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Messaggi di Gennaio 2008

 

adesso ne ho le prove

Post n°510 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

[...]
†† Ary ††       scrive:
e poi il commento è mio! ma tu guarda...mi deve pure criticare il commento

VirtualHead scrive:
sì....ma il blog emmio!
†† Ary ††       scrive:
e il commento èmmmio!

VirtualHead scrive:
Mammaaaaa....mammaaaaa!!!!!! Arianna mi disturba!!!!!!
†† Ary ††       scrive:
papàààààà fabio dice le parolacceeee

VirtualHead scrive:
nooooo non è vero!!!!!
VirtualHead scrive:
mi hanno sentito tutti!!!
†† Ary ††       scrive:
mammaaaaa papààààà fabio dice pure le bugieeeee

[...]

se prima lo pensavo, adesso ne sono certa, qui dentro gente sana di mente non esiste!(compresa me, ovvio!)

 
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AAAAAAttencsciòn pliiiis!

Post n°509 pubblicato il 29 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

eh si, perchè se ci si aspettavano altri nomi, quelli sono arrivati, oltre a una news.
armatevi di tenda perchè l'evolution festival raddoppia!

in pratica succede questo, anzichè una giornata, l'evo sarà composto di ben due giornatone.qui sotto i nomi al momento confermati, in attesa di nuove news...e rimediate la tenda!

venerdi 11 luglio:

Dark Lunacy
Sonata Arctica
Cavalera Conspiracy (headliner)

sabato 12 luglio:

Death Angel
Novembre
Pain Of Salvation
GammaRay
InFlames (coheadliner)
Opeth (coheadliner)

Prezzo singola giornata 40 neurini + prevendita
Prezzo due giornate 70 neurini + prevendita

Ah-ehm, sono stati annunciati anche altri nomi del Gods Of Metal 2008, qui il riassuntino, in attesa di nuove conferme:

Venerdi 27 giugno:

-tba-
-tba-
-tba-
-tba-
-tba-
Avenged Sevenfold
Iron Maiden (headliner)

Sabato 28 giugno:

-tba-
-tba-
At the Gates
Testament
Meshuggah
Carcass
Slayer (headliner)

Domenica 29 giugno:

-tba-
Enslaved
-tba-
Morbid Angel
Yngwie Malmsteen
-tba-
Judas Priest (headliner)

Prezzo per i 3 giorni 90 neurini + prevendita
Prezzo singola giornata 55 neurini + prevendita
Christmas ticket (entro il 3 febbraio 2008) 70 neurini + prevendita

 
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DELIRI(uhm...)

Post n°508 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

Direi che sono pronta per partire, anche se maggio è ancora lontano (non troppo)
qualche giorno fa dissi alla Zimo che di olandese non ci capisco una beneamata cippa, però con l'inglese me la cavicchio...

e mi tornò in mente quando partii per la Svezia.
gemellaggio Roma -
Lidköping con la scuola.
secondo superiore, 8 giorni in scandinavia con vari personaggi tra cui Miriam.

ora, tralasciando che colei che non dice nessun genere di parolacce (ora meno di allora) alle 3 di notte, sul pullman che da Stoccolma ci avrebbe portato a Lidköping, alzò lo sguardo assonnato e, ancora dormendo, mi disse "Aria' so proprio rincoglionita" per poi ripiombare in un sonno profondo.
tralasciando che fummo catapultati in una realtà completamente diversa dalla nostra.
tralasciando che vedere una notte illuminata, perchè li la luce c'è per 6 mesi, anche di notte.
tralasciando che, in quella casa non avevano citofoni e mi sono ritrovata a dover tirare sassetti alla finestra della stanza di Fatina (la ragazza che mi ospitava) perchè non sapevo come rientrare.
tralasciando che non sanno cosa sia la pizza (la margherita con l'ananas fa veramente schifo)
tralasciando che a livello scolastico ci battono eccome, e tralasciando anche che durante le lezioni di italiano, nella classe svedese, oltre alle news di beautiful vennero fuori altarini su altri compagni di scuola (i nostri però) - si fa gossip anche in svezia! - .
tralasciando inoltre che, ahimè, la pasta non la sanno cucinare, ma, almeno la famiglia in cui mi sono trovata, sono più che ospitali, e cercano di metterti il piu possibile a tuo agio (anche se non è il massimo sentirsi dire che hanno comprato gli spaghetti Barilla solo per te, e te li fanno trovare scolati, incollati al centro della tavola insieme alla pentolona del sugo...e vagli a spiegare come si fanno!)
il problema fondamentale è che, almeno quando andammo noi, in quel paesino, dopo le 17, mangiano ininterrottamente.
in pratica, Fatima mi spiegò che il pranzo (alle 11.30) nella mensa della scuola non veniva consumato, dato che non era cosi eccezionale. quindi, dopo una colazione fatta di cornetti, burro, hamburger, pesce, patate, e panini vari, finite le lezioni, nel pomeriggio si tornava a casa, e verso le 17 si pranzava/cenava.
finito il pasto, non c'era spazio per la digestione. se ci si trovava davanti alla tv uscivano fuori patatine, caramelle, salatini e stuzzichini vari, se si studiava idem, se si usciva si mangiava qualcosa camminando.
incontrandomi con miriam un pomeriggio, o una mattina (non ricordo più) uscì fuori che il "problema" non era solo mio. anche lei si trovava nella stessa situazione.
come spiegare quindi, che dopo un po' che si ingurgitava roba, il nostro stomaco fosse pieno?
semplice! prendete due liceali al secondo anno con una professoressa che girava coi fiocchi in testa, che si vantava di essere una modella ma pareva più un'iguana che camminava in posizione eretta, e soprattutto che fosse convinta di parlare madrelingua inglese ma non si capiva una mazza quando le parole le uscivano di bocca, un vocabolario tascabile di inglese, un po' di rincoglionimento giovanile, i neuroni spenti e la mancanza di sinonimi (sarà stata colpa dell'aria svedese?)
ne uscirà fuori una frase semplice, ma del tutto inefficace

"mi' come si dice pieno?"
"guarda sul vocabolario"
"si ma qui mi dice full, come se fosse il pieno di una macchina"
"beh puoi provare spiegandoglielo cosi"

e fu cosi, che all'ennesimo piatto di roba commestibile, davanti a Fatima me ne uscii dicendo "No, thanks! I'm full like a car"

inutile dire che mi guardò allucinata per non capire, poi illuminata da una risata quando, accompagnata dai miei gesti, capii cosa volevo dirle

...alle brutte, ad amsterdam, mi munirò di lavagnetta magica per esprimermi a disegnini, se i gesti non dovessero portare risultati.

[a parte quell'uscita infelice, però, ho ricordi più che positivi di quella settimana. comici e non, i 4 giorni con la famiglia di Fatima sono stati speciali, i 3 giorni a stoccolma in un ostello sono stati da Zelig. ma qui risulterebbe complicato raccontarli, anche perchè mancano delle foto impossibili da descrivere.]

 
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mea culpa

Post n°507 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

ieri ho fatto una cosa che non avrei dovuto fare.
anche perchè
qui non c'è la possibilità di fare il polipo e arraffare qualsiasi cosa salti agli occhi come qui. non c'è tanta possibilità di guardarsi attorno e scoprire anche i libri, ma ci sono le magliette, e ... ehm di sottofondo non c'è il rischio di trovarsi qualche musichetta non gradita, visto che c'erano i darkspace (altro futuro acquisto)...

ho tradito lo spacciatore! ma ho dovuto farlo, perchè nel mio paese dei balocchi, purtroppo, non potevo trovare questi, nemmeno ordinandoli... e mi sono fatta prendere la mano.

le intenzioni erano di fare meno danni possibili, quindi mi armo di santa pazienza, soldi contati in mano per evitare tentazioni, e vado dritta dritta dall'omino senza guardare cosa ci fosse in giro di arraffabile (i dischi però, se non te li prende lui, da sola non li puoi prendere...mi hanno tarpato le ali!)

"buonasera, posso chiedere a lei?"
"certo dimmi"
"volevo i Taake, Summoning, Opera IX e Negura Bunget"
"si qualcosa è rimasto - mentre controlla sul computer - allora cominciamo, Summoning, si ci sono... quale vuoi?"
"quelli che ci sono"
"ce li ho tutti, quale ti prendo?"
"tutti"
"tutti???" e qui la faccia che ha fatto è stata indescrivibile, un misto tra alienazione, incredulità e shock
e lo stesso è stato per gli altri.
ancora in stato di allucinazione mi chiede se ho la tessera, al mio no prende un cartoncino, mi chiede nome e cognome e comincia a far crocette
"allora, ogni cd, dvd e t-shirt acquistata ci sono dei punti, quando finisci la tessera hai uno sconto di 10 euro, in pratica la tua tessera è completa"

lo so, sono una traditrice, ma l'omino dentro sound cave non credo si sia reso conto del mostro che ha creato dandomi quella tesserina.
ammetto però che mi da una certa soddisfazione mandare in stato di shock il venditore


 
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e adesso torniamo seri

Post n°506 pubblicato il 25 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

avevo detto che avrei aggiornato il billing dell'evolution di quest anno ...

ebbene, oltre a Pain of Salvation, GammaRay e In Flames (primo headliner) ...

altri due nomi. uno fenomenale, l'altro me lo ritrovo ovunque, e la cosa non mi fa affatto felice.
insomma ... sto parlando di Novembre (con mio immenso dispiacere) e del secondo headliner ... ovvero ... gli OPETH!

 
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CHE SCHIFO

Post n°505 pubblicato il 25 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

se già sapevo che la politica italiana mi faceva schifo, ieri ne ho avuta la conferma. non tanto per quello che mi aspettavo (caduta del governo e vari commenti) ma per lo spettacolo dato in diretta. e poi ce la prendiamo se all'estero veniamo derisi e non presi in considerazione.
è ora di una bella ripulita. altro che solite facce che girano e si alternano. mi sono letteralmente rotta. (e non volevo parlare di politica sul blog!)

questa è l'italia

 
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Lasciami entrare

Post n°504 pubblicato il 23 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

un bambino come protagonista. un bambino comune a tanti ormai in questo secondo millennio. genitori separati, vittima di bulli a scuola. un bambino solo a Blackeberg, quartiere di periferia di Stoccolma.
ma sulla strada della sua vita sta per arrivare qualcuno che gliela sconvolgerà.

oskar, personaggio protagonista, da bambino solo, si ritroverà a far parte di un intreccio di storie a dir poco surreali. un uomo assoldato come killer per "la raccolta del sangue", un gruppo di amici che si sta perdendo per strada. e una scia di omicidi inspiegabili.

appassionante storia di un bambino che stringe amicizia con un vampiro. nella stoccolma di oggi, sotto forma di diario, il lettore si ritrova immerso in tutte le vicende che accadono parallelamente, fino ad intrecciarsi verso un unico punto.

non posso dire altro. il libro mi ha preso come pochi, finale poco banale e poco prevedibile. un libro che ti entra dentro.
inutile dire che attendo il secondo libro dell'autore John Ajivide Lindqvist (Come trattare con i morti viventi) sperando che venga tradotto in italiano, perchè in svedese non credo di poter riuscire a leggerlo, e attendo, anche se non fiduciosa, di vedere questo libro sul grande schermo.

è un libro da comprare, leggere e divorare.

 
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durante l'attesa...

Post n°503 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

e mentre cerco di riordinare le idee per il libro, e mentre si attendono nuovi nomi per il gods of metal (dopo i testament - ultima news), e mentre raccimolo informazioni per CODESTO festival (perchè quest anno ci si va, ed è praticamente sicuro, l'unica cosa in dubbio è il mezzo di locomozione) arrivano le tante attese (mie) prime notizie di un festival che mi ha segnato per la vita. l'unica nota dolente è che la loud session si è unita alla live, e ciò non preannuncia nulla di buono sull'organizzazione.

ed ecco quindi i primi nomi : Pain of Salvation e GammaRay oltre a uno dei due headliner, ovvero InFlames. il tutto si svolgerà sabato 12 luglio in quel dell' idroscalo di Milano (si, quel pessimo posto dove hanno svolto il gods of metal 2007)

venerdi 25 gennaio, dopo le 15.30 le prossime novità

 
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in preparazione...

Post n°502 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

 
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quanto manca a maggio?

Post n°501 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

prima o poi doveva capitare...
e grazie a Miriam, Katia, la Zimo, Simona e MariaE...anche io ci metterò piede!

Amsterdam arrivo!

 
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detto fatto!

Post n°500 pubblicato il 18 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

l'avevo detto, se fosse arrivato l'assegno dell'assicurazione mi sarei fatta il regalo di compleanno.

e così è stato nel verso senso della parola.

la scorsa settimana (venerdi), preso in mano il fatidico pezzo di carta, mi faccio coraggio, e tra il diluvio universale raggiungo lo studio di welt, trovato parcheggio dopo mezz'ora, mi inzuppo per bene sotto la pioggia per arrivare a destinazione e sentirmi dire che welt ci sarebbe stato l'indomani dopo le 14.
viaggio a vuoto, ma neanche tanto. dato che il luogo,a una prima occhiata, si prospettava accogliente e familiare (ovvero il cappelletto dei pantera di scissor, collega di welt).

e cosi torno il giorno seguente, niente diluvio, parcheggio alla cacchio, pennetta usb in mano e via.
due chiacchiere, pennetta inserita e spiegazioni veloci. "dove lo vuoi questo? e quest'altro?" prese le misure si parla di cose tecniche ...
misure, colori, disegni, modifiche, spazi ... e soprattutto il giorno

avevo detto che me lo sarei regalato per il compleanno e cosi è stato.
appuntamento per il 17 gennaio alle 15

e veniamo ad oggi, o meglio a questo pomeriggio.
fuggita dal lavoro un quarto d'ora prima, il tempo di cambiarsi e correre allo studio.
mi da in mano i disegni modificati e me ne innamoro. è riuscito a mettere su carta quello che io avevo in testa.

"da quale vuoi iniziare?" opto per il più rognoso ... schiena
mi avverte che i due che ho sulle spalle non sono cosi speculari come credevo, quindi centrerà il disegno sulla spina dorsale ..."poi, più in là, faremo qualcosa per sistemare i due pegasi" (e gia qui dovevo cominciare a preoccuparmi).
stampato il disegno sulla pelle, accesa la macchinetta...parte lo zacchete zacchete, sarà stata la stanchezza, o la mano fenomenale, ma non ho praticamente sentito nulla ... il risultato è quello in foto, per quanto la foto possa far cagare, ma non è semplice fotografarsi la schiena da soli con un cellulare.
dimenticavo di dire una cosa! welt è metallaro, le maglie che vedevo indosso nello studio erano all'insegna del black ... carpathian forest, gorgoroth ... non so se mi spiego ... e la colonna sonora del mio marchio qual'è stata? una musica ambient!pausa, giusto il tempo di riprendersi dal pizzicore, tentando di rimanere con la schiena incerottata, cambiare aria e parlare di primordial...e via si parte col secondo.
ma la musica ambient è ancora li ... welt ormai disperato mi guarda e "ti dispiace se ... cosi mi concentro e vado più veloce ... ?" e prende in mano il lettore mp3. "fai fai, anzi, ti invidio"
l'indice e mignolo tirati mi fanno capire che quello che ha nelle orecchie è meglio di quello che sento io mentre mi sta scarabocchiando ... ma non ci penso e guardo avanti speranzosa. ogni tanto fa capolino scissor a curiosare. verso la fine la musica ambient svanisce, dopo deliri di voler costruire parrocchie, dove suonare musica metal sull'altare, di sottofondo si sentono i led... e, non so se sia stato questo... ma scissor e welt cominciano a fantasticare. il disegno è finito ma la loro mente non è ferma
welt: "qui ci vedo bene sai cosa? lo stesso simbolo in negativo ripetuto più volte"
scissor: "un teschio, qui un teschio"
io: "un teschio?" con la faccia contrariata per non riuscire a immaginare un teschio sotto il mio ginocchio
welt: "si si certo, perchè tanto prima o poi un teschio te lo fai"
scissor: "o anche le forbici incrociate! però meglio il teschio"
welt: "e poi qui tutto nero! io faccio il nero"
io: "nero? tutto tutto nero???"
welt: "si ma mica adesso, tanto il teschio te lo fai"
probabilmente la mia faccia contorta contrariata e un po' stordita li ha riportati alla realtà, per fortuna direi, o rischiavo di tornare con una zampa nera e un teschio sul ginocchio.

sta di fatto, comunque, che ne sono uscita pià che soddisfatta, incerottata ma soddisfatta ... e lo sono stata anche quando, dopo il "ma che è un mostro??" di mia madre, ho sentito pareri positivi sul disegno (anche se con un po' di rassegnazione da parte di mio padre "c'ha 27anni che je voi fa?")

anche oggi è andata insomma, viva, scarabocchiata, con un anno in più e pure soddisfatta ... hai visto mai che sta cambiando qualcosa?

PS: un enorme grazie allo spacciatore, senza di lui welt mica lo trovavo!


 
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se ne vanno sempre i  "meglio"

Post n°499 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

mi dispiace. mi dispiace dover dare una notizia simile proprio qui.

ma questa sera, verso le 21.40 è venuta a mancare una persona psi...ehm speciale.

io e la Zimo eravamo intente a parlare con lui, si scherzava, si rideva, quando ... tutto ad un tratto ... il silenzio intorno a noi.

nessuna risposta. nessun segno di vita. nessun cenno. niente di niente!
abbiamo fatto il possibile per salvarlo, ma, ahimè, non c'è stato niente da fare. era ormai troppo tardi.

è brutto morire su msn. vi prego, lasciate qui(cliccateci sopra!) le vostre condoglianze per quest'uomo che aveva ancora una missione da compiere (vendere i biglietti del gods)

 
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uffa!

Post n°498 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

c'ho sperato fino all'ultimo...

si vociferava una data dei Metallica nei primi mesi del 2008 a Bologna...e facendo 2+2 veniva fuori il terzo probabile headliner del gods of metal...

e invece...non che la cosa non mi piaccia, sia chiaro...ma il terzo tanto atteso posto vacante da headliner nel gods of metal 2008 verrà ricoperto da, nientepopodimeno che...

 
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non c'è due senza tre

Post n°497 pubblicato il 12 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

Dopo averli visti qui e qui non potevo perderli, sapendo che ci sarebbe stata una compagnia di squilibrati doc

Within temptation 10-01-08

Il massacro ha inizio. E come tutti gli inizi si parte dal viaggio.

Lo stato comatoso era d’obbligo, visto che la sera prima si erano fatte le 2 per colpa di due malvagi soggetti (click e click), visto che comunque l’orario lavorativo è sempre quello e che la partenza da casa era prevista per le 15.30 (un’ora precisa dopo lo stacco dal lavoro).
con la zimo ci avviamo. Non prendevo la metro da una vita, e ogni volta che mi ricapita di farlo mi ricordo il perché. E lo stesso vale per il treno.

Termini ore 16.30 binario 4 carrozza non la ricordo e non mi va di andare a vedere il biglietto. La zimo è molto piu a mio agio di me. Io col treno non mi ci trovo, mi sento legata, limitata e col fiato sul collo. In più in auto non hai tutti quei personaggi che durante il tragitto si trastullano facendoti sentire tutte le suonerie dei loro cellulari, non hai quelle persone che ti fanno sentire tutto ciò che dicono al telefono perché urlano…e soprattutto…non hai una voce che ti dice “benvenuti sul treno tal dei tali roma-milano … bla bla che, dopo l’annuncio in italiano se ne esce con un inglese a dir poco assurdo “velcome, the tren (is on the table abbiamo aggiunto noi sghignazzando) the tren number for for bla bla from Roma arrived tu milano centrale…” (peccato abbiano cambiato capotreno a Firenze, lo avrei volentieri registrato, anche se il secondo, calabrese, non era da meno dato che ha letteralmente evitato l’annuncio in inglese).

