Creato da alfazulu31 il 06/07/2011

AlfaZulu

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The last revolution...perhaps (began from Italy): capitolo I.7

Post n°126 pubblicato il 13 Maggio 2013 da alfazulu31

 

V stato

 

Popolo dà origine a popolare, populista, parole con un significato non negativo ma di basso livello. Parole che non mi piacciono. Popolo riempie la bocca forse ma lo apprezzo di più, mai come Genti. I popoli non dovevano temere, dovevano continuare ad esistere con le loro storie fatte di tradizioni, religioni, lingue ma dovevano fare lo sforzo di diventare gente. La gente condivide obiettivi nobili e socialmente etici che fanno interagire tutti gli individui, i popoli che condividono gli obiettivi nobili si trasformano in gente e hanno la fortuna di continuare a godere della loro storia fatta di memoria, emozioni, nostalgie, fatta di racconti.

Uscire dal sistema non vuol dire, l’ho già affermato, cambia te stesso. Uscire dal sistema significa portarsi via tutto quello che il sistema vuole da noi. Vuol dire sottrargli l’energia che gli abbiamo regalato per millenni. Vuol dire lasciarlo senza cibo, senza acqua, che si alimenti pure dei suoi tesori non commestibili, si alimenti pure dei suoi veleni. Uscire dal sistema vuol dire sedersi a guardare la sua agonia, la stessa che aveva preparato per noi, e non fare MAI un passo contrario alla natura che ha stabilito la sua estinzione. Uscire dal sistema vuol dire mettere da parte per un po’ la compassione, la pietà, la commozione, i sentimenti. Saranno coltivati con gli affetti e ci sarà sempre tempo per recuperarli e condividerli con tutti. Uscire dal sistema vuol dire usare le sue stesse logiche, e la logica imperante del sistema è “difendi la tua posizione contro tutto e tutti”. Tutti avranno la possibilità di uscire dal sistema ma dubito che i dinosauri si facciano da parte volontariamente. Peggio per loro li vedremo andarsene uno dopo l’altro. Chi uscirà dal sistema si scordi di entrare in un altro sistema per parecchio tempo. Chi esce dal sistema deve addestrarsi alla vita, si esce dal sistema per imparare a vivere, per essere liberi, e non si può essere liberi se si continua ad avere paura della libertà, cercando in continuazione un punto di appoggio. Il punto di riferimento è la pausa, il pensiero, la riflessione, l’attesa ed infine l’azione che si porta appresso la soluzione.

Chi cerca il punto di appoggio denuncia il suo stato di servitù. La libertà è la ricerca della forza dentro noi stessi, è la ricerca dell’orgoglio e della dignità e del coraggio di vivere.

La libertà è il fine ultimo dell’uomo (che antica novità!). Vecchio e Superficiale.

Uscire dal sistema vuol dire chiedere indietro le nostre cose e poi stare fermi, quasi immobili, ma vigili. Quando il sistema ci chiederà: “mi dai quella cosa?” basterà rispondere: “NO.” “ma te la pago un occhio della testa”. “NO.“ “ti faccio diventare ricco come me”. “NO”. “ma non hai pietà?”. “SI”. “allora mi aiuti?”. “NO”. “perché non mi aiuti?” “perché sei il sistema e hai già fatto male a mio padre e al padre di mio padre, per non parlare di me, e metto tutta la mia residua energia affinché tu non possa fare del male anche a mio figlio e al figlio di mio figlio. Non sarò più tuo complice, lo sono stato per troppo tempo e sento già la colpa di non aver voluto mai accorgermene. Non hai nulla da offrirmi. Sei già solo non lo vedi? Non saresti mai venuto a chiedere aiuto a me. Ed ora vattene.”

Non se ne andrà in silenzio, il silenzio dimostra la comprensione, ma se dovesse farlo non farti intenerire. Dai al sistema implorante quello che lui ha sempre riservato a te: indifferenza, freddezza, non considerazione, risparmiagli solo la falsità, quella che suonava “ce la puoi fare anche restando dentro il sistema”. Hai scelto di star fuori dal sistema, restaci.

Lascialo andare e     osserva il suo passo     lento    stanco     incerto    traballante   debole.

Prima che raggiunga l’orizzonte lo vedrai crollare. Cercava acqua. Solo della semplice acqua.

Cercava acqua, la stessa che aveva trasformato in soldi, la stessa che era costata sangue, la stessa per cui non aveva avuto nessuna pietà per quelli a cui andava a sottrargliela. Cercava acqua e non l’ha trovata. Non godere mai per il suo tracollo e ringrazia di aver custodito e difeso quella riserva che ti ha permesso di mantenere la tua posizione e di non retrocedere.

 

continua

AlfaZulu31

 

* iniziato nel 2003 finito nel 2008...........................la Premessa si trova su questo blog

   post n 2 del 7 luglio 2011

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Commenti al Post:
gradiva1940
gradiva1940 il 14/05/13 alle 00:15 via WEB
Ciao Attilio ti ho letto e ti leggo con molto interesse. Quante pensi siano le Genti che potrebbero ritrarsi dalla massa? Io credo poche anzi pochissime. Non perchè manchino di intelligenza, ma per comodo, perchè è molto più facile farsi trascinare dalle idee degli altri che non dalle proprie. Uscire dal sistema significa avere consapevolezza propria, avere il coraggio di mostrarsi per ciò che si è e vivere anche la "solitudine"che ciò arrecherebbe, almeno fintanto che altri non decidessero lo stesso cammino. Avere il coraggio di vivere con umiltà e amore la propria vita, il coraggio di saper ancora guardare un'alba o un tramonto e provare grande emozione. Vivere con se stessi e in se stessi non è un facile cammino e pochi sono disposti a percorrerlo. Amare la terra, il suo profumo, i suoi doni...farla scorrere tra le dita e provare gioia. E' il coraggio e la consapevolezza di poche Genti. Il baratro è ai nostri piedi ma potremmo ancora salvarci se la massa divenisse Genti. Molto belli questi tuoi post, scritti con carattere e determinata passione per la vita che vorresti...una vita vera. Grazie Attilio, parole di grande riflessione umana e sociale. Ti abbraccio forte e con tanta ammirazione e amicizia ti auguro una notte serena. Ant..
 
 
alfazulu31
alfazulu31 il 17/05/13 alle 16:05 via WEB
Carissima Ant leggere le tue parole mi porta a pensare che non tutti i pensieri volano via, il vento li porta e da qualche parte c'è sempre qualcuno che li accoglie...tu. Vorrei tanto che le cose si sistemassero per tutti, non solo per me, ma ho quasi la certezza che solo un immenso disastro possa riportarci alla ragione. Ho sempre vissuto ai bordi, il fatto che frequenti tante persone, un dettaglio irrilevante. A volte decido di stare zitto, li vedo troppo convinti delle scelte fatte e mi son stancato di fare rissa su concetti che di etico non hanno nulla. Al servizio del padrone non ci sto, ovvio pago il conto nell'incertezza del passo. Ti abbraccio come sempre con amicizia che non è più possibile mettere in discussione. Ciao Ant
 
I_mie_racconti
I_mie_racconti il 14/05/13 alle 07:30 via WEB
E qui meriti un plauso. C'è solo un appunto. Stiamo uscendo dal sistema perché costretti dalle circostanze. Quando abbiamo capito che questo ci stava logorando, abbiamo optato la scelta per la sopravvivenza. Io sono uscita quando ho rinunciato al voto: consapevole che l'Italia non ha bisogno di sostituire persone, ma solo di cambiarne la mentalità. E tu con questo post appoggi la mia ipotesi. "Se vogliamo cambiare sistema, dobbiamo in primis cambiare noi". Come tu ben dici i nostri capoccioni, sono ormai risucchiati dal sistema, e se non cambiano affonderanno con esso. Anche loro sono davanti a una scelta, anche loro hanno possibilità di essere sputati fuori dal vortice del sistema. Il libero arbitrio umano che ci rende disegnatori del nostro destino.
 
 
alfazulu31
alfazulu31 il 17/05/13 alle 16:10 via WEB
Addirittura un plauso, L@aura! Non lo so se siamo costretti ad uscirne, ancora troppe le persone che restano ancorate ai clichè, standard di organizzazione della virta che poco mi si addice. E' nel tono della voce, nell'assenza di smorfie, di alterazione che rilevo l'assenza della passione e senza non parte nessuna rivoluzione. I capoccioni come vedi tutti i giorni si stanno aggrappando ai vetri, sarà mica un governo il nostro. Ma anche fuori il sogno di Mister Obama chi se lo ricorda più? Gli hanno messo i bastoni fra le ruote nei 4 anni precedenti ma qualcuno sa dirmi in questo anno se abbiamo sentito parlare di lui? Addio sogni di gloria...è ora di tirar giù le infrastrutture. Abbraccione
 
I_mie_racconti
I_mie_racconti il 14/05/13 alle 07:33 via WEB
Ops! Dimenticavo di disegnarti un bacio <> uno è questo, poi c'è quest'altro XOXOXOXOX, baci e abbracci all'infinito. La lingua italiana è sempre meglio di tutti i geroglifici.
 
