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BREVE MA NECESSARIA DIGRESSIONE SULLA DIPUSTITÀ ™

Post n°225 pubblicato il 08 Maggio 2008 da Akilleys
 

(uno dei tanti opinabili concetti akillynei)

Giusto per iniziare ad indirizzare il pensiero, la dipustità non è una malattia (anche se il nome un po' la evoca), non è un attributo genetico, nè è un difetto fisico o mentale di una persona: è un chiaro difetto umano, o per meglio dire della volontà umana. Nel senso che ci possono essere persone di straordinario intelletto che sono dipuste, ma dipuste forte, mentre altre che magari sono più lente o meno brillanti che sono tutt'altro che dipuste.

La dipustità la si può considerare come una privazione dell'indipendenza intellettuale dell'individuo. La persona -posta di fronte a certe espressioni di massificazione- rinuncia più o meno consapevolmente alla ricerca di un comportamento suo proprio verso le situazioni esistenziali che gli si presentano innanzi. La dipustità cioè la si può pensare come un fenomeno psicologico che si innesta automaticamente in corrispondenza a determinate condizioni esterne.

Una prova che tutto ciò sia reale e presente nel mondo attorno la si ha quando in noi compare la sensazione che in specifiche occasioni le persone -da normalmente pensanti che sono- si lascino dipustidire, o siano rese dipuste. Sono quelle tipiche situazioni in cui di solito ti domandi "Ma perchè è così dipusto e non capisce?" oppure "Ma sono io o son tutti gli altri ad essere dipusti?!?"
Si può notare che le persone chiuse e solitarie manifestano in minor occasioni questo fenomeno rispetto alle persone più coinvolte socialmente, e questo forse si spiega col fatto che le persone più solitarie sono anche più interiormente indipendenti.

Il dipusto molte volte poi si dimostra anche testardo, e questo è facile da capire se si tiene in conto che non è una persona autonoma, e senza le sue certezze crollerebbe e si sentirebbe perso come un vitellino abbandonato nella prateria. Lo si nota massivamente quando si discute con lui: si ha la sensazione concreta di trovarsi di fronte non ad una persona in buon accordo con le sue idee, bensì ad uno slogan con una faccia attorno, ad una persona che pronuncia una montagna di frasi fatte e di formule, dalle quali viene letteralmente dominato in lungo e in largo. Però niente di suo dietro tutto questo. L'impressione è che di fronte a differenti situazioni reagisca sempre in un modo preordinato, tra l'altro un modo non suo, che interpreta come un attore che non capisce la sua parte.

Il dipusto su certi argomenti non ragiona in alcun modo, non si mette in dubbio, non considera chi gli sta davanti e le sue parole con gli occhi del suo intelletto. La sua individualità è stata confinata in un universo ovattato di molte (false) certezze, e il suo è un essere privo di volontà indipendente. Per questo il dipusto è in grado di commettere qualsiasi nefandezza senza nemmeno essere sfiorato dal dubbio che sia tale. E' per quello inoltre che è del tutto inutile cercare di discutere con il dipusto: non capirà mai, nemmeno davanti le prove più inconfutabili. Nè tantomeno riuscirai mai a stabilire un contatto col suo io, visto che il dipusto nemmeno si rende conto che l'ha perso. Puoi sempre investirlo con la macchina, ahimè temo però che ci siano più dipusti che punti della patente in giro.

La dipustità diffusa è uno dei più grandi problemi dei nostri tempi, sulla scala dell'importanza viene subito dopo il fatto che l'Inter si vanta di vincere gli scudetti sul campo (ma ad ogni modo è ad esso correlato... senza i dipusti nessuno ci crederebbe al fatto che l'Inter vinca gli scudetti sul campo...)

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Commenti al Post:
ilbusca
ilbusca il 08/05/08 alle 13:53 via WEB
Io sono l'anti dipusto per eccellenza. "Solo gli stupidi non cambiano idea".
 
 
Akilleys
Akilleys il 12/05/08 alle 17:37 via WEB
Infatti infatti... beh... poi però dipende da su cosa si cambia idea...
 
LaLineaDInchiostro
LaLineaDInchiostro il 09/05/08 alle 15:06 via WEB
Scusa ma vuoi mettere lo straordinario spettacolo che offre chi parla per luoghi comuni argomentandoli con luohi comuni? Cmq sempre meglio ascoltare il caro vecchio Wilde...non parlare con uno stupido: la gente potrebbe non notare la differenza!^__^
 
 
Akilleys
Akilleys il 12/05/08 alle 17:37 via WEB
Ehi, che fai? mi stai sottilmente prendendo per i fondelli?!? ;)
 
YokoYakamoz
YokoYakamoz il 12/05/08 alle 12:12 via WEB
Come al solito in questo blog ci sono sempre ottimi spunti^^, e tra l'altro ho pure imparato un termine nuovo :D, quindi sentiti di aver dato un senso alla tua giornata (scherzo^^). Cmq, ciò che tu definisci dipusto è spesso il nostro essere, insomma, nn possiamo certo essere originali e individuali tutta la vita; come diceva Tarde, l'essere umano ha bisogno di imitare e di conformarsi...indi per cui tutti siamo dipusti, chi più chi meno o chi quasi mai o chi sempre...ma concordo con te per il discorso che nn è un bene questa dispusità (si dirà cosi???boh :P)per la società. Giusto ieri sono andato al mare, ero circondato da ragazzini intorno ai 20 anni, TUTTI UGUALI!!! costumi simili, look simile, accessori simili e via dicendo...insomma (forse xchè mi son sentito diverso???) ma che tristezza
 
 
YokoYakamoz
YokoYakamoz il 12/05/08 alle 12:22 via WEB
-_-' e io che sono pure andato nel vocabolario a cercare sta parola...bè, nn credo che esista un termine per indicare il concetto che hai riportato, quindi io lo registrerei sul serio fossi in te :D
 
   
Akilleys
Akilleys il 12/05/08 alle 17:38 via WEB
:D Pardòn, ogni tanto mi diverto ad inventare qualche nuovo vocabolo, anche se esiste in giro qualche sinonimo... ;)
(il neologismo è utile, in quanto libero da ogni processo cognitivo individuale)
 
 
Akilleys
Akilleys il 12/05/08 alle 17:37 via WEB
Eh anch'io noto questa cosa nelle nuove generazioni, non c'è differenziazione nè di idee nè di aspetto. Per quanto riguarda la dipustità diffusa, beh, io penso che ognuno dovrebbe sempre star con gli occhi aperti e domandarsi di continuo se stia scendendo la via della dipustità. Ne convengo, è una gran noia, però cos'altro si può fare?!?...
 
Fayaway
Fayaway il 12/05/08 alle 13:57 via WEB
Azz, ma qua bisogna immediatamente contattare l'Accademia della Crusca :P
 
 
Akilleys
Akilleys il 12/05/08 alle 17:39 via WEB
No grazie, non serve, son ancora regolare d'intestino... :D
 
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