Arrivate in stazione, restava solo una cosa da fare (dopo che la zimo avesse cambiato l’acqua al pipistrello – parole sue - ): trovare child. Costui sarebbe dovuto arrivare 10 minuti prima di noi in stazione, mentre, invece, si presenterà 15 minuti dopo.

Dopo le varie presentazioni e qualche pseudo cazzotto “cerchiamo il 25”
“lo so io dov’è la fermata” disse child e cosi dicendo lo seguiamo in un tragitto a zig e zag quando la fermata era letteralmente davanti a noi. Li avremmo dovuto capire molte cose. Invece abbiamo continuato a dargli retta perfino sull’autobus, quando ci disse che sapeva dove dovevamo scendere.

In mezzo alle fratte. Nel nulla. Siamo scesi nel nulla.

“cerchiamo il tendone” e cosi, mentre aggiorno night sulla postazione (cosa difficilissima, visto che mancavano punti di riferimento, l’unica cosa che tornava in mente era il viaggio di ritorno alle macchine durante l’indipendet days quando abbiamo attraversato la tangenziale a piedi) cerchiamo il fantomatico tendone, che poi non era il locale ma era il tendone del circo.

night:”dove siete?”

io: ”cazzo ne so? In mezzo al nulla, da una parte l’erba, dall’altra pure … e qualche strada. Ci sono i lampioni, alla sinistra leggo renault”

night:”pure io ma a voi non vi vedo!” e poco dopo aver capito dove eravamo “ho l’auto grigia davanti al cancello prima dell’entrata, ci vediamo li”

noi imperterriti andiamo avanti senza vedere una fine…tanto child ci sa arrivare “siamo quasi arrivati” basta crederci no? Ci avviciniamo al tendone del circo, passiamo davanti un’auto grigia ferma (ma non c’è nessuno)…uh! Un cancello! E mentre continuiamo a camminare il dubbio sorge … auto grigia …cancello … vuoi vedere che siamo passati davanti a night e non ci siamo fermati? Infatti ecco spuntare dal nulla quella fantomatica autogrigia col perfido soggetto che ci raccatta “salite? Non è cosi vicino il posto” sguardo fulminante verso child.

Parcheggiata l’auto, con la zimo notiamo l’assenza del parcheggiatore abusivo. Cosa mai vista a roma. Come, cosa rara ormai a questi appuntamenti, la fiacca presenza di emo. Meglio cosi.

In fila notiamo di tutto mentre i due esseri erano a prendere il biglietto. Tra il tutto sono compresi un tipo figherrimo (orribilis fighettinus) che mi chiede se il nome del gruppo fosse within o waithin tentesciòn (dev’essere parente del capotreno) e di una tipa sugli anta anta che se ne esce “ogni volta la stessa storia tocca perdere 10 minuti di vita per la fila” (ora, io capisco che ormai la tua sia tutta in discesa, ma 10 minuti di fila per un concerto, io non mi lamento mica…ho visto di peggio e manco pioveva ringraziando il cielo!)

Sta di fatto che entriamo, e vedendo le sedie, sapendo che la zimo preferiva starsene in disparte piuttosto che tra la bolgia, che night agognava a un posto seduto da dove vedere il concerto … birretta, due chiacchiere e …

Il concerto lo apre, con mia somma e immense giuoia il gruppo dei novembre, romani, che cantano in un inglese improponibile, e parlano in un italiano cosi strascicato che è ancora più improponibile dell’inglese cantato.[da wikipedia : I Novembre sono un gruppo italiano (romano) di progressive death metal/gothic metal che unisce le tipiche sonorità di questi generi ad atmosfere gotiche e doom, dimostrando di eguagliare ed in parte anticipare cronologicamente la lezione impartita da gruppi come Opeth e Katatonia e di saperla rimodellare con l'originalità di chi ha influenze ben lontane dal mondo del Metal.(si certo, je piacerebbe aggiungerei io)]

Non c’è niente da fare. Li avevo già visti al live dei lacuna coil e mi avevano depresso. A bologna non hanno fatto altro che confermarmi la mia depressione. Non mi piacciono. Sono mosci. E sapere che potrei ritrovarmeli al summer breeze mi vengono i brividi!

Quindi, calcolando i nostri culi pesi, la stanchezza e la depressione dei novembre, era ovvio che ci piazzassimo in fondo in fondo in fondo all’estragon mentre questi suonavano, abbarbicandoci sugli sgabelli tra una birra e un cazzotto (la zimo e child se le sono date più di una volta, di santa ragione).

Lasciamo finire quello strazio, per risentire, per l’ennesima volta Lateralus dei Tool e Mütter dei Rammstein mentre gli addetti si apprestavano a cambiare il palco.
io mi chiedo, quando ci sono questo tipo di eventi, possibile che l’addetto alla musica d’attesa si porti dietro solo due cd? E poi mi chiedo, perché ogni volta che metto piede a bologna, in un modo o nell’altro mi ritrovo a sentire tutto Lateralus a ripetizione?
domande che non avranno mai una risposta.

Ma le domande passano in secondo piano quando si abbassano nuovamente le luci.

L’intro è inconfondibile. Jillian inizia tra le urla del pubblico. Ci sono. I Within Temptation in forma, cominciano a scaldare la folla. Anche se carenti di uno del gruppo (Robert, ha lasciato un comunicato stampa sul loro sito, dove spiegava che, per infortunio non avrebbe potuto partecipare ai live di gennaio), non si fermano davanti a nulla. Cosi, senza sosta The Cross, The Bowling e Hand Of Sorrow. Poi compare una chitarra classica sul palco. Sharon vuol sentire il pubblico cantare, partono le prime note e What Have You Done viene cantata insieme (vista anche l’assenza di Keith Caputo). Una leggera pausa, il chitarrista al piano, e, dopo Memories, è il momento di Forgiven in versione acustica. A seguire pezzi storici come Angels e Stand my ground, per tornare all’ultimo album con All I Need, Frozen e Our Solemn Hour. Un mix ben assortito di ballate, pezzi conosciuti e brani della loro ultima fatica. The Heart Of Everything e Mother Earth vengono cantate interamente dal pubblico entusiasta. Sharon si agita sul palco come al solito, non sta un attimo ferma e, continuando a ballare (per la gioia di Night) conclude il concerto con The Promise e The Truth Beneath The Rose. Ma c’è spazio per un piccolo bis, mezzanotte inoltrata, luci spente, intro, le luci si accendono e Deceiver Of Fools cantata a squarciagola all’estragon. Ovvio che non poteva mancare uno dei brani più conosciuti del gruppo. Cosi, con Ice Queen, i Within Temptation salutano il pubblico di Bologna. Conclusione attesa, sperata e degna di nota. Sapevo già cosa aspettarmi, avendoli già visti, e proprio per questo sono tornata a sentirli. Per quanto Sharon, con voce e bellezza, oscuri il resto del gruppo, i Within Temptation sono una band da andare a vedere dal vivo. Per l’emozione che riescono a dare, per la bellezza dei suoni e il coinvolgimento con il pubblico. Decisamente ne è valsa la pena.

