Creato da bimbadepoca il 16/03/2005

Il diario di Nancy

Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.

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« Il primo incontroLingerie »

Il ragazzino

Post n°4 pubblicato il 17 Marzo 2005 da bimbadepoca
 
Foto di bimbadepoca

Troppi uomini mi scrivono,  ma io non riesco materialmente a rispondere a tutti, se lo facessi dovrei stare col sederone appiccicato alla sedia 24 ore al giorno, ma come si fa dico io.

Sono una donna attiva, devo esserlo per forza, perchè altrimenti ingrasso troppo, vado in palestra, ballo il liscio, se il cavaliere del lavoro, con cui faccio coppia fissa da anni, sapesse che la sua compagna di ballo nasconde questo segreto di essere una chatters assatanata, penso che gli verrebbe un coccolone.

Mi spiace quindi di non poter rispondere a tutti, a qualcuno si perchè quando ci si abitua ad un certo ritmo non è più possibile farne a meno... immagino che abbiate capito che per ritmo io non intendevo nè una musica nè una macchina.

Devo raccontare dei miei incontri, già lo stavo dimenticando, speriamo che non sia un principio di alzheimer, ma no che dico, sono sempre stata così distratta... per questo mi sono lasciata soffiare il fidanzato quando ero più giovane, ma forse anche se non lo fossi stata il soffiato mi avrebbe regalato un bel copricapo  cornuto, quindi meglio sola, libera e felice.

E non sono bugiarda, vuoi mettere la sera quando guardo i miei film strappalacrime, senza avere nessuno che mi commisera, posso stare con la tutona di ciniglia, coi bigodini in testa e la maschera miracolosa di argilla del mar morto, posso bere birra e fare i ruttini  senza vergognarmi.

Ma dicevamo dei miei incontri, adesso li racconto così come mi vengono in mente, senza ordine cronologico, anzi li racconto secondo l'ilarità suscitata nelle mie amiche del ramino...a volte mi chiedo se i miei incontri non siano stati finalizzati per avere degli argomenti di conversazione, altrimenti non si spiegherebbe perchè ho preferito incontrare quelli più strani, scartando quelli che mi lasciavano intravedere sentimenti sinceri e possibilità di una relazione seria.

Troppe domande mi faccio a volte, è l'abitudine di parlare da sola e di usare il pc come prolungamento dei miei pensieri.

Dunque, un giorno fui contattata su Cupido da un ragazzo poco più che trentenne, napoletano, cominciamo ad avere questa intensa relazione epistolare.Mi chiese di vedermi almeno in foto, io pure ero incuriosita e proposi di scambiarci le nostre foto.

Gli mandai quella più osè che avevo, quella fatta nella mia camera da letto con l'autoscatto, quella dove sono quasi nuda ed ho una faccia da scema...provate voi a farvi delle foto sexy da soli e vi verrà la mia stessa espressione.

Lui mi manda la sua, il suo profilo migliore, la sua faccia più espressiva, la foto del suo uccello, che devo ammettere si esprimeva al massimo del suo fulgore.

Mi riconttata scrivendomi " Sei una dea"rispondo al novello Omero che sono rimasta piacevolmente impressionata e che vorrei provare al più presto le sue capacità espressive.

Combiniamo l'incontro, solita prassi di lunga preparazione estetica, mi rimetto il tubino nero, ma stavolta è autunno, ci aggiungo uno spolverino rosa che fa tanto trendy ed accessori in tinta che mi costano una fortuna, ma stavolta metto pure le autoreggenti modellanti, massaggianti, drenanti...wow quasi mi credo di essere una fica da sballo, il vecchio portinaio mi guarda con certi occhi quando esco per andare all'appuntamento.

Lungomare di pomeriggio, eccolo è lui, carino, molto giovane, si è portato pure lo zainetto, cretino, ora mi prenderanno per la mamma.

Lo guardo, mi guarda, gli sorrido, non mi sorride " Tu sei Nancy?" mi fa, annuisco "Ma sei vecchia"embè ragazzino cosa ti aspettavi biancaneve, ho più di cinquantanni io "In foto sembravi più giovane" embè ragazzino e mica sono scema che ti mandavo quella dove si vedono le rughe, ti ho mandata quella in penonbra, quella dove ho rischiato di morire in apnea per trattenere la panza.

Lo guardo e gli guardo l'altra faccia, che in foto mi sembrava così portentosa, ma vedo solo un misero pacco senza sostanza, se ne accorge e mi dice "No guardi non corriamo adesso" e chi corre ragazzino, sei passato pure a darmi del lei, io volevo solo sincerarmi dell'autenticità della foto.

"Ti va un gelato?" gli propongo, ci sediamo in uno degli chalet del lungomare, lui sistema il suo zainetto sullo schienale della sedia, come a scuola, meno male che è uno zainetto bicolore, se avesse avuto i power rangers era finita, avrei pensato di essere uscita con Panariello che imita il bambino.La tentazione di ordinare per lui una coppetta nocciola e cioccolata è fortissima.

Mi racconta della sua ragazza, come ad una vecchia zia...ed io che ero andata pure dal ginecologo per rimprendere la terapia ormonale, mi serviva una maggiore lubrificazione, macchè sono secca come il deserto del sahara adesso.

Ma che cavolo avrà in quello zainetto, sono curiosa e glielo chiedo, mi risponde molto imbarazzato "Ho i paracadute" ma che cosa voleva fare questo Omero ahò, lanciarsi dal lampadario, capisce che non capisco e ride. Capisco adesso "AH i goldoni" ma questa volta è lui a non capire il mio modo demodè di parlare.

Troppo giovane...troppo, troppo giovane, ma dentro quel zainetto avrà avuto solo quello, ma quando erano grossi stì azzi di preservativi, ma che credeva che ce l'avevo come un'elefantessa, mi è rimasto questo dubbio.

 
 
 
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