logica, come per esempio pensare che gli abitanti del pianeta reagiscano in maniera razionale ai colpi di avvertimento coi phaser.

 

Insomma, diciamola tutta: anche se l'episodio critica la logica come unica via e mette in buona luce l'umana capacità di improvvisare (la cosa è lampante quando Spock risolve la situazione sul finale con un'azione potenzialmente disastrosa per gli occupanti della Galileo), in realtà c'è ben poco di logico nelle azioni del mezzo vulcaniano. Ma se ci dimentichiamo questi punti deboli della trama (e se andiamo oltre la ridicolaggine dei combattimenti sul pianeta), ci rimane un buon episodio con ottimi dialoghi, un Leonard Nimoy in forma smagliante e un grande James Doohan nei panni di Scott che sempre di più si fa notare come un membro importante dell'equipaggio. Ciao!

 

PS: da dimenticare invece il finale dove tutti sul ponte di comando si fanno delle grasse risate ripensando all'accaduto con buona pace dei due membri dell'equipaggio morti per l'incompetenza di Spock...

 

Episodio successivo: Il cavaliere di Gothos

 

Fonte: 

https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2019/05/09/star-trek-tos-s01e16-la-galileo/

 

 

Alfredo Cosmos - giudizio personale VOTO: 6

 La nota da ricordare è la decisione finale di Spock nel lanciare la navicella a velocità massima e a sicura autodistruzione. Ma era l'unico modo per essere avvistata dall'Enterprise che ha poi fatto in tempo a teletrasportare l'equipaggio pochi secondi prima che la navicella si autodistruggesse

 
 
 

Star Trek la serie classica recensioni stag1 Ep15 Licenza di sbarco (1966-67)

Foto di alf.cosmos

Star Trek: TOS - S01E15, Licenza di sbarco

Postato il 21/04/2019 di Sam Simon

star trek

 

Doveva succedere, lo so. D'altronde se anche nelle altre serie di Star Trek che conosco ci sono molti episodi "fatti per ridere", è chiaro che sia una tradizione nata con La serie classica. E quindi eccoci col primo episodio non serio (Il filtro di Venere almeno aveva un tema da sviluppare, pur se in maniera goffa), il numero quindici, Licenza di sbarco (traduzione fedele del titolo originale Shore Leave). Io soffro con questi episodi, odio profondamente quelli con Lwaxana Troi in The Next Generation, mal sopporto gli episodi Ferengi in Deep Space Nine, mentre le prime due stagioni di Voyager (le uniche che ho visto, per adesso) fortunatamente per adesso sono rimaste prive di episodi scazzoni. Meno male.

Io ho trovato Licenza di sbarco abbastanza tremendo. Ne capisco l'obiettivo, ne capisco le ragioni, ho capito dove andasse a parare abbastanza in fretta (all'apparizione del Bianconiglio, diciamo). E comunque ho sofferto per arrivare alla fine. Per me in un episodio così non funziona niente: i personaggi si comportano come degli stupidi (per esempio, Sulu che trova una pistola terrestre su un pianeta lontanissimo e semplicemente decide di provarla, senza farsi nessuna domanda), le situazioni non portano a niente, l'intera trama è fine a sé stessa e non lascia nessun segno.

Però mi rendo conto che erano gli anni Sessanta e che venivamo da quattordici episodi tutti scritti seriamente, con temi di fantascienza che a volte toccavano il genere horror (Miri) e a volte quello d'azione (La navicella invisibile). Per conquistare un'altra fetta di pubblico forse Roddenberry o i produttori hanno pensato che un po' di umorismo, anzi, molto umorismo fosse la via da seguire. Per me funziona meglio l'umorismo a piccole dosi, così come visto in ottimi dialoghi tra Spock e McCoy in alcuni episodi precedenti, per dire. Ma un intero episodio pieno di situazioni assurde con il bullo che tormenta Kirk, McCoy tutto contento che trova le accompagnatrici mezze nude, Sulu che spara agli alberi, l'aiutante Barrows (una splendida Emily Banks) che sostiene che tutte le donne vogliono un Don Giovanni (olé, un po' di sessismo non manca mai)... pesante. Molto pesante.

Insomma, sono certo che questo Licenza di sbarco non me lo riguarderò mai. Ne comprendo l'esistenza più di quanto non comprenda quella degli episodi Ferengi in DS9, davvero insopportabili ed ingiustificabili, ma comunque non è la mia tazza da tè, per usare un detto inglese. Ciao!