Ora, per chi volesse sapere se Night avesse lanciato le mutande alla bella Sharon, no, non l’ha fatto. È rimasto impietrito a guardarla mentre passava da una parte all’altra del palco. L’unica distrazione concessa è stata per fotografare un buffo omino in prima fila che sembrava la fotocopia di dragon ball.

A concerto finito, magliettina di rito e di corsa in stazione.

Nota dolente, trovare un caffè a quell’ora in stazione. Praticamente impossibile. All’1 e 10 l’omino dell’altoparlante ci annuncia che il nostro treno era sui binari, salutiamo i due perfidi romagnoli e corriamo verso la nostra carrozza consapevoli di una cosa. La lotta al posto.

Treno internazionale che porta a Napoli. Ciò significa che chiunque avrà acquistato un biglietto, anche se i posti sono già stati tutti prenotati. Ed è cosi che due simpatici omini si dovranno alzare al nostro arrivo, lasciarci il posto e rimanere seduti fuori dallo scompartimento, su quelle seggioline tanto scomode (già provate in un viaggio simile) e farsi li tutto il viaggio mentre io e la Zimo bestemmieremo mentalmente dalla partenza (a scatti, sembrava un treno diesel) fino all’arrivo per via di una madre e un figlio nel nostro scompartimento che, anche senza parlare, facevano rumore (tanto per dirne una, ha fatto il resoconto dettagliato della sua mancanza di biglietto con l’obliteratore, con noi, e con quelli fuori dallo scompartimento; e alle 6, in arrivo a Roma, si è messa a urlare al figlio di svegliarsi, ininterrottamente, senza prendere fiato, fin quando il treno non si è fermato),

scese dal treno come due cadaveri ambulanti, le due pazze saliranno sulla metro strascicando i piedi, dormendo con un occhio solo (come in treno), per poi arrivare alla auto (che non era stata portata in albania per fortuna) e subito dopo si dirigeranno al lavoro per una nuova emozionante giornata lavorativa.

Per la cronaca, io ho ancora il sonno da recuperare. Ma questa è un’altra storia.

(video rubato a Night)

In attesa di un altro concerto (non quello degli Epica previsto per il 13 febbraio, perché Simone Simmons, la cantante, ha lo stafilococco, quindi date annullate) che probabilmente dovrebbe essere quello dei Korn a milano il 23 febbraio, faccio il conto alla rovescia per un altro appuntamento che non posso più rimandare. -5

PS: per chi volesse vedere altre foto pessime basta cliccare qui

 
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la guerra dei tonni

Post n°496 pubblicato il 09 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

con l'umore che cambia ogni cinque minuti...

passando da questo, a questo...
per poi arrivare a questo
ed anche questo...
non dimenticando i momenti di
questo, questo, e soprattutto questo...
per non parlare dei cambiamenti in
questo e questo...
se poi ci si mette anche
questo, questo e questo...e pure questo!

in barba a tutti gli scleri vi saluto!
un salto a bologna e si torna...
ovviamente il tutto per
questo :)

 
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delirio pt.2 31 dicembre 2007

Post n°495 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

dicevamo? Ah si cosa avrei fatto da sola in un buco di casa pieno di impiccetti vari, dove appena ti giri si rompe qualcosa.
una cosa utile l’avrei potuta fare. Dormire.
e invece no! Quindi, dopo aver fuso il gioco al pc, dopo aver consumato il telecomando facendo zapping, dopo aver ingerito sciroppo per la tosse e medicine varie, mi sono portata avanti il lavoro del 31 in cucina

credo sia per tutti questi motivi che sono collassata sul letto alle 10 e mezza di sera.
ora sarebbe arrivato il momento di raccontare per filo e per segno cosa sia potuto accadere quel fatidico ultimo giorno del 2007.
ma, dato che mi si dice che scrivo troppo, dato che non ho il dono della sintesi ma di scrivere ora come ora non mi va, dato che di cose ne sono capitate, ma potrebbero risultare incomprensibili a chi non c’era…vi eviterò lo strazio delle mille muillioni di parole e mi impegnerò a narrare qualche evento particolare cercando di restringerlo il più possibile (parola di scout, quello digerito poco fa).

Morrigan e la Zimo sono arrivate in perfetto orario, alle 17 si era già dentro casa, con i 25 gradi dentro (le Hawaii ce fanno na pippa) e -1 fuori, e per ingannare il tempo ed evitare di sbranare lo sbranabile si è preso in mano le carte francesi.
metti tre donne, matte fraciche, la fame, il freddo fuori, l’attesa degli altri due commensali, una penna, un foglio di carta e due mazzi da 52 carte. Avrai in men che non si dica un mini torneo di burraco degno della peggior bisca clandestina, condito con commenti poco aulici per i minori di anni 18.
il problema che sussiste è questo: in due mazzi di carte da 52 pezzi ciascuna, con dentro ben 4 coppie di 3 dei relativi quattro semi, il 3 di picche di scarto si moltiplicherà a tal punto da diventare unica carta regnante sul tavolo. Ciò comporta che ogniqualvolta questo venga scartato la frase di accompagno sia “tiè guarda che te scarto”. Suddetta frase porta con se una risposta, che può variare da momento a momento, a seconda dell’intimità che si acquista giocando, ovvero: “puoi infilartelo dove sai”(possibilista) o “infilatelo dove non batte il sole” (imperativo dolce) o anche “infilatelo nel culo” (imperativo categorico).
a fine partita i giocatori si ritroveranno immancabilmente con un tappo particolare, tanto per prepararsi al cenone. (nb. Nel caso non fosse di picche, ma di quadri, munitevi di creme idratanti)
le ore di attesa stavano svanendo, e, acceso il fuoco, lascio le due mangiatrici di olive a preparare le bruschette, le scamorze e le patate alla brace, mi infilo lo scarpone tattico antineve antighiaccio anticulata per terra, metto in moto la fantomatica c3 della Zimo e vado dritta dritta a Celano (che non è il paese dei 3 di picche) per raccogliere gli ultimi due profughi, ovvero Simona e Daniele, che sarebbero arrivati col treno delle 21. in quei dieci km di curve e tornanti ho potuto costatare che anche la c3 della Zimo è munita di calamita attiraebeti.
comunque, ho promesso di non dilungarmi, quindi… dopo aver scalato i quattro piani, dopo aver svolto i convenevoli di rito, saluti baci e abbracci cappotti e sciarpe, un’occhiata al fuoco e tutti a tavola.
come per la cena di natale, si ripresenta la stessa situazione. Cibo per un esercito, bocche fagocitanti e affamate che arrivano al primo e scoppiano.
diciamocela tutta, l’abbuffarsi di bruschette è deleterio per la lasagna, se poi c’è in forno l’arrosto, il polpettone e le patate arrosto.