StregaM0rgause
StregaM0rgause il 14/05/13 alle 08:13 via WEB
caro ATTI con la parola Libertà spesso ci riempiamo la bocca senza sapere neppure lontanamente di che si tratta.Secondo me , per capirla veramente bisogna essere completamente LIBERI, nella mente intendo, e già qui sorgono insormontabili difficoltà perché educazione, pregiudizi, società ci condizionano. solo i più forti riescono ad eliminare le pastoie dell'ipocrisia corrente. Poi c'è la cultura della libertà e qui il discorso si fa difficile davvero. E' una ricerca che può occupare tutta una vita e oltre ed è per pochi, perché impone un alto pedaggio, ma ne vale la pena. Buon martedì, carissimo, enri
 
 
alfazulu31
alfazulu31 il 17/05/13 alle 16:13 via WEB
Come essere in disaccordo Enri. Quella ricerca che può durare tutta una vita è colma di domande e ad ogni risposta si specchia una scelta, un'azione. Basta una mediazione sbagliata, una volta sola che sei irrimediabilmente servo. Passa un buon finesettimana...
 
nina.monamour
nina.monamour il 14/05/13 alle 18:07 via WEB
Ciao Attilio, parlando con tante persone diverse, ho avuto modo di ascoltare altrettante differenti opinioni su questo argomento, così ho voluto fare una ricerca scoprendo che il dizionario della lingua italiana la parola "libertà" la definisce, tra l’altro, come “una situazione caratterizzata dall’assenza di limiti o costrizioni”. Dopo avere a lungo riflettuto su quest’argomento, valutato le varie forme di libertà che esistono e per le quali ogni giorno si lotta (libertà religiose e politiche, di parola e stampa, libertà sessuali e così via), sono arrivata alla conclusione che questa definizione non sia adeguata, o per lo meno troppo restrittiva. Se non ricordo male, il vocabolario etimologico fa risalire la parola al latino liberum che è inteso come “colui che ha il godimento della sua persona, che non è sottoposto ad alcun padrone, che fa, o può fare da sé, a suo senno, a piacere”. Il significato mi sembra differente rispetto all’uso corrente che se ne fa e questo mi ha spinta ulteriormente a riflettere, fintanto che ho letto le parole di un bravo Psicologo austriaco vissuto nel secolo scorso, che proprio di libertà parlava. Visse sulla sua pelle l’esperienza dei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale a causa delle sue origini Ebraiche, perdendo moglie e parenti ad eccezione della sorella in quel massacro. Fu in quel periodo, attorniato da tanto odio e dolore, vivendo ogni giorno con l’angoscia che potesse essere l’ultimo, che capì qualcosa di fondamentale: tutti noi abbiamo il controllo sulla nostra mente e su noi stessi, siamo noi a decidere come interpretare ciò che ci accade. La libertà non si trova nelle circostanze esterne: la libertà alberga nel cuore, e nelle riflessioni nasce la consapevolezza che la libertà significa essere “svegli”, liberi dalle catene degli “attaccamenti”(a persone e cose). La vera libertà umana è la nostra facoltà di scelta e poiché siamo ciò che scegliamo di essere, scelta di cosa pensare, degli eventi, delle circostanze, delle persone, scelta di come reagire a questi eventi, scelta di essere padroni della nostra vita. Se siamo padroni di noi stessi, siamo liberi, senza altri padroni, se invece abbiamo tutte le libertà civili dei paesi più “evoluti”, ma siamo schiavi di altre persone, o delle cose, allora la nostra libertà è solo una formalità, effimera e superficiale. Non sto dicendo che certe libertà civili siano inutili, anzi, sono importantissime, ma sono subordinate alla vera Libertà, l’essenza stessa della libertà umana, che come tale è propria di ognuno di noi, inalienabile. Ecco cos’è la libertà per me e ne sono fermamente convinta di ciò! Un abbraccio.
 