Episodio successivo: La Galileo

Fonte: https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2019/04/21/star-trek-tos-s01e15-licenza-di-sbarco/

 

 

Alfredo Cosmos - giudizio personale VOTO: 7,5

Alcuni membri dell'equipaggio sbarcano su un pianeta ricco di vegetazione ma privo di vita umanoide e animale.

Tutti hanno visioni prodotte dal loro inconscio...visioni assolutamente materiali. Ci sono incontri con persone che non vedevano da anni. Situazioni piacevoli o pericolose.

Alla fine compare un alieno dall'aspetto saggio proveniente da un altro pianeta ignoto che spiega che tutto è stato fatto per creare svago e piacevoli situazioni. L'importante è saper orientare la mente in modo da creare contesti gioiosi.

Mi ricorda un po' l'Aldilà, in cui siamo noi, con i nostri pensieri a creare la realtà....quindi dipende da noi star bene o male

 
 
 

Star Trek la serie classica recensioni stag 1 EP 14 La navicella invisibile (1966-67)

Post n°1486 pubblicato il 22 Agosto 2022 da alf.cosmos
 
Foto di alf.cosmos

Star Trek: TOS - S01E14, La navicella invisibile

Postato il 13/04/2019 di Sam Simon

 

STAR TREK

 

Mi entusiasma guardare La serie classica di Star Trek perché praticamente ad ogni episodio salta fuori una nuova idea che ho visto sviluppata nelle serie successive come The Next Generation, Deep Space Nine e Voyager. E con questo quattordicesimo episodio si introducono niente meno che i romulani! In La navicella invisibile (Balance Of Terror, il titolo originale) la USS Enterprise corre in soccorso degli avamposti lungo la zona neutrale tra il territorio della Federazione e quello dell’Impero Romulano. Scopre che un nemico invisibile li sta distruggendo uno ad uno e si lancia all’inseguimento degli aggressori dopo aver realizzato che se li lasciassero andare i romulani dichiarerebbero immediatamente guerra alla Federazione a causa della sua manifesta debolezza.

L’episodio si basa sul film del 1957 The Enemy Below (Duello nell’Atlantico) di Dick Powell con Robert Mitchum e Curd Jürgens. Nell’ovvio parallelo, l’Enterprise è un cacciatorpediniere statunitense che nel 1943 intercetta un U-boot tedesco, invisibile sott’acqua così come la nave romulana è invisibile grazie al suo dispositivo di occultamento. Interessante scoprire come le regole dell’occultamento siano qui diverse da quelle con cui ero familiare, cioè quelle in vigore da The Next Generation in avanti. Qui gli strumenti di bordo riescono ad identificare la nave occultata, ma quest’ultima è invisibile ad occhio nudo. Nelle successive incarnazioni di Star Trek l’occultamento rende la nave invisibile anche agli strumenti di rilevazione, ovviamente!

Tornando all’episodio, si tratta di una battaglia di ingegno tra i due capitani: Kirk da una parte e il comandante interpretato da Mark Lenard (proprio lui che sarà Sarek, il padre di Spock, in ben più di un’occasione successivamente!). Nonostante la storia sia di fantascienza, è chiarissimo che è soltanto una cromatura diversa della battaglia navale del film di Powell. Infatti la cosa più interessante qui è la creazione della razza romulana che viene descritta come organizzata in maniera molto gerarchica e con titoli basati sull’impero romano come centurione. Le uniformi furono poi riprese e aggiornate soltanto marginalmente in The Next Generation, e naturalmente la fisionomia è la stessa di quella dei vulcaniani. Mi ha sorpreso scoprire che Spock stesso non conoscesse la storia dei romulani: pensavo che il fatto che i romulani fossero in origine dei rivoluzionari vulcaniani si conoscesse almeno su Vulcano!

