troppi spiccioli...

[ovvero anche i gatti hanno gradito]

ebbene si, questo natale ho avuto la possibilità di mettere bocca e soprattutto mani al menu del cenone!

"io mi voglio riposare" queste sono state le parole di mia madre riferendosi al lavoro massacrante per cena e pranzo di natale.
la risposta è arrivata immediata "ci penso io, però decido io il menu e soprattutto, sottolineo soprattutto non voglio nessuno in cucina!" la risposta è stata affermativa a una condizione, che la cucina tornasse pulita dopo la cena...

poi ho pensato alla cena natalizia dell'anno scorso fatta a casa di miriam, quella sera che ci fece dire "adesso si che è natale" ed ecco li che i menu diventano due, che le cene diventano due, ma la spesa resta una...

tiro giu una bozza di un menu, viene approvato, il secondo menu me lo curo io, gli ospiti verranno senza sapere cosa trovare in tavola...il tempo di fare la lista della spesa e consegnarla all'addetto....mio padre.
scampi, orate, mazzancolle, ostriche, cozze, vongole, pesce spada, salmone e tutto l'oceano se fosse stato possibile...

la spesa arriva il venerdi sera, do una controllatina ma vista l'ora opto per cominciare il lavoro il sabato mattina...
apro il frigorifero e comincio a tirar fuori la spesa pesciosa...da dove iniziare a mettere le mani???
carpacci!
pulizia delle alici, affettamento di pesce spada e salmone...e via giu con limone e aceto, una puzza infinita tra pesce e acidulame in cucina da far scappare chiunque...e mentre quelle cose sotto acido di vari tipi si maceravano comincio a pulire le cozze, metto a mollo le vongole e sfiletto le orate...e ora coltellino alla mano e via con le patate, alla faccia del marinaio pelapatate!
prezzemolo tritato, trito di odori, aglio sbucciato e panatura pronta per il gratin...in pratica in cucina c'era un bordello!
da realizzare entro sera:

antipasto:
carpacci di salmone e pesce spada su letto di rucola
cocktail di gamberoni
cozze e ostriche al gratin
zuppa di scoglio (polipetti cozze vongole e gamberi)
alici marinate
crostini con formage de chevre aromatizzati alle erbe (almeno mio padre mangiava qualcosa)

primo piatto:
tonnarelli al profumo d'orata

secondo piatto:
rombo al forno con patate pachino e olive nere

il dolce mi sono rifiutata di sfornarlo, non ne avrei mai avuto il tempo!!
ora il problema era creare un menù simile ma non troppo per riuscire a lavorare il pesce tutto in un giorno senza dover fare il doppio lavoro per le due cene.
dovevo giocare sugli antipasti, anche perchè primo e secondo avrei cmq dovuto cambiarli.
quindi preparato il sugo con l'orata e messo a freddare nel frigorifero naturale (in terrazzo) fuori dalla portata di nasi e zampe canine...mi metto a pelar carciofi, non contenta delle patate, e taglio tutto finofinofinocosifinoacuinonsipuodiredino!
olio bollente in padella e via, nemmeno il tempo di tenerli a mollo con acqua e limone, e cosi ffrrrzzz friggono, si cuociono in men che non si dica, li levo dall'olio e ci butto giu le patate sempre tagliate fine fine con un ramoscello di rosmarino cosi da aromatizzarle per benino. ora il ripieno dell'orata era pronto, un altro paio di saltate di padella per ammalgamare il tutto e via, anche questo in una ciotola a raffreddare.
cambio padella. ora mi dedico all'apertura delle conchiglie...cozze e vongole, prezzemolino, aglio, peperoncino bastardo (a volte picca a volte no, vallo a capire!) e via, si aprono ed ecco che tocca sbrigarsi a levarle dal fuoco prima che si cuociano troppo e si staccano dal guscio.
ancora non ho capito perchè non ho aspettato che si freddassero alcune cozze prima di privarle di una parte del guscio, capisco che dovevo gratinarle, ma ustionarmi le mani era un optional!
e ora la parte peggiore...no no la rimando a dopo...trito di carota sedano cipolla e aglio e via, un chiodo di garofano e olio bollente, soffrittino, peperoncino e giu coi polipetti...olive nere, gamberi, pomodorino e poi cozze e vongole...zuppetta pronta, deve solo finire di cuocersi...
cos'altro posso fare per evitare l'imminente scontro con la bestia X?
il rombo!!! preparo il rombo, inforno ed è pronto per essere cotto, condito, salato e pepato...ora non c'è piu scampo. i pesci a marinare non sono ancora pronti, l'unica cosa da fare è quella...

