Post N° 196

Post n°196 pubblicato il 09 Giugno 2008 da thegreatwhiteshark
 

Il mio week-end

Sabato è una giornata strana a livello atmosferico. La mattina c’è il sole e ne aprofitto per andarmi a fare i miei 35 minuti di corsetta quotidiana. Mia moglie con mio figlio mi faranno da “lepri “ in bicicletta. E’ stato stupendo avere mio figlio che mi incitava “Dai papà corri, più veloce, dai dai!!! Eh ma sei proprio velocissimo!!! Ancora, più velocissimamente…”
Il pomeriggio mio figlio crolla (neanche avesse corso lui!!!) e dorme fino alle sei, così, mentre mia moglie è al lavoro io mi rilasso e riposo un po’!
Dopo una cena veloce usciamo per andare ad assistere alla 7ª Edizione “UN OCCHIO NEL BLU, una serata di proiezioni a tema subacqueo e 5° concorso Video sub Citta di Udine organizzata dall’amico Eugenio Fogli e dagli amici del MEDITERRANEO SUB (grazie al Grande Gio per l’invito!!!). Veramente splendidi i video proiettati!


Sognando i mari visti mi addormento pensando all’immersione di domani che farò con il Grande Boh, Daniele e Marta nelle acque del Golfo di Trieste.

Domenica mattina la sveglia suona alle 7.30, ci alziamo, mentre io carico tutta l’attrezzatura in macchina, mia moglie prepara mio figlio ed un paio di panini a testa.

Il tempo è incerto e quindi non sappiamo bene cosa faremo, se ci fermeremo o ritorneremo subito a casa.
Tra l’altro, ieri sera parlando con alcuni amici subacquei, è emerso (scusate il gioco di parole) che la Capitaneria di porto ha emesso un’ordinanza nella quale scriveva che le immersioni con autorespiratore erano proibite nelle zone di balneazione sul litorale Triestino.

La nostra meta designata è Sistiana. Una veloce navigazione in internet e mi stampo uno stralcio della predetta ordinanza ed una risposta dal Comune di Duino-Aurisina, nella quale si evince che la zona così denominata “CARAVELLA” non è considerata area attrezzata e per tanto le immersioni sono permesse, ma maggiori dettagli li chiederemo in loco.
Se per caso fossero interdette le immersioni andremo a Muggia!


IMMERSIONE A SISTIANA 08.06.2008

L’appuntamento è alle 10.00 all’autogrill di Duino con Marco che viene da Carole, Daniele e Marta.
Puntualissimi ci beviamo un veloce caffè aspettando Marco. Poi proseguiamo per Sistiana, e all’ingresso dell’area “CARAVELLA” chiediamo informazioni.
La signora alla biglietteria ci dice che le immersioni sono permesse e che ci sono già altri sub. Paghiamo i soliti 10 €. di ingresso (all’interno è tutto attrezzato, con bagni , doccie, lettini, bar e disco) e ci andiamo a posizionare in fondo a ridosso della Falesia che si tuffa in verticale nel mare.

Marco non si è mai immerso da questo lato.


Assembliamo i gruppi, io mi porto anche il bombolino da 5 lt per consumarlo (dentro c’è una miscela di Nitrox al 29/30%) che Lorenzo a Sv. Marina aveva usato come Bail-out.

Marta e Daniele scendono in semistagna e quindi anche Marco decide di fare lo stesso.

Io invece sono troppo ben abituato e scendo con la stagna (anche in Mar Rosso userei la stagna!!!)

Facciamo qualche scatto prima di scendere e poi andiamo in acqua. L’acqua è un brodo, la temperatura in superficie è di 23° gradi, sul fondo a -9 metri è di 20° con un netto termoclino a c.a. -5 metri.

Faccio un breve briefing sul percorso che faremo visto che Marco da questa parte non è mai sceso dicendo quello che vedremo e le modalità, in caso di scarsa visibilità e perdita del compagno, ovvero io sono pedagnato con la Boa segnasub e se qualcuno si perde, dopo le procedure di rito, risale vede la boa e mi ritrova con facilità.

Dopo il segnale d’ OK scendiamo e raggiungiamo il fondo a -8 metri Marco vede due seppie e mi chiama, io ero fermo su un piccolo sasso con un piccolo spirografi a cui era avviluppato un bel cavalluccio marino.
Che fare???

Sollevo tutto il sasso e me lo porto dietro con gli ospiti, visto che le seppie non sono tanto contente di stare immobili a farsi ammirare dai sub curiosi.

Così vediamo entrambe le cose. Peccato che nessuno di noi abbia la macchina fotografica (Marco non l’ha portata perché lo scafandro gli ha dato ancora problemi, Daniele non aveva voglia di far foto a Sistiana ed io per solidarietà l’ho lasciata a mia moglie in superficie!)

Appoggio il sasso con i suoi ospiti al substrato sabbioso e alzo un po’ di sospensione e seguo il percorso stabilito, mi giro e vedo che dietro di me ci sono sia Marta che Daniele, come al solito Marco se l’è svignata. Adora farsi le immersioni in solitaria!!!

Aspetto un po’ e non vedendolo arrivare, conoscendolo, proseguo l’immersione stando sul fondale a -9.

Andando avanti troviamo la tana di un bel grongo con cui Marta e Daniele giocano un po’, ancora seppie e grossi nudibranchi di due tipi diversi (uno è un Dendrodoris Limbata - a sx, e dell'altro - a dx - non conosco il nome) di cui vi mostro due foto di repertorio da me scattate sempre qui a Sistiana negli anni passati.

Vediamo numerosi Ghiozzi e Bavose e un piccolo branco di saraghetti.

Arriviamo a ridosso della Falesia, punto in cui avevo stabilito il ritorno, ci giriamo e risalendo sui 7 metri osserviamo in ogni anfratto.

Scorgiamo qualche bel Cerianthus e qualche piccolo crostaceo.

Al punto di rientro ritroviamo anche Marco; Marta e Daniele mi fanno cenno che hanno un po’ di freddo e decidono di risalire, io proseguo in direzione opposta con Marco per fargli vedere il sito d’immersione. Aria ne abbiamo, io sto respirando dal bombolino e la bombola è ancora immacolata come quando sono sceso.

Proseguiamo sulla parete e incontriamo ancora cavallucci di cui uno bello grande, ancora qualche seppia che guizza via al nostro passaggio ed un minuscolo e coloratissimo nudibranco (Hyspelodoris).


Al punto di ritorno Marco decide di sparare in superficie il suo pedagno (cazzillo in gergo) e quindi io mi allontano un po’ per evitare che si ingarbugli sulla mia boa.


E mentre lo aspetto un po’ distante, osservando tra le roccie trovo un braccialetto (che poi scopro essere un enorme orecchino) luccicante. Anche ‘sta volta il mare mi ha regalato il suo tesoro!!!

Ottima immersione, riemergiamo dopo quasi 70 minuti di immersione. Io ho la bombola piena e il bombolino con 10 bar.

Fuori c’è uno splendido sole. Marco decide di partire mentre noi ci rosoleremo al sole fino alle 5.
Dopo un buon caffè salutiamo Marta e Daniele che rientrano a Udine e, io con la mia famigliola, ce ne andiamo a farci un giretto a Trieste.

In piazza Unità d’ Italia ci sono i tendoni SKY con giochi per bambini e mio figlio ci si tuffa per un oretta buona, poi andiamo all’Acquario di Trieste per fargli vedere i suoi amati pesciolini.

Dopo la visita ci troviamo con Lorenzo ed Elena per un gelatino e poi scappiamo alla volta di Udine, stanchi ma appagati per la magnifica e soleggiata giornata trascorsa.

'Sta sera sono un po' amareggiato per il pesante 3-0 subito dall'Olanda agli Europei ma siamo all'inizio e la palla è tonda...

 
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Post N° 195

Post n°195 pubblicato il 03 Giugno 2008 da thegreatwhiteshark
 

Corso Trimix Sv. Marina 31/5-02/6/2008

 E’ sabato e Marco da Carole mi raggiunge ad Udine dove caricheremo tutta la sua attrezzatura sulla mia macchina e partiremo alla volta di Sv. Marina (Santa Marina in Italiano) che si trova sulla costa bassa dell’Istria e si affaccia nel golfo del Quarnero.
Partiamo con estrema calma alle 10.30 e senza fretta viaggiamo passando prima la Slovenia ed uscendo poi dalla Comunità Europea a Buzet entrando in Croazia. Attraverseremo il cuore dell’Istria viaggiando nella terra del Tartufo e su quello splendido altopiano ci fermeremo per pranzo in località Lupoglav al ristorante Alba consigliatomi da Fabio, dove mangeremo, appunto, un ottimo piatto di tagliatelle al tartufo, che a differenza dell’Italia qui ci costano solo 10 €., dopo un caffè riprendiamo il viaggio.
Poco prima ci ha fermato anche la polizia ma siamo stati graziati per fortuna!!!
Arriviamo a Sv. Marina alle 15.30 c.a. parliamo con il titolare del Diving Center EASY DIVER, Rudy che ci porta agli appartamenti. Lorenzo e Luciano con le rispettive consorti ci raggiungeranno domenica.

Gli appartamenti sono in un gruppo di casette immerse nel verde. La proprietaria ci dice che c’è una casetta per due, una per quattro e un altro appartamento per sei persone e ci fa vedere quella da due dove dovremmo dormire io e Marco. Appena ci apre la porta della casetta che io chiamo dei “7 nani” vediamo che c’è un unico letto matrimoniale (in realtà è una piazza e mezza) ci guardiamo e immaginandoci a dormire li scoppiamo a ridere e chiediamo alla signora di sistemare noi due in quella da 4 e le altre due copie in quello più grande da 5 o 6, perché con tutta la buona volontà il grande Boh non è proprio il mio tipo!!!

Il resto del pomeriggio decidiamo di passarlo in tutto relax distesi al sole in spiaggia a riposare, quindi niente immersioni.

Dopo un’ottima cena nel ristorantino appena fuori del camping a base di insalata di polpo e calamari ai ferri irrorati di aglio come usano da queste parti andiamo a letto esausti rinunciando anche alla notturna.

La mattina ci alziamo verso le nove attendendo l’arrivo di Lorenzo, preparo un buon caffè e aspettiamo. Lorenzo arriva verso le 10 e dopo aver scaricato le macchine e sistemata la loro roba nel loro appartamento andiamo giù al diving per poi andare a farci la prima immersione di ambientamento a 45 mt nella parete che parte dalla spiaggia del Camping.


 

 

Immersione a SV. MARINA 01.06.2008

Prepariamo l’attrezzaura, io e Marco scenderemo in aria, io mi porto anche il mio bombolino da 5 lt caricato a Eanx 40% per la deco, Lorenzo e Luciano scenderanno con il loro Rebreathers (per informazioni andate QUI). Lorenzo ha un AZIMUT AF (alto fondale) mentre luciano ha un VOYAGER tutti e due in circuito chiuso ma Lorenzo scenderà in semichiuso per un problema con la batteria del computer. Non ci capiamo molto bene ed ognuno di noi fa un’immersione diversa. All’inizio scendiamo tutti insieme raggiungendo la parete, poi Lorenzo si fermerà a -34 per problemi di miscela (ha un Eanx 40 che non gli consente di scendere oltre). Arrivati a -30 la sagolino che tiene la boa in superficie si rompe (per fortuna la corrente l’ha spinta sulla spiaggia e la recupererò poi). Noi tre proseguiamo fino al fondo sui 43 mt. c.a. poi io risalgo simulando come avevo capito le tappe dell’immersione Trimix a 50 mt. come avevamo fatto anche l’anno scorso, Marco fa l’immersione normalmente e “Ciano” con il suo Reb continua sul fondo. Siamo tutti comunque vicini e anche la visibilità è ottima e quindi ci vediamo benissimo.