E per finire ecco anche il marchio di fabbrica della flotta romulana: il dispositivo di occultamento! Geniale che un’idea nata per risparmiare sui costi di produzione (sarebbe stato proibitivo creare tutti gli effetti speciali necessari per la battaglia tra le due navi spaziali) sia risultata così efficace da rivederla così tanto spesso in Star Trek! Per il resto l’episodio funziona, crea tensione, diverte, ma è difficile rendere troppo merito a Paul Schneider, lo sceneggiatore, visto che il plagio del film con Robert Mitchum è evidente e, probabilmente, dichiarato. Io l’ho visto più che volentieri, ho goduto dell’ottima interpretazione di Lenard che verrà giustamente riutilizzato molto nei futuri Star Trek, e soprattutto ho ammirato la genesi di una delle razze più iconiche del brand! Ciao!

PS: alla fine si registra soltanto una vittima nell’equipaggio dell’Enterprise, il povero Robert Tomlinson (Stephen Mines). Che naturalmente avevamo conosciuto all’inizio dell’episodio quando il capitano Kirk stava celebrando il suo matrimonio con la giovane Angela Martine (Barbara Baldavin)! Che sfiga!

Episodo successivo: Licenza di sbarco

 

Fonte: 

https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2019/04/13/star-trek-tos-s01e14-la-navicella-invisibile/

 

 

 Alfredo Cosmos - giudizio personale VOTO: 7,5

 

Qui vediamo per la prima volta i Romulani, nemici storici con cui era stata stabilita una tregua un secolo prima. Nessuno però li aveva mai visti prima

 
 
 

Star Trek la serie classica recensioni stag1 Ep13 La magnificenza del re (1966-67)

Post n°1485 pubblicato il 18 Agosto 2022 da alf.cosmos
 
Foto di alf.cosmos

Star Trek: TOS - S01E13, La magnificenza del re

Postato il 01/04/2019 di Sam Simon

 

star trek13

Ed eccoci al primo riferimento a Shakespeare che tanta importanza avrà nelle future incarnazioni di Star Trek, per esempio in quel capolavoro di Star Trek VI: The Undiscovered Country (Rotta verso l'ignoto) o in varie occasioni in The Next Generation grazie ad interpretazioni di Data, Picard o addirittura di Q. Ma invece di divagare, parliamo de La magnificenza del re (The Conscience Of The King), che tra l'altro è un gran bell'episodio!

 

La USS Enterprise si dirige al pianeta Q su chiamata del dottor Thomas Leighton (William Sargent), vecchia conoscenza del capitano Kirk, che ha più vecchie conoscenze sparse per la Galassia che capelli sulla testa. Immediatamente Leighton informa Kirk che l'ha convocato perché è convinto che Anton Karidian (Arnold Moss), attualmente sul pianeta con la sua compagnia teatrale durante un tour interplanetario, sia in realtà Kodos, l'ex-governatore della colonia di Tarsus IV che venti anni prima fece uccidere a sangue freddo 4mila persone proprio mentre Leighton e Kirk si trovavano lì. Il nostro bel capitano non ne è affatto convinto visto che ufficialmente Kodos fu trovato morto carbonizzato, ma soprattutto a distrarlo è la bionda figlia di Anton, Lenore Karidian (Barbara Anderson), con cui è rapidamente colpo di fulmine. Ma proprio mentre i due passeggiano mano nella mano ecco la scoperta sconcertante: il cadavere di Leighton giace a pochi passi da casa sua durante il ricevimento da lui organizzato per entrare in contatto con Karidian.

Che fare? Kirk decide di investigare l'accaduto ma lo fa fuori dai canali ufficiali. Per mantenere il segreto sulle sue attività non esita a trattare malissimo sia Spock che McCoy, che però caparbiamente riescono a capire cosa sta succedendo. Infatti è chiaro come il sole che Karidian sia effettivamente Kodos! Inoltre, soltanto nove persone tra quelle sopravvissute al massacro su Tarsus IV avevano visto in faccia Kodos, e, di questi nove, sette (compreso Leighton) sono morti e gli ultimi due sono entrambi a bordo della USS Enterprise. Uno naturalmente è Kirk e l'altro è il tenente Kevin Riley (Bruce Hyde). Intanto Kirk riesce a far salire a bordo della sua nave l'intera compagnia teatrale e spedisce Riley alla sala macchine per non si sa bene quale motivo. Avrebbe potuto proteggerlo un po' meglio, no? A questo punto è lampante che l'ipotesi sia che Karidian stia uccidendo uno ad uno gli ultimi testimoni del suo massacro!  E invece no, Kirk sembra perso tra elucubrazioni che si tiene per sé e il corteggiamento di Lenore.

