EsperienzaemozionaleUn viaggio nel tempo e nello spazio, come lo è la vita stessa, dove riscoprire se stessi. |
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« Il lungo viaggio | " La Legge" » |
Il piantoil pianto il pianto è la forma di espressione di un’emotività prepotente e profonda… Spesso ai bimbi viene detto di non piangere, reprimendo così un emozione, che via via crescendo nel tempo e si accumula, fino a creare squilibrio e malessere inconscio ed apparentemente immotivato. Il pianto è una forma di liberazione , le lacrime altro non sono che la materializzazione di un sentimento forte ed incontenibile… Quando questa espansione diviene talmente forte per essere contenuta, esplode con il pianto, liberando l’energia in eccesso chiusa in noi ! Come accade quando si riscalda troppo il latte: ad un certo punto raggiunta l’ebollizione aumenta di volume ed immancabilmente tracima dalla pentola. Tentare di chiudere la pentola, significa creare una tale pressione da farla, ad un certo punto, esplodere. Nel pianto c’è anche una forma di simbolismo, come il donare i propri sentimenti alla madre terra Gaia, lasciar scorrere le nostre lacrime nella terra madre e permettere ad essa di rigenerarsi, come per l’Araba Fenice. Ogni emozione e sentimento è inteso come una forma naturale di esternazione, che dev’essere lasciata libera di esprimersi ed essere vissuta. L’attuale società, tende a nascondere quello che considera debolezza o negatività, ma come possiamo esplodere in un sorriso, dobbiamo aver il coraggio di esternare anche un pianto, se motivato ed occasionale… Il problema, nasce quando questo pianto arriva senza un’apparente motivo e con una notevole frequenza : Questo indica un problema rimosso coscientemente, ma latente e radicato nel nostro subconscio, con origine forse lontana… Il pianto, rappresenta assieme al sorriso, la condizione unica dell’ essere umano nella situazione d’espressione di due emozioni estreme… Nella dualità del tutto risiedono in forma progressiva tutte le varie situazioni possibili e vivibili, come per un’alba ed un tramonto, non è mai solo scuro o solo chiaro, vi è una progressione ed una gradualità a determinare ogni fase, nel saperla riconoscere, si può intervenire attivamente per portare un cambiamento di rotta, o accettarla passivamente come condizione transitoria di crescita e consapevolezza… Jò
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Inviato da: lady.anima
il 05/07/2019 alle 03:08
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il 07/09/2016 alle 10:06
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