Creato da bimbadepoca il 16/03/2005

Il diario di Nancy

Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.

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L'attimo fuggente

Post n°115 pubblicato il 28 Ottobre 2006 da bimbadepoca
 

Da qualche anno abito in una piccola cittadina del centro Italia, circondata completamente da mura che la cingono come un abbraccio materno.
Difatti io mi sento protetta nella mia piccola cittadina di provincia, come se fossi lontana anni luce dalle brutture del mondo.
Vivo nel centro storico e mi piace scandire le mie giornate al suono delle campane, mi piace affacciarmi alle finestre e vedere le torri, il campanile, i tetti di pietra, le mura che sembrano un morbido cerchio accogliente.

Subito fuori dalle mura esistono quartieri più moderni, alcuni in espansione selvaggia, altri residenziali. Il mio parrucchiere ha la sua bottega proprio nel quartiere "bene" e l'altro giorno, vista la splendida giornata di sole ho deciso di andarci a piedi, solo un piccolo tratto di strada lo separa dalla porta d'ingresso cittadina.
Camminavo sul marciapiedi, da un lato una strada a transito veloce, dall'altro campagna incolta, un antico edificio in fase di ristrutturazione.
D'improvviso ho sentito un fruscio tra l'erba, non ci ho dato troppo peso, la zona è piena di lucertole e già altre volte mi era capitato d'incontrarne qualcuna.
Ma poi mi sono accorta del sorcio.

Dovete sapere che, come tante altre donne, provo un ribrezzo assoluto per i topi. Certo, questo non era la pantegana di fogna, di quelle che incontri nelle grandi città e sono grosse come gatti.
No, questo era un piccolo, delizioso topolino di campagna, di un tenue color marroncino, con la codina attorcigliata e le orecchiette tonde.
Camminava lentamente, senza fretta, come se si godesse il bel sole d'ottobre. Passeggiava tranquillo a pochi passi davanti ai miei piedi,  ho cercato d'ignorarlo, di restare indifferente, di essere razionale, di non lasciarmi prendere dalla atavica fobia. Ma lo guardavo e notando il suo corpicino molle ho sentito un brivido prolungato proprio lì dove comincia la curva del fondoschiena.

Senza pensarci un attimo sono scesa dal marciapiedi di scatto, mi sono gettata in mezzo alla strada senza guardare. Non ho sentito nemmeno la macchina arrivare, ho sentito solo il rumore stridente della frenata.
In quel momento ho capito che la vita è veramente questione di attimi, poco prima sei lì a goderti il sole ed a fare progetti per la festa di Halloween ed un istante dopo non ci sei più.
Una casualità, un capriccio del destino ed hai finito per sempre la tua manciata di giorni.

Tralascio ciò che l'autista mi ha detto perché mi potrebbe costare la scomunica papale. Invece voglio provare ad immaginare cosa sarebbe successo se l'auto non avesse frenato.
Chi mai avrebbe potuto incolpare del mio folle gesto un topino di campagna, che ignaro di tutto avrebbe continuato tranquillamente la sua passeggiata sotto il bel sole d'ottobre.

Sarebbe arrivata la polizia stradale, qualcuno avrebbe chiamato il 118, una folla di curiosi avrebbe fatto cerchio intorno al mio corpo scomposto sull'asfalto.
- Mi si è buttata sotto. Non ho potuto frenare - avrebbe gridato l'autista sconvolto, proclamando la sua totale innocenza.
Altri avrebbero confermato la sua versione, avvalorando la tesi del suicidio.
Qualcuno si sarebbe preso la briga di scandagliare la mia vita privata, alla ricerca dei motivi del folle gesto.
I vicini avrebbero sorriso alle telecamere dei tiggì, dichiarandosi attoniti - Sembrava una persona così normale! -

Le pseudo giornaliste della vita in diretta, sarebbero arrivate a frotte, indicando il luogo dell'incidente, mostrando la chiazza di sangue e la sagoma del corpo ancora sull'asfalto. Avrebbero cercato di riprendere gli occhioni pieni di lacrime e sgomento dei miei bimbi.

Solerti poliziotti avrebbero provveduto ad interrogare il mio compagno, luce abbagliante puntata negli occhi, come nei film gialli.
- Sua moglie non aveva problemi economici, non aveva amanti, né problemi di salute. Non beveva alcool né assumeva droghe. Qual è il motivo reale di questo suicidio??? Su confessi... -
- Ma guardate io ancora non riesco a darmi una spiegazione- avrebbe risposto il mio compagno addolorato - Mia moglie non avrebbe mai lasciato a metà i preparativi per Halloween-
- Avanti non dica sciocchezze. Sappiamo che lei stava per abbandonarla. Che ha accettato un lavoro all'estero per tre anni... -
- Sì è vero, ma è una decisione che abbiamo preso insieme. Lavorare all'estero mi comporterà un guadagno notevole. Lo sa quanto mi costava mia moglie solo di teiere e ceramiche Thun -
- Sua moglie è morta a poca distanza da via Carlo C. Lei lo sa quale attività viene svolta in quella via? - avrebbero chiesto allora i poliziotti cambiando totalmente tono e registro.
Già perché per essere investita mi sarei scelta anche la strada migliore, a poco distanza da una di quelle case, che tanti frequentano e tutti fanno finta di non conoscere.
- Sì, lo so - avrebbe risposto il mio compagno un poco sconcertato -  Mia moglie erano mesi che cercava di individuare il portone preciso. Ma questo cosa c'entra??? -
- Vede!!!- avrebbero esclamato i poliziotti entusiasti, lanciandosi immediatamente su questa falsa pista - Una donna annoiata, che aveva tutto, probabilmente frequentava quell'appartamento. Non sarebbe il primo caso di casalinga in cerca di trasgressione-
- Ma lei come si permette - avrebbe inveito mio marito, rischiando la denuncia per ingiure a pubblico ufficiale.

Questa indiscrezione sarebbe arrivata chissà come alle orecchie delle giornaliste di Cucuzza, le quali si sarebbero lanciate sulla notizia come iene fameliche.
Sarebbero usciti i giornali  con i titoloni in prima pagina "La doppia vita della casalinga suicida", una cronaca con spreco di particolari scandalistici per accontentare i pruriginosi appetiti dell'Italia di provincia. Fumo negli occhi per nascondere i veri scandali di ogni giorno.

Nessuno tra amici e parenti si sarebbe dato pace, nessuno sarebbe potuto arrivare ad immaginare il reale motivo, tutti si sarebbero scervellati adducendo le ipotesi più fantasiose, appigliandosi a particolari insignificanti, ognuno rimproverandosi di non avermi prestato tempo ed attenzioni.
- E' colpa mia... avevamo litigato perché l'incolpavo continuamente di disdegnare le visite formali ai parenti- avrebbe detto mia sorella dispiaciuta.
- No, è colpa mia. L'ho lasciata troppo tempo da sola in una città straniera- avrebbe pianto mia madre, vittima di un rimorso senza fine.
- E' colpa mia. La chiamavo ogni giorno per raccontarle minuziosamente delle mie disavventure. La tenevo al telefono per ore chiedendole consigli che non ascoltavo mai- avrebbe detto la mia amica Renata.
- Sarà colpa mia. Lei voleva essermi amica ed io ipocritamente non ho avuto il coraggio di dirle semplicemente che m'aveva annoiato, che il gioco era finito- avrebbe pensato uno dei miei vecchi cicisbei.

Signori miei, io amo troppo la vita e per nessuna ragione al mondo potrei pensare di farla finita.
I litigi in famiglia sono cose normali, avere imparato a cavarmela da sola mi è servito per crescere ed essere migliore, le chiacchiere delle amiche mi divertono anche se mi rubano tempo e di corteggiatori ne ho ancora un discreto numero, non sono altro che un piacevole passatempo, perché nessuno tra loro mi è mai interessato per davvero.

