Il diario di Nancy
Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.
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DAI MIEI SCAFFALI...
IL CUORE E LE STELLE
Si ringrazia Seduzir64 per il sottofondo musicale.
LA MIA LIBRERIA
in continuo aggiornamento su aNobii
Qualche giorno fa, mentre aspettavo che mia figlia uscisse da scuola, confuso tra la folla dei genitori, ho notato un uomo che non avevo mai visto prima. Confesso che l’ho trovato particolarmente affascinante, nonostante qualche filo grigio tra i capelli e insolenti rughe agli angoli degli occhi. Mi sono ritrovata a riflettere su come i miei gusti fossero mutati con l’età della ragione, questo semplice pensiero ha preso strade diverse; si sa, i pensieri cominciano sempre in linea retta e poi si aggrovigliano nei labirinti della mente. Mi sono ritrovata a rimuginare sulla palese ingiustizia che fa la differenza tra i due sessi. E’ inutile negarlo, una donna con le rughe sul viso e fili bianchi tra i capelli è, senza rimedio, sciatta e vecchia. E nella nostra evoluta società la vecchiaia non è più sinonimo di autorevolezza e saggezza, ma deve essere nascosta, poco esibita, quasi cancellata. Gioventù innaturale come i cibi che mangiamo. Gioventù fittizia come i valori nei quali crediamo.
Ma quello che trovo ancora più sconcertante è vedere gli uomini, da sempre avvantaggiati dallo scorrere inesorabile del tempo, rincorrere lo stesso frivolo inganno. Come se davvero bastasse spianare una ruga per ritrovare la felicità che abbiamo perduto, le emozioni che non siamo più capaci di provare, e dimenticare la paura di vivere che ci portiamo addosso, tutti quanti. In campo maschile sono gli stessi governanti a dare il cattivo esempio. Lungi da me l’idea di dare una valutazione morale sull’operato di questi signori, il giudizio su di loro sarà scritto nella Storia di domani, ma non posso esimermi dall’esprimere la pena che provo quando li vedo ritratti sui giornali.
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La leggenda narra che uno dei soliti eroi omerici, al termine della guerra di Troia, si portò a casa come souvenir un paio di grosse pietre, quel che restava delle mura della città appena abbattuta. Ho sempre mantenuto il riserbo su questo luogo, ho paura che diffonderne il nome possa, in qualche modo, distruggerne l’intatta bellezza. Amo le sue acque cristalline, l’odore dei pini, i suoi colori superbi, le strade che hanno nomi di canzoni, le lucertole, il canto straziante degli uccelli notturni, il profumo del mirto e del rosmarino. Quando sono nella mia isoletta, passo le giornate immersa nel mare. Sì, vorrei che la mia isoletta rimanesse intatta, preservata dal turismo di massa, fuori dal mondo. Ma sono consapevole che non sarà possibile, che è legittimo, anche se immorale, il desiderio dell’uomo di guadagnare sfruttando le risorse naturali a sua disposizione. E lo capisco che è giusto e democratico dare a tutti la possibilità di godere di un simile paradiso, ma non comprendo, proprio non ci riesco, chi lascia spazzatura come segno indelebile del nostro misero passaggio sulla terra. Post scriptum: questa volta il mio personale Helmut Newton ha superato se stesso, cimentandosi in un nuovo genere fotografico sulle orme dei più illustri paparazzi, la foto artistica rubata. La foto qui sopra fa parte, appunto, di quest’ultima serie. Sorvolate sulla posa discinta e notate l’espressione profondamente intelligente di questo sublime momento. Sono troppo sexy!!! Foto sostituita con una meno imbronciata... |
1. Hai mai goduto nel soffrire? Mai stata masochista in vita mia. Ho terrore del dolore fisico!!! 2. Le chiese ti fanno paura? Alcune chiese moderne sono così brutte che faranno orrore allo stesso Dio. 3. E i cimiteri? Fanno molto più paura i vivi che i morti. 4. Sogni spesso di essere nudo? No!!! I miei sogni sono pudici, come quelli di una verginella. 5. Hai mai mentito per procurare un danno a qualcuno? Mi è bastato dire la verità. A volte so essere veramente bastarda... 6. Trovi che sia lecita la vendetta? Il perdono è una virtù divina, noi uomini anche quando ostentiamo indifferenza, in realtà ci stiamo vendicando. 7. Prenderesti parte ad un'orgia? No, preferisco "impegnarmi" con una persona alla volta. 8. Hai mai avuto paura d'andare all'inferno? Impossibile... faccio sogni da educanda, non mi piacciono le orgie, non fumo, non bevo e non mi drogo. Tutt'al più sarò condannata al girone dei noiosi. 9. Russi mentre dormi? Questa sera mi registro e poi ve lo faccio sapere 10. In amore sei dolce o aggressivo? Tendente al dolciastro... ma se m'arrabbio lancio tutto quello che trovo, a portata di mano, sul povero malcapitato. 11. La tua paura più grande? L'elenco delle mie paranoie potrebbe essere materiale utile per i prossimi duecento post. 12. Da bambino giocavi con i LEGO? Sì, ma non riuscivo mai a costruire le splendide casette illustrate sulla confezione. Per cui, molto spesso, il mio gioco consisteva nel lanciare pezzi di Lego in faccia ai miei fratelli. 13. Ti piace il tabacco da masticare? Mi fa vomitare il solo pensiero. 14. Eri bello da bambino? Sono il classico esempio della veridicità della favola del "Brutto anatroccolo". 15. La vita da single fa per te? Raramente sono stata single... uno degli effetti indesiderati per chi soffre dalla sindrome del brutto anatraccolo. 16. Di che colore è la tastiera del tuo PC? Domanda di fondamentale importanza per il genere umano. Tra il grigio cenere e il papaya. 17. Canti sotto la doccia? No. Per il bene altrui... 18. Hai una qualità nascosta? Non ho smagliature... 19. La meta ideale per le tue vacanze? Spiagge deserte di sabbia bianca, mare trasparente con i pesciolini che ti nuotano accanto, e nei dintorni cittadine artistiche poco frequentate dal turismo di massa. In pratica dovrei andare in ferie ad ottobre. 20. Quante leccate ti occorrono per finire un gelato? Sono una donna sposata... perdinci!!! Non rispondo a domande che offendono il comune senso del pudore 21. Sai cantare la canzoncina dell'alfabeto? Abicì, dìeffegì... e poi non mi ricordo più (sono passati troppi anni dalla fine delle scuole elementari... sigh!!!). 22. Sei mai stato su un aereo? Dipende... come passeggero, come pilota o come bagaglio??? 23. Cosa ne pensi della caccia? La detesto e per colmo di sfortuna vivo in un paese di fanatici cacciatori. Ma quanto rido, durante la stagione della caccia, quando sui giornali locali si susseguono le notizie di cacciatori che s'impallinano tra loro. 24. Ti sposerai un giorno? Paganini non ripete!!! 25. Ti piace la tua calligrafia? Se riuscissi a decifrarla... 26. A cosa sei allergico? Polline e punture d'insetto. Una delle mie paure più grandi è morire per uno shock anafilattico. 27. Quando è stato l'ultima volