Creato da: CacciatricediSangue il 03/06/2004
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La vita... si nasce e si muore soli...tutto il resto è un piatto di insalata... Messaggi del 01/09/2007
Post n°464 pubblicato il 01 Settembre 2007 da CacciatricediSangue
Domenica, il giorno del signore. Ultimo giorno a Valstagna. Lo ringraziammo anche per questo, sempre a modo nostro ovviamente (come si suol dire…i xè gusti a’a fin fine). Il risveglio è stato dei soliti, anche se mi portavo dietro l’ombra della sera precedente, quando il vikingo mi parlava dalla tazza (cose da dimenticare). Morrigan attendeva la venuta dei ferraresi, e quando io e la Lau aprimmo gli occhi lei aveva gia sbaraccato tutto…santa donna! Giorgio era fuori dalle nostre vite, ringraziammo il signore, la madonna e tutti i santi anche per quello (DIOH!) cosi che ci accontentammo di un nuovo bidoncino di birra. Valfar si improvvisò Giovanni battista e ci battezzò di prima mattina (prima mattina relativa) con essa. Sbaraccata la metà dei bagagli, e svegliati tutti, optammo per un pranzo degno di ogni famigliola campeggiante… Due kg di pasta. Qui ci sarebbe da raccontare la disquisizione sulla relativa bontà e l’effettiva comodità di un sugo pronto tra il Prof e Valfar, ma i xè gusti a’a fin fine e quello c’era. Fornelletto, pila, acqua bollente e giu, da buon drogati, due kg di pipette pronte per essere fagocitate. I ferraresi sono stati “obbligati” a bere e mangiare con noi, cosi da renderli partecipi del weekend della perdizione. il fine settimana stava giungendo alla fine. Sbaraccare tutto fu un’impresa non da poco. Con annessa asta di cibarie vaganti.dopo aver salutato la Lau e lo Zio. Lo zucchero (zukero in zollette) lo prese il Sam, un bidone andò al Prof e il restante fu diviso tra le macchine meno cariche. Dopo la parentesi con la pistoletta ad acqua ci incamminammo per l’ultima serata del festival. I Cruachan..anzi no…i cruaCAN! Questa volta non mi sarei fatta fregare dal cidro…e dopo aver assaggiato l’idromele (abbiate pazienza a me non me piace) ed essere entrata anche io nel club del cavallo…volevo la birra! E birra sia! Il prof preso da ilarità improvvisò un balletto stile happy metal (chiamiamolo il ballo del mattone). I CruaCAN hanno suonato per circa un’ora e mezza o poco piu, prendendo pezzi piu che da Morrigan’s call da Pagan, oltre che qualche altro pezzo storico. Ma noi eravamo alla frutta. In tutti i sensi. E per quando non fossero male, il livello di stanchezza fisica e mentale si fece sentire. Decidemmo cosi di abbandonare poco prima che finisse il concerto. Cosi anche da evitare la massa che si spostasse con noi e creare quel traffico che avrebbe rallentato il nostro rientro a roma. Salutati i veneti, io Morrigan e i ferraresi ci incamminammo mesti alle auto (mesti se fa per dire…ho evitato di fare il reggimoccolo ihihihhi…ma questa è un’altra storia e non spetta a me raccontarla). Il rientro tanto spaventoso come poteva sembrare alle nostre menti fu una passeggiata. Partite da li a mezzanotte e mezza alle 5 eravamo a roma, nessun sintomo di stanchezza accusato. Solo carenza vocale dato che per 5 ore non si è fatto altro che parlare. Uno dei viaggi piu belli che io ricordi. Dall’inizio alla fine. All’avventura. Ed è cosi che piace a me. Un’esperienza da ripetere assolutamente, senza però dover aspettare chissà quanto tempo. E ora…abbandono il luogo virtuale della perdizione e fuggo per una “rimpatriata”. Ferrara e poi bologna. I tool attendono…e anche la combriccola valstagnesca. Siori occhio che stavolta portiamo Lukes! Alla faccia di Giorgio!
Post n°463 pubblicato il 01 Settembre 2007 da CacciatricediSangue
Il mattino seguente si palesò sul volto di tutti. “Fe su un caneo..DIOH!” ed ecco che anche Giorgio fu svegliato. Ora era da decidere il pranzo. La carne non poteva reggere un altro giorno nel frigorifero portatile…la soluzione era “gli ossi sua grea”.
Al tramonto giungemmo alla conclusione che un salto al festival si doveva fare. Nel giro di due, forse tre ore (manco fossimo tutte donne) riuscimmo a smuovere le chiappe e dirigerci al festival. Alle tende salutammo Giorgio, o quello che ne rimaneva e restammo impietriti ad osservare il tavolo. Il sonno cominciò a far capolino ma eravamo ignari del potere dello Zio. A quanto pare si sveglia alle 3 di notte e crea…il suo cervello è un fiume in piena. Cosi che anche il sabato giunse alla fine ormai all’alba del giorno dopo...
