troppi spiccioli...

a tutto c'è un limite

ok per lo sciopero.

sono sempre stata favorevole allo sciopero in quanto tale, perchè si sa, è forse l'unico modo per far sentire i propri disagi.
ma, perchè c'è un ma..., il tutto va fatto nel rispetto delle libertà e volontà altrui.
chi arriva allo sciopero (e non parlo di manifestanti che lo usano per far sega a scuola) solitamente è perchè ha le sue buone ragioni ed è arrivato al limite.
il discorso ora va sul particolare. i tir che hanno messo in ginocchio un paese, quello che dovrebbe essere il settimo paese industrializzato.

da uno dei tanti articoli sulla rete "Lo sciopero è stato indetto per chiedere un aumento della capacità contrattuale, il contenimento del prezzo del gasolio e dei costi d'esercizio, il riconoscimento del costo minimo, la lotta all'abusivismo e alla concorrenza sleale e la certezza sui tempi di pagamento, come si legge in un comunicato stampa congiunto di Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap L, Sna Casartigiani, Fiap M e Unitai."

ok, fin qui va tutto bene. autostrade e benzina costano troppo (inutile ricordare che sulla benzina gravano imposte di guerre che ormai non ci sono più).

il problema però è un altro.
scioperare è nel nostro diritto, come lo è non scioperare.
bucare le gomme i chi si rifiuta di manifestare non è scioperare
bloccare le vie d'accesso per chi DEVE lavorare non è scioperare
creare quel panico (ma di questo ne ha colpa anche il terrorismo mediatico della tv) portando un allarmismo nel popolo e indurlo ad acquistare freneticamente qualsiasi cosa come se si dovesse andare in guerra da un momento all'altro non è scioperare
picchiare non è scioperare

lo sciopero è un diritto di tutti, ma deve essere fatto con i giusti mezzi e le giuste modalità.
far si che mezzi di soccorso non abbiano la benzina, far marcire generi di prima necessità non fa altro che inasprire gli animi, alzare i prezzi e tutto il resto.
si perchè c'è chi ci specula su ste cose. i benzinai hanno maggiorato i prezzi, al supermercato, beni di prima necessità come pane e latte potevano essere venduti in borsa (e non mi stupirei di trovare qualcuno che vende un litro di latte o un chilo di melanzane a nero).
l'unica eccezione è stata fatta per il bestiame trasportato, a cui è stato consentito di essere scaricato anzichè patire dentro le gabbie in mezzo a una strada.
la precettazione non ha smosso di un millimetro quelle gigantesche ruote. possibile mai che non si riesca a trovare una soluzione decente in questo schifo di paese?

se poi penso a quello che ho visto oggi, mi rispondo da sola con un bel NO.

questa mattina, a roma, i distributori agip, dopo essere stati assaltati dalla popolazione in preda alla fobia del pieno e conseguentemente svuotati la sera prima come tutti gli altri, sono stati "rimpinzati" di carburante. i tir sono stati scortati dalla polizia dalla partenza fino all'arrivo.

inutile dire che le code chilometriche che ho visto ieri sera, si sono riproposte appena la voce ha cominciato a circolare.
"c'è benzina a borghesiana" o anche " sul raccordo, all'altezza della roma napoli c'è poca fila" e pure "sulla roma fiumicino si trova ancora carburante" e così via dicendo
ieri pomeriggio, uscita dal dentista ho cercato invano di far benzina perchè prossima alla riserva, e sono tornata a casa con un pugno di mosche in mano.
sapendo che tra oggi e sabato il mio tempo trascorso in auto sarebbe stato ben più di un paio di litri di benzina da consumare, ho cominciato a cercare oggi pomeriggio, uscita dal lavoro, una pompa di benzina funzionante.
ore 15.30 mi metto in fila all'unico agip attivo nei pressi di casa e attendo.
vuoi o non vuoi scambi chiacchiere con i tuoi "vicini di sventure", ti armi di pazienza e osservi.
parli della vita, dello sciopero, delle ultime cose successe, e intanto accendi e spegni l'auto per fare quei pochi cm alla volta.
poi cominci a notare dei movimenti bizzarri, oltre ai soliti furbi che cercano di infilarsi (ma che hanno vita breve, visto che il guidatore in fila per far benzina è uno degli esseri piu cattivi che esista al mondo), persone che passano con taniche vuote, per poi rivederli, poco più tardi, ripassare in senso opposto con taniche piene.
che diavolo sta succedendo?
si borbotta e intanto si va avanti.
l'insegna luminosa agip non è più un miraggio, ce l'hai davanti a te. manca poco al tuo turno e ti si schiariscono le idee.
i personaggi che passavano, facendo chilometri avanti e indietro con taniche piene e vuote facevano si rifornimento allo stesso distrubutore. il bello è che mentre noi, poveri coglioni con auto e moto se ne stavamo in fila per due ore e mezza, loro, beati, si facevano la loro passeggiata dall'auto parcheggiata al benzinaio, rimpinzavano la loro tanica e se ne tornavano più felici e contenti che mai.
in pratica due pompe di benzina sono state adibite a coloro che volessero far rifornimento a piedi.
a parte che nelle taniche non dovrebbero proprio venderla la benzina...ma dico, che diavolo siamo noi che ci incolonniamo in fila per ore? dei deficienti?
mi sa tanto di si.
sempre più schifata