Creato da bimbadepoca il 16/03/2005

Il diario di Nancy

Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.

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« La lettera d'amoreLa distopia... »

"La discesa di Cristo nel limbo"

Post n°137 pubblicato il 20 Febbraio 2007 da bimbadepoca
 

L'altro fine settimana sono stata a Firenze, una fuga romantica che è stata un'immersione nel Rinascimento italiano.
Non ci tornavo da vent'anni, da quando ancora studentessa c'ero stata in gita scolastica. Ma quella volta non avevo visto nulla, non mi ricordavo di nulla, soltanto particolari del tutto irrilevanti.

Adesso, invece, ho riannodato le vite dei personaggi storici, ho intrecciato tra loro parentele ed amori, ho sciorinato le storie di cui sono intessute chiese, palazzi e strade.
Ed ho ammirato le opere d'arte che hanno reso Firenze famosa nel mondo, capolavori talmente conosciuti che quasi non fa più effetto vederne gli originali. Come se le troppe riproduzioni ne avessero intaccato l'essenza, sciupato la bellezza e mercificato l'incanto.

In questo i viaggiatori del passato sono stati più fortunati di noi, entravano in città reali, brulicanti di vita minuta, non ancora trasformate in immense scenografie di cartapesta per il turismo mordi e fuggi dei nostri giorni. Loro non conoscendo in anteprima le opere d'arte, se non per sentito dire, si gustavano in solitaria lo stupore della meraviglia.
Forse proprio per questo il quadro che è riuscito a regalarmi più emozioni è stato un'opera, per me sconosciuta, di Agnolo Bronzino, esposta nel cenacolo di Santa Croce.

Un'opera che si credeva persa per sempre e di cui ci sono scarne notizie sul web, nessun accenno, incredibilmente,  nei miei libri di storia dell'arte.
Ho trovato qualche notizia solo in una monografia illustrata del pittore, in cui sono venuta a conoscenza che la tavola d'altare aveva già suscitato l'ammirazione degli artisti ed intellettuali del tempo.
Il quadro fu completamente sommerso dal fango durante lo straripamento dell'Arno del 1966. Per molti anni è stato conservato in qualche scantinato statale. Dimenticato dai più. Cancellato dalla storia dell'arte.
Solo da pochissimi mesi, dopo un lungo e paziente lavoro di restauro è stato, finalmente, restituito alla Storia.

E' una pala d'altare di grandi dimensioni che mi ha lasciato letteralmente senza fiato, un'esplosione di colori nitidi, come appena dipinti.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo, con occhi incontaminati dalla fama del quadro , mi bevevo ogni particolare in quella selva di diavoli ed anime nude.
E d'improvviso ho notato quel qualcosa stonato, fuori posto, ripetuto troppe volte per essere frutto del caso.
Tutte le donne sono rivolte verso l'osservatore, nessuna tra esse volge lo sguardo al Cristo disceso nel limbo, la cui figura centrale di un bianco candore, risalta tra gli altri per focalizzare l'attenzione degli spettatori.

Con il mio compagno ci siamo lanciati nelle congetture più ardite. Memore di un'insufficenza scolastica, presa proprio per non aver saputo spiegare il simbolismo nascosto nei dipinti, ho ipotizzato che quello sgarbo alle donne fosse dovuto all'impurità femminile, non meritevole di guardare in volto la divinità incarnata.
E poi quelle donne, nude come gli uomini, ma così diverse nella loro lascivia, così dannatamente sensuali. Sembrava quasi non mostrassero segno di pentimento, ma ostentavano alla nostra vista la loro avvenenza, una nudità conscia della propria bellezza.

Quello stesso pomeriggio ho incontrato la mia storica dell'arte preferita, a cui ho raccontato delle mie ipotesi arzigogolate. Lei mi ha spiegato, con il suo bell'entusiasmo contagioso, che in quella tavola tutti i personaggi sono identificabili con i membri della corte medicea di Cosimo I, famosa anche per la bellezza delle sue dame.
Agnolo Bronzino, insomma, aveva semplicemente omaggiato la splendida giovinezza delle modelle ducali.
La spiegazione più ovvia e pertanto quella che non avrei mai preso in considerazione, abituata come sono a cercare trame e segreti dietro l'apparenza semplicistica delle cose.

immagine

Nell'immagine il quadro, ma vi assicuro che non rende minimamente la sensazione di piacevole smarrimento che si prova dal vero, quella stessa sensazione che avranno provato i viaggiatori del passato, che avevano ancora occhi incontaminiti dal surplus d'immagini a cui noi siamo avvezzi...

Commenti al Post:
orpheus07
orpheus07 il 20/02/07 alle 12:08 via WEB
Firenze è una città a dir poco meravigliosa e ricca di tesori preziosi!! è sempre un piacere trovare tracce di te nel mio blog e ricordati che sarai sempre la benvenuta!! buon martedì grasso :)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 21/02/07 alle 12:10 via WEB
Ciao 07... ho appena finito di ripulire casa dai coriandoli di ieri. Non ho organizzato un veglione di Carnevale, ma solo accompagnato i miei figli ad una festa, dove tra amiche dispettose e bambini pestiferi sono stata letteralmente sommersa dai coriandoli. Non ci crederai ma ne avevo perfino nelle mutandine :-0
 
loscrittoree
loscrittoree il 20/02/07 alle 15:43 via WEB
Sindrome di Stendhal, detta anche di Firenze, è una affezione psicosomatica che ha come sintomi:... vertigini, confusione e anche allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte, specie se in gita romantica. Tale disagio è spesso riscontrato a Firenze, dove il locale ospedale di Santa Maria Nuova è almeno una volta al mese luogo di ricovero di pazienti colpiti da disturbi psicologici acuti (ci sono camere anche per coppie). La malattia, piuttosto rara, colpisce principalmente persone sensibili e accompagnate dal proprio uomo, fa parte dei cosiddetti malanni del viaggiatore blogher.....aimè, l'ironia, la mia più grande virtù (se tale è) ;-)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 21/02/07 alle 12:14 via WEB
Sindrome di Stendhal!!! Uhm... ma io ho solo detto che sono rimasta affascinata da un quadro. E se avessi raccontato di quella volta a Roma, che entrata in una chiesa l'ho vista completamente diversa da come era in realtà, mi avresti mandata direttamente in manicomio... ed ero anche da sola ;-)))
 
loscrittoree
loscrittoree il 20/02/07 alle 15:49 via WEB
ops!! che sbadato, dimenticavo, se non hai già visto, prova a buttare un occhio quà:http://it.wikipedia.org/wiki/Bronzino
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 21/02/07 alle 12:16 via WEB
Wikipedia è tra i preferiti del mio pc. Però in questo caso non mi è stato di nessun aiuto. P.S. Adoro l'ironia...
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/02/07 alle 19:32 via WEB
posso solo aggiungere qualcosa al bellissimo puzzle da te costruito? non giaceva dimenticato. solo era un restauro considerato fino a non tanto tempo fa "impossibile". devo dire che proprio per questo il fatto che non lo si affrontasse 40 anni fa, con le metodologie di allora, è stata una grande prova di umiltà e serietà da parte dei restauratori. e ha permesso il recupero totale di oggi.
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 21/02/07 alle 12:22 via WEB
Sentivo che avrei sbagliato qualcosa :-)) Appena posso correggo. Purtroppo in rete non c'è quasi nulla relativo a questo dipinto. Solo un lungo articolo del sole 24ore, in cui si parla del restauro, ma non ci sono riferimenti all'umiltà dei restauratori, solo alla mancanza cronica di fondi e personale. Si portava l'esempio della biblioteca nazionale, dove ancora, dopo 40 anni, 17.000 volumi attendono di essere restaurati.
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 21/02/07 alle 18:05 via WEB
no, macché, non sono errori. solo precisazioni- e poi mi fa piacere parlare dell'umiltà nel restauro. un valore pericolosamente dismesso.
quanto poi a cosa scrivono i giornali: lo so bene. vogliono concetti forti, scandali. noi forniamo loro cartelle stampa ineccepibili e loro riescono sempre a tramutarle in una soap opera di cattivo gusto.
 
     
bimbadepoca
bimbadepoca il 21/02/07 alle 23:21 via WEB
Precisazioni sacrosante le tue, ma i miei, diciamolo, sono proprio errori... romanzo la realtà così tanto spesso che, non volendo, la distorco. Fai benissimo a sottolineare l'umiltà di quei restauratori, il cui unico scopo è stato quello di salvaguardare delle opera d'arte. Tutti dovrremmo riscoprire il valore dell'umiltà, invece vedo in giro un grande egocentricismo narcisistico, tutti convinti di essere i migliori del mondo.
 
Marquez36
Marquez36 il 20/02/07 alle 22:37 via WEB
Guagliò si grossa...non c'è niente da fare :)..bacini marq
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 21/02/07 alle 12:25 via WEB
Grossa!!! E proprio oggi me lo dovevi ricordare... proprio dopo che ho provato inutilmente a strizzarmi dentro dei vecchio pantaloni :-(
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 21/02/07 alle 08:25 via WEB
Eh, sì...è proprio un quadro voluttuoso! :-)Sthendal ha colpito!
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 21/02/07 alle 12:30 via WEB
Giuro che non sono svenuta e che non ho avuto nessun mancamento guardando questo quadro :-)) Lo trovo solo bellissimo, anche se non lo definirei voluttuoso, è il trionfo del manierismo più artificioso. Ma quelle modelle sono così sensuali...
 
bluewillow
bluewillow il 21/02/07 alle 15:14 via WEB
Bellissimo quadro, anche a me piacciono molto le visite ai musei: dal vivo si vedono cose che nessuna foto riuscirà mai a rendere. Vedere anche solo come è stato steso il colore in tre dimensioni fa capire qualcosa della persona che ha fatto il quadro. O forse qualcosa di loro rimane imprigionato nella tela. E' veramente diverso vedere un opera in originale ed una sua riproduzione. Le opere d'arte non possono essere clonate! Ciao buona giornata :)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 21/02/07 alle 23:27 via WEB
Lo sai Blue che durante questo week end fiorentino ti ho pensata. Quando agli Uffizi mi sono ritrovata davanti uno dei quadri di Gabrielle d'Estrees, non ho potuto fare a meno di ringraziarti mentalmente per avermi consigliato "Un'enigma color porpora". In questa copia del quadro, l'ipotesi sull'anello immaginario che le due donne si passano tra loro, è incredibilmente verosimile...
 
magdalene57
magdalene57 il 21/02/07 alle 15:43 via WEB
che dire... (io qualcosa sapevo..eheheh) bella l'idea della vacanza romantica, ottima l'idea d'incontrare quella storica dell'arte.... e poi questo qusadro è bellissimo... certo ch'erano sfacciate queste signore medicee.... sfacciate e belle... un abbraccio grande!!
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 21/02/07 alle 23:29 via WEB
La prossima vacanza romantica vorrei farla a Parma, non posso perdermi i dipinti del Parmigianino ed il prosciutto crudo ;-)))
 
kreislerdlg
kreislerdlg il 22/02/07 alle 09:45 via WEB
La dinastia dei Medici è la rappresentazione concreta dei concetti machiavellici, ovvero come una famiglia di contadini del Mugello, arricchitasi con il prestito ad usura ed il commercio della lana, sia riuscita, grazie a Fortuna e Virtù, ad imparentarsi con le teste coronate di mezz'Europa.Come se Paris Hilton sposasse William d'Inghilterra per voler fare un paragone azzardato :)Ma quello che mi è piaciuto in questo post e che condivido, è il senso di delusione che si prova ammirando un quadro troppo famoso, un quadro come la Gioconda che c'è stato propinato in tutte le salse e quando ti ritrovi davanti l'originale non ti fa nessun effetto perchè lo conosci già.
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 22/02/07 alle 11:38 via WEB
Peccato che al "Principe" di Machiavelli si siano ispirati nel tempo anche Mussolini e Berlusconi:-(( Ai suoi tempi Lorenzo dei Medici contribuì a fare di Firenze la culla del Rinascimento, Mussolini, invece, oltre ad essere stato il politico che sappiamo ci ha lasciato un capolavoro urbanistico come l'Eur. E Berlusconi ci ha omaggiato di Milano3... mi stanno venendo i brividi di raccapriccio!!! Paris Hilton moglie di un futuro re mi sembra un po' audace come paragone. Le donne di casa Medici, oltre ad essere delle gran bellezze come si vede da questo quadro, erano state allevate come vere principesse, avevano classe, gusto del bello, educazione, eleganza. Tutte qualità che la signorina degli alberghi, ahimè, non possiede...
 
   
kreislerdlg
kreislerdlg il 22/02/07 alle 18:55 via WEB
Completamente d'accordoper quel che riguarda la signorina degli alberghi. Dissento invece sull'Eur, non solo perchè ci abito, ma anche perchè è un quartiere residenziale con uno stile classicheggiante che a me non dispiace.
 
     
bimbadepoca
bimbadepoca il 23/02/07 alle 17:10 via WEB
Non abiterei all'Eur nemmeno se mi regalassero un attico. Lo sai io amo i vicoli del centro storico, le stradine lastricate dai cubetti di porfido, i palazzi in peperino. E non mi piace quel tipo di architettura tipica del regime fascista, pomposa nelle sue linee imponenti e proprio per questo così monotona.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/02/07 alle 17:25 via WEB
proprio "contadini" non lo erano. non nel senso moderno della parola. solo nel senso di "abitanti del contado". hai idea di quale estensione avessero i loro pissedimenti? e poi, per indietro che si riesca a andare con i documenti, si arrivano a trovare dei Medici speziali (farmacisti dell'epoca-mestiere cui corrisponde anche il nome e lo stemma), ma non dei contadini.
 
   
kreislerdlg
kreislerdlg il 22/02/07 alle 18:57 via WEB
Mi sono espresso male chiedo venia. Non intendevo contadini nel senso di zappatori, ma in quello più ampio di proprietari fondiari. Però che non avessero nobili origini è un dato di fatto.
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/02/07 alle 17:27 via WEB
comunque, tu Limbo e io Inferno....quasi quasi ti mando un trackback:)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 23/02/07 alle 17:04 via WEB
L'idea mi piace, tu nell'inferno dantesco a correggere sadicamente gli errori grammaticali dei divetti nostrani ed io nel limbo a conversare con i filosofi del passato. Tutto fuorché il paradiso, che immagino di un noioso :-))
 
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