Ci riuniremo tutti a -10 e concluderemo più o meno tutti con la stessa deco effettuata. In effetti nessuno di noi ha sbagliato perché Lorenzo ha detto che dovevamo fare un’immersione di ambientamento simulando le tappe di deco ma Marco non aveva il bombolino e ha fatto la deco ad aria che gli segnava il suo computer io con il bombolino ho simulato le tappe.


La mia macchina digitale dai -15 ha deciso di non funzionare e sul display lampeggiava la scritta SISTEM ERROR che poi come per miracolo a -10 è sparita ed ha ripreso a funzionare normalmente!!!

Quindi faccio solo qualche scatto in decompressione a una bella Lepre di mare (Aplasia punctata) e ai curiosi pesciolini (donzelle e qualche grossa orata) che osservavano queste 4 strane forme di vita con addosso apparecchiature così diverse l’una dall’altra.



Pranziamo di nuovo al ristorantino e poi ci rilassiamo al sole fino  alle sei quando io e Marco decidiamo di effettuare una Seminotturna o Crepuscolare visto che altrimenti avremmo fatto troppo tardi per la cena.

IIª Immersione a SV. MARINA 01.06.2008


Ci immergeremo dalla stessa spiaggetta andando ‘sta volta a sinistra seguendo l’altra parete. Scendiamo seguendo la spianata di sabbia fino ad arrivare alla parete.

La percorriamo verso sinistra alla base.

Passiamo un condotto sulla cui sommità trovano riparo molti abitanti della parete e sotto il tubone scappa anche una bella corvina (Sciaena Umbra) che non riesco a fotografare perche troppo lontano. Proseguendo sulla parete troviamo numerosi e colorati crinoidi (Antedon mediterranea).



Fotografo una bella copia di scorfani (Scorpena scrofa) ed una flabellina rosa (Flabellina affinis).  


Appagati dai 48 minuti d’immersione trascorsi da una profondità massima di 32 metri usciamo e sistemiamo l’attrezzature per andare a cena a Labin (Albona in Italiano) in un ristorante consigliatoci da dei ragazzi di Treviso ed anche dal titolare del diving e dal proprietario degli appartamenti.

il ristorante si chiama “DUE FRATELLI”. Marco si ricordava solo “Fratelli” e le indicazioni che c’hanno dato per strada erano per il ristorante fratelli, i tre fratelli ed alla fine siamo arrivati a destinazione ai 2 fratelli (forse una volta erano più di due ehehehe!!!)

Durante la cena Lucano che è si immerge da più di 40 anni ci racconta le sue avventure di quando faceva il corallaro e si immergeva ad aria a 100 mt e per risalire quando cominciava a perdere i sensi sparava una manichetta con 40 metri di sagola che lo portava da -100 a 40 in meno di un minuto e poi attendeva la barca ed altre sue esperienze anche negative che sono comunque importanti e ti fanno riflettere.

Anche se molto lenta la cena è stata ottima (dall’antipasto al primo abbiamo aspettato più di un’ora!!!) e per scusarsi del disguido ci viene offerto caffè ed un’ottimo liquore di crema al limone. Finita la cena rientriamo subito perchè domani ci attende il relitto del Lina con l’immersione di corso in Trimix a -55 mt.


In appartamento Marco scopre che sopra il suo letto vive un ospite non troppo simpatico ma carino da fotografare. Perdiamo un po’ di tempo a fotografarlo e poi con un bicchiere lo catturo e lo porto fuori in giardino, ancora qualche scatto e poi salutiamo lo scorpione e ce ne andiamo a dormire visto che ormai il nostro orologio ci dice che è già l’una di notte.


Immersione su Relitto “LINA” 02.06.2008


L’appuntamento è al diving per le 9, la moglie di Luciano ci prepara gentilmente il caffè visto che gli abbiamo prestato la moca e la materia prima. Ci prepariamo e scendiamo al diving. Cominciamo ad assemblare l’attrezzatura con i bomboloni da 18 lt. caricati a Trimix normossico (20% Ossigeno 35% Elio 45% Azoto) e le bombole decompressiva da 7 litri caricate a Eanx 40 (40% Ossigeno). Mentre prepariamo i gruppi ci accorgiamo che nei bomboloni ci sono 170 bar anziché 210 come dovevano essere e nei bombolini di nitrox abbiamo c.a.120 bar. Visto che il Trimix non ce lo può preparare Rudy ma il nitrox riesce a farselo caricare dall’altro diving gli chiediamo se ci può riempire almeno le decompressiva visto che la miscela di fondo ci basta. Quindi attendiamo pazientemente il suo ritorno. Non mi porterò la macchina fotografica visto le “bizze” che mi ha fatto ieri ma lacune foto del relitto si possono vedere QUI.

Una volta preparato il tutto ed assemblati i due reb di Ciano e Lorenzo saliamo sul gommone con noi viene anche Paolo uno speleologo di Trieste amico di Lorenzo e Luciano che però scenderà ad aria e resterà sui 40 metri.


L’attraversata del Quarnero è tormentosa perchè si salta un po’ ma rapida. Arrivati sul punto ci sono già tre barche di sub. Noi ormeggiamo a ridosso della parete un po’ lontani dal punto (faremo un po’ di nuoto in superficie all’andata). Sotto il gommone per sicurezza caliamo una bombola da 15 litri per la deco se non ci dovesse bastare la miscela (ma secondo i calcoli e le tabelle dovremmo addirittura avanzarne). Lorenzo e Luciano scenderanno per primi e lanceranno il pedagno dalla poppa e noi così scenderemo raggiungendo senza perdere tempo il punto più fondo.

La nave è affondata la notte tra il 17 ed il 18 gennaio 1914 senza però alcuna vittima. La nave è adagiata sul fondo parallelamente alla linea costiera, la parte alta di prua si trova a -22 mentre la poppa raggiunge i -55. e davanti alla prua parte la parete che porta ad un pianoro sui 5 metri ottimo per la deco.



Mentre Lorenzo e Luciano sono giù e lanciano il pedagno arrivano altre due barche di sub che ne aprofittano e scendono lungo il nostro pedagno. Lorenzo sotto li insulta perché si tengono alla leggera cimetta del mio reel rischiando di spezzarla. Qualcuno di quei turisti vedendo il nostro maestro con il suo bel rebreather attaccato ad una grossa gomena che fa il vigile lo bersaglia di foto aumentando la sua ira. Quando arriviamo noi, Marco non lo vede io mi affianco a lui che mi fa cenno di scendere e io come da programma insieme a Marco vado verso poppa sulla sabbia a cercare il punto più fondo. La visibilità sul fondo è pessima forse dovuto alla corrente che va in direzione del fianco del relitto. Arrivati al punto più profondo, dopo un tempo di fondo di c.a. 10 minuti cominciamo la risalita come da tabelle TSA studiate dal prof. Longobardi, percorrendo la fiancata opposta che va verso la parete a – 40 arriviamo alla parte delle stive e del ponte di coperta dove troviamo Luciano con Paolo e Lorenzo che ci fa brutti gesti. Proseguiamo osservando il relitto e una volta arrivati a prua ci stacchiamo e raggiungiamo la parete effettuando tutte le tappe previste. Mi dirigo verso il gommone e tutti mi seguono. Il tempo di deco previsto finisce a 45 minuti ma visto che ho ancora miscela decompressiva faccio compagnia a Lorenzo fino a terminare la deco prevista per una simile immersione effettuata ad aria che mi indicava il mio computer, risalendo dopo 60 minuti esatti di immersione.


Sul gommone Lorenzo ci spiega che visto il parapiglia non ci aveva più visti e non riusciva a trovarci, ma noi abbiamo rispettato il programma alla perfezione e quindi non ci sono ulteriori questioni.


Adesso ci attende il pranzo e poi ripartiremo alla volta di Udine con virtualmente in tasca due nuovi brevetti.


Belle giornate a parte i dissapori tra Marco e Rudy titolare del diving, per un bombola che “puzzava” di olio e dei pezzi di delicatissimi Briozoi chiamati Trina di Mare (Sertella septentrionalis) che Marco ha trovato sul fondo sabbioso in parte al relitto ma che Rudy pensava lui avesse staccato da chi sa dove.


Alla prossima…


TUTTE LE FOTO

 
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Post N° 194

Post n°194 pubblicato il 26 Maggio 2008 da thegreatwhiteshark
 
Foto di thegreatwhiteshark

Imersione a Kostrena 24.05.2008

Le previsioni per questo week-end sono favorevoli e quindi decidiamo di fare l’immersione sabato a Kostrena, perché la domenica ho il compleanno di mio figlio e la giornata sarà giustamente dedicata interamente a lui.

Saremo in tre ed andremo con la macchina mia. L’appuntamento con Beppe è alle 7.00, arrivo 15 minuti prima e lui è già pronto e quindi partiamo subito alla volta di Monfalcone dove caricheremo Fabio.
Con lui l’appuntamento è fissato alle 8.30 al parcheggio del Bennet, arriviamo alle 7.45 e anche lui si fa trovare già pronto!
Ottimo abbiamo guadagnato 40 minuti abbondanti sulla tabella di marcia. Siamo felici perché ciò significa che saremo a casa nel primo pomeriggio e le rispettive mogli non avranno di che lamentarsi!!!

E’ vero il detto che i morti si contano alla fine della battaglia e che non bisogna gioire prima del tempo. Infatti quando stiamo per entrare in Slovenia, nei pressi del vecchio confine (ora fa parte della Comunità Europea e non c’è più controllo) Fabio che è seduto dietro incomincia ad imprecare. Beppe ed io immaginiamo il motivo: HA DIMENTICATO LA CARTA D’IDENTITA’ A CASA!!!
Meno male che se n’è accorto lì perché il problema l’avrebbe avuto sul confine Croato uscendo dalla UE!!! Ci dice di accompagnarlo in Stazione a Trieste che, per non farci perdere tempo e rovinarci la giornata se ne sarebbe tornato in treno a Monfalcone. Per arrivare alla stazione avremmo perso 20 minuti e per arrivare a Monfalcone ne perdiamo solamente 30 e così giro la macchina e lo riaccompagnamo fino a casa!!! Così una volta sbrigata la questione documento ci troviamo con un ritardo di più di un’ora!!!

Beh gli costerà un pochettino questa sua svista!!! E’ ovvio che il pranzo ce lo dovrà pagare lui!!!

Arriviamo a Kostrena e stranamente non c’è la solita calca di sub, il mare è una tavola e nel cielo splende un, seppur pallido, sole!!! Mi preparo l’attrezzatura e sul bombolino da 5 lt. caricato ad Eanx40% (la miscela respirata ha una percentuale d’ossigeno pari a 40% anziché 21% dell’aria normale) monto il nuovo erogatore con manometro che ho comprato il giorno prima per provarlo. Appena apro la bombola sento un soffio d’aria per nulla rassicurante provenire dal manometro!!! Controllo, e sia la frusta che i piccoli OR di tenuta sul pistoncino d’innesto del manometro sono apposto! Cavolo è nuovo e mi da problemi.
Siccome abbiamo perso già parecchio tempo e lo portavo solo per effettuare la prova dell’erogatore, preferisco non perdere ulterior tempo e lascio il bombolino in macchina per poi nel pomeriggio andare dal negoziante a verificare il problema.

Riusciamo alla fine ad entrare in acqua alle 11.40. Scendiamo verso il fondo a -35 mt., la visibilità è ottima.
Faccio qualche scatto mentre scandagliamo ogni piccolo pertugio al fine di scovare qualche abitante della parete.


Ci sono grossi saraghi fasciati e pizzuti (Diplodus vulgaris e Diplodus Puntazzo)
di cui uno veramente enorme, Castagnole (Chromis chromis) che percorrono la parete in verticale e ne delineano i contorni e numerosissimi Peperoncini Gialli (Tripterygion delaisi).