Post n°462 pubblicato il 01 Settembre 2007 da CacciatricediSangue
dopo svariati rinvii, indecisioni, dubbi…durante le ferie siamo riuscite a progettare il viaggio in tutto e per tutto. Comprata una tenda decente, fatta una lista di cose da portare, avuta la conferma dell’arrivo dei personaggi veneti…e in men che non si dica, il 23 agosto giunse alle porte non credo di potermi dilungare in quisquilie…anche perché tre giorni cosi intensi sarebbero troooooppo lunghi da raccontare. Cercherò di riassumere i punti salienti… la partenza stabilita a mezzanotte modello cenerentole in fuga venne posticipata di una buona ora e mezza. L’incastro modello tetris dei bagagli rese complicato persino l’ingresso di Morrigan e le sue borse. Ufficialmente siamo partite alle 01.40. il buio, la notte e l’orario sarebbero dovuti essere i nostri unici compagni di viaggio. Bella cazzata, mai visto cosi tanto traffico di notte…e non parlo di camion, parlo proprio di auto! Comunque, fino a bologna viaggio liscio come l’olio. A bologna ci si ferma per far rifornimento, per marchiare il territorio, e per lasciare il volante a morrigan. E puntuale come un orologio svizzero, a bologna esce fuori la nebbia svegliata dal torpore. Anche lei si aggiungerà ai nostri fidati compagni di viaggio. Dopo aver preso le misure con l’auto, e aver capito che, effettivamente, dallo specchietto retrovisore non si vedeva altro che un bordo della tenda, morrigan fila spedita alla cieca sull’autostrada. Poco prima dell’uscita di Padova ci fermiamo per rimpinguare il serbatoio. Alle 6.40 usciamo dall’autostrada, ci manca poco ormai. Riprendo in mano il volante, e, alla vista di Cittadella sui cartelloni direzionali, tento la pazzia. Chiamo mia madre e mi informo sullo stato di dormiveglia dei parenti. Guardo Morrigan, e la rassicuro “stiamo giusto il tempo per un saluto”. Alle 11 troviamo il ridente paesino festivaleggiante. Del festival manco l’ombra! Niente cartelloni, striscioni, omini vestiti da celti…niente di niente! Solo Valstagna, la sua piazza principale e il suo mercato (3 banchi e uno di frutta). C’è voluta un’ora per trovare l’ingresso del festival. Ma della zona adibita a campeggio non ce n’erano tracce. Decidiamo di entrare e chiedere informazioni sperando che ci sia qualcuno. Ed è cosi che capimmo che, appena arrivate a Valstagna, avevamo perso di poco il campeggio girandoci intorno come due trottole. Seguiamo le indicazioni ed eccoci! “area adibita a campeggio, nel bosco, vicino al fiume…” cosi c’era scritto nel sito…in pratica era una striscia d’erba lunga da qui a li (allungate le braccia e aggiungeteci qualche metro per capire) lungo il fiume brenta. Fatto il sopralluogo, notato lo scalino rotto, svuotiamo l’auto e montiamo la tenda. Impresa ardua? Non direi, la tenda ha fatto tutto da sola! Mai acquisto fu piu azzeccato! La prima sera va cosi…tra tende tirate su, organizzazione e tavolo pieno di roba, si cerca di far amicizia con Jourgens, che è sempre stato simbolo di socialità e giocosità ovunque si trovi. Insomma, è uno che si adatta a tutto. Sinceramente ricordo poco. Ricordo che sono spuntate fuori patatine, crostatine, vino, birra e Giorgio. Ricordo che alle 3 di notte il rifiuto di andare a dormire era forte, anche a dispetto del freddo. Ricordo che attorno a quel tavolo c’era un gruppo di vecchietti armati di coperta pronti a lottare contro l’umido. Ricordo che alle 3 di notte, data l’esistenza della dispensa in bella vista, ci si sono avvicinati due soggetti armati di boccioni di vino e corno per bere. Ricordo che i discorsi sono saltati di palo in frasca. Dalla politica aizzata del Prof, alla musica, alle idiozie, ai “i xè gusti…a’a fin fine” frase che rimarrà nella memoria di tutti, anche di chi non ne conosce il significato, alle parole arcaiche in dialetto…a Morrigan che aveva iniziato a parlare tirolese, al club del cavallo…la prima notte è andata cosi, grazie anche all’aiuto di San Giorgio. Al risveglio scommettemmo su chi tra i campeggianti se ne fosse uscito per primo con la pasta a colazione, cosa che arrivò presto…
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Inviato da: naturaseitulamiadea
il 30/04/2017 alle 11:03
Inviato da: naturaseitulamiadea
il 30/04/2017 alle 10:46
Inviato da: naturaseitulamiadea
il 30/04/2017 alle 10:35
Inviato da: taban puanlar
il 13/12/2016 alle 04:38
Inviato da: en güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 00:50