ammetto che si è provato a fare la foto con le facce sui piatti…ma quello che ne è venuto fuori sono i pomodori ormai in disperati pezzetti e una mano che arraffa la bruschetta.
ma passiamo ad altro. Anche perché dopo la lasagna non c’era più spazio. Giusto il tempo di guardarci intorno e capire. Sparecchiamo, facciamo spazio, perché le donne dei 3 di picche devono smaltire il pasto! Avevo relativamente preparato Daniele sul gioco del burraco in auto, ma si decide di giocare a coppie. 3 contro 2. i 3 di picche e i relativi commenti sono fioccati mentre in tv girava prima Bridget Jones (ideale la scena della zuppa blu mentre si mangia) e subito dopo quel mostro sacro di film che è Frankestein Junior. Ora, tra una partita e l’altra, tra una svomitazza di 3 e una di 4 (dicesi svomitazza quei cazzo di tris di carte di merda che ti ammazzano le scale. Il giorno seguente al calare della svomitazza ci sarà un sonoro rumore realistico ad accompagnarla) Morrigan viene folgorata dal panico del count down. Per la precisione mancavano 15 minuti alla mezzanotte. E le fregole si sono impossessate di lei. “prepara i calici” “tocca prende lo spumante” “dai dai che manca poco”
qui c’è da dire una cosa. Io sapevo di avere i flute. Ne ero a conoscenza. Ne ero certa. Sapevo della loro esistenza in quel buco di casa. Caso vuole che i flute siano evaporati facendo spazio a gnomi, campanelle e pecorelle dalla dubbia utilità. “prendi i bicchieri di carta” alla parola carta rabbrividisco, apro la credenza e prendo la prima cosa di simil cristallo che vedo. I bicchieri da brandy, o da vino, o da ubriaconi o qualunque cosa siano. Ferrari in tavola e countdown iniziato.
-5  -4  -3  -2  -1  ed ecco che le urla coprono la voce della tv, gli auguri fioccano, gli abbracci idem e le bollicine dello spumante non fanno più da contorno. Affacciati alla finestrella a vedere i fuochi (vederli da fuori faceva troppo freddo) ci ricordiamo delle lenticchie!

e cosi, armati di citrosodina (che invenzione utile!) seguiamo le direttive di Simona: “è tradizione mangiare le lenticchie da un piatto con le mani, come si contano i soldi”
bicchierozzo di ferrari in una mano, Lukes (si perché mentre aspettavo Morrigan e la Zimo, non avendo niente da fare, ho vestito Lukes a festa) pronto per essere di compagnia, teglia di tiramisù pronta per essere smembrata e piatto di lenticchie al centro (si può vedere nella foto dimostrativa)
 

L’imbrattamento da lenticchia (come il battesimo del pomodoro durante la cena) c’è stato per tutti.
adesso, vuoi o non vuoi, tra una cucchiaiata di tiramisù, un tiro di lukes…le cose sono degenerate. Non starò qui a spiegare altro. Posso solo mostrare una parte di delirio che si è consumata. Anche se, molto probabilmente chi non c’è stato non potrà capire nulla, a parte la lotta per l’ultimo boccone di dolce. il delirio ridaresco è nato tutto da una foto…

molto probabilmente la colpa è stata di Lukes, Ferrari e citrosodina, che, mescolati, hanno portato alla pazzia alcuni di noi, anzi tutti. Indimenticabile il grido “AAAAAAhhh Z’fegnaaaaaaa ziwabaaaa” (per chi avesse visto il re leone, sono i 13 secondi iniziali di questo video qui , per chi non lo avesse visto, si veda il video e amen!)  il tutto mentre si era ricominciato a giocare a carte.
ho promesso di non dilungarmi, quindi non starò qui a raccontare del fatto che si è giocato a carte fino alle 6 del mattino, che Simona e Daniele sono andati a dormire con me, la Zimo e Morrigan che giocavamo a carte, e si sono svegliati la mattina seguente che stavamo nuovamente giocando a carte.
non starò qui a raccontarvi che dopo la colazione con latte e biscotti alle 10 e mezza, lo spuntino di metà mattina, sempre con le carte in mano, fatto di lasagna fredda era si una porcata, ma ci stava da dio.
non dirò che quello che è avanzato la sera prima si è cercato di far fuori a pranzo, inutilmente. Non racconterò che la citrosodina aveva smesso di far effetto, ne che la disperazione da digestione si è palesata ai nostri occhi sotto forma di madonna peruviana senza bambinello. (foto dimostrativa)

sta di fatto che sono stati due giorni di delirio totale. Risate a non finire. Mangiate a non finire. Chi può capire capisce… E chi non può capire…sti cazzi!

 
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delirio pt.1 29 dicembre 2007

Post n°494 pubblicato il 04 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

dopo essermi ripresa (mentalmente, perchè fisicamente sto ancora uno schifo) mi appropinquo a scrivere qualcosa di quei fatidici giorni.

in quattrequattrotto con la Zimo tiriamo giù un programma a distanza di pochi giorni.
non c'era niente di confermato, anche perchè l'imprevisto è all'ordine del giorno.
la sera del 28 dicembre i
muven avrebbero suonato al traffic. e vuoi che io e la Zimo non andiamo a sentire lo spacciatore che canta speranzose di trovarlo non influenzato?
speranza vana. stava messo peggio di me e lei messe insieme. ma non completamente afono, e posso dire che se l'è cavata sul palchetto. ovviamente toccherà replicare il 16 gennaio, la speranza è l'ultima a morire, ma è anche vero che non c'è due senza tre. Massime' mettite na sciarpa e manda giù tachipirina a profusione!

comunque, finita la serata, col freddo che tirava fuori, e sapendo che la mattina dopo la Zimo si sarebbe dovuta alzare presto, invece di tornare a casa, dirottiamo l'auto verso casa di Morrigan. e, al telefono: "a che punto state? faccio una torta?"
santa donna! quella torta ci ha fatto compagnia a colazione, e pure durante il viaggio del giorno seguente.

la mattina del 29 mi sveglio completamente rinco, metto un paio di cose in borsa cercando di fare mente locale perchè il programma era il seguente:

  • partire in tarda mattinata, evitando cosi il traffico del raccordo e arrivare a Cervia nel pomeriggio

  • passare il pomeriggio con la aus e il suo compagno di sventure
  • concerto dei redska (si quelli dell'avventura a orvieto)
  • partenza da Cervia a concerto ultimato, direzione ovindoli guidando di notte