 
alfazulu31
alfazulu31 il 17/05/13 alle 16:16 via WEB
Non sono mai finito in galera. Ma ci ho pensato, e qualora dovesse succedere mi auguro per motivi poitici e non per frode fiscale, prostituzione, corruzione o concussione, vorrrei provare a sentirmi libero in una condizione del genere. Alekos Panagulis insegna, esperienze al limite, le uniche vere, non mi sarà data la possibilità di mettermi alla prova. Ciao Nina buone giornate di fine settimana
 
woodenship
woodenship il 15/05/13 alle 17:42 via WEB
Mio caro amico,l'anarchico inaffondabile che è in te,da questo tuo scritto,viene a galla in modo simpaticamente irriguardoso e iconoclasta:a morte il sistema marcio e putrescente!Un sentimento largamente condivisibile,sorretto da motivazioni che trascendono il puro e semplice movente dell'escluso,dell'emarginato.Quì è ben vivo il senso di chi si rende conto della vanità e della repressività opprimente che promana da ogni aspetto del sistema.Ed il tuo lo interpreto come il tentativo di sfuggire al giogo imposto,attraverso il linguaggio,teso a smontare tutto l'almanaccare che ci vuole aggiogati in un sistema di sfruttamento quasi perfetto:consumo,quindi sono......Per quanto mi riguarda,non so cosa sia la libertà,il sentirsi libero;potrebbe essere il tutto oppure il niente.Però quando ne provo la magica sensazione di esserlo,allora riesco a dirmi veramente felice.In questo,anch'io mi definisco anarchico.Allora,forse,la libertà non è altro che un sentimento,una sensazione di pienezza che non si può descrivere come democrazia...................Un carissimo saluto e più ancora un abbraccio dal tuo fratellone che ti ha nel cuore............W......
 
 
alfazulu31
alfazulu31 il 17/05/13 alle 16:25 via WEB
Questo anarchico in fondo prende posizione. Sai bene che ho votato per Grillo, l'ho scritto in più posti poi quando ha cominciato (coi suoi) a rompere i maroni (leggi il non accordo col PD-SEL) sono andato sul suo blog e l'ho fanculizzato...penso abbia apprezzato, in fondo è uno dei suoi hobbies preferiti. Questo sistema dove devi vivere costantemente rilevato anche se sei in culo al mondo (sto esagerando col turpiloquio, ma siamo tra uomini), avere la tua carta di credito (usata una volta in 3 anni, oggi miserviva, fischia ho socperto che è scaduta e quella nuova che mi è arrivata l'avrò cestinata senza nemmeno aprire la busta, devo disdirla...), i tuoi bei contatti con gli altolocati o bassolocati basta che abbiano una scrivania dove appoggiare le mani e porgere le terga (mi son ripreso con questo eufemismo), questo sistema sa di plastica, ed io che l'ho prodotta per lunghi anni so cosa contiene...merda (ci sono ricascato...). Mi piace la tua definizione di libertà: un pieno di pensieri, di soddisfazione, che ti lascia dormire sonni tranquilli e aggiungi uan non-democrazia. Mi piace molto questa tuo posizionare la libertà già fuori dal sistema impoerante (democrazia mi pare non appaia mai nel mio scritto, ma è uno dei sistemi imperanti e fallimentari). Ti abbraccio con amicizia che può essere pari solo a quella che tu hai per me. Un abbraccio alla tua metà che ti permette di frequentare cattive compagnia come la mia (ma tu non sei da meno ^____^)
 
   
woodenship
woodenship il 17/05/13 alle 20:04 via WEB
Mio caro amico,io ho avuto l'ardire di votare PD e SEL,nella speranza che, male che andava,ci fosse lo spazio per un'alleanza con Grillo:Ma,vedendo prima l'inconsistenza politica di Grillo,abbarbicato al suo 51% e basta,alla faccia di qualsiasi sconquasso;poi assistendo alle convulsioni del PD e della sua minoranza potente e filo cav.così ben disposta nel valzere col reprobo Napo,ho finito per fanculizzare tuti quanti e di andare a funghi la prossima tornata.Visto che ci tengono così tanto alle ammucchiate senza costrutto per noi,ma ricche e saporose per loro.Che facciano pure a meno di me.La prossima volta,cascasse il mondo........Hai pienamente ragione:non sono da meno in quanto a cattiva compagnia,del resto dio ci crea e poi ci accoppia,vero?...sorrido e mi tormento las pelotas,possibile che le cose debbano andare sempre allo stesso modo?Ma cambierà,deve cambiare,dannazione!..... Abbraccio..........
 