E poi suvvia, non avrei mai potuto uccidermi lasciando a metà i preparativi per la festa di Halloween, ho già distribuito gli inviti e scelto il costume da strega .
Ho dimenticato solo d'invitare quel piccolo topolino di campagna...

Commenti al Post:
partenopeAA
partenopeAA il 28/10/06 alle 19:59 via WEB
...E' vero che andare dal parrucchiere è sintomo di cambiamento ma questa è una vera e propria rivoluzione interna ;-) Un abbraccio
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 28/10/06 alle 20:07 via WEB
Il cambiamento radicale l'avevo già fatto ai primi di settembre, quando ho tagliato corti i miei capelli lunghi. Questa volta si trattava di una semplice messa in piega... tremo all'idea di quello che sarebbe potuto succedere se avessi fatto la permanente :-)) Baciotti sposina...
 
magdalene57
magdalene57 il 28/10/06 alle 20:51 via WEB
interessante ricostruzione di una morte non avvenuta... sai che mi hai fatto pensare a quello che direbbero di me...peste e corna...:-((((
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 29/10/06 alle 19:43 via WEB
Vediamola dal punto di vista scaramantico, immaginare la propria morte dovrebbe allungare la vita :-)) E sono certa Margie che tante persone rimpiangerebbero la tua bella irruenza ed il tuo cuore.
 
   
magdalene57
magdalene57 il 29/10/06 alle 21:07 via WEB
ad ogni buon conto ho toccato parecchio ferro...:-)))
 
     
bimbadepoca
bimbadepoca il 02/11/06 alle 11:27 via WEB
Io invece nemmeno quello... sono la schifezza delle napoletane :-)))
 
bluewillow
bluewillow il 29/10/06 alle 11:42 via WEB
In effetti la vita può cambiare in un attimo, ma sono contenta che il topolino non abbia cambiato la tua :)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 29/10/06 alle 19:46 via WEB
A volte sono proprio gli eventi più insignificanti a cambiarci la vita. Pensiamo per esempio a quella mela che cadde in testa a Newton :-))
 
   
UltimoBalabu
UltimoBalabu il 30/10/06 alle 00:59 via WEB
Mi sono sempre chiesto se poi la mela se la sia mangiata o no ?! ;)
 
     
bimbadepoca
bimbadepoca il 02/11/06 alle 11:31 via WEB
Non credo l'abbia mangiata, sarà stato così contento d'aver fatto una scoperta che era sotto gli occhi di tutti, da dimenticare la fame e la sete. Probabilmente quella mela l'avrà tenuta nel suo studio come souvenir, finché una cameriera troppo solerte vedendola ammuffita l'avrà buttata nella spazzatura :-))
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 30/10/06 alle 04:36 via WEB
Confermo quanto scrissi precedentemente, hai la capacità di trarre dalla realtà spunti di discussioni interessanti, e sai esprimerli su carta in maniera ironica e convincente come pochi, brava! Ciao...
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 02/11/06 alle 11:32 via WEB
Ed io ripeto quello che già ti risposi a suo tempo, sono lusingata da morire da questi complimenti. Grazie :-))
 
calipso81
calipso81 il 30/10/06 alle 13:52 via WEB
Basta anche scendere 5 minuti prima e il destino cambia radicalmente la nostra vita...e io credo nel fato: niente è per caso! Meno male che il topolino non abbia cambiato il tuo corso. Baci Nancy
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 02/11/06 alle 11:38 via WEB
Anch'io credo ciecamente nel fato, penso sia inevitabile avere l'anima impregnata di fatalismo per chi, come noi, è figlia della nostra terra. Noi cresciamo con il culto del fato, ci deriva dalla cultura greca romana, si perde nella notte dei tempi, si fonda sui miti, sulla precarietà dell'esistenza. Uhmmmm... se ne potrebbe trarre un post stupendo :-)) Baci Calipso
 
kreislerdlg
kreislerdlg il 30/10/06 alle 16:36 via WEB
Tra topi e tope penso che, da adesso in poi, eviterai di passare in quella strada ;) Ritornando serio, cara Nancy, tu non puoi immaginare quanto mi piace il modo in cui racconti queste piccole storie quotidiane. (Qualche volta ricordati di svuotare la messaggeria)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 02/11/06 alle 11:43 via WEB
Nonostante le tope ed i topi, in quella via continuo a ritornarci, almeno tre volte a settimana. E non perché frequento quella casa, sia chiaro ;-)) La messaggeria la svuoto regolarmente ogni volta, non sono ancora così rimbambita da dimenticarmene, sono semplicemente molto ricercata (e qui ci vorrebbe che qualcuno mi facesse una bella pernacchia)
 
Bauessina
Bauessina il 30/10/06 alle 16:56 via WEB
purtroppo per esperienza posso dirti che quando succedono cose simili, il tutto si riduce a poche righe sul giornale locale dove si assolve totalmente la persona che ha investito, e si sottolinea in grassetto: "la famiglia della vittima ha ricevuto un'adeguato risarcimento" ........ purtroppo questo posso dirlo per esperienza ..............
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 02/11/06 alle 11:54 via WEB
Mi spiace molto Bauessina, non ho pensato che con il mio raccontino ironico avrei potuto ferire la sensibilità di chi è stato toccato da un evento del genere. Purtroppo a volte riconosco di peccare di superficialità. Tu hai perfettamente ragione, le vittime della strada sono quasi ignorate, un trafiletto distratto sui giornali, un piccolo risarcimento alle famiglie e nemmeno la soddisfazione di sapere puniti i colpevoli. Io mi domando spesso perché se sulle nostre autostrade esiste il limite dei 130 chilometri orari, si continui a produrre automobili che superano abbondantemente i 200. Perché, le donne soprattutto, chi è al volante di una macchina potente si sente in diritto d'infrangere le regole della strada, non rispetta i segnali, se ne frega delle precedenze, non si ferma sulle strisce per far passare i pedoni, quasi fosse sinonimo di debolezza farlo.
 
   
Bauessina
Bauessina il 02/11/06 alle 14:35 via WEB
^_______^ non hai assolutamente ferito la mia sensibilità tranquilla. è un fatto che mi ha toccata da vicino ma non per questo deve rimanere un'argomento da trattare solo in modo triste. a me è piaciuto molto il tuo post, piuttosto forse sono stata io a rovinare l'atmosfera con il mio commento ^________^
 
     
bimbadepoca
bimbadepoca il 02/11/06 alle 16:15 via WEB
Non hai rovinato proprio nulla Bauessina, ciò che amo dei blog è proprio la possibilità di trovare, da un post anche banale, innumerevoli spunti di riflessione e di approfondimento. Inoltre spesso, come in questo caso, scrivo storielle apparentemente divertenti, ma che nascondono un umorismo amaro.
 
vergine_e_martire
vergine_e_martire il 30/10/06 alle 19:53 via WEB
ma pensa tu cosa scriverebbero o direbbero in tv se questo succedesse ad una velina, all'ultima amante del brizzolato burino riccone di turno, alla rifatta da capo a piedi!
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 02/11/06 alle 11:55 via WEB
Speriamo non accada mai, non sopporterei di vedere santificata una signorina del genere :-))
 
LinguaRomana
LinguaRomana il 31/10/06 alle 12:42 via WEB
Buzzati sarebbe stato entusiasta di te... fortissima! Come sempre
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 02/11/06 alle 11:58 via WEB
L'accostamento con Buzzati mi sembra eccessivo. Sei troppo buono. Comunque, come già ti dissi, avevo già intenzione di comprare un romanzo di quest'autore, dopo questo paragone azzardato ancora di più :-))
 
   
LinguaRomana
LinguaRomana il 02/11/06 alle 13:02 via WEB
Il deserto dei tartari su tutti, poi i racconti... se posso consigliarti...
 
