Creato da alfazulu31 il 06/07/2011

AlfaZulu

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Improvvisi pieni di memoria

Post n°103 pubblicato il 02 Novembre 2012 da alfazulu31

 

 

memoria universale

 

 

Prendere le distanze dal presente immergersi nel passato e salti nel futuro.
Deja vu millenari d’orrore e sangue che osservo benevolo, dolcemente bendisposto è il ghigno che mi prepara al nuovo lavoro. Vedere i volti agitati di chi ascolta, mi da sempre quel brivido a cui non riesco sottrarmi. Confusione leggo, incredulità sul mio vomitare informazioni sconosciute che solo il testimone del tempo può conoscere. Domande a cui non rispondo, non servirebbe a nulla spiegare che esisto da sempre, che ho visto il passare del tempo e quello che sarà.
Distacco dall’attimo nel percorrere il precedente e quello immediatamente successivo. Il presente non mi attira, mi trova svogliato, impreparato. Il presente lo passo a quietarmi, posso farlo per 100 e più anni.
Poi il Vento riporta la Memoria, che si fa piena di ricordi meravigliosi:
Corde lanciate sul ramo più robusto e un calcio allo sgabello, Lame di ferro arrugginito che mozzano, Grilletti che mettono esattamente la pallottola in mezzo alla fronte, al cuore non servirebbe, Esortazioni al suicidio, Manipolazioni all’omicidio, Siringhe letali iniettate, Interruttori calati improvvisi a fibrillare il battito.
Tutto questo ho fatto per secoli. E sopra tutto il mio riso beffardo che già sa che non servirà a nulla, che già si prepara al prossimo spettacolo. Attore unico e infinite comparse, figurine da riappendere.
L’Angelo della Morte non è mai disoccupato, è paziente, ora attende, altri colli da spezzare, teste irrispettose della fatica di esistere di masse che per troppo tempo sono state silenziose, parole vane pronunciate per decenni a nascondere il vuoto del pensiero, azioni piene in mani che raccattano tutte le offerte nell’accumulo di ricchezza sottratta a chi ha la sola colpa di lamentarsi escludendo la rivolta.
Ora attende i colletti bianchi, feroci nella loro sicumera di essere nel giusto, spietati nel loro perpetuo passo che umilia, certi di non espiare. Nemmeno nell’aldilà di cui qualcuno farnetica.
I tempi, i tempi si stanno avverando. La libertà galoppa oltre Samarcanda, verso un Oriente che non ha rispetto della sua civiltà millenaria offuscato da modelli ormai fallimentari. Occidente impaurito, percorso da corruzione e immoralità. Differenze geografico-razziali ancora, la mia fortuna…la mia Goduria…ahahahahahah!
I costumi si fan barbari, le oligarchie si arroccano. Errore grossolano, non ci si può aspettare nulla di diverso da persone così volgari. Inesorabile destino scontato.
Indisponente omuncolo, indossa il vestito nero ti si addice, la tua arroganza verrà schiacciata, un’altra possibilità ai pochi che resteranno concederò.
Ti toglierò in un tempo infinitamente inferiore a quello che tu possa pensare quella smorfia idiota che ti contraddistingue e ti identifica.
L’Angelo della Morte appare solo quando non riesce a tenere ferme le mani, formicolio fastidioso le attanaglia. Serve canapa per appendere. Sono il tuo nemico quello che non hai mai considerato, quello che pensavi sopito nel silenzio della tua inesistente coscienza.
Troppo stupido per pensare “il mio comportamento è Etico? rispetto il patto sociale?” Il mio compito non è di farti riflettere, il mio lavoro è quello dello spazzino, ramazzarti via, allontanare il marcio cerebrale che ti è padrone. E per fare questo devo Eliminarti. Non ho nessuna peculiarità umana, galleggio sopra i rimorsi, non conosco pentimenti, non piango quando mi ingabbiano e a te compaiono mille patologie di cui prima non conoscevi nemmeno il nome.
Non aspettarti pietà, non mi appartiene. A differenza tua non ho la necessità di chiederla, sono un’entità astratta, sono la tua coscienza nera.
E sono arrivato per incassare il tuo ultimo respiro, il tuo ultimo rantolo, quegli occhi tuoi sbarrati saranno il mio premio, sarà sublime negarti le lacrime, mi eccita la tua paura, mi ravviva il sangue e prendo un colorito di sana e robusta costituzione.
Hei! Criminale! Faccio solo le pulizie di fine stagione, la mia infinitamente più lunga della tua effimera permanenza, in fondo ogni tanto le fai anche tu.
L’Angelo della Morte sorride. Ha mille strumenti mortali, li sa usare tutti, si divertirà come mai gli era accaduto.

 

AlfaZulu31

 


* aspetto in particolare il commento dell'amico Rubi (contenzioso aperto dall'ultimo post, già rientrato, ma avevo promesso la dedica a lui, "che partiva da un piano di feroce incazzatura" ), ci tengo lo sai fratellone!

 

 
Rispondi al commento:
alfazulu31
alfazulu31 il 04/11/12 alle 14:11 via WEB
mmmhhh...se non lo frammenti mi sa che tornerà a tormentarti...a volte troviamo un sottile piacere a stare male...benvenuta Lady
 
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