fesper
fesper il 16/05/13 alle 00:50 via WEB
Ciao Attilio, complimenti, post veramente molto interessanti e condivisibili. Ti lascio come commento questa poesia. GIOCANO LE PAROLE. Giocano le parole/ attraversando i pensieri,/ sussurrano, urlano/ vogliono essere udite,/ ascoltate, amate./ Vogliono dire, non morire/ anonime nel silenzio./ Nate da gioia o dolore/ esse vogliono vivere,/ posare il loro corpo di lettere sparse/ ovunque possa essere impresso./ Un'alfabeto altalenante/ che si compone e scompone/ creando visioni,musicalità/ bellezza o orrore e/ rifuggendo la schiavitù/ del pensiero, volano libere/ verso la vita. Una notte serena per te. Lore.
 
 
alfazulu31
alfazulu31 il 17/05/13 alle 16:28 via WEB
Incredibile connubio di pensieri Lore. La prefazione a questo tentativo che come dico in postillo è stao il mio II post dice le stesse cose in prosa. Che siano pensieri o parole poco conta. "Vogliono essere udite" dici "cercano qualcuno che le accolga" dicevo...Un tramonto rosso guardando ad Ovest, qui è spuntato il sole e può essere che il cielo regali l'orizzonte infuocato sulla valle del mio fiume...poi domani ripiove ^________^
 
oltreL_aura
oltreL_aura il 16/05/13 alle 10:22 via WEB
La chiamo io la rivoluzione dei poveri,la voglia di essere liberi, tagliando i ponti con la societa',a colpi di orgoglio.
 
 
alfazulu31
alfazulu31 il 17/05/13 alle 16:31 via WEB
Secca, decisa, sicura come ti conosco Oltre. La "rivoluzione dei poveri", quasi quasi correggo il titolo del delirio e lo sostituisco col tuo. Orgoglio e Dignità, una vecchia canzone di Battisti, troverai nei post precedenti da qualche parte che quando vanno sottobraccio assumono forma di assoluta valenza. Un bacio e una tiratina alla tua treccia, ciao
 
elektraforliving1963
elektraforliving1963 il 16/05/13 alle 14:59 via WEB
Oggi più che mai è necessario rendersi parte attiva sotto ogni punto di vista senza mai tralasciare i dettagli nostri e di chi è al potere...se tutti fossero un pochino più onesti nel proprio giardino...tutto prenderebbe un colore differente...e finalmente si vedrebbe sbocciare qualcosa...un sorriso...sempre interessante questa casa. Elek
 
 
alfazulu31
alfazulu31 il 17/05/13 alle 16:35 via WEB
Ciao Elek. Altro punto che sviluppi in due parole e di cui ti sono grato: "se fossimo più onesti nel nostro giardino". Già una rivoluzione, si chiama autocritica. Sono fortunato, ho la "rudera" (rido termine dialettale) che è la compostiera, solo che ce l'ho a terra in un angolo del giardino. Poi pochi giorni fa è stata forconata (che brutto neologismo) sulla terra in cui cresceranno, pomodori, cornetti, fagioli, piselli, insalatine, zucchine, melanzane, basilico menta ed erba cipollina...non voglio menar vanto di pollice verde, è il "vecchio" che ancora semina e mi permette di raccogliere, io strappo solo qualche erbaccia e faccio qualche lavoro duro...grazie per la presenza da me.
 
perla88s
perla88s il 17/05/13 alle 11:08 via WEB
Ti lascio solo un abbraccio, devo comprare lìombrello nuovo, quello vekkio l'ho fuso, troppa acqua !^:^ bacio
 
 
alfazulu31
alfazulu31 il 17/05/13 alle 16:37 via WEB
ahahahah ieri ero in un bar e non la'vevo ne ho rubato uno il portaombrelli era pieno, se vuoi te lo invio con la posta celere, domani ti servirà...ahi ahi la rivoluzione mi si oppone ^_____^ bacione simpatia
 
o3radovicka
o3radovicka il 18/06/13 alle 12:18 via WEB
"Chi esce dal sistema deve addestrarsi alla vita…" eppur il cambiamento non è cosi facile... dipende un po’ dalla prima materia..( elasticità della mentalità...dai punti di vista…dalla cultura)…cioè la materia prima è ancora la stessa ma la forma che l’arte le conferisce la allontana da se stessa… Un tavolo di pino è legno di pino, ma è anche tavolo. Ci sediamo al tavolo e non al pino.:)… mi piace questo parte con i tuoi pensieri e elucubrazione.. complimenti ….mi piace…!!!!
 
 
alfazulu31
alfazulu31 il 20/06/13 alle 17:19 via WEB
Bello l'esempio del pino...ho uno zio che si chiama Pino ma è anche mio zio ^___* Dici che elucubro? Elucubriamo allora, sulle rovine del mondo. Un ghigno sovrasterà l'eco del silenzio.
 
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