EsperienzaemozionaleUn viaggio nel tempo e nello spazio, come lo è la vita stessa, dove riscoprire se stessi. |
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« Accade che | Il popolo dei bunga bunga » |
Gli uominiGli uomini. Gli stereotipi, forse definiscono un alta percentuale di uomini, ma non è la regola, sarà che mi sento anomalo nel pianeta uomo, ma non mi ritrovo nelle definizioni più diffuse. Sono ormai arrivato a 49 anni e quindi non dovrei, secondo canoni precostituiti, più essere considerato bambino, anche se, a volte mi sembra ancora d'esserlo, ricerco ancora la gioia ed il gioco, amo i sogni e credere nella magia, nonostante il continuo confronto con un mondo che continuamente soffoca e opprime questa idea. Quando mi sento depresso difficilmente parlo con qualcuno. Ho sempre trovato difficoltà ad incontrare una persona capace di ascoltarmi e comprendermi nel profondo, con il cuore: tutti sanno sentire, pochi riescono ad ascoltare con empatia, e comprendere fino in fondo. Oppure tutto si restringe ad un interesse comune una passione, che mi risulta già meglio, ma il tutto rimane relegato a questo spettro d'azione. Quindi, quando sono particolarmente malinconico io scrivo, scrivo fin dall'adolescenza e cerco di imprimere quello che sento sulle parole, come un discorso a me stesso, un domandar-si e risponder-si, un ricercarsi scavando dentro di se... "Quando piangi leggendo qualcosa o guardando un film, non piangi tanto per quello che vedi o leggi, bensì per quello che questi riescono a far emergere dal tuo subconscio, da quello che è nascosto e sepolto inconsciamente dentro di te". Accade anche a me questo, e molte volte mi son chiesto perchè? perchè un film, un evento, una situazione, apparentemente lontana, che non mi tocca da vicino riesca a provocarmi un pianto così intenso e improvviso, un tale stato di prostrazione e dolore? Quelle parole, entravano in risonanza con la mia profonda interiorità e, scatenavano una reazione violenta, esternando un intenso dolore celato e latente, creando una via di fuga ed emersione a qualcosa che giace nascosto, aprendo una porta, una breccia in quella armatura che con il tempo abbiamo costruito, ma che serve più a difenderci dall'esterno che dagli attacchi interni.
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Inviato da: lady.anima
il 05/07/2019 alle 03:08
Inviato da: swala_simba
il 07/09/2016 alle 10:06
Inviato da: JON.L
il 07/09/2016 alle 09:26
Inviato da: swala_simba
il 02/04/2016 alle 09:51
Inviato da: lubopo
il 26/03/2016 alle 08:11