Tutta la parete è abbellita dai polipi estesi di una moltitudine di margherite di mare (Parazohantus axinelle)

Mentre stiamo risalendo percorrendo la parete a ritroso, scorgo davanti a me, capitolare fuori da una piccola spaccatura sulla roccia un enorme scorfano
(Scorpaena Scrofa) e mentre mi apposto per fargli un bello scatto ravvicinato, sopraggiunge Fabio ed il pesciotto con un guizzo si rintana all’interno proprio mentre scattavo.
Il risultato sarà una bella nuvoletta di sospensione “flaschata”!!! Beppe e Fabio comunque lo vedono bene.

Facciamo ancora un po’ di foto e lentamente risaliamo lungo il dolce declivio che parte dai – 20 mt. al termine della parete (dal punto d’inizio scende verticalmente dai -8 ai – 32) arrivando sul pianoro dei -10 dove facciamo una piccola sosta di un minuto osservando il
grossolano fondo sabbioso nella speranza di veder spuntare come ormai consuetudine qualche pesce prete (Uranoscopus Scaber).
Ma dai piccoli ciottoli fanno capolino solamente i soliti minuscoli blennidi (Ecsenius Bandadus) e qualche bel ghiozzo(Gobius Geniporus).

Sopra le nostre teste, un gruppo di apneisti fa i tuffi a -15.

Effettueremo la sosta di sicurezza dirigendoci verso il punto d’uscita. Dopo i tre minuti mi accorgo che Beppe è uscito in superficie (siamo ancora distanti dalla scalinata d’entrata). Mi dirà in seguito che non riusciva ad orientarsi ed è risalito. Fabio ed io proseguiamo ed usciamo davanti alla scalinata soddisfatti della splendida immersione.

Lo stomaco reclama il suo diritto, infatti il computer mi indica le 12.38 come orario.
Fabio, ci offrirà un ricco piatto di calamari ai ferri con saporitissimo contorno che ci gusteremo comodamente seduti nei tavolini nella terrazza del ristorante sopra il diving.
Dopo un bel caffé ripartiamo per Udine, in ritardo rispetto all’orario previsto ma soddisfatti.

Arrivati al casello di Udine ci sorprende uno scrosciante acquazzone, siamo stati davvero fortunati per ile condizioni atmosferiche (un po' meno per il viaggio ma va beh!) !!! Alla prossima ragazzi…

TUTTE LE FOTO QUI

 
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Post N° 193

Post n°193 pubblicato il 25 Maggio 2008 da thegreatwhiteshark
 

25.05.05/25.05.08

Oggi

Il Mio Squaletto

compie

TRE ANNI

AUGURI!!!

da

Mamma e Papà

 

 
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Post N° 192

Post n°192 pubblicato il 12 Maggio 2008 da thegreatwhiteshark
 

Week-end Cittadellese
(10-11.05.2008)


 

Arriviamo a casa di Renato, che ci ospiterà per questo week-end, alle 19.00.
Per strada non abbiamo trovato traffico nonostante nella vicina Bassano del Grappa ci fosse l’81ª adunata Nazionale degli Alpini.

Renato ci prepara una leggera cenetta, mentre noi sistemiamo i bagagli e ci cambiamo per andare a vedere, presso la sala consiliare Villa Rina di Cittadella, la 14ª edizione di "PROFONDO BLU”, piacevole appuntamento per gli amanti del blu di video e diaporami, organizzata dal mio “vecchio” club AQUACLUB NAUTILUS” di Cittadella e da Piero Mescalchin, noto videoperatore e fautore dell’area marina protetta “Tegnue di Chioggia” nonché mio maestro di videoripresa subacquea.
La serata ci porterà prima in Sud Africa e precisamente sui reef di Aliwal Shoal nella regione del Kwa Zulu Natal dove per noi Daniela Desii ha filmato lo squalo tigre con il video “TIGRI D’AFRICA”. Un altro ospite, Alberto Penna, c’illustrerà particolari e curiosità su come i pesci e gli organismi marini si cibano con il video “CIACK SI MANGIA”. A seguire andremo a Bali dove Gian Maria Mazza ci proporrà il mimetismo di un microcosmo dagli inimmaginabili colori e forme con il suo video “BALI TRA ACQUA E FUOCO”. Con Mimmo Drago e Francesco Lopergolo torneremo nei nostri mari, in Sicilia, con inedite immagini della mattanza nella tonnara di Camparia, con una splendida colonna sonora che accompagnerà le parole di Pablo Neruda, nel loro diaporama “LA STORIA DI CATERINA”. Per concludere la serata, l’amico Piero ci farà immergere nel nostro fantastico mediterraneo e nell’alto adriatico nelle “sue” tegnue con “TUFFI NEL BLU” un vecchio ma attualissimo filmato del 1997 premiato a Cannes.
Al termine della serata ci allieterà un piccolo rinfresco organizzato dagli amici del Club. E’ stata davvero una magnifica serata ed è stato splendido rivedere i vecchi amici e conoscere le “nuove leve” del Aquaclub Nautilus.
La serata termina verso mezzanotte, e visto che il mio squaletto si è addormentato in macchina ed il tempo è un po’ inclemente, e considerato anche che l’indomani ci attende una giornata d’immersioni nel laghetto artificiale “Baita al Lago” di Castello di Godego (TV), desistiamo dall’andare a Bassano per bere qualche “Ombretta” in compagnia degli alpini!


Qualcuno del club temerario ci andrà, ma per ovvi motivi non sarà dei nostri il giorno dopo!!!

 

Immersione sulla “barchetta” – Castello
di Godego (TV) – Laghetto “Eurobaita al lago”
 11.05.2008

 

L’appuntamento è alle 10.00 al parcheggio della discoteca BAITA AL LAGO, a Castello di Godego (TV), per trovarci con Moreno ed un allievo del Club che sta facendo il 2° grado.

Moreno, dopo la serata a Bassano ci telefona e ci dice che non ce la fa a venire.

Quindi scendiamo al lago, con la mia macchina, io, Renato, mia moglie e il mio squaletto.

Trascorreremo la bella giornata di sole li pasteggiando con un' ottima pasta fredda preparata da Renato.
Parcheggiamo vicino al gran pontile di legno dove ci cambieremo. Siamo contenti perché siamo solo io e Renato e quindi potremo dedicarci ad immersioni un po’ più impegnative.

Stiamo scaricando la macchina quando ci chiama l’allievo dicendoci se poteva scendere con noi visto che non c’era Moreno. Renato mi dice che è tranquillissimo in acqua e che l’ha già accompagnato diverse volte all’esplorazione dei fondali del laghetto.
Bene, allora Renato farà copia con lui ed io li seguirò.

Cambiamo programma e decidiamo di fare la puntatine al relittino della barchetta che giace sul fondale melmoso a – 26 per poi risalire seguendo la parete verso destra che ci
riporterà verso la spiaggetta da dove usciremo.

Renato ne approfitta per fare un po’ di esperienza con la bussola e orientamento subacqueo.

Mi chiede qualche consiglio e gli spiego come prendere i riferimenti sia in superficie che sul fondo.

Scendiamo.

Sotto i 15 metri sembra di entrare in una bottiglia di birra!

La luce si attenua e tutto diventa di un verde smeraldo scuro e la sospensione ci
dà l’idea dei pomeriggi invernali padani!

Seguendo la cima guida arriviamo al relittino dove faccio qualche scatto ai ragazzi e agli esserini che vivono sul quel fondale “lunare”.

Abbandoniamo la cima e guido io lungo la parete che ci porterà al pianoro sui 5 metri dove effettueremo una lunga “sosta” di sicurezza ritornando con precisione al punto d’uscita.

Renato come sempre rimane sorpreso da come riesca a tornare al punto esatto (anche se la baita non mi vede da qualche anno!). Alla prossima immersione gli svelerò qualche piccolo e semplice segreto (osservare bene la morfologia sia in superficie che sott’acqua memorizzando la profondità e gli oggetti particolari che si incontrano sul fondo, la luce solare e altri piccoli accorgimenti oltre i riferimenti presi con la bussola).

Il ragazzo del Club è stato veramente bravo, mantenendo una
respirazione corretta per tutta l’immersione (i consumi, infatti, sono stati normali) e pineggiando tranquillamente. Non si fermerà con noi a pranzo.

Mio figlio intanto non è stato fermo un secondo facendo impazzire mia moglie ma là poteva correre e rotolare con estrema libertà tranne quando si avvicinava troppo all’acqua dove ovviamente si è immerso quasi completamente, sfuggendo al controllo della mamma!!!

 

Immersione sulla “parte” – Castello di Godego (TV) – Laghetto “Eurobaita al lago”

11.05.2008

 

Dopo il leggero pranzo, caffé ed una bella passeggiata digestiva riassembliamo i gruppi per finire l’aria rimasta nelle bombole.

Io ho sempre il mio bombolino di Nitrox 45% al fianco che utilizzerò dai 16 metri per svuotarlo e desaturarmi.

Appena scesi troviamo un alto piccolo relittino di una barchettina che non avevamo mai visto (deve esser stata affondata da
poco!!!).

Decidiamo di scendere sulla parete verso i -25 mt. e percorrerla per un lungo tratto verso destra per poi risalire sul pianoro dei 5 mt. alla ricerca dei resti della vecchia Bianchina.

Scendiamo ed arriviamo ai piedi della parete dove il fondale diventa una bianca distesa melmosa sulla quale oltre le varie larve d’insetti pascolano indisturbati piccolissimi gamberi di fiume.

l paesaggio è lunare! Risaliamo lentamente e verso i -10 ci giriamo e continuiamo a risalire fino al pianoro sempre percorrendo in lungo la parete.

Sul pianoro la visibilità e migliore grazie anche alla luce che illumina discretamente il fondale.

Arriviamo ai resti della “mia” Bianchina (la prima volta che mi sono immerso qui era intera, poi ogni volta che tornavo la vedevo sempre più smembrata!!!).
Adesso è un ammasso informe di ruote e lamiere, il tettuccio è un metro più in là ed il volante non c’è più (è rimasto solo il piantone) faccio qualche scatto e proseguiamo nella direzione della spiaggetta.

Ci imbattiamo in una grossa ancora con targa depositata l’anno scorso. Anche questa per noi è una novità!!!

Sulla paretina di ciottoli ci fanno compagnia dei Persici Trota chiamati in inglese Black-bass o boccaloni dai pescatori.
Per nulla intimoriti ed un po’ curiosi ci girano intorno.

La miscela del bombolino è quasi finita (avevo solo 70 bar all’inizio) e ho solo 60 bar di aria nella bombola, direi che possiamo uscire.

Riporto Renato allo stesso punto di prima, ma ‘sta volta sott’acqua gli facevo vedere i miei “trucchi” correggendo la rotta e facendogli vedere la batimetria e i “soggetti” che mi servivano da riferimento, visti nella precedente immersione.

Adesso per Renato l’orientamento non ha più segreti, dovrà fare solo tanta pratica che gli consiglio di fare anche fuori dall’acqua osservando l’ambiente e provando a fare “navigazione” con la bussola passeggiando.

Bell’immersione e splendida giornata. Ci raggiungono Trung e Mara, la mamma di Renato, sua sorella con la figlia Aurora. Ceneremo tutti insieme e poi li saluteremo per ripartire alla volta di Udine. Mio figlio crollato verso le 16 si risveglia per cena per poi ricrollare appena partiti. Alla prossima...



LE FOTO

 
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Post N° 191

Post n°191 pubblicato il 08 Maggio 2008 da thegreatwhiteshark
 

Immersione a Kostrena – 04.05.2008



A Fiume per oggi è prevista una giornata soleggiata, e ,
quindi anche mia moglie ed il mio squaletto verranno a Kostrena con noi.

Alle
otto andiamo a prendere Fulvia e partiamo in direzione Trieste. L’appuntamento
l’abbiamo alle 9 con Fabio e famiglia al autogrill di Duino/Aurisina.

Pausa
tecnica per caffé e rifornimento carburante e ripartiamo.

Arriviamo a Kostrena verso
le 11.15 e ci prepariamo con calma.

Piccolo briefing dove spiego come
svolgeremo l’immersione e da che parte andremo. Fulvia è alla sua seconda
immersione della nuova stagione e Fabio è alla sua seconda immersione con la
muta stagna e deve fare ancora qualche esercizio. Kostrena ha un fondale
pianeggiante fino a c.a. 10 mt. poi sulla destra parte una bella parete che
sprofonda fino a 35/38 mt. mentre a sinistra degrada un po’ più dolcemente fino
a c.a. 22 mt.

Quindi andremo a sinistra per poi risalire sul pianoro e fare gli
esercizi di assetto con la stagna. Entriamo in acqua quasi a Mezzogiorno.

Scendendo Fulvia ha un po'di problemi a compensare. Decido di andare verso la
parete per vedere come se la cava Fulvia, con il “salto nel blu”.

Il primo
pezzettino della parete la tengo per mano, ma subito acquista sicurezza e si
molla vincendo la sua angoscia! Subito notiamo qualche sarago e poco prima
della parete scappa veloce anche una timida oratina.

Nel blu volteggiano
parecchie castagnole. Percorriamo la parete verso sinistra stando a – 20
(limite di profondità previsto per il primo livello TSA).

Facciamo qualche
scatto alle stelle marine che piacciono tanto alla mia allieva e poi risaliamo
dolcemente lungo il declivio sabbioso a sinistra della paretona.

Arrivati sul
pianoro, intorno agli 8 mt. Fabio vede il piccolo presepe, lo risistema e
mentre stò per fare lo scatto, da sotto la mia macchina fotografica, schizza
fuori un grosso Pesce Prete (Uranoscopus Scaber) che non avevo visto talmente
era sepolto dal sedimento.

Fabio fa prove di assetto con la sua stagna nuova ed
incomincia a prendere maggior confidenza!

Anche Fulvia ha testato qualcosa di
nuovo, infatti ha avuto modo di vedere come funziona in acqua il suo regalo di
compleanno, il computer subacqueo.

Le ho spiegato però che non si deve
dimenticare l’uso delle tabelle e che il computer è uno strumento che si può
anche guastare e che comunque non la rende immune da errori o patologie da
decompressione.

Bell'immersioncina tranquilla tranquilla!!! Bravi sia Fulvia
che Fabio



LE FOTO

 
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Post N° 190

Post n°190 pubblicato il 01 Maggio 2008 da thegreatwhiteshark

Immersione relitto “BARON GAUTSCH” 27.04.08



L'appuntamento ‘sta mattina è al Diving alle 8.30. Partiamo sperando di non trovare già barche sul posto. Insieme a me, Renato, Trung e Andre si immergeranno i due ragazzi di Padova (per conto loro) e Sabine (socia del diving e Dive Leader SSI).



Siccome Renato è l'unico ad essere già sceso su questo meraviglioso relitto aprirà il gruppo insieme ad Andrea, io sarò libero
e Trung farà copia con Sabine.



Scendono tutti in aria, io invece scenderò con una bombola caricata a Nitrox 32% e una decompressiva da 5 lt. caricata a Nitrox 45%. Giungiamo sul posto abbastanza velocemente e non c'è nessuno!
INCREDIBILE.



Mentre la barca ormeggia alla cima fissa che scende sul ponte di prua del relitto Sani ci fa il Briefing.



Il Baron Gautsch è un grande piroscafo affondato nel 1914 ed aveva il compito di trasportare i profughi della Bosnia
ed Erzegovina e i villeggianti delle isole verso Trieste. Partito da Lussin Grande urta nel primo pomeriggio, una mina sette miglia a Nord delle isole di Brioni. Il tutto avviene in una manciata di minuti, il Baron Gautsch si inclina sul lato di sinistra e ciò rende impossibile l’alaggio di tutte le scialuppe.
Dopo 6 minuti circa rimane solo un enorme gorgo. La sagoma dell’elegante piroscafo è completamente inghiottita dal mare. Circa 177 persone, tra cui numerose donne e bambini, annegano o muoiono bruciati dall’olio bollente rilasciato
dai serbatoi. 159 persone vengono soccorse e tratte in salvo da tre cacciatorpedinieri che accorrono immediatamente da Pola. Solo nel 1951 il relitto viene ritrovato dal Palombaro Triestino Giacomo Stocca.
Il relitto giace a 40 metri sul fondo del mare ancora diritto e con la prua orientata nella direzione che aveva prima del naufragio.



In immersione il relitto è facilmente penetrabile in molte zone, il primo ponte è molto ampio e c’è spazio per muoversi con estrema facilità in qualsiasi direzione.
Il ponte inferiore nasconde qualche insidia, è molto più basso
rispetto al superiore e per poterlo percorrere senza battere le rubinetterie si necessita di un ottimo assetto.



Sono il primo dopo i due Padovani ad entrare in acqua con al fianco il mio non leggero fardello. Ma in acqua tutto sembra
acquistare una dimensione e peso diversi. Aspetto gli altri sulla cima e mi gusto il passaggio di numerose occhiate curiose nel blu!



Scendono Renato ed Andrea seguiti da Trung e Sabine, io mi posiziono fra le due copie e arriviamo sul ponte del piroscafo.



Abbandoniamo la cima e ci rechiamo sul ponte di destra e lo percorriamo verso poppa.




Io mi inoltro all'interno del ponte di passeggiata per fare alcuni scatti ma la visibilità purtroppo e pessima. Sabine mi fa cenno che Trung ha poca aria e si
avvia verso il ritorno, anche Renato e Nunzio sopra il ponte stanno rientrando (loro sono in aria e stanno per uscire dalla curva di sicurezza).



Ahimé io di tempone avrei ancora ed in più ho aria a sufficienza. Va beh li seguo lentamente stando un po' più giù rispetto a loro.




Ritornati a prua vedo Sabine che mi fa cenno che a causa della scarsa visibilità non vede la cima.
Renato ed Andrea si alzano un po' per vedere meglio io invece seguo il bordo sinistro dove deve essere legata. alla fine tutti arriviamo sul punto.



Sabine e Trung sono qualche metro più su, Renato e Andrea cominciano la salita ed io osservo ancora il camino piegato sul ponte e la figura quasi spettrale del ponte. Comincio anch'io la mia risalita, il computer mi segna ancora 8 minuti in curva (sig sig)!!!



Arrivato a 18 mt. comincio a respirare dalla mia bombolina da 5 il Nitrox 45%. Mentre risalgo sulla cima numerose occhiate e qualche branzino sfilano vicino alla cima e qualcuna più curiosa mi viene a guardare da vicino.



Faccio una deep stop di sicurezza a 13 mt. e poi raggiungo gli altri a 5 mt.
Faccio la tappa di sicurezza e risalgo in barca.



Io non sono per niente stanco (grazie all'alta percentuale di ossigeno respirata!!!) gli altri invece sono stanchissimi! Andrea soffre il rollio e beccheccio della barca e crea un po' di pastura per i pesciolini!!!



Mi siedo sopra il bombolino dove ho più di 130 bar e ne approfitto per respirare ancora un po' di aria "buona" e
"ricca". Mi sembra di essere il più allegro sulla barca ma siamo tutti felici perche il Barone è sempre il Barone.



Io un motivo in più ce l'ho! Ho scacciato i fantasmi del Baron Gautsch. che mi perseguitavano da anni impedendomi per un motivo o per l'altro di immergermici.




 Abbiamo concluso egregiamente il nostro soggiorno Croato.



Ripartiremo nel pomeriggio sereni ed appagati per gli splendidi
giorni trascorsi!!!

TUTTE LE FOTO DEL FANTASTICO PONTE QUI

P.s. Il racconto era troppo lungo e quindi ho dovuto spezzarlo in più tronconi. Per leggerlo dall'inizio andate al post 187
poi continuate a ritroso!!! BUON DIVERTIMENTO

 
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Post N° 189

Post n°189 pubblicato il 01 Maggio 2008 da thegreatwhiteshark

Immersione “Frasker” 26.04.08



Questa mattina, come sempre ci troviamo al diving, io Renato ed Andrea, Trung ci aveva detto la sera prima che non avrebbe fatto immersioni oggi perchè andava a fare un giro a Pola con Mara, Paola e Alessio.



Ma anche Andrea ci dice se può venire solo il pomeriggio perchè ha fatto tardi la sera prima (dorme in appartamento con due sue amiche, il che gli è costato numerose battute da parte nostra e dei ragazzi del diving) ed è molto stanco e tra la
ilarità delle battute sulle sue "performances" partiamo io e Renato alla volta di un nuovo punto di immersione. Ma arrivati sul posto ci sono numerosi pescatori a ridosso della parete e quindi optiamo di nuovo per
Frasker, convinti 'sta volta di trovare la parete.



Ci ormeggiamo sul punto dell'altra volta ma c'è bora e Sani sposterà la barca appena scendiamo in acqua. Sotto c'è molta corrente ma arriviamo alla parete 'sta volta senza sbagliare ed in effetti, scende quasi in verticale verso i 40 mt. scendiamo fino a c.a. 33 metri percorrendola contro corrente.



Decido poi di risalire a "zig-zag" lungo la parete scrutando tra i numerosi anfratti.



La corrente è davvero forte e quando nuotiamo contro corrente ci dobbiamo quasi trascinare lungo le rocce.
Negli anfratti ci sono parecchie uova di calamaro e le avevo notate anche i giorni precedenti.



Scorgiamo anche il Falso Corallo (Myriapora truncata) e Corna di Cervo (Porella Cervicornis) spugne dure che assomigliano moltissimo a coralli.



Tantissime castagnole e saraghi fasciati che in un punto sono praticamente immobili mentre nuotano controcorrente.



Percorrendo la parete dietro uno spuntone troviamo riparo dalla impetuosa corrente e mi accorgo che c'è un grande ingresso di una grotta, Renato è titubante, gli dico di aspettarmi e penetro all'interno. Si tratta di una cavità poco fonda ma molto
ampia la cui volta è tappezzata di spugne e alghe incrostanti e margherite di mare.



Faccio il segnale di OK con la pila a Renato (un ampio cerchio luminoso) ed esco per lasciargli spazio. Entra anche lui e la esplora sull'esterno.



Usciti continuiamo la lenta risalita fino ai 12 metri dove facciamo una "deep stop" di c.a. un minuto e poi procediamo verso i 5 mt. dove effettuiamo la sosta di sicurezza, ed usciamo ad un metro dalla barca!





Come sempre ottimo orientamento e davvero splendida immersione. Sono appagato e felice e pienamente riscattato dalla giornata precedente.



Immersione “Fraskeric” 26.04.08



Nel pomeriggio ci si trova al diving alle 15.00 e si uniscono a me e Renato, Andrea e altri due Italiani del Club Sommozzatori di Padova (che coincidenza!!!) molto simpatici.



La meta della nostra uscita sarà Fraskeric.
Un'isoletta percorsa da grotte e tunnel sommersi a varie profondità che collegano un lato all'altro.
Ci eravamo già stati due anni fa e 'sta volta spero di non fare come a Valovine e spero di trovare i tre passaggi che Sani mi indica, io 'sta volta gli faccio domande più dettagliate e approfondite. Memorizzo tutto e scendo.



'Sta volta il fondale me lo ricordo e apro il gruppo, usciti dalla prima grotta sull'lato opposto a c.a. 6 mt entro nella seconda apertura e percorro l'altro tunnel che mi porta alla profondità di 16 mt. dove 2 anni fà appollaiato sulla grossa roccia all'uscita c'era il polpo più enorme che ho mai fotografato e visto in vita mia.



Ma 'sta volta la roccia è desolatamente spoglia.



Dietro di noi non ci sono i due ragazzi di Padova che incontro poco dopo a 18 mt e mi indicano di non aver trovato la seconda grotta, gli do le indicazioni su profondità e luogo e vedo che vi si dirigono (all'uscita mi diranno di averla trovata grazie alle mie indicazioni) proseguiamo risalendo verso i 16 mt. cercano il terzo passaggio che trovo e mi ci fiondo dentro, a metà mi giro e faccio il solito segnale a Renato ed Andrea che mi seguono.



Mentre esco scorgo e fotografo una piccola sogliola adagiata su uno scalino di sabbia all'uscita.



Mi fermo fuori e attendo Renato ed Andrea per fargli qualche scatto.



Mi ricordo che due anni prima Vlado mi aveva spiegato di un'altro stretto e piccolo passaggio che mi avrebbe portato sotto la barca, Sani non me l'aveva descritto nel suo Briefing ma mi ricordo perfettamente il sito e decido di cercarlo, infatti lo trovo. Ci si passa uno alla volta e si sfiora il fondo ma è comunque bello e usciamo dall'altra parte sul pianoro dove faremo la sosta di sicurezza.



Tantissime Lepri di Mare e Denti di Cane (Balanus Sp.) ancorati alle rocce granitiche piatte e lisce.



In lontananza scorgo i due sub di Padova che risalgono nel blu. Loro avevano detto che l'immersione l'avrebbero fatta per conto loro e non mi preoccupo.



All'uscita li troviamo sulla barca, ma non mi sembrano molto allegri e capisco il perchè. Il più giovane che era in stagna l'ha allagata perchè aveva l'impressione che la valvola non scaricasse, e si sentiva molto positivo e quindi risalendo per evitare la pallonata ha allargato il colletto (manovra a mio avviso non molto appropriata, io avrei prima alzato il braccio facendo uscire l'aria dal polsino) Appoggio l’orecchio sulla valvola di scarico e sento che funziona perfettamente, ed è assolutamente normale che non scarichi come quella di un Gav (non è la sua funzione!!!) allora lui dice che forse era la valvola di carico che andava in continuo. (Non mi sembra che abbia questo problema ma
non insisto) Allora ha staccato la frusta troppo tardi forse? Fatto sta che è rimasto scioccato e dice che non ne vuole più sapere della stagna. Renato gli chiede quante immersioni ci ha fatto e lui dice che ne ha fatte ben sette
(forse un po' poche per imparare a gestire al meglio le emergenze).
In compenso suo zio (l'altro compagno d'immersione) ha trovato uno splendido coltello a cesoia nuovo di pacca!!! Scherzo sull'accaduto per tirargli su il morale e sdrammatizzare.



L'indomani abbiamo il Baron Gautsch e forse è stato meglio che gli sia successo adesso piuttosto che sul relitto!!! 



Ci laviamo e cambiamo velocemente e andiamo a Fasana dove ci attende un’ottima cena a base di pesce in uno splendido ristorante che ci ha suggerito Vlado. Abbiamo mangiato e bevuto benissimo ed abbiamo pagato davvero
poco!!!

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Post N° 188

Post n°188 pubblicato il 01 Maggio 2008 da thegreatwhiteshark

Immersione “Frasker” 25.04.08



Visto che Trung ed Andrea sono partiti alle 6.00 di ‘sta mattina da Vicenza, non crediamo che arriveranno prima delle 11.00 decidiamo di andare a fare un'immersione mattutina io e Renato per fare un po' di profondità.


Partiamo alle 9 dal diving e Sani ci porterà a Frasker per fare un immersione su una parete che sprofonda a 48 mt. Bene decidiamo che noi ci fermeremo sui 35 e se le nostre condizioni sono buone scenderemo al massimo fino a 40 mt.
Arrivati sul posto ci ancoriamo a ridosso di un promontorio ad una profondità di c.a. 6 mt.
Sani ci fa un breve briefing dicendo che la parete attraversa la baia dal promontorio a ridosso del quale siamo ancorati all'altro, ma per raggiungerla dobbiamo uscire verso il mare aperto scendendo a dritta della barca per poi percorrerla verso sinistra e fare il ritorno a destra a favore di corrente.


Prendo i riferimenti con la bussola e ci tuffiamo. Il fondo scende abbastanza velocemente ma non in verticale. Prendo i riferimenti subacquei (profondità e oggetti particolari) per ritornare poi all'ancora. Come riferimento a 9 metri
prendo un grosso corpo morto in pietra di forma cilindrica che poi al ritorno fotograferò !


Mentre avanziamo seguendo la mia bussola Renato mi fa cenno di virare verso sinistra per arrivare prima alla parete. Concordo con lui e giriamo ma, ahimè, la parete termina su un fondale sabbioso a - 25 seguo la linea delle rocce ma nulla.


Dopo c.a. 15 minuti d'immersione noto che sulla bussola la direzione è quella della barca. Com'è possibile penso, e capisco che stiamo risalendo sulla "sella" fra i due promontori all'interno della baia e quindi faccio cenno a Renato di ritornare indietro e a ormai 22 minuti d'immersione mi accorgo che la parete partiva esattamente nella direzione in cui stavo andando all'inizio ma ormai è tardi e decidiamo di risalire verso l'ancora che ritrovo con estrema
precisione che stupisce Renato.


Gli faccio notare che l'ancora ha scarrocciato sul fondo roccioso di qualche metro spostandosi dal punto in cui l'avevamo lasciata indicandoglielo!  


Ottimo orientamento anche se siamo un po' amareggiati per l'immersione che non era quella che volevamo!!! Faccio diverse foto ma mi accorgo che la macchina ha l'obiettivo leggermente appannato all'interno (mi ero dimenticato di porvi il "silcagel" all'interno!!!) in compenso 'sta volta la maschera nuova è perfetta e mi consente di vedere moltissimi grandi e belli spirografi, scorfani, anemoni e numerosissime bonellia virdis, un mollusco femmina il cui corpo è all'interno di qualche cavità, ed il corpo si allunga finendo in due "foglie" contrapposte. La particolarità di questo mollusco è che il maschio identico alla femmina è piccolissimo e vive tutta la sua vita all'interno della femmina fecondandone le uova.


Al rientro
troviamo oltre a mio figlio che lancia i sassi in acqua, mia moglie e Silvia, anche Trung, Mara, Andrea e due sue amiche appena arrivati da Vicenza.




Ci cambiamo e andiamo a pranzo che consumeremo nel nostro grande giardino tutti insieme!!! Il pomeriggio ci ritroveremo al diving alle 16 per un altro tuffo!


Immersione “Valovine” 25.04.08



Ci troviamo alle 16.00 come pattuito partiamo per Valovine dove faremo una "chek dive" per Trung e Andrea che sono un po' a digiuno di acqua. Trung sono 2 anni che non mette la testa sott'acqua ed ha la attrezzatura non in buone condizioni. Dopo qualche "tiratina d'orecchi" saliamo in barca e ci dirigiamo verso Valovine (dove tutti e quattro avevamo fatto un'immersione 2 anni fa in periodi diversi).


Valovine è un sito con poca profondità ma bello per una serie di grotte e tunnel di cui uno sfocia in un'ampia caverna areata sulla cui volta si trovano spesso pipistrelli e dove si dice che vi abbia fatto tana la foca monaca.


Sani ci fa un breve briefing e mi dice che la profondità è di 6 metri e che l'ingresso si trova a prua della barca e mi indica la posizione sulle rocce in superficie ma omette di dirmi che l'ingresso è a -3 metri.


Visto che sono trascorsi diversi anni dall'unica volta in cui mi ci ero immerso (l'altra volta Vladimir aveva fatto un briefing molto più dettagliato!!!) ci immergiamo ma non riusciamo a trovarlo! Riemergo e Sani mi dice di nuovo la direzione che
percorro perfettamente ma non trovo nulla allora decido di cercare li intorno dirigendomi più in profondità.


Troviamo diverse cavità e passaggi e piccoli canyon che fanno bei giochi di luce, la visibilità non è delle migliori e giriamo per nulla in lungo ed in largo senza trovare l'ingresso. amareggiato, mi dirigo verso la barca ma preferisco fermare su un piccolo pianoro a - 5 mt
per effettuare
la sosta in tranquillità visto che la barca è ormeggiata sugli 8 metri.


Dopo una foto di gruppo decio di risalire.


La barca è vicinissima e non facciamo troppa fatica a raggiungerla.


Sono veramente arrabbiato con me stesso per non aver trovato i punti (è una questione personale) e la giornata è rovinata per me anche se ho fatto qualche scatto carino e i ragazzi si sono comunque divertiti. Ma già nella mattina non avevamo fatto l'immersione prevista e anche questa è andata storta quindi non sono soddisfatto per niente!!!


L'immersione è stata comunque carina e c'era parecchia vita. Vediamo infatti numerose lepri di Mare (Aplysia Depilans) e Spirografi enormi (Sabella Spallanzanii).


Visto che il tempo si è un po’ guastato e minaccia qualche goccia di pioggia ‘sta sera decidiamo di cenare tutti insieme nel grande appartamento che Andrea divide con due sue amiche!


Ottima cena.

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Post N° 187

Post n°187 pubblicato il 01 Maggio 2008 da thegreatwhiteshark
 
Foto di thegreatwhiteshark

Ponte a Pola 24-27/04/2008



Renato e Silvia vengono a dormire da me mercoledì sera così partiremo la mattina presto direttamente da Udine. Alla mattina la partenza è fissata per le 8.00.
Per strada facciamo un paio di soste, non c’è traffico e mio figlio è tranquillissimo (anche perché in macchina si gode i suoi cartoni animati preferiti!!!).

Arriviamo in tarda mattinata, dopo gli abbracci ed i saluti scarichiamo la nostra attrezzatura al Diving e andiamo a mangiare.  

Alle 16.00 ci troviamo al Diving per affrontare lla prima immersione di questo lungo ponte.

Adesso è gestito da Rudi e Sabine (marito e moglie tedeschi) e Sinisa (Croato), Vladimir glielo ha ceduto ma ancora lo gestisce insieme a loro. Non c'è più l'Obelix ma al suo posto c'è Mirakolix, un potente e veloce motoscafo.

Immersione “Canyon” 24.04.08



Siamo solo io e Renato e Sani (il diminutivo di Sinisa) ci porta fuori su un punto chiamato "Canyon" dove la profondità massima è 30 metri.

Ancora su un
cappello a 7 mt. da cui parte una partete che degrada non in verticale con numerose spaccature.

Scendiamo e ci accolgono tantissime castagnole, saraghi fasciati e occhiate che volteggiano in nuvole sopra le nostre teste. Incontriamo diversi blennidi e gobidi che si nascondono al nostro passaggio e tantissime spugne incrostanti.  

Una ha una forma particolarmente buffa e la immortalo con la mia macchina fotografica.

Diverse spaccature nella roccia creano splendidi giochi di luce!

E su una di queste scorgo una bellissima vacchetta di mare (Discodoris Atromaculata) al pascolo, gli faccio qualche scatto.

Scatto qualche foto anche a Renato tra le varie spaccature e poi risaliamo.

Mentre facciamo la tappa di sicurezza sotto l'ancora che ho ritrovato come sempre senza alcuna difficoltà, gironzoliamo nei dintorni a curiosare tra i piccoli anfratti nelle rocce .

Ad un certo punto Renato mi fa cenno di aver visto qualcosa, mi avvicino e vedo la coda di quella che mi sembra una grossa torpedine (in acqua non ne ho mai viste) dentro un buco nella roccia. Mi avvicino ulteriormente e faccio qualche scatto da cui dopo la identificherò con sicurezza: era proprio una grossa Torpedine. Anche Sani, Rudi e Sabine sono increduli, non ne hanno mai viste neanche loro, e soprattutto su un fondale del genere!


Provo per la prima volta la maschera nuova (una Teknika della Technisub/Aqualung presa il giorno prima) che, anche se l'ho trattata con dentifricio ed antiappannante scubapro e il tradizionale "sputazzo"
ha come un velo e non riesco a vedere al meglio. Direi un'ottima immersione di ambientamento.


La sera ci prepariamo delle Oratine freschissime ai ferri che Vlado ci ha fatto prendere da un suo amico pescatore! Ottime direi e la stanchezza presto ci ha colti.


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Post N° 185

Post n°185 pubblicato il 20 Aprile 2008 da thegreatwhiteshark
 

Immersione a Muggia – 20.04.2008




L’appuntamento con Fabio a Monfalcone alle 8.45 ma arrivo un po' in anticipo, per fortuna lui è pronto, carichiamo tutto sulla sua macchina e partiamo alla volta di Muggia.

 

Le condizioni meteo sono eccezionali considerato che sono due settimane che piove! Non c’è una nuvola e fa caldo. Quest’ultimo particolare non è il massimo visto che Fabio deve fare le prove con la sua muta stagna nuova, sarebbe stato meglio freddo ma pazienza…

 

Arriviamo e sul posto non c’è ancora nessuno.
PERFETTO ci cambiamo ed entriamo in acqua. E’ la prima volta che usa una muta stagna, quindi gli farò fare gli esercizi previsti nel corso “Muta stagna” (in macchina gli ho spiegato i quattro concetti importanti che già si era letto e studiato).
Sul fondo di 5 mt. con GAV scarico proverà a fare prima una lenta risalita controllata con la valvola di scarico aperta poi di nuovo con la valvola chiusa e dovrà scaricare manualmente. Terminato proverà a mettersi a testa in giù tenendosi ad un corpo morto facendo andare l’aria nei piedi e riacquistando l’assetto con una “capovolta” del busto all’insù facendo fuoriuscire l’aria dalla valvola. E poi faremo l’immersione controllando la galleggiabilità solo con la stagna (solo per capire l’uso, in seguito non dovrà mai farlo: LA STAGNA NON E’ IL GAV). Ha un assetto un po’ troppo negativo ma gli esercizi riesce a farli quasi perfettamente.

Facciamo una splendida immersione, la visibilità è ottima (a parte il polverone alzato durante gli esercizi hehehehe…) e faccio anche qualche bello scatto (TUTTE LE FOTO QUI) .

Su un ampio tappeto di posidonia (posidonia oceanica) spuntano moltissime Nacchere (Pinne Nobilis), tra due di queste sta tranquillamente appollaiata una bella bavosa Ruggine (Parablennius Gattorugine) e di questi simpatici blennidi ne vedremo parecchi.

Tra le foglie della posidonia si muovono maestose Grancevole (Maya Squinado) e numerosissimi paguri e granchi ragno.

Sul sabbione ci schizzano davanti agli occhi due seppie (Sepia officinalis) ma non riesco purtroppo ad immortalarle.

Dopo aver fatto la sosta procediamo verso riva soffermandoci nella batimetria dei tre metri osservando i minuscoli esserini
che vi vivono.

 Ci imbattiamo in un bell’esemplare di Cavalluccio Marino (Hippocampus Guttulatus) che mi fa una bella sfilata esibendo i suoi lati migliori!!!


Anche ‘sta volta Posidone mi fa uno splendido regalo (oltre a tutto quello che mi ha dato la possibilità di vedere)

Infatti vedo una piccola forma circolare
luccicare tra la sabbia, mi avvicino pensando al solito anello di lattina ed in effetti un anello è ma il materiale non è alluminio bensì
oro ed è costellato da tre pietruzze bianche (chissà se sono diamantini o zirconi).

Beh mia moglie vi assicuro che non si è affatto arrabbiata per la mezzora di ritardo con cui sono arrivato a casa nonostante avesse cucinato un ottimo risotto (un po' scotto per colpa mia)!!!

Qualcuno ha detto "CHE CULO” e devo ammettere che non ha tutti i torti…

 

 

A presto…


LE FOTO

 
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Post N° 184

Post n°184 pubblicato il 19 Aprile 2008 da thegreatwhiteshark


Girovagando tra i miei blog amici ho visto da alcuni di loro questo

 LINK

il risultato era

OVVIO:


 




our Blog Should Be Blue



Your blog is a peaceful, calming force in the blogosphere.

You tend to avoid conflict - you're more likely to share than rant.

From your social causes to cute pet photos, your life is a (mostly) open book.

What Color Should Your Blog or Journal Be?


Da oggi sono ufficialmente in FERIE
e mi godrò il meritato riposo fino al 5 maggio!!

Spero di potervi presto raccontare
di nuove fantastiche
avventure nel mio BLU

Dal 24 Aprile sarò in Croazia a Pola
a godermi il relax che il "mio" mare sa regalarmi!!!

A PRESTO

Baci Blu e acque limpide a tutti

 
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Post n°182 pubblicato il 06 Aprile 2008 da thegreatwhiteshark


Immersione a Sistiana (TS) 05.04.2008

Fulvia è da Novembre che non viene in acqua e vuole finalmente iniziare la stagione togliendosi di dosso la ruggine invernale. Così decidiamo di andare a fare un tuffetto“rinfrescante”!!!


La mattina alle 8.30 mi viene a prendere. Carichiamo la mia attrezzatura sulla sua macchina e partiamo per Sistiana, il tempo è magnifico e per strada superiamo e veniamo a nostra volta superati da molti sub quindi pensiamo di trovare un mucchio di
gente in acqua!!!


Arrivati a Sistiana invece ci accorgiamo di essere praticamente soli a parte qualche Triestino pazzo (non me ne vogliano i Triestini!!!) che appena vede un raggio di sole subito in costume a non perdersi neanche una minima radiazione, anche se non fa caldissimo (al sole saranno 15/16 gradi!!!).


E' la prima immersione per Fulvia di quest'anno e la decima registrata sul suo log-book. Ma andare sott'acqua è come andare in bici NON SI DIMENTICA!!!
Infatti se la caverà benissimo con molta tranquillità, ha solo ancora qualche difficoltà con l'assetto, ma miglioreremo anche quello!!!


Appena entrati in acqua l’aiuto a chiudersi bene i cinghioli e mi accorgo di un riflesso dai sassi sottostanti. Un coltello da sub abbandonato!!! Quello che doni a Poseidone prima o poi ritorna indietro, ed infatti Fulvia l'anno scorso mi aveva perso il coltello di mia moglie ed eccolo qua!!!

Ottimo, se si incomincia bene sicuramente finirà meglio, penso!!! Ed infatti appena scesi ci accolgono subito tantissimi cavallucci marini. 

Poco più in là dentro una cesta di plastica con rocce e sabbia dentro ci sono piccole galatee (non ne avevo mai viste a Sistiana) chissà forse ne stanno tentando il ripopolamento?

Diversi granchi ragno ci fronteggiano sulla sabbia con le loro minuscole zampette allargate per sembrare più larghi o per assomigliare a dei rametti alla deriva!

Avanzando da sotto la sabbia schizza via una sogliola (o rombo, è guizzata via troppo velocemente per identificarla!!!). Tutt’intorno la distesa sabbiosa è tappezzata di spirografi e anemoni in quantità, e fra loro saltellano al nostro passaggio i canestrelli, mentre se ne stanno immobili le vongole e murici.
Scorgiamo qualche piccola Pinna Nobilis a cui talvolta si aggrappa un Cavalluccio.

Rientrando verso riva Fulvia mi indica un pesce prete (Uranoscopus scaber) che spaventato si sposta. Tra le rocce un paio di serranidi sacchetto difendono il loro nido e una medusetta è preda di un anemone ed un grosso Nudibranco che pascola tranquillamente mentre noi simuliamo la tappa di sicurezza.


Dopo 35 minuti
risaliamo. Fulvia è stata bravissima e soprattutto stoica visto che sembrava non patire per niente il freddo (ad ogni mia richiesta faceva sempre no con la testa)!!!


All’uscita troviamo
Fabio che ci è venuto a salutare con la sua famigliola! Doveva venire in acqua anche lui per provare la sua stagna nuova ma non era ancora pronta e quindi rimandiamo alla prossima!


Ci mangiamo qualcosina al solito ristorante a Sistiana e poi ripartiamo per Udine.


Splendida giornata primaverile.



LE FOTO QUI

 
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Post N° 181

Post n°181 pubblicato il 02 Aprile 2008 da thegreatwhiteshark
 
Tag: Ricette
Foto di thegreatwhiteshark

Ricettina del Mese



RAVIOLI
DI BRANZINO






Ingredienti:

Per 22 ravioli: 160 gr di farina,
1 uovo, un branzino da 450 gr circa
Per il condimento:
1 zucchina e mezza, 2 pomodori, 1 scalogno,
olio ev, sale pepe.



Preparazione:

Ravioli: setacciare la farina e metterla
a fontana sulla spianatoia, rompere nel
mezzo un uovo e con la forchetta romperlo
e mescolarlo assieme alla farina, aggiumgendo
dell’acqua se l’impasto è
troppo secco o duro.
Lavorare la pasta con energia per 15 minuti,
quindi farne una cupoletta e metterla a “sudare” per mezz’ora
sotto una terrina.
Nel frattempo cuocete per 15 minuti al vapore
il branzino. Privarlo delle pelle e delle
spine, metterlo nel mixer con un po’
di olio ev, sale e pepe. Otterrete un patè.

 
 

Prendere la pasta e con il mattarello emiliano
stendere una sfoglia sottile sottile (si
deve vedere la venatura della tavola di
legno attraverdo la sfoglia).


Ritagliare con l’apposita caccavella
da ravioli (quelle da 5 – 6 cm di
diametro) 22 dischi che riempiremo con mezzo
cucchiaino di patè di branzino. Piegare
a metà il raviolo e con la forchettina
da dolce premere lungo i bordi del raviolo
per chiuderlo bene.
Cuocere in abbondante acqua salata i ravioli
(circa tre, quattro minuti da quando riprende
il bollore, consiglio comunque di assaggiarne
uno)
In una padella antiaderente capace di contenere
poi i ravioli, rosolare due scalogni in
olio ev, aggiungere le zucchine tagliate
a julienne e farle saltare per qualche minuto
.A parte far bollire dell’acqua e
immergervi per 10 secondi i pomodori quindi
spellarli, privarli dei semi e tagliarli
a cubetti piccoli possibilmente. Aggiungerli
alle zucchine giusto un attimo prima di
mettere i ravioli (devono solo scaldarsi
praticamente). Quindi far saltare i ravioli
nel sugo. Servire


BANZIGOVIAGGI


B
UON APPETITO!!!!

 
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Post N° 180

Post n°180 pubblicato il 22 Marzo 2008 da thegreatwhiteshark
 

...Per una Pasqua illuminata dalla pace e dall'amore...


Tantissimi auguri a tutti voi


 
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Post N° 178

Post n°178 pubblicato il 16 Marzo 2008 da thegreatwhiteshark
 
Foto di thegreatwhiteshark

Sabato 15.03.2008 - Sistiana



 

 

Io e Marco ci troviamo alle 10.20 all’autogrill di Duino (TS) per il caffé e per recarci a fare un’immersioncina di prova attrezzature a Sistiana!

Il cielo è coperto, però non piove ed il mare è una “tavola” non c’è nemmeno una piccola increspatura ed anche la visibilità sembra buona. Mentre ci prepariamo ci viene a salutare Fabio con il suo piccolino di 9 mesi. Oltre a noi ci sono solamente altri due sub ed entriamo in acqua quasi contemporaneamente. Mentre scendo mi accorgo che l’elastico porta erogatore mi si è impigliato nell’attrezzatura e non mi accorgo dove sprofonda. Appena sul fondo mi accorgo che il comando del corrugato del jacket non funziona bene ed immette un filo d’aria in continuo nel gav facendolo gonfiare lentamente così divento positivo e tendo a risalire. Faccio due prove dopo di ché stacco la frusta e uso solo la stagna. Faccio un cenno a Marco che pure sembra avere qualche problema di assetto.

Dopo qualche scatto, ovvero una manciata di minuti Marco non lo vedo più come al solito e mi faccio l’immersione solo e soletto, rassegnato ormai ad avere come compagno solo me stesso. Ma Marco lo conosco e so che è una abitudine la sua. Ma siamo a Sistiana e sono abbastanza tranquillo. So che non gli succederà nulla e continuo l’immersione, dopo averlo aspettato immobile per un po’ (la boa segnasub c’è l’ho io e quindi penso che se lui risale la vede mi può raggiungere!!!).

Grazie alla bassa temperatura e alla assenza di corrente l’acqua è limpida e c’è un brulicare di vita! Cavallucci in quantità neanche si fossero dati appuntamento per una convention!!! E poi nudibranchi, paguri, spirografi ed anemoni come in un giardino. Dopo una mezz’oretta decido di emergere e lo stesso fa marco tant’è che ci ritroviamo in superficie. Gli dico che come al solito è stato un vero piacere fare un’immersione con lui e lui mi dice che ha avuto qualche problemino. Il problemino è un allagamento dello scafandro della sua Canon, appena revisionato dalla Nimar per un’infiltrazione!!! Per fortuna la macchina non ne ha risentito perché l’acqua all’interno era stata assorbita in parte dai numerosi sacchetti di “silcagel” e comunque il livello non superava quello della staffa!!! Sono dispiaciuto per lui, io sarei esploso in imprecazioni ed improperi, Marco invece non fa una piega!!! Va beh.

 

Dopo esserci cambiati e paghi comunque di aver immerso le nostre membra nel nostro elemento andiamo a mangiarci un boccone in un ristorante li vicino. Terminato il pranzo ci diamo appuntamento per il giorno dopo a Lignano anche se le previsioni non sono favorevoli. La sera Ricky mi chiama e mi conferma l’uscita così avverto Marco e Renato, che ci raggiungerà da Padova, che l’immersione si farà!!!


LE FOTO

 

 

 





Domenica 16.03.2008 - Lignano Sabbiadoro (UD)

 
 

L’appuntamento è alle 8.30 all’ingresso di Lignano con Marco e Renato per poi andare, dopo un buon caffé, a Marina 1 al diving di Ricky/Mister blu che ci porterà fuori per un tuffo sul “sasso Peressutti”, una conformazione rocciosa che s’innalza per un paio di metri dal fondo con numerose spaccature ed anfratti molto ricco di vita.

Il tempo non è dei migliori e sotto il cielo plumbeo io, mia moglie ed il mio squaletto partiamo alla volta di Lignano. Per strada incontriamo anche una leggera pioggerellina e nebbia. Incrociando le dita ci ritroviamo all’appuntamento. Insieme a Renato c’è anche Silvia che farà compagnia a mia moglie e al piccolo Ale. Arriva in anticipo incredibilmente anche Marco e ce ne andiamo a fare una piccola colazione prima di andare all’appuntamento da Ricky.

Arriviamo in darsena puntualissimi, insieme a noi c’è un gruppo di ragazzi che viene da Quarto d’Altino (VE) tra cui una “vecchia” amica nonché prima istruttrice di Marco, Luisa, titolare del diving Aquolina alle Isole Tremiti.

Lo scirocco non promette nulla di buono ma siamo fortunati e riusciamo a raggiungere il punto stabilito senza patire troppo l’onda lunga.
Ci tuffiamo, il gruppo di Luisa e Luca (sono in 5) vanno a sinistra ed io, Renato e Marco andiamo dalla parte opposta.

Per solidarietà a Marco non mi porto la mia umile digitale e subito me ne pento amaramente perché dopo un po’ di torture del Boh, abbiamo giocato a “ping pong” con un bel polpo che con i suoi spruzzi d’inchiostro andava a sbattere contro i palmi delle mani mie e di Marco. Fino a quando l’ho spinto verso la roccia dove si è finalmente acquietato. Da un grosso anfratto Renato vede il massiccio corpo di un grossissimo grongo che sfilando ci mostra la sua testa da guerriero privata in uno scontro di un occhio. Un rispettoso saluto e proseguiamo incrociando numerosi scorfani e grancevole e blennidi d’ogni tipo. Un piccolo astice si rifugia velocemente all’interno di una cavità e non riesco a farlo vedere agli altri. Ci sorvola un numeroso branco di musdee bianche (Phycis phycis) che se ne stà tranquillo sul cappello della secca per tutta la durata dell’immersione. Sulla sommità del sasso c’è un ancora con parte della cima abbandonata, Luca ci lega lo spooler e lancia il pedagno in superficie per poterla recuperare dopo.

Marco mi fa cenno che sente freddino e si dirige all’ancora per risalire, io e Renato facciamo ancora un giretto e ritroviamo gli altri. Comincio a cercare l’ancora ma non la trovo più vicino ai riferimenti che avevo preso (un vecchio copertone e uno sperone del sasso con direzione di bussola) probabilmente era cambiata la corrente e si era un po’girato il gommone. Fatto sta che anche gli altri non la trovano e decidono di risalire lungo l’esile sagolino dello spooler di Luca e così facciamo tutti. Purtroppo non tutti fanno come me che lo lascio scorrere libero tra le mie dita (solo per averne un contatto visivo e qualcuno si appende.

Verso i sei metri vedo la cima dell’ancora e mi avvio nella direzione facendo cenno a Renato, ma lui ha qualche problemino e non riesce a mantenere la quota e salta un paio di minuti di sosta di sicurezza. Nulla di grave per fortuna.

Purtroppo i troppi strattoni hanno tranciato anche il sagolino dello spooler di Luca che ormai giace insieme all’ancora sul sasso Peressutti e attenderà il prossimo tuffo per essere ripescato da qualche anima pia.
Renato in gommone soffre per l’onda lunga e vomita un po’ e si spaventa pensando di essere incappato in qualche incidente di MDD. Luca per tranquillizzarlo, una volta cambiati, gli fa respirare un po’ d’ossigeno puro per 5 minuti. E’ tranquillo e non accusa alcun sintomo che faccia sospettare la benché minima forma di embolia. La sua era solo un po’ di agitazione visto che l’immersione l’aveva fatta in curva di sicurezza e la risalita comunque era stata lenta.

Infatti, dopo il pranzo fatto tutti insieme alla pizzeria Grancevola a Lignano Pineta, Renato ad onor del suo nome sembra davvero “rinato” e ci godiamo una bella passeggiata con uno squarcio di sole prima dell’arrivo del temporale che ci fa terminare la gita domenicale.
Ottima giornata e ottima compagnia che spero di aver occasione di rivedere presto. Grazie alla simpatia di Luca, Luisa e compagni, Renato e Silvia, Paola e mio figlio abbiamo trascorso una splendida giornata. Renato sta bene anche a distanza di qualche ora e mi ha promesso che comunque per le prossime 48 ore mi terrà aggiornato del suo stato di salute.
 

Arrivederci alla prossima…



 

 

 
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Post N° 177

Post n°177 pubblicato il 13 Marzo 2008 da thegreatwhiteshark
 
Foto di thegreatwhiteshark














Ciao a tutti finalmente ho dinuovo il mio PC!!! Tempo permettendo tenterò di aggiornare il più possibile il mio blog e spero di potervi venire a salutare tutti più frequentemente


Manuel


 




 

Mi hanno assegnato il

da

Fairy's Thoughts

 motivazione perchè

"sub anche lui, amico e "segretario" del Bohss... per i bellissimi racconti delle sue immersioni e bellissime foto che condivide con noi "

Che cos'è?

"D eci e lode" è un premio, un certificato, un attestato di stima e gradimento per ciò che il premiato propone.

Come si assegna?

Chi ne ha ricevuto uno può assegnarne quanti ne vuole, ogni volta che vuole, come simbolo di stima a chiunque apprezzi in maniera particolare, con qualsiasi motivazione sempre che il destinatario, colui o colei che assegna il premio o la motivazione non denotino valori negativi come l'istigazione al razzismo, alla violenza, alla pedofilia e cosacce del genere dalle quali il "Premio D eci e lode" si dissocia e con le quali non ha e non vuole mai avere niente a che fare.

Le regole:

1. Esporre il logo del "Premio D eci e lode", che è il premio stesso, con la motivazione per cui lo si è ricevuto. E' un riconoscimento che indica il gradimento di una persona amica, per cui è di valore (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");

2. Linkare il blog di chi ha assegnato il premio come doveroso ringraziamento;

3. Se non si lascia il collegamento al post originario già inserito nel codice html del premio provvedere a linkarlo (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");

4. Inserire il regolamento (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");

5. Premiare almeno 1 blog aggiungendo la motivazione.

Queste regole sono obbligatorie soltanto la prima volta che si riceve il premio per permettere la sua diffusione, ricevendone più di uno non è necessario ripetere le procedure ogni volta, a meno che si desideri farlo. Ci si può limitare ad accantonare i propri premi in bacheca per mostrarli e potersi vantare di quanti se ne siano conquistati.

Si ricorda che chi è stato già premiato una volta può assegnare tutti i "Premio D eci e lode" che vuole e quando vuole (a parte il primo), anche a distanza di tempo, per sempre. Basterà dichiarare il blog a cui lo si vuole assegnare e la motivazione. Oltre che, naturalmente, mettere a disposizione il necessario link in caso che il destinatario non sia ancora stato premiato prima.

 
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Post N° 176

Post n°176 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da thegreatwhiteshark
 

Eccomi ritornato.

Ho il PC in assistenza alla ASUS e quindi non riesco a scrivere spesso...

Comunque, tornando a me, l’anno che si è concluso è stato un anno ricco di avvenimenti e decisamente positivo. Riepilogandolo in poche righe, a livello subacqueo è iniziato alla grande a Gennaio con il corso Istruttore prima stella TSA (QUI) con un susseguirsi poi di splendide immersioni a cadenza quasi settimanali nel mio splendido Adriatico e qualche tuffo fuori Roma. A differenza del Grande Boh i mie viaggi all’estero si sono limitati a numerosi week-end in Croazia a fare immersioni! Non sono riuscito, come Marco a farmi 15 immersioni a settimana ma ho totalizzato nell’anno quasi 60 immersioni, in media una a settimana, considerato il fatto che la famiglia e il lavoro non mi consente di tuffarmi con frequenze maggiori!!! Sempre con Marco abbiamo incominciato i corsi NITROX DECO Diver e sommozzatore Trimix Leggero (LIGHT TRIMIX Diver) T.S.A. (Trimix Scuba Association Europe) (Vds. POST) che dovremmo finire quest’anno salvo impegni di Marco e Lorenzo in perenne viaggio il primo e incasinatissimo il secondo!!! Al termine dell’estate ho iniziato il corso di sommozzatore 1 stella TSA (Open Water) alla mia bravissima Allieva Fulvia (LE FOTO QUI) che è terminato con l’esame a Kostrena (HR) in Novembre, superato brillantemente con lo svolgimento di tutti gli esercizi alla massima profondità consentita dal brevetto (-20) con una tranquillità degna di un ottimo subacqueo!!! BRAVA. Nel contempo sono riuscito a far fare anche il cross-over 2* TSA a mia Moglie che doveva togliersi un po’ di “ruggine dalle bombole”. Lei ha incominciato la sua carriera sub nel 2001 con la FIPSAS fino al raggiungimento del 2° Grado, ma dopo la nascita di nostro figlio la sua attività subacquea si è un po’ rallentata. Comunque andare sott’acqua è come andare in bicicletta, una volta imparato non si dimentica e dopo un paio d’immersioni ha perfettamente riacquistato la padronanza e la tranquillità di un tempo!!! Subacquea a parte, da gennaio 2007 sono riuscito a mantenere fino ad ora il mio peso forma (da dicembre avevo terminato una dieta che mi aveva fatto perdere ben 26 kg.!!!) continuando a mangiare in modo corretto e facendo un po’ di attività fisica. Non ho ripreso a fumare (ho smesso dal primo giorno di dieta; mi son detto: ”Da Lunedì cambio stile di vita!” e così ho fatto!!!) facendo del bene alla mia salute ed al mio portafoglio!!! Un paio di giorni prima di Natale mi sono regalato la macchina “nuova”. Dalla mia vecchia e cara Mondeo che per tante scorribande marine mi aveva accompagnato fedelmente sopportando i pesi di bombole e attrezzatura, sono passato ad una grande Monovolume la KIA Carnival!!! Ho avuto un’occasione e così ho deciso per il pensionamento della mia “amata”. La versione è la EX TOP Full optional, con sedili in pelle e tutti gli annessi e connessi. Devo dire che viaggiarci è meraviglioso e, soprattutto COMODO! Ci stiamo comodamente io, mia moglie ed il mio squaletto, due amici, tre attrezzature sub complete, e “necessaire” di mio figlio (Passeggino, giochi e borsa). Spero di fare presto viaggi un po’ più lunghi per godermela al meglio!!! Le uniche due note negative della fine dello scorso anno sono state la mancanza del mio portatile (che purtroppo si sta protraendo anche a quest’anno) ed il Natale inchiodati a letto da una fortissima gastroenterite virale che ci ha colti tutti e tre e purtroppo è costata un paio di giorni di ricovero a mio figlio, stremato e disidratato dalle continue scariche (sia dall’alto che dal basso!!!). La nostra preoccupazione sommata anche al nostro malessere ci ha fatto passare le ferie Natalizie in modo terribile e soprattutto in “bianco” (altro che settimana bianca!!!). Per fortuna tutto si è risolto nel migliore dei modi e ci siamo goduti almeno il Capodanno!!!

L’anno è iniziato alla grande e speriamo che prosegua!!! Il 26 Gennaio sono andato con il mio amico Renato a Lavarone per un week-end “sotto il ghiaccio”! In effetti è stato letteralmente così visto che abbiamo partecipato al 23° Stage ANIS di immersioni sotto il ghiaccio (LE FOTO). Parto da Udine la mattina presto, arrivo in perfetto orario da Renato a S.Martino di Lupari (PD) dove carichiamo la sua macchina e partiamo alla volta di Lavarone. Arriviamo in tarda mattinata, prendiamo la camera e ci facciamo un giro a vedere come se la stanno cavando i sub che già sono entrati in acqua  (a noi toccherà l’indomani!!!). Andiamo a mangiare in un ristorantino in un paesino vicino. Dopo l’ottimo pranzo ci godiamo lo splendido paesaggio montano tutto imbiancato dalla neve! La giornata è meravigliosa (freddino ma con un sole splendente!!!). Nel pomeriggio alle 15.00 incomincia lo stage teorico che si protrarrà fino alle 19.00 con la presentazione degli ospiti alla manifestazione e la premiazione dei club e scuole presenti (hanno premiato anche noi!!!). Esausti, ceniamo e, dopo una passeggiata digestiva sul lungolago, ci fondiamo a letto. L’indomani sveglia prestissimo perché Renato aveva letto che la colazione la servivano alle 7.30 ma fino alle 8.30 il ristorante era chiuso così ci siamo fatti una refrigerante passeggiatina mattutina al “campo” dove è già allestito il Tendone riscaldato dove ci cambieremo e sul Lago dove i sommozzatori della Polizia di Stato e della Capitaneria di Porto stanno già riaprendo i buchi nei quali ci caleremo sotto la superficie ghiacciata. Alle 9, dopo l’abbondante colazione, ci andiamo a preparare  e ci mettiamo in fila aspettando il nostro turno. Una volta sagolato io mi tuffo ed attendo Renato sotto acqua per evitare il congelamento degli erogatori.Purtroppo Renato ha problemi di pesata e non riesce a scendere subito, così riemergo e lo attendo in superficie. Questa attesa ci costerà cara, infatti appena raggiunta la profondità di 5 metri gli erogatori ci vanno in autoerogazione, segnaliamo il problema con due strattoni sulla sagola, non facciamo in tempo ad indossare il secondo erogatore che veniamo letteralmente risucchiati in superficie dai nostri “angeli custodi”. Indosso il secondo erogatore e chiudo il rubinetto dell’altro e scendo a fare ancora uno scatto! Peccato. E’ stata comunque una bellissima esperienza e ci siamo divertiti un sacco!!! Subito dopo pranzo ci viene a salutare il Grande Boh (lui è di casa!!!) (Il suo Post dell’evento). Poi la sera dopo essermi rinfrescato un attimo da Renato, prendo la mia macchina e ritorno a casa a riabbracciare la mia famigliola dove racconterò al mio squaletto delle emozioni provate!

That’s all Folks come scrivevano alla fine dei Cartoni animati della Warner Bross

Alla prossima amici, e spero di poter aggiornare presto il mio blog!!!

[Nota.. un ringraziamento speciale a Marco.. per aver riportato questo post sul mio blog in mia vece.. ti posso nominare come segretario! GRAZIE!  

 
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Post N° 175

Post n°175 pubblicato il 05 Novembre 2007 da thegreatwhiteshark
 

Sistiana 01 Novembre 2007

Mi ritrovo con Marco e Alessandra all'area di servizio di Duino all'uscita dell'autostrada in anticipo rispetto all'appuntamento previsto.

C'è una splendida giornata ma la bora soffia forte e quindi opto per Sistiana che è più riparata rispetto a Muggia.

Alessandra non ha mai visto i cavallucci marini e, come promesso da quest'estate, proveremo a farle fare questo piacevole incontro. Loro, finita l'immersione, proseguiranno per Rovigno dove effettueranno immersioni sicuramente migliori per questo lungo ponte del 1° Novembre.

Arriviamo a Sistiana e scarichiamo l'attrezzature. Io e Marco scenderemo con la stagna mentre Ale (mi fa freddo a vederla) con una 5 mm e sottomuta (BRRRRRRRR).
Marco proverà la sua nuova stagna Rofos con chiusura anteriore e il nuovo Gav tecnico da 25 lt. a volume posteriore (back mounted all'americana!!!) e quindi si farà tutti gli esercizi di assetto e prove che, visto la scarsa profondità, potrà effettuare in tutta sicurezza.

Io ed Ale ci dedicheremo all'esplorazione del fondale nella ricerca dei pesciolini dal muso equino.

 Marco scende per primo. Io e Ale ci facciamo segno di ok e scendiamo, la visibilità non è ottima e dopo poco mi ritrovo completamente solo. Ma come d'accordo attendo che ridiscendano sulla cima della mia boa, sospeso sopra un bidone e cordame che speravo ottimo substrato per i pesci oggetto della nostra richiesta! E dopo meno di un minuto eccoli riapparire, indico loro un grosso nudibranco (Discodoris Limbata) ma degli amati cavallucci neanche l'ombra, allora mi dirigo verso un punto che conosco dove ci sono un po' di sassi e bidoni e vecchie cime abbandonate dove di solito abbondano nella speranza di trovarne qualcuno.

Marco sparisce ma sono tranquillo sapendo che tutt'al più lo rivedremo all'uscita dopo i 40 minuti programmati (in effetti così sarà!!!).

Nel tragitto incontriamo un piccolo parente del Cavalluccio, un pesce ago che con la sua livrea assomiglia ad un serpentello.
Sono più sereno e certo che presto faremo l'incontro sperato ed infatti ecco arpionato ad un piccolo sasso un bel maschio di Cavalluccio con la pancia rigonfia di uova (non so se sia la stagione giusta ma poco importa), stringo la mano ad Ale che, soddisfatta ammira questo grosso esemplare. Non ancora pienamente soddisfatto riparto sperando, tra me e me, di incontrarne altri. Il fondo è brullo ed è ricoperto qua e la di spirografi e ci sono diversi canestrelli, paguri e murici.

Ecco spuntare davanti ai miei occhi un altro splendido esemplare con lunghi barbigli che possono assomigliare alla folta criniera del suo omonimo terrestre. lo prendo e lascio che la sua coda si stringa al mio dito e apro la mano davanti ad Ale che, entusiasta, lo osserva e ci gioca.

BENE sono proprio contento, la promessa è stata mantenuta e l'immersione non è stata vana!!!

Visto che di Marco non vediamo nenche l'ombra e il timer mi segnala che siamo vicini al termine temporale pattuito ci dirigiamo verso riva.
Sulle rocce intorno ai 4 mt ci sorvola un bel branco di saraghi fasciati. Ale mi indica anche una grossa Grancevola. C'è un po' di corrente che mi porta qualche metro più a destra del punto di entrata e quindi dovremmo pinneggiare un pochino per uscire.

Vediamo anche la testa di Marco riaffiorare dall’acqua. Mi fa segnale di ok.

Ottimo tutto come da programma!!!

Purtroppo mi aspetta un pranzo dai suoceri e non posso fermarmi a mangiare con Marco e Ale ma è stato un vero piacere rivederli e reimmergermi con loro.

ALLA PROSSIMA RAGAZZI... (Per le foto bisogna aspettare quelle del BOH!!!)

Il 3 novembre mi faccio una più piacevole immersioncina a Kostrena con la mia allieva.
La descrizione e le foto le posterò più avanti se ci riuscirò!!!

Ciao a tutti e perdonate sempre la mia latitanza dal Blog ma non dal mio amato mare che non ho mai smesso di frequentare in questo lungo periodo di assenza (infatti spero presto di poter tornare a riempire queste pagine con i resoconti di tutte le immersioni finora fatte!)

Manuel

 
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Un giochino


Un piccolo giochino!!!
I fondali Marini - SeaScape
Immergetevi nelle profondità marine e avventuratevi alla ricerca dei ricchi tesori nascosti sotto i fondali! Varie immersioni subacquee vi aspettano in questo punta e clicca semplice ma coinvolgente e ben realizzato. Scattate foto e aprite forzieri: lingotti d'oro, perle, antichi manufatti e tanti gioielli, aspettano voi per essere riportati alla luce dopo secoli di acqua e buio. Come in ogni punta e clicca usate il MOUSE per interagire con gli elementi e l'ambiente di gioco.

 

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Il mio "Sub-Curriculum"


LA MIA CARRIERA SUBACQUEA


immagine

Una delle mie prime immersioni a Sistiana (TS) anno'98


 

 

  • 1° Grado FIPSAS /* CMAS conseguito il 02/05/1998
  • 2° Grado FIPSAS/**CMAS conseguito il 21/11/1998
  • Specialità NITROX PADI conseguito il 20/01/1999
  • Specialità Biologia Marina conseguito nel 2000
  • 3° Grado FIPSAS/***CMAS conseguito il 20/04/2001
    Specialita Ricerca e Recupero FIPSAS/CMAS (novembre-dicembre 2000),
    Specialità Orientamento Subacqueo FIPSAS/CMAS (gennaio-febbraio 2001)
    Specialità Salvamento ed Autosalvamento FIPSAS/CMAS, (marzo 2001)
    Specialità Immersione Profonda FIPSAS/CMAS,(aprile 2001)
  • Oxigen Provider DAN conseguito il 10/10/2001
  • Specialità Accompagnatore Subacqueo conseguito nel novembre 2001
  • Istruttore 1*TSA conseguito il 15/01/2007
  • Specialità NITROX DECO DIVER TSA cons. 15/08/2007
  • Specialità LIGHT TRIMIX DIVER TSA cons. 15/07/2008
  • Specialità Immersione sotto i ghiacci ANIS/CMAS cons. 08/02/2009
  • Istruttore 2*TSA conseguito il 06/04/2009
  • Specialità SHARK AWARENESS ESA
    conseguito il 28/12/2009
  • Istruttore NITROX DECO TSA conseguito il 01/03/2011

 

 

Dal 1999 effettuo riprese subacque e fotografie a livello amatoriale. Nel 2002 grazie a Piero Mescalchin (www.mescalchin.it) il video girato all'isola del Giglio insieme a lui (VEDI SOTTO) viene trasmesso fuori programma alla edizione di PROFONDO BLU (rassegna di Video sul mare) nel teatro comunale di Cittadella (PD).

 


 

Un piccolo video

X GLI ALTRI VIDEO CLICCA QUI


L'UOMO E IL MARE 

Uomo libero, tu amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio; contempli la tua anima
nello svolgersi infinito della sua onda.
E il tuo spirito non è un abisso meno amaro.

Ti piace tuffarti nel senso della tua immagine:
l'accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore
si distrae a volte dal suo battito
al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.

Siete entrambi tenebrosi e discreti:
uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi.
O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze
Tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!

E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli
vi combattete senza pietà nè rimorsi.
Talmente amate la carneficina e la morte,
o eterni rivali, o fratelli implacabili!

 

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