 

In ogni caso, dopo un tentativo di omicidio ai danni di Riley con del veleno (altro elemento shakespeariano, ma d'altronde l'episodio tutto altro non è che una tragedia shakespeariana ambientata nel mondo di Star Trek), Kirk decide di confrontarsi con Karidian e non ci sono dubbi: è Kodos. Ma il conflitto finale tra i due non sarà esente da sorprese... in altre parole c'è un colpo di scena che in realtà io ho capito al decimo minuto (non perché sia un genio, è davvero chiaro sin dall'inizio cosa sta succedendo), ma che comunque ha abbastanza senso.

Cosa ha di bello La magnificenza del re? Tante cose. Così come ha tante cose meno belle. Cominciamo da queste ultime: il colpo di scena prevedibilissimo è una di esse. E la recitazione di Arnold Moss è esageratissima: capisco che sia molto teatrale quando interpreta un personaggio nel Macbeth o nell'Otello, ma lo è anche quando parla come Anton Karidian al di fuori del teatro: come detto, l'episodio è shakespeariano, ma secondo me Moss ha esagarato! E le scene dell'innamoramento tra Kirk e Lenore sono zuccherosissime, fa davvero ridere vederle nel 2019 con la donna che vuole il suo principe azzurro bello e poderoso.

Però ci sono anche parecchie cose ben fatte: Spock e McCoy continuano a crescere sia come personaggi sia a livello di interazioni tra i due. La trama della puntata è avvincente ed è divertente seguire l'indagine per capire che fine abbia fatto Kodos e quale sia il filo logico che porti dal massacro di venti anni fa alla recente morte di Leighton e al tentativo di omicidio di Riley. I dialoghi presi direttamente da Shakespeare sono per definizioni teatralissimi ma funzionano all'interno di una storia volutamente sopra le righe e con personaggi folli che non stonerebbero in una tragedia dello stesso autore inglese (le motivazioni di Karidian/Kodos rivelate sul finale sono tutt'altro che sensate). E le musiche, molto classiche, sono perfette per accompagnare le scene d'azione così come quelle più posate d'amore o riguardanti il teatro.

Infine, credo che questo sia uno degli episodi con più ritmo di questi primi tredici della prima stagione. Non ha punti morti, ogni scena ha una sua spiegazione e non rallenta l'azione né lo sviluppo della trama. Anche la canzone di Uhura qui non ha una mera valenza di riempitivo (come ne Il naufrago delle stelle), ma è la perfetta colonna sonora per il misterioso tentativo di omicidio a bordo della nave! Da vedere! Ciao!

 

Episodio successivo: La navicella invisibile

 

Fonte: https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2019/04/01/star-trek-tos-s01e13-la-magnificenza-del-re/

 

 

 

Alfredo Cosmos - giudizio personale VOTO:  7

 Dramma nel dramma, in cui la figlia Lenore per difendere il padre Karidian ( che poi si scopre essere Kodos, che 20 anni prima era stato responsabile di migliaia di morti)  si rende colpevole di omicidi. Il padre ne rimane addolorato perché avrebbe voluto che lei ne rimanesse fuori.

Il finale è tragico, ma in qualche modo riabilita la figura del padre che difende il cap. Kirk dall'attacco mortale della figlia che ne rimane vittima

 
 
 

Star Trek la serie classica recens stag1 Ep11-12 L'ammutinamento (1966-67)

Foto di alf.cosmos

Star Trek: TOS - S01E11-E12, L'ammutinamento

Postato il 20/03/2019 di Sam Simon

 

star trek11

 

 

Ed eccoci alla prima puntata doppia della storia di Star Trek: L'ammutinamento (The Menagerie)! E direi che non avremmo potuto cominciare meglio, perché la storia è avvincente e ben realizzata e dà un ampio respiro al concetto di Federazione, di esplorazione spaziale e della Flotta Stellare. Naturalmente è evidente che tutto nasce dal desiderio di riutilizzare l'episodio pilota Lo zoo di Talos (The Cage, La gabbia, il titolo originale) rifiutato dagli studios con protagonista il capitano Pike invece di Kirk, ma l'espediente usato per farlo è davvero ben pensato e il risultato finale non fa pensare ad una mera operazione di riciclaggio. Ecco la trama.

