Esperienzaemozionale

Un viaggio nel tempo e nello spazio, come lo è la vita stessa, dove riscoprire se stessi.

 

 

LA FELICITA 'E LA PACE DEL CUORE NASCONO DALLA COSCIENZA DI FARE CIO CHE RITENIAMO GIUSTO E DOVEROSO NON DAL FARE CIO CHE GLI ALTRI DICONO E FANNO .
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Il Crocefisso

Post n°68 pubblicato il 05 Novembre 2009 da JON.L
 

 

Il crocefisso 

 

Il Crocefisso rappresenta il simbolo della religione Cattolica, non di tutte le religioni Cristiane; sta di fatto che gli Ebrei, i Protestanti, i Luterani e molte altre religioni Cristiane non lo propongono ne espongono.

Esso è pregno di valenze simboliche, che conducono dal tempo passato la tradizione Cattolica fino ai giorni nostri.

In una società Cattolica questo simbolo, rappresenta certo un uomo morto in croce, ma soprattutto un potere dominante, che si evidenzia in ogni luogo, proprio nell’esposizione di tale simbolo.

Si tratta di un potere di carattere religioso, ma con grande valenze, per quanto riguarda il nostro paese, anche in ambito politico e decisionale.

Ora, la Corte Costituzionale Europea, in seguito ad una vertenza sorta anni or sono, nel merito dell’esposizione di tale simbolo in luoghi pubblici, ha incontrato il parere positivo a favore di chi vi si opponeva, giustamente, motivando tale scelta da un semplice fattore costituzionale che dichiara l’Italia come paese laico, dove ognuno è libero di professare la propria fede religione e credo, ma anche la propria convinzione atea o agnostica.

In questa ottica e in seguito a tale ordine costituzionale nazionale, diviene quindi ovvio, e comprensibile, che porre un simbolo religioso di una sola fede nei luoghi pubblici, adibiti a frequentazione di tutta la popolazione residente e non in Italia risulta alquanto discutibile, per non dire assurdo.

Tanto più oggi, dove la migrazione internazionale, ha portato nel nostro paese una grande affluenza di persone, di altri paesi e fedi religiose, i quali godono degli stessi diritti e doveri, e ai quali, per costituzione, viene garantita parità di trattamento, dignità e rispetto.

La religione dunque, deve necessariamente ritornare dove ha avuto origine, ossia nelle Chiese di appartenenza, nelle abitazioni private e nel cuore di chi questa o quella fede professa e in cui crede.

Per nessun motivo deve essere in qualche modo imposta o proposta, in luoghi adibiti ad attività pubbliche, dove la frequentazione è composta da individui eterogenei: scuole, uffici pubblici, servizi nazionali, regionali, provinciali.

Questo deve poter essere compreso da tutti, e in questo, non si deve necessariamente vedere una forma di scontro o offesa, ne verso il simbolo stesso, ne verso i credenti di tale fede, e tanto meno verso la Chiesa che lo propone.

Questa norma, vuole solo essere una forma di coerenza e di rispetto nei confronti di tutti i cittadini Italiani e non, come accade per ogni altro paese civile Europeo, nel quale, anche se, pure di maggioranza cattolica, non si propone alcun simbolo nei luoghi pubblici, tranne il ritratto del rappresentante di stato in essere attualmente.

Relegare il Crocifisso, o qual si voglia altro simbolo religioso, ad una semplice tradizione culturale, significa sminuire la sua reale valenza per chi in questo crede…

Ognuno, fortunamente per ora, in questo paese è, e rimane libero di professare o meno il proprio credo, nei modi e tempi che ritiene opportuni, purché, all’interno della propria abitazione, chiesa e della propria coscienza, condividendo tale fede con tutti coloro che la sostengono, ma nel farlo, deve comunque rispettare chiunque non si trovi a condividere tale principio, altrimenti si andrebbe verso un integralismo impositivo, di cui conosciamo bene i frutti e del quale dobbiamo attentamente guardarcene.

Già indietro nei tempi, abbiamo potuto osservare le conseguenze di certi comportamenti religiosi, i quali hanno prodotto devastanti carneficine, e innominabili torture, nel nome di quel Dio che nulla ha da spartire con tali gesta come spiega il suo verbo…

Riflettendo attentamente su queste considerazioni, e inducendo gli animi a non sentirsi minacciati, ne derubati da qual si voglia sopruso, valutando attentamente la questione, invito tutti a trovare dentro di se una risposta, che può a maggior ragione essere: “ Cristiana “ e rappresentare proprio quel figlio di Dio crocefisso.

Tralasciando l’arroganza, e quel senso di superiorità e verità assoluta, che ci siamo creati o ci hanno propinato fin dall’infanzia, e ritrovando l’umiltà e la ragione, sono convinto che ognuno di noi potrà incontrare dentro di se la giusta risposta ad una questione talmente ovvia, che non dovrebbe nemmeno essere stata posta, come è accaduto ad ogni altra nazione civile, cosmopolita, Europea.

Non è certo con l’imposizione che si può indurre la fede, e non è certo un simbolo che può far vacillare chi la possiede, ma questo semplice gesto di civiltà, può invece produrre condivisione e amore, anziché divisione e odio.        

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Un blog di: JON.L
Data di creazione: 07/09/2009
 

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