troppi spiccioli...

(ovvero il post che mi sono rifiutata di scrivere il 14 febbraio)

Parlar d’amore puo sembrare semplice…tanti lo fanno, direi tutti…
chi con le canzoni, chi con la poesia, chi con racconti, chi ne parla in tv, chi nel cinema chi nel teatro…chi parla coi fiori, chi coi regali, chi con un ciocciolatino…chi parla d’amore con un gesto, chi con i fatti, chi con le parole…

Parlare d’amore è tanto facile quanto complicato.

Cos’è l’amore credo nessuno lo sappia con precisione. Si possono azzardare teorie, si puo’ pensare cosa sia, come funziona, come si evolve, come nasce e come finisce…ma l’unica cosa certa è che ognuno vive l’amore a modo suo.

Quindi io non posso parlare dell’amore come se fossi una “laureata in amorologia” posso parlare di amore solo per mie esperienze personali, posso solo parlare di amore vissuto e non di “un” amore vissuto ma del mio modo di aver vissuto l’amore fino a questo momento…

Molto probabilmente sarà una visione pessimistica dell’amore…ma ciò non vuol dire che non lo si debba provare…tutti prima o poi devono provare cosa significa amare.

Amare è una sensazione che non si puo’ descrivere, è troppo particolare…va al di là delle famose farfalle nello stomaco, della testa tra le nuvole, dei pensieri sempre positivi…

L’amore per qualcuno (a volte per qualcosa) ti porta a fare cose sconsiderate, cose che a mente fredda, razionalmente non faresti mai…ti fa volare col pensiero, con la fantasia…i sensi si raffinano…

Vedi tutto piu colorato, vivi piu leggero, euforico…felice…

Questo però è un periodo che spesso va a scontrarsi con quelli antecedente e successivo…

Se si parla di amore corrisposto si vivono le farfalle nello stomaco, ma se l’amore che uno prova non sempre dall’altra parte trova qualcosa a cui attaccarsi e approdare?

L’amore è bigamo, va a braccetto si con la felicità, la gioia di vivere, ma anche con il dolore, con la lotta contro se stessi...

E spesso si dice che chi non conosce la sofferenza in amore non puo conoscere l’amore…forse perché riesci ad apprezzare qualcosa quando la perdi…e niente fa soffrire quanto un’amore perso, mancato, rifiutato….non corrisposto.

Se l’amore fa fare cose sconsiderare, anche la sofferenza per amore ti porta in situazioni assurde.

Le farfalle nello stomaco diventano artigli, crampi inspiegabili, fitte…dolori che non riesci a localizzare ma che riescono a piegarti in due per quanto tu possa essere forte…ma non è solo dolore fisico…o meglio il dolore fisico è solo una sua conseguenza…

C’è chi soffre di paranoie, chi di depressione, chi si costruisce castelli in aria pur di tenere in piedi un’apparenza ingannosa, chi decide di smettere di vivere…

L’amore è una moneta a due facce…è tanto bello quanto carogna, tanto coinvolgente quanto distruttivo…riesce a farti sognare e a vivere in un incubo.
Poi c’è chi vive di sogni e chi i sogni riesce a viverli, chi riesce a portare i propri sogni nella realtà e chi invece si trova davanti a un muro immenso, alto, possente…e inditruttibile, dove i sogni si infrangono scagliandocisi contro, dove le due parti realtà e sogno restano divise…
L’amore è un gioco, un bel gioco, un gioco fisico quanto mentale, l’amore ti cambia, nel bene e nel male. Non esistono istruzioni, regole, niente di scritto su come affrontare lui e le sue avversità…un manuale non esiste…sta a ognuno di noi imparare da cosa ci offre l’amore nell’arco della nostra vita…ogni carattere è impostato per affrontare gli ostacoli, le situazioni, i momenti …in modo diverso per quanto simili tra persona e persona.
ognuno ha il suo modo di affrontare l’amore, di apprendere ciò che di buono ci regala, e soprattutto ognuno di noi con l’amore si crea un bagaglio d’esperienze personali, che lo porteranno ad affrontare le scelte a seconda di cio che ha appreso e da come l’ha fatto, che ha “imparato” da esso, a seconda di cio che ha capito e ha voluto capire, a seconda di cio che ha affrontato e da come l’ha voluto affrontare….

L’amore è un’arma a doppio taglio, fa tanto bene quanto male…ma l’amore, nelle sue diverse forme (odio, dolore, rabbia, gioia, tenerezza, purezza, tristezza…) regola il mondo…se non ci fosse non avremmo motivo d’esistere.