Creato da: CacciatricediSangue il 03/06/2004
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La vita... si nasce e si muore soli...tutto il resto è un piatto di insalata...
Post n°403 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da CacciatricediSangue
Ebbene, con un altro concerto sulle spalle…e un po di ritardo...mi appresto ad aggiungere tra i ricordi scritti la giornata del 2 dicembre. Avevo messo la sveglia alle 8 e mezza cosi da prepararmi per benino sia fisicamente che psicologicamente all’evento…ma complice il concerto della sera prima, la tachipirina che viaggiava nel sangue, il raffreddore che imperversava…mi sono svegliata alle 10 Parola d’ordine: sbrigarsi! Ore 10.30 sono gia in macchina, ma non avevo calcolato una costante: la mia auto ha la calamita attiracoglioni…e quando vado di fretta puntualmente mi ritrovo qualcuno davanti. Ed ecco quindi che una strada percorribile in 10 minuti d’orologio, per via di yaris che non sanno dove vanno, punto che parcheggiano all’andatura di una lumaca lenta, ci metto mezz’ora per arrivare dal mio fidato spacciabenza. Vabbe’ fino alla prossima sosta resisterò con questo pacchetto striminzito. E il viaggio comincia, io, i miei cd (radio rock svanisce a fiano romano per far spazio a radio maria) e mr. Raffreddore. Pausa pranzo, pipi e benza a Firenze, dove ovviamente insieme alla pizza cartone di spizzico che digerirò il giorno dopo, faccio scorta di fazzoletti. Prima me ne vado e meglio è o rischio le pustole allergiche in toscana. A roncobilaccio ho le prove che c’è l’erba buona, solo sotto droga si possono denominare luoghi come ponte bue morto e area di servizio aglio est… A roncobilaccio mi lascia anche il leggero sole romano…arriva la nebbia a farmi compagnia, e non mi lascerà per tutto il viaggio. Seconda sosta poco dopo bologna, dove noto una presenza romana di automobilisti metallari non indifferente, questo mi fa capire che non sono l’unica pazza… Ore 16, sfodero il mio percorso cartaceo. Non avendo avuto la possibilità di stamparlo, il mio tom tom cartaceo è scritto a penna…bologna, modena, piacenza…milano! Passo tutte le uscite segnate, a milano sud io, la nebbia e mr. Raffreddore usciamo dall’autostrada…il terrore di perdermi per milano c’è, ma non faccio in tempo a quantificarlo che l’istinto mi dice di seguire la fila…e non solo quella…basta seguire la scia di bagarini ai bordi delle strade che lavoravano indisturbati davanti alle guardie. Ore 17. parcheggio, sgranchisco le gambe e chiamo quello sciagurato del kimiko per sapere dove fosse… È ancora in viaggio…lui e iron, ritardatari! Mi preparo psicologicamente, giubbotto, borsa piena di pasticche e pasticchette da far impallidire i cani antidroga della finanza, fazzoletti, biglietto e via! Mi incammino. Cerco di sviare le bancarelle, mi imbatto in un…un…un..non so di che nazionalità fosse ma voleva appiopparmi una maglietta a 20 euri…gli ricordo che 20 euro a casa mia sono ancora 40 mila, che anni fa le magliette ne costavano 10, e che se non me la dava a meno l’avrei presa dal suo amichetto del banco accanto. I cancelli sono chiusi, fa freddo ma non si sente per via della calca…e l’attesa porta conoscenza. Chi viene da ferrara da solo, chi porta il figlio che non ha mai sentito i maiden (cresce bene il pupo) e il tempo passa… Ore 18.20 i cancelli sono aperti, la calca spinge, un’ammasso di pecore pronte per il macello, spintoni che ti fanno camminare anche se non poggi i piedi a terra…e poco dopo sono dentro. Strappato il biglietto nessun controllo attendo andrea… Attendo… Attendo… Attendo… Lo chiamo che mi sto gelando! Mezz’ora dopo me lo vedo arrivare con dietro iron…ormai ho le giunture di ghiaccio, e la scalinata del datch forum rende l’impresa quasi impossibile…le ginocchia scricchiolano ma arrivo fin su mentre la figlia di harris comincia a suonare. Dicono sia una gran gnocca, ma non avendola vista, ne avendo ancora cambiato sponda, mi limito a giudicare quel che sento…e sinceramente non mi dice granchè. Birrozza e siamo pronti per cercare un posto decente… Qui no, qui nemmeno…cazzo è tutto pieno! Altre scale, scalini, gente e crick crock delle ginocchia…riusciamo a conquistare la piccionaia, un posto a sedere e due transenne, non si vede vicinissimo ma mi accontento. Ore 20 circa. Fa un caldo boia, il tempo per riprenderci e cominciano a suonare i trivium. I ragazzini di 20 anni sanno farsi rispettare, schitarrate alla testament che coprono il grido di “maiden! maiden!” . una quarantina di minuti di metal junior e salutano… Musica di sottofondo per smembrare il palco, immancabile il soggetto strafatto che con bandiera dei maiden per mantello aizza la folla e la intrattiene. Ore 21. in anticipo sulla tabella di marcia si spengono le luci. Assetto da guerra. Palco stratosferico, sembra di essere in trincea. Sapevo della scaletta, ero stata avvertita…ma chi sperava nei maiden che riproponessero pezzi classici è rimasto deluso…per quelli come me invece, che erano al loro primo concerto (lo so è una vergogna), lo spettacolo è stato indimenticabile. Different world apre il concerto, prima traccia dell’ultimo album, a matter of life and death, e a seguire these colours don’t run. Con essa cambia lo scenario dello sfondo. Immagini di guerra che si alternano, con eddie che imperversa sulle scene. Giochi di luci e dickinson in perfetta forma. Salta, corre e canta senza fermarsi. Longest day mette i brividi, e dopo i ringraziamenti al pubblico partono le note di out of the shadows. Di nuovo la folla grida maiden maiden, dickinson si ferma, si siede sulla cassa centrale e ammira. Un inchino e risuonano altre note. Reincarnation of benjamin breeg viene cantata a squarciagola, le onde di mani alzate quando bruce illumina il pubblico scaldano ancora di piu la folla, ma for the greater good of god è impareggiabile, dal mio punto di vista una delle migliori dell’album. Lord of light e legacy, con svariati giochi di luce, chiudono la prima parte del concerto. È stato suonato tutto l’ultimo album…ora l’attesa si fa spasmodica. Di nuovo buio…riflettori puntati sul palco…è ora di fear of the dark. Impressionante. Sentirla dal vivo, cantarla a squarciagola conoscendo i brividi che mi dava dal cd è qualcosa di…di…non ho parole per descriverlo! Sulle note finali si fa strada un eddie che ci scruta da un carro armato…è l’ora di iron maiden. Di nuovo buio, non puo’ essere finito…anche se hanno salutato il pubblico attende… Dickinson rientra, chiede l’ora e alla risposta “ten to eleven” guarda il resto della band, scuote il capo dicendo “no…it’s two minute to midnight”. Ed ecco entrare un gigantesco eddie vestito da soldato che “aiuta” a suonare la chitarra di murray. The evil that men do è contornata da immensi fasci di luce.. Stavolta è finito veramente. Plettri, bacchette e polsini vengono lanciati sul pubblico, i piu fortunati torneranno a casa con un ricordo in piu. Gli auguri di un buon natale e un buon anno chiudono un concerto che non potrò mai dimenticare. Potranno dirmi qualsiasi cosa, che non fanno piu gli album di una volta, che harris è brutto da far paura, che dickinson non ha piu voce, che sono vecchietti…ma il 2 dicembre per me è una data da tenere impressa nella mia mente…i vecchietti si sono fatti rispettare. È ora del ritorno a roma, col sorriso a 32mila denti, la stanchezza che non si sente, sono pronta, io con la mia fidata nebbia e mr raffreddore a uscire dal parcheggio. Mezz’ora dopo sarò sulla strada alla ricerca del casello giusto, che ovviamente sbaglierò per rispondere al telefono. Ma non mi faccio prendere dal panico…(stranamente) giro di qua giro di la e sono sulla strada giusta…direzione bologna… Mi imbottisco di caffè tachipirina e copertina e via verso roma. Non mi fermerà il sonno, l’autostrada chiusa a bologna, la tangenziale bolognese piena di lavori, ne tantomeno i sogni nel vedere il deposito ikea a piacenza (milioni di matite mi si sono presentate davanti agli occhi quando l’ho visto). Un paio di soste con ninna annessa ai bordi della strada, viaggiare con l’alba coperta dalla nebbia e una colonna sonora gothic metal mi hanno fatto capire che quel senso di pace poche volte riuscirò a trovarlo. Nessun rimpianto, nessun ripensamento…la giornata del 2 dicembre sarà da ripetere…magari senza mr. Raffreddore però. La scaletta completa con un assaggio da youtube di quello che ho visto: 01. Different World PS: i filmati non sono tutti di milano, e non tutti si vedono e si sentono benissimo, le foto sono quasi tutte rubate dal web, le mie facevano praticamente schifo, dannato cellulare!
Commenti al Post:
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Inviato da: naturaseitulamiadea
il 30/04/2017 alle 11:03
Inviato da: naturaseitulamiadea
il 30/04/2017 alle 10:46
Inviato da: naturaseitulamiadea
il 30/04/2017 alle 10:35
Inviato da: taban puanlar
il 13/12/2016 alle 04:38
Inviato da: en güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 00:50