     
bimbadepoca
bimbadepoca il 02/11/06 alle 13:50 via WEB
Certo che puoi consigliarmi, "Il deserto dei tartari" è proprio quello che vorrei comprare :-))
 
come_sei_veramente
come_sei_veramente il 01/11/06 alle 13:43 via WEB
Secondo me il topolino ti aveva rivolto la domanda di rito: Dolcetto o scherzetto? Ma tu non lo hai sentito e così ha deciso di farti un bello scherzetto!
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 02/11/06 alle 12:04 via WEB
Probabile che non abbia sentito, ero troppo assorta nei miei pensieri filosofici. Se l'avessi saputo prima mi sarei premunita di pezzetti di parmigiano e tocchetti di emmenthal, anche a costo di appestarmi la borsetta di Coccinelle :-))
 
alexisdg10
alexisdg10 il 01/11/06 alle 17:48 via WEB
cacchio, che occasione perduta! ;) Sempre piacevole leggere di te, bacio
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 02/11/06 alle 12:06 via WEB
Come occasione perduta??? Alex ma, ma avresti voluto che fossi investita??? (Piango!)
 
Raymond_Radiguet
Raymond_Radiguet il 03/11/06 alle 00:17 via WEB
L'autoironia nelle donne è un dono raro. Ed io adoro le donne che sanno ridere di se :)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 03/11/06 alle 19:52 via WEB
Ed io adoro gli uomini a cui piacciono le donne che sanno ridere di sé, di solito gli italici maschietti sono spaventati dalle donne ironiche.
 
orpheus62
orpheus62 il 03/11/06 alle 10:28 via WEB
Ahò, ma sei ancora viva, sì?
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 03/11/06 alle 19:53 via WEB
Viva e vegeta caro il mio Achille!!!
 
Tigrotta_Ribelle
Tigrotta_Ribelle il 03/11/06 alle 21:05 via WEB
Bel blog!
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 06/11/06 alle 16:51 via WEB
Grazie Tigrotta :-))
 
Marquez36
Marquez36 il 03/11/06 alle 23:50 via WEB
hey bella...ma non ti si vede più dalle mie parti, come mai??..Ti aspetto...Baci m31
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 06/11/06 alle 16:58 via WEB
Ciao Marquez, non mi vedi più perché, come sempre, combatto una battaglia persa contro il tempo. Pensa che non riesco nemmeno più a leggere e commentare tutti i miei blog amici. Dai primi di dicembre però sarò più spesso al computer la sera e quindi dovrei riuscire a leggere e commentare di più. Sembra quasi che ti sto dicendo che passerò per un saluto solo a Natale ;-))
 