La USS Enterprise si dirige alla Base Stellare 11 su richiesta del capitano Pike. All'arrivo, però, sia la bella Piper (Julie Parrish) sia il commodoro José Mendez (Malachi Throne) si dimostrano scettici. Kirk non ha ragione di dubitare della parola di Spock, ma effettivamente quando arrivano alla stanza dove è alloggiato Pike (Sean Kenney) lo trovano in stato vegetativo e capace solo di comunicare "sì" o "no" attraverso una luce intermittente della sua fantascientifica sedia a rotelle (in Futurama ci si sono divertiti non poco nell'episodio Where No Fan Has Gone Before). Infatti, poco tempo prima è stato esposto a radiazioni delta per salvare eroicamente dei cadetti della Flotta Stellare. Risulta rapidamente chiaro che Spock ha orchestrato tutto per portare con sé il capitano Pike, sotto il cui comando aveva servito per anni prima dell'arrivo di Kirk, al pianeta Talos IV. E perché farlo in questo modo? Perché la Federazione proibisce i viaggi verso quel pianeta e c'è addirittura la pena di morte per i trasgressori, l'unico caso attualmente vigente dell'applicazione di tale castigo!

 

Così ecco il rocambolesco viaggio verso Talos IV in cui vediamo la missione in cui Pike (interpretato nelle immagini dell'episodio pilota dallo sfortunato Jeffrey Hunter, morto giovanissimo per un incidente su un set cinematografico) andò sul pianeta durante il processo a Spock in cui Kirk, Mendez e lo stesso Pike menomato sono i giudici. Quindi da una parte abbiamo il classico processo alla Star Trek (di cui abbiamo visto poi innumerevoli esempi, il primo che mi viene in mente è lo spettacolare La misura di un uomo (The Measure Of A Man, seconda stagione di The next generation), e dall'altra ci godiamo dei corposi estratti dall'episodio pilota che fa pensare al perché fosse stato rifiutato dai produttori. Era un ottimo episodio! Non manca la bella ragazza che si innamora o deve far innamorare Pike, in questo caso si chiama Vina (Susan Oliver), non mancano spari ed azione, e la trama non è da buttare via (tanto che verrà riutilizzata, per esempio, nella terza stagione di The Next Generation nell'episodio Il collezionista, The Most Toys). C'è pure una donna (Majel Barrett, naturalmente!) a fare da comandante in seconda dell'Enterprise!

 

Mentre la prima parte de L'ammutinamento è per lo più composta da materiale originale, la seconda parte mostra quasi totalmente Lo zoo di Talos con la scusa che gli intelligentissimi abitanti del pianeta ne stanno mandando le immagini e i suoni all'Enterprise. Inutile dire che nel finale Spock non verrà condannato a morte e al capitano Pike verrà permesso di vivere il resto della sua vita soffrendo meno di quanto la sua condizione non lasci pensare grazie ai poteri degli stessi alieni di Talos IV (fondamentalmente, prendendo la pillola del colore giusto per restare nel mondo di fantasia di Matrix).

L'episodio funziona alla grande. Fortunatamente non avevo mai visto la puntata pilota, quindi il mistero su cosa fosse successo su Talos IV e sul perché delle azioni di Spock mi ha tenuto incollato allo schermo dall'inizio alla fine. Chiaramente alcuni espedienti di trama non funzionano così bene (come la trasmissione delle immagini in formato televisivo dei Talosiani, o il perché dell'eccessiva pena di morte in caso di avvicinamento al pianeta), però ci si passa sopra abbastanza agevolmente. Ciao!

 

Episodio successivo: La magnificenza del re

Fonte: https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2019/03/20/star-trek-tos-s01e11-e12-lammutinamento/ 

                                  EPISODIO 11 

 

EPISODIO 12

Mio giudizio personale VOTO: 9

 

Molto bello, con una conclusione che qualsiasi persona nelle condizioni fisiche molto gravi del cap. Pike avrebbe desiderato e che gli fa superare lo stato vegetativo e vivere insieme a una compagna. Questo grazie a una tecnologia dei Talosiani che permette una specie di sdoppiamento del corpo anche a livello materiale. Questa è l'alternativa che gli è stata offerta

 
 
 

Star Trek la serie classica recensioni stag1 Ep9 Trasmissione di pensiero (1966-67)

Foto di alf.cosmos

Star Trek: TOS - S01E09, Trasmissione di pensiero

Postato il 16/02/2019 di Sam Simon

 

star trek9

 