  • portare la Zimo alla stazione di Celano e appoggiarmi poi sul divano davanti al camino cercando un po' di riposo in attesa della notte del 31
    (tutto questo con 40 neurini in tasca per uno)

in pratica io sarei rimasta su per riscaldare casa e gli altri personaggi mi avrebbero raggiunta a scaglioni il giorno dopo.

partenza alle 11 e mezza da casa, a mezzogiorno eravamo gia belle imbottigliate nel traffico del grande parcheggio anulare per raggiungere Orte [cvd]. credo che ormai sia destino che io e la Zimo dobbiamo percorrere la strada per Orte in due ore e non 40 minuti come tutti i navigatori dicono.
in fila già si discute su dove ci saremmo fermate per il pranzo (pasto luculliano a base di panini prosciutto e galbanino tarocco, mandarini e acqua) e si decide all'unanimità di consumarlo in movimento.
fu cosi che la Zimo tentò il suicidio provando a tagliarsi prima i pantaloni poi le dita per affettare il formaggio.
verso Cesena, oltre al freddo, notiamo le indicazioni per Cervia.
era ora di avvertire la Aus e chiederle dove ci saremmo visti. quando ci chiede a che punto stavamo, guardandoci intorno, abbiamo pensato d'aver sbagliato strada. le indicazioni davano cervia a un paio di km, ma intorno a noi c'era solo e unicamente il nulla. a destra il nulla, a sinistra il nulla, davanti una stradina minuscola, che portava al nulla.
la aus ci rassicura, e ci da la punta al bar (del quale la Zimo non aveva capito il nome) della piazza centrale della ridente cittadina. punto di riferimento, dato che il bar non aveva insegne, un parcheggio.

scendiamo dall'auto e un vento gelido ci prende in pieno. ho temuto per l'incolumità della Zimo, che però, anche dopo le varie promesse "tu morirai stasera", è ancora tra noi. ci facciamo il giro della piazza, tutto il parcheggio in lungo e in largo e troviamo il locale dell'appuntamento.
ed è li che le domande sono fioccate.
- la aus sarà una lei? il sor ellouin, con calzamaglia azzurra, mi porterà via la Zimo su un cavallo bianco?
- il proprietario del locale è a conoscenza del fatto che pulsante si scrive con la S e non con la Z?
- a Cervia so tutti schifosamente Emo?
- perchè abbiamo fatto 4 km avanti e indietro, al freddo e al gelo, con tanto di soste obbligatorie alla stazione per riscaldarci, per arrivare al piadinaro se eravamo forniti di ben due macchine due?
sta di fatto che, digerita la cioccolata calda, non contenti di aver preso le botte di freddo ogni qualvolta nel locale si apriva la porta, decidiamo di visitare Cervia (con la e stretta, perchè è cosi che i cittadini la pronunciano).
e cosi, dopo aver visto la piazza centrale, l'albero e la pista di pattinaggio...dopo una sosta obbligata alla stazione perchè unico luogo coi riscaldamenti accesi a costo zero, i brontolii allo stomaco ci portano in una direzione. Il piadinaro. Il luogo tanto decantato dalla aus distava piu o meno un chilometro e mezzo dalla stazione, ma questo non ce l’aveva detto. E, passini passetti, coperti come omini della michelin, giunti quasi a destinazione, la aus ci fa notare che il piadinaro non è un locale, non è un ristorante, non è un bar, ma … è un chioschetto sulla strada. Ciò significava sbranarsi una piadina di un metro di raggio e digerirla prima dell’imminente congestione. In più c’era il discorso del ritorno. La temperatura si abbassava e le auto non erano fornite di richiamo automatico modello supercar. Indi toccava raggiungerle. Di nuovo d’obbligo la sosta riscaldamento alla stazione, dove la Zimo, complice la piadina nello stomaco, ha dato il meglio di se davanti alla videocamera della sorveglianza proponendo un’imitazione perfetta della “ragazza the club” (per chi volesse il video, accetto offerte in privato).
questa particolare visione credo che abbia shockato i due cerottini, e lo si può notare dallo sguardo assente di ellouin.