Radha82
Radha82 il 05/11/06 alle 14:47 via WEB
Carissima Nancy, molto bello anche questo tuo post. E mi ha fatto riflettere molto. Perchè nell'ironia c'è sempre molta verità. Nella mia vita purtroppo, ho pensato spesso e mi vergono a dirlo, ma anche tentato..di andare via, di lasciare tutto. Ma poi sono arrivata ad un certo punto che ho inziato a guardare tante cose. Ho imparato ad uscire da quell'infinita scontentezza adolescenziale e ho aperto gli occhi. Ci sono troppe cose per cui vivere, nonostante tutto. E in primo luogo un motivo sono IO: con tutti i miei difetti e i miei piccoli pregi. E ho imparato ad apprezzare tante piccole cose e capire che in fondo, ognuno ha il peso della croce che può portare. E allora ho iniziato a sorridere di più, ho iniziato a guardare tutte le cose buone. E nonostante il dolore, nonostante tanti gravi problemi, non ho più permesso agli eventi difficili di togliermi il sorriso e di farmi pensare a volare via. E poi sai anche a me è capitato di pensare ai commenti o a quello che si sarebbe scritto. E non voglio leggere certe stronzate, permettimi questo francesismo. Perchè ne ho lette abbastanza di miei amici morti in incidenti o di un mio amico che 4 anni fa si impiccò. E'stato un dolore troppo grande e sentire voci e spettegolare, mi hanno fatto odiare certe persone. E qui si pensa a come fa in fretta la gente a giudicare, a tirare le somme di vite che non conosce. Perchè ci si sofferma davanti alle apparenze, perchè interessa solo metter le mani nelle cose brutte degli altri..perchè troppe persone sono annoiate della loro vita. E certa gente, gliel'ho visto negli occhi, si eccita a sapere particolari, o raccontare l'ultima indiscrezione. E troppo poco spazio è dato alla rpivacy, al rispetto per il dolore delle famiglie. Trafiletti sterili, come se quelle vite non avessero importanza. Gli articoli sono sostanziosi solo se ci sono particolari scabrosi o che mettono in cattiva luce il morto. Davvero uno squallore. Cmq tesoro non avere paura dei topolini..eheheh, pensa che tu sei più grande di loro e ti vedono come un gigante :D Ti abbraccio forte gioia, baci tua Radha
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 06/11/06 alle 17:28 via WEB
Sì Laura hai compreso perfettamente il senso del mio post, io volevo mettere l'accento proprio sullo sciacallaggio di certi pseudo giornalisti che senza ritegno lucrano sul dolore della gente. Giornalisti che non si fermano nemmeno davanti alle lacrime di un bambino. Tutto viene offerto in pasto al pubblico televisivo, la televisione spettacolo, il sensazionalismo voyeuristico, fenomeni che hanno contribuito a farci perdere il senso della pietà. Non ho mai pensato al suicidio, se non da piccolissima, quando ero affascinata dal vuoto della mia finestra.Hho sempre pensato che la vita fosse unica ed insostituibile, un dono troppo grande da sciupare per un attimo di debolezza. Quando ero in terza superiore, un ragazzo del quinto anno si suicidò lanciandosi nel vuot. Ancora oggi a distanza di tanti anni, quando torno in quel posto, che ora è diventato uno splendido parco cittadino con panorami mozzafiato, penso a lui, a quel ragazzo, ai suoi ultimi momenti sospeso sul muretto a guardare il mare,lo sguardo perso sulla linea dell'orizzonte. Era omosessuale ed in quegli anni esserlo era una condanna senza fine. Un abbraccio a te piccola Laura che mi dai sempre l'opportunità di approfondire e riflettere su ciò che scrivo d'impulso. Un bacio :-))
 
driver64
driver64 il 26/11/06 alle 16:59 via WEB
ciao! avendo sorella e cognato giornalisti sono un po' rabbrividito!meno male che non scrivono cronaca ma solo di arredamento et similia,bhè senti stamane quasi mi succedeva la stessa cosa,solo che ero io a guidare e c'era una coppietta trendy che dal sagrato, a messa giusto finita, voleva correre a prendere l'autobus! Padre Pio che ha la statua in quella piazza forse ci ha graziati,chissà,ma non me la sento di scriverci sopra..anzi, vo a rileggermi "Il ponte di San Luis Rey " di Thornton Wilder..grazie per la visita al mio blogghetto rinato!!
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 27/11/06 alle 17:04 via WEB
Che piacere rivederti driver :-)) In questo post ce l'avevo con certi cronisti di cronaca che oggi giorno vanno per la maggiore, culturamente impreparati e del tutto incapaci di provare rispetto e pietà per il dolore altrui. Comunque è vero, sono gli avvenimenti più banali che inducono a riflessioni profonde sul senso della vita. Non conoscevo il libro, l'ho cercato adesso (Grazie Google per questo nuovo programma che mi permette di trovare informazioni dirette semplicemente evidenziando la parola)... dicevo, leggendo i commenti entusiastici, l'ho aggiunto subito alla lista dei libri da comprare.
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 06/12/06 alle 17:49 via WEB
Come vedi ho fatto un pò di blog-archeologia è sono andata a pescare stù post che ti è venuto veramente bene...(ma quanto costi a quel povero nmarito in teiere? bè,io di più in scarpe e stravaganze ornamentali!), cara amica scrivi molto bene e per rendermi semplice reperirti ti inserisco tra i blog amici..un abbraccio
 
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fu in idioma del mondo,
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Sa sedurre la carne la parola,
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