Ed eccoci ad un altro episodio con uno scienziato pazzo! Dopo Gli androidi del dottor Korby in cui il buon dottor Korby si era trasferito nel corpo di un androide e si stava avvalendo di altri androidi per il suo sogno di sostituire all'umanità una schiera di robot, ecco invece qui uno psicologo che per nessuna ragione si diverte a torturare i suoi pazienti. Infatti il titolo inglese dell'episodio è Dagger Of The Mind, cioè daga della mente, il metaforico strumento di tortura del dottore. Invece i traduttori italiani hanno optato per un titolo privo di alcun senso: Trasmissione di pensiero. E parliamone di questo Trasmissione di pensiero!

 

La USS Enterprise deve passare dalla colonia penale di Tantalus V diretta dal dottor Tristan Adams (James Gregory) per portare dei rifornimenti. Durante le operazioni di scarico, uno dei detenuti, Simon Van Gelder (Morgan Woodward), riesce però a scappare a bordo dell'Enterprise. E qui vorrei aprire una parentesi: se fossi il capitano Kirk, cambierei il responsabile della sicurezza della nave. In questi primi episodi si sono intrufolati a bordo, nell'ordine: il falso dottor Crater (La trappola umana), un virus alieno che ha fatto impazzire mezzo equipaggio (Al di là del tempo), il doppione selvaggio di Kirk (Il duplicato) e pure un Kirk androide (Gli androidi del dottor Korby). E ora pure un evaso di una colonia penale! L'Enterprise è il posto meno sicuro dell'intero universo!

 

Ma andiamo avanti. Rapidamente l'intruso viene catturato ed è chiaro che c'è qualcosa che non va in lui, sembra un pazzo ma allo stesso tempo dice cose con abbastanza senso da far venire dei dubbi sulla colonia a Kirk, che quindi decide di andare a dare un'occhiata. Chiede a McCoy di affiancargli uno dei suoi collaboratori che sia esperto in psicologia, e McCoy gli manda la bella Helen Noel (Marianna Hill), che ha la bella idea di andare a visitare la colonia penale in mutande. Fortunatamente per lei la situazione è ben diversa da quella de Il silenzio degli innocenti, anzi, pure troppo: i prigionieri sono troppo tranquilli e la spiegazione sembra essere un apparato usato dal dottor Adams, il neutralizzatore neurale. Questa scoperta viene fatta contemporaneamente sia da Kirk e Noel, sia da Spock e McCoy a bordo dell'Enterprise dove vediamo per la prima volta la fusione mentale vulcaniana che tanta importanza ha nei film di Star Trek (almeno dal II al VI). Subito dopo, la situazione precipita rapidamente, con Adams che tortura senza alcun motivo Kirk e poi rimane vittima della sua stessa macchina.

 

Trasmissione di pensiero è un interessante episodio che ancora una volta sembra essere più vicino ad un racconto del terrore che non a uno di fantascienza. Le scene di tortura sono veramente disturbanti e alla fine è inevitabile non riflettere su questi luoghi isolati (che siano colonie penali, carceri, o ospedali psichiatrici) dove molte persone si trovano alla mercé di qualcuno che ha talmente tanto potere da essere capace di fare molti danni nel caso perda il controllo.

 

PS: bellissimo il matte painting (in italiano si può tradurre con lo sfondo, forse?) della colonia penale nella scena in cui Kirk e Noel si materializzano sul pianeta, è un disegno davvero evocativo e ben fatto!

Episodio successivo: L'ammutinamento (ep 11-12) in quanto il nr 10 l'ho pubblicato per sbaglio prima del 9

Fonte: https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2019/02/16/star-trek-tos-s01e09-trasmissione-di-pensiero/

 

Mio giudizio personale VOTO: 7,5

 

In una colonia penale il dott. Adams sottopone i pazienti a trattamenti in cui annulla la mente e sostituisce i pensieri con i suoi.

Cerca di farlo anche col cap. Kirk, ma per fortuna, anche con l'intervento di Spock fallisce e rimane lui stesso vittima della macchina infernale

 

 

 
 
 

CALENDARIO FASI LUNARI AGOSTO 2022

Post n°1482 pubblicato il 05 Agosto 2022 da alf.cosmos
 
Foto di alf.cosmos

CALENDARIO FASI LUNARI AGOSTO  2022   

 

AGOSTO 2022

 

Fonte:

https://www.segnalidivita.com/calendario/calendario-lunare-2022.htm

 

 
 
 

Addio a Nichelle Nichols, in arte Uhura, l’attrice di colore di Star Trek

Post n°1481 pubblicato il 01 Agosto 2022 da alf.cosmos
 
Foto di alf.cosmos

A 89 anni Nichelle ci ha lasciati.