dopo aver fatto fuggire una passante, e dopo esserci riscaldati le chiappe abbastanza, cerchiamo, strascicando i piedi, di raggiungere le auto. Salutiamo i due ridenti cittadini e…
sì, era ora di avvicinarci al rock planet ma non prima di aver levato quello strato di ghiaccio che ricopriva l’auto.
nel mentre vengo a sapere che anche codesto individuo era in quel di cervia in un ristorante, praticamente a due passi dalla stazione. Tentiamo l’attesa, al freddo e al gelo (sentiti in colpa!) ma di Nightmist non si vede nemmeno l’ombra. Decidiamo cosi di occupare il tempo in altro modo. Mentre si aspettava la risposta via sms andiamo a sondare il terreno. Vedere il posto, dove sta, se è aperto, chi c’è chi non c’è … e … orrenda visione! Il posto è chiuso, ma non è questa la brutta sorpresa. Dal nulla sbuca un gruppetto di Emo che mi ha letteralmente paralizzato. Cercando di capire cosa diavolo ci facessero degli Emo in un locale dove ci sarebbe stato un concerto ska, facciamo retromarcia e torniamo verso la stazione.
in un modo o nell’altro, infilandosi in retromarcia nella piazza centrale di Cervia, cercando di evitare l’albero di natale, riusciamo a salutare Nightmist senza scomporci. Faceva troppo freddo per uscire dall’auto e levarsi di dosso le coperte!
lasciato il soggetto ai suoi amici, prendiamo coraggio e ci avviciniamo al posto infetto…
il locale ha aperto le porte, ci sono le transenne e pure un buttafuor…pff…pffff AHAHAHAHAHAHA - scusate - un mezzo omino michelin pelato con tanto di auricchio-lare che cercava di far colpo sul mignottone inutile davanti alla porta. Il problema grosso era che gli Emo si erano quadruplicati, centuplicati…impressionante! Mai visti cosi tanti Emo emo, ma emo seri! Sto ancora disinfettandomi!
nemmeno la temperatura che continuava a scendere li ha congelati. Via la prima coperta, via la seconda, la giacca in macchina? No è da pazzi. Forza e coraggio, usciamo e ci mettiamo in fila. Giusto il tempo di congelarci le dita dei piedi una ad una e siamo dentro. Ed è li che scopriamo il dramma. Noi, scannate. L’ingresso, 14 neurini a capoccetta. Verrò a sapere poi, molto poi (diciamo qualche giorno fa) che la suddetta Zimo (colei che sarebbe dovuta morirmi in auto dal freddo) avrebbe rimediato per entrambe il tappeto rosso. Vabbe’ mi vendicherò.
svuotiamo le tasche con la consolazione che la prima consumazione è compresa nel biglietto.
oltrepassata la tenda d’ingresso veniamo sopraffatte da un’orda di cosini neri incravattati col ciuffo unto e la faccia depressa. Ma…mi chiedo…non si vogliono suicidare? Perché non lo fanno?
le mie orecchie però sentono in lontananza qualcosa di familiare, mi faccio guidare dal suono che mi porta in una saletta minuscola. Mi si illuminano gli occhi quando leggo sul muro Metal Room, abbraccio il divanetto e decido di morire li. La Zimo fa finta di non conoscermi. A malincuore lascio la saletta per una birra, le dita congelate reclamavano giustizia. Ed è qui che prima Ciccio, poi Sandro, due dei redska, ci fermano con volto incredulo dandoci delle pazze. Pensavano, forse, che la Zimo non mi trascinasse in quella pazzia? Illusi! E cosi anche con gli altri membri della band, che man mano passavano “noooo siete venute veramente? Ooh sono venute da latina ste pazze!”
mi chiedo perché avessero dei dubbi, non avevano capito che non siamo soggetti normali?
scrocchiamo un posticino dal merchandise per i cappotti e, libere del peso del freddo attendiamo che il gruppo salga sul palco. Eviterò di raccontarvi per filo e per segno il concerto, in quanto l’ha già fatto la Zimo, e molto meglio di me.Mi limiterò solo a dire, che con lei non sai mai quali sono i rischi in queste serate. L’estate scorsa ci siamo ritrovate a fumare dietro al palco col gruppo, questa volta ci hanno obbligato a salire sul palco. Inutile dire non sapevo se odiare di più i redska, la Zimo, o me stessa per averla seguita in questa follia.
e tra un salto e l’altro, il concerto termina con una promessa. Il 15 marzo torneranno in tour. E mi sa tanto che, anche qui, vale il detto “non c’è due senza tre”. In una chicane da perfetti piloti di F1 evitiamo il blocco Emo, un salto al bagno e un passaggio nella saletta metal, giusto per riprendermi, per poi passare ai saluti. Ci attendeva un viaggio ben poco semplice.
ci intrufoliamo nello stanzino della band e, mentre la Zimo assaggia un pasticcino, ci chiedono se avevamo da dormire (memori dell’esperienza estiva). Alla nostra risposta negativa ci vengono offerti garage e divani di casa… ma noi indomite psicopatiche rifiutiamo gli inviti, usciamo dal locale e … PEM! Na botta de freddo gelido ci coglie in pieno. Obbligo la Zimo a intrufolarsi nel sacco a pelo, metto in moto e, con somma e immensa giUoia, le comunico che la temperatura esterna è di -1° .
“A Zi’, coprite!” e lei mi ha preso alla lettera
fu cosi che verso le 2 di notte, in quel di Cervia partiamo direzione Ovindoli.
colonna sonora del viaggio Primordial, Apocalyptica e Dark Tranquillity, che avrebbero dovuto tenermi sveglia il più possibile per evitare il congelamento. Un paio di soste sono servite a riprendermi quel giusto per godermi l’alba tra i monti innevati abruzzesi.

Arrivate sane e salve, ma rincoglionite al massimo, dovevamo fare un’ultima cosa. Il biglietto del treno per il ritorno a Roma della Zimo.
con volto assonnato, ossa congelate, sguardo perso nel vuoto, ci aggiriamo per Celano alla ricerca di un postamat (perché in quel cazzo di paesino alla stazione non si paga col bancomat), la Zimo preleva gli ultimi averi, acquista il biglietto e … non resta che attendere. Si torna a Ovindoli, si scarica la spesa,  giusto il tempo di riprendere quel color vivo sul volto e via.
porto la Zimo alla stazione e me ne torno a cosuccia aspettando il 31. cosa farò mai in 40 metri quadri da sola, fuori dal mondo?

 
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in preparazione...

Post n°493 pubblicato il 01 Gennaio 2008 da CacciatricediSangue

calcolando che 28, 29, 30 e 31 dicembre sono stati giorni molto intenZi...

calcolando che il 28 io e la Zimo siamo andate a sentire lo spacciatore malaticcio cantare col suo gruppo

calcolando che il giorno seguente, la mattina stessa, siamo andate a Cervia, per due semplici ragioni : controllare se la aus fosse realmente una lei e per assistere all'ultimo concerto della stagione dei red-ska (Cervia è dannatamente emo)

calcolando che, la notte tra il 29 e il 30, a concerto finito, dopo aver superato la Città del Diavolo e Villa inferno, ed esserne sopravvissute, con la temperatura di -4 gradi ci siamo messe in macchina e abbiamo guidato (abbiamo...ehm ehm) fino ad ovindoli con un paio di pause, arrivando a destinazione alle 7 del mattino con una splendida alba sulla neve

calcolando che, dopo aver portato la Zimo in stazione, invece di mettermi a dormire mi sono messa a fracassarmi i maroni a Zuma, a preparare le cose per il cenone e a farmi le pere di tv collassando rovinosamente febbricitante alle 10 e mezza di sera

calcolando che, il 31, la Zimo e Morrigan sono arrivate già affamate nel primo pomeriggio, e che il treno della Simo e Daniele ritardava di ben mezz'ora, davanti alla tavola ci siamo abbuffati di antipasti a tal punto da non riuscire a mandar giu altro oltre al primo e avanzando una marea di roba

calcolando che la notte del 31 è passata tra risate, stronzate, urla, soffocamenti, carte, Lukes, Frankestein Junior, Ferrari , 3 di picche, svomitazze, "aaahh zmfegnaaaa ziwabaaaa", la citrosodina e tanto altro fino alle 7 del mattino

calcolando che questa mattina mi sono svegliata che le bestie avevano gia sistemato tutta la cucina

calcolando che dopo aver fatto colazione alle 10 e mezza, sempre questa mattina, ci stava tutta la lasagna alle 11 mentre si giocava a carte

calcolando che quello che non si è mangiato al cenone si è mangiato a pranzo, col rischio reale di scoppiare

mi pare ovvio che tornata a casa, mi ritrovo con la tosse, un leggero stato febbricitante e uno scazzo grosso cosi per non voler tornare al lavoro.

io, che di solito odio ste feste comandate, odio il capodanno, posso dire di aver passato delle splendide giornate, dei momenti eccezionali e che sono durati troppo poco!

quindi, niente superclassifiche, resoconti di anni passati e futuri. solo un buon proposito per il 2008 (oltre all'andare in Germania): passare più serate cosi dell'anno passato!

a tutti un augurio e un in bocca al lupo per il 2008

PS: il resoconto dettagliato, condito di particolari e foto (niente video altrimenti mi silurano) arriverà prima o poi, anche se dovrà passare sotto gli occhi della censura... per ora accontentatevi di questa "particolare" visione della vita qui sotto

 
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