Il diario di Nancy
Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.
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Si ringrazia Seduzir64 per il sottofondo musicale.
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L'amore di plasticaQuesto brano che state per leggere doveva essere la prefazione del mio libro, rileggendomi lo trovo così orribile che quando ritroverò le parole, cambierò ogni singola virgola... Forse sarebbe il caso di cominciare a emettere qualche mugolio, fingere un minimo di partecipazione, tanto per non lasciare questo pover’uomo tutto solo, magari invece di tenere le braccia penzoloni lungo i fianchi, dovrei accarezzargli i capelli, oppure stringergli il sedere per accompagnare il suo movimento sussultorio. Quest’uomo di cui non ricorderò più il nome, di cui domani non serberò nessuna traccia, sarà per me nient’altro che un amore di plastica, tale e quale ai suoi puzzolenti preservativi a effetto ritardante. Uno dei tanti uomini cui mi sono accompagnata in questi due anni, uno di quelli con cui ho finto di essere meno sola, con cui ho barattato un po’ di atti osceni in cambio di un fuggevole batticuore. Aspettate… sta cominciando ad ansimare in modo convulso sul mio corpo, dall’espressione ebete del volto e dallo sguardo suino deduco che non ne avrà ancora per molto. Meno male, ero stanca di stare gambe all’aria, purtroppo subito dopo mi aspetta una parte ancora peggiore, la penosa pratica delle coccole post orgasmo. No, ho deciso, non le voglio le sue coccole di plastica, appena finisce la pietosa faccenda, corro in cucina a preparargli uno zabaione corretto al marsala, in modo da regalargli in pieno l’illusione che ha cercato tra le mie gambe. Gli dirò che mai nessuno aveva saputo farmi raggiungere vette così eccelse, che ho bisogno di tempo per riprendermi da questo stato di grazia e così dicendo lo accompagnerò alla porta, fuori da casa mia. |