Famosa per aver interpretato il ruolo di tenente nella serie televisiva di Star Trek col nome di Nyota Uhura

 

UHURA

Nell'episodio della serie classica, La bellezza è verità? (Is There in Truth no Beauty?), Spock afferma che Uhura significa libertà. Nyota, parola swahili che significa "stella".

 

Il suo ruolo è stato di primaria importanza per tutte le persone di colore.

Anche Martin Luther King la seguiva con interesse e l'ha incoraggiata a fare tutte e tre le serie.

In Star Trek si immaginava un futuro in cui la povertà, le guerre e le ingiustizie non esistevano più, in cui tutte le razze erano sullo stesso piano. E si cercavano nuove forme di vita per allacciare con loro rapporti pacifici

Aveva un ruolo importante. Tenente addetto alle comunicazioni. Tutti i collegamenti con le altre astronavi erano di sua competenza.

UHURA-BACIO

 

Suscitò scalpore il bacio interrazziale tra lei e il cap. Kirk, uno dei primi trasmessi dalla tv americana.

Era il decimo episodio della terza serie (1967-68): Umiliati per forza maggiore.

 

UHURA Star Trek III - Alla ricerca di Spock 1984

Nella foto Uhura nel film: Star Trek III - Alla ricerca di Spock del 1984

 

Nel 2015 ebbe un ictus e nel 2018 le viene diagnosticata la demenza senile.

Nonostante ciò la sua ultima apparizione in pubblico fu a dicembre 2021 al Los Angeles Comic Con

 

Video di mezzo minuto con Nichelle Nichols qualche anno fa e ai tempi di Star Trek

 

Mando un grande abbraccio cosmico a Nichelle, che ora è nell'Aldilà e avrà la possibilità di vedere veramente l'universo e altri pianeti abitati

Buona evoluzione

Alf

 

Filmografia

 

Televisione

The Lieutenant - serie TV, 1 episodio (1964)

Star Trek - serie TV, 67 episodi (1966-1969)

Charlie's Angels - serie TV, episodio 2x09 (1977)

Antonio e Cleopatra (Antony and Cleopatra) - film TV (1983)

Heroes serie TV, 5 episodi (2007)

Star Trek: Of Gods and Men - web serie (2007)

 

Cinema

Porgy and Bess, regia di Otto Preminger (1959) - non accreditata

Una donna senza volto (Mister Buddwing), regia di Delbert Mann (1966)

È tempo di uccidere detective Treck (Truck Turner), regia di Jonathan Kaplan (1974)

Star Trek (Star Trek: The Motion Picture), regia di Robert Wise (1979)

Star Trek II - L'ira di Khan (Star Trek II: The Wrath of Khan), regia di Nicholas Meyer (1982)

Star Trek III - Alla ricerca di Spock (Star Trek III: The Search for Spock), regia di Leonard Nimoy (1984)

The Supernaturals (1986)

Star Trek IV - Rotta verso la Terra (Star Trek IV: The Voyage Home), regia di Leonard Nimoy (1986)

Star Trek V - L'ultima frontiera (Star Trek V: The Final Frontier) (1989)

Star Trek VI - Rotta verso l'ignoto (Star Trek: The Undiscovered Country), regia di Nicholas Meyer (1991)

Snow Dogs - 8 cani sotto zero (Snow Dogs), regia di Brian Levant (2002)

Io, lei e i suoi bambini (Are We There Yet?), regia di Brian Levant (2005)

Lady Magdalene's (2008)

Tru Loved (2008)

The Torturer - Il torturatore (The Torturer) (2008)

Escape from Heaven (2014)

 

Doppiatrice

Star Trek - serie TV animata, 22 episodi (1973-1974)

Batman - serie TV, 1 episodio (1994)

Gargoyles - Il risveglio degli eroi - serie TV, 3 episodi (1994-1996)

Futurama - serie TV, 1 episodio (2002)

 

 
 
 
 
 

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