Il seguente articolo, nasce da un nuovo modo di percepire la vita attraverso la fisica quantistica e il:" Teorema di Bell".
Un teorema poco conosciuto, se non in ambienti prettamente specialitici e poco divulgato a livello esterno.
Questo teorema andrebbe a creare nuovi orizzonti, i quali vanno a scontrarsi con tutte le precedenti certezze, create dalla fisica tradizionale basata su un linguaggio matematico, per lasciar posto ad un nuovo scenario, dove Dio trova il proprio posto nella fisica quantistica.
In seguito a queste nuove scoperte, lo stesso Einstein, si espresse con la famosa frase: "Dio non gioca a dadi", in quanto non poteva acettare una visione così fuori dagli schemi che lui stesso aveva percorso fino a quel punto, ma che oggi hanno trovato e continuano ad incontrare sempre più conferme.
Einstein aveva in quel momento di fronte i primi risultati che avrebbero poi spinto i fisici a creare la Meccanica Quantistica.
La coscienza collettiva non ha ancora metabolizzato i concetti di fondo che questa nuova visione del mondo ha conferito alla conoscenza umana, dato che la consapevolezza da essa derivante ad oggi è unicamente patrimonio dei fisici.
Queste nuove scoperte hanno portato ad una nuova consapevolezza, che trascende ogni altra visione, iglobando lo "spirito" di fatto al livello della scienza, come parte integrante di una verità molto più ampia di quella che l'immaginazione potrebbe aver prodotto.
Per eventuali approfondimenti, invito alla lettura di due libri, scritti da Fritjof Capra, fisico delle particelle, che ha abbandonato la carriera di fisico per dedicarsi a scrivere libri divulgativi su quello che la Nuova Fisica gli suggerisce (Il Tao della Fisica - Il punto di svolta)
[...] se l'avvento del Cristo sulla Terra non può non essere interpretato che come la cessazione definitiva dell'età della barbarie, e l'inizio dell'era della compassione, l'introduzione della scienza e della razionalità non può non essere ritenuta 'necessaria' da parte di coloro che hanno a cuore l'edificazione di una società autenticamente pluralista, nella quale ad ogni essere umano sia consentito di esprimere liberamente tutte le sue potenzialità espressive. Infatti il cristianesimo, dopo i primissimi tempi, finì con l'organizzarsi intorno ad una struttura cristallizzata e totalitaria (motivata nel 'suo' momento della storia), erede diretta dell'Impero Romano, e la scienza moderna fu costruita attraverso gli sforzi congiunti di coloro che si opposero in un anelito di libertà a quell'oppressione, dando così inizio alla più recente fase della storia contrassegnata dal predominio del 'pensiero scientifico'. Ma anche la scienza sembra oggi essere diventata a sua volta oggetto di celebrazione all'interno di una potente nuova struttura totalitaria, una nuova Chiesa, di cui gli scienziati appaiono essere i nuovi sacerdoti, i nuovi "dotti custodi dell'Ordine". Alle soglie del nuovo millennio, è forse finalmente giunto il momento di tentare la Sintesi, di riunire insieme queste due tendenze apparentemente contrapposte, di riportare all'interno della concezione dell'uomo e dell'universo quel che di 'sacro' ne era stato espunto nei primi più aspri momenti di lotta. Di edificare in altre parole una nuova metafisica, che riconosca la presenza di uno Spirito nel Mondo - e non già di uno Spirito fuori del Mondo o trascendente il Mondo, o di un Mondo senza Spirito, o, peggio, di uno Spirito senza Mondo - e ne favorisca la progressiva futura libera manifestazione.
Prof. Umberto Bartocci
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il 18/09/2024 alle 16:21
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