l'ostrica

si perchè gia non avevo il coltello adatto, ma un semplice coltellino casalingo da parmigiano, e poi lo so che non ho un buon feeling con queste conchiglie bastarde...
sono io, il coltello e la belva...la prima becco subito la fessurina...e stack, un po di forza e la faccio fuori! aperta! la seconda no, la seconda mi rovina un dito ma non si vuole aprire, fessurine praticamente inesistenti, sono tentata a lanciarla fuori dalla finestra, di metterla nell'acqua bollente, di infornarla chiusa...ma poi ci ripenso, la sposto e ne prendo un'altra.in pratica le 4 ostriche che sarebbero servite crude per la sera dopo sono quelle che io non riuscivo ad aprire...le altre sono gia belle impanate e infornate insieme alle cozze.
non restava che tirar su i marinati, condirli con olio peperincino aglio prezzemolo e pepe in grani e porli in frigo, cuocere i gamberoni e tagliare finemente la lattuga per il cocktail...la salsa rosa era gia pronta in frigo con quel poco che ketchup che rimaneva, tabasco maionese e pepe nero.
è tutto pronto, il frigo stracolmo, forno acceso...non resta che cuocere...

la sera del cenone ero pronta a tutto...
si perchè conosco i miei, e so che ogni volta che mi si fa cucinare (negli ultimi natali mi tocca) sono sottoposta a critiche manco fossero dello staff del gambero rosso! "eh troppo prezzemolo, troppo cotto, troppo crudo, troppo sciapo, troppo salato, troppo di troppo, troppo poco..."per poi passare a critiche del tipo "ma se al ristorante fai cosi che ti dicono?" e giu via a una serie di umiliazioni gratuite che a natale non fa piacere sentirsele dire anche perche le si sente tutto l'anno...
ma stavolta, ero pronta a spaccare il mondo, o meglio spaccare un piatto se avessi sentito qualcosa del genere, ok le critiche sul gusto (certo accettarle da chi non mangia pesce...ma è natale, siamo tutti piu buoni...)ma quelle sull'organizzazione no!!
stavolta ho avuto la possibilità di sistemare i piatti come volevo (piu o meno, mio padre non mangia insalata e pomodorini) e soprattutto, oltre a non aver avuto nessuno in cucina (x un cuoco è snervante avere persone in mezzo ai piedi, soprattutto quando stanno li, non fanno altro che dirti "che schifo, cosa fai, perchè lo fai, ma no, ma non si fa cosi" e soprattutto che mettono le mani dove non devono metterle pensando di aiutarti o volendo mettere un tocco loro su qualcosa di tuo!!), le parole che sono uscite sono state "brava arianna, stavolta hai superato te stessa"
sinceramente?avrei dovuto registrarle! so gia che è una cosa che rischierò di non sentire per parecchio tempo...resterà qui nella mia testa per un bel po, prima di finire in uno dei cassetti dei ricordi...

eh ma la sfida con me stessa non era finita...la prova del 9 ci sarebbe stata la sera dopo...
la mattina del 25 mi sveglio, pronta per un'altra "passeggiata de salute" in cucina e mi ritrovo il tavolo sommerso di nastri, colla, palle e cianfrusaglie varie...roba da far invidia a Art Attack e l'omino "PrendeteLaCollaVinilica Fatto"...mia madre e la dannatissima fissazione del decoupage, quest anno buttatasi sulle palle di natale, di ogni forma e colore, di ogni grandezza e con una marea di roba sopra per decorarle...un incubo!
con la tavola occupata mi sono ritrovata "leggermente" impicciata, anche nel cervello, perchè la mia organizzazione andava a farsi fo****e!

ok...attuazione piano B, non so ancora quale fosse, ma lo avrei trovato, intanto tiro fuori i contenitori dei carpacci, accendo il forno, e preparo le orate ripiene, condisco le patate e via tutto in forno...almeno quello non lo avrei avuto tra i piedi.
ora il problema grosso era che io ero al telefono(ma quello non mi crea impiccio) e mentre cercavo di sentire cosa mi si diceva dall'altra parte della cornetta i miei decidono di alzare i decibel in quella stanza cosi da parlar sopra a me, al telefono, al rumore del forno e alla televisione accesa. prima di un'imminente crisi nervosa, mi lancio fuori dalla cucina e mi butto in camera bestemmiando in turco...è un brutto vizio di famiglia questo, il parlarti mentre stai al telefono, il concentrare le persone dove c'è colei o colui impegnati in conversazioni telefoniche...
la cosa mi porta una grande perdita di tempo, dovevo ancora tagliare il pane, bruschettarlo, preparare le tartine e tutto il resto...
mi butto sul letto, opto per un riposino ristoratore mentre mia mamma sbolognava il tavolo...
riapro gli occhi subito dopo, o almeno cosi ero convinta e mi accorgo che erano ormai le 19 passate...porca paletta!!
avevo dormito troppo, ero tutta ricoglionita e avevo una marea di cose da fare, tra cui doccia capelli e vestizione.praticamente ero nel panico piu totale quando mi chiama miriam chiedendomi a che ora volessi che venisse."il prima possibile" e la risposta fu "ok 20 min e soo li, il tempo di lavarmi e vestirmi"
li per li non ho pensato ai 20 min di miriam..me ne sono resa conto dopo, ma è stata fondamentale...non avrei potuto docciarmi se non ci fosse stata lei alla guardia del pane da bruscare, del pesce in giro per la cucina e del salmone aperto che faceva gola a ogni gatto che passava di li...in effetti ogni tanto sentivo gridare, ma ho fatto la vaga ripetendomi che era tutta mia immaginazione e di non preoccuparmi...

l'antipasto freddo era impiattato, le ostriche erano state aperte (non chiedetemi come, sono riuscita a trovare le fessurine bastarde) ora restava il caldo, e soprattutto cosa farsene con la panatura avanzata e gli scampi ormai aperti (per il riso non c'era tempo, e l'idea di due primi mi faceva venire il volta stomaco, c'era troppa roba!)
il menu viene variato all'ultimo minuto ed ecco cosa compare in tavola:

antipasto:
carpacci di spada e salmone, alici marinate su letto di insalatina, contornati da cozze al gratin
cocktail di mazzancolle alla griglia
ostriche crude
ostriche al gratin
soutè di cozze con pane bruschettato
tartine con salmone affumicato
scampi al gratin

primo piatto:
tonnarelli con vongole veraci e pachino

secondo piatto:
orate ripiene di patate e carciofi julienne su letto di patate al forno

è servita una pausa tra gli antipasti e il resto..ma ne è decisamente valsa la pena!

l'unica nota sbagliata quei cavolo di coni scoppientanti con le stelel filanti dentro che hanno sommerso teste e orate con fili colorati...ma non posso lamentarmi, visto che ce li ho  messi io insieme alle stelline che tanto adoravo da ragazzina...

c'è chi il natale torna a casa per festeggiarlo con i famigliari che non vede da tanto, c'è chi scappa da casa per non festeggiarlo coi parenti, chi lo vive in famiglia ma preferirebbe essere altrove, chi lo ama e chi lo odia, chi lavora e non vorrebbe, chi lavora per evitarlo, chi vorrebbe lavorare a natale e non puo', chi vorrebbe viverlo e si ritrova per strada, chi per strada vorrebbe trovarcisi piuttosto che starsene con la compagnia sbagliata, chi è obbligato a festeggiarlo e chi degli obblighi se ne sbatte...
io ho avuto la possibilità di vivere due natali, quello classico, quasi rognoso e avere la mia soddisfazione...e il mio natale.
se l'anno scorso il mio scopo era rivivere la sensazione di quella sera, di quel natale, quest anno, ora che lo scopo è stato raggiungo, mi piacerebbe che fosse piu volte natale, che ci fosse piu di una volta l'occasione di ripetere una cena del genere, con la compagnia giusta, le persone giuste, l'atmosfera giusta...e soprattutto il tempo che non ti corre dietro!