Il diario di Nancy
Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.
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Si ringrazia Seduzir64 per il sottofondo musicale.
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Gli esordi di una cuoca provettaUna volta le donne erano educate per essere mogli e madri. Così era e non c'era nulla da fiatare. Sono nata in una famiglia dove gli echi di quelle rivoluzioni non erano arrivati, la regola rimaneva quella: chi nasce donna deve essere moglie e deve imparare i suoi compiti già in tenera età. Tutte le mie amiche aiutavano le loro madri, era normale che fosse così, nel quartiere popolare dove abitavo il tempo scorreva in modo diverso rispetto alla storia, qualcuna tra le mie amiche sapeva già cucinare e molte preparavano il corredo. Sono diventata grande senza mai cucinare, senza avere nessuna competenza per essere moglie, ma un giorno ho annunciato che mi sarei sposata in primavera. Anche il giorno che ero sull'altare gli ricordò il mio grave difetto, gli occhi profani non avrebbero mai sospettato quella mancanza, confusa com'era tra il tulle da sposa ed il bouquet di rose. E quella che era stata, per secoli, una tradizione passata da madre in figlia direttamente sul campo, io cercai di riassumerla in poche righe, in un taccuino d'appunti. I primi tentativi furono un disastro, la prima volta che provai a fare della pasta m'accorsi che non avevo nemmeno un colapasta per scolarla e rimpiansi le pentole buttate giù per le scale con l'orgoglioso gesto di vaiassa. Poi ho imparato... ma mia nonna non ha avuto il tempo per vedere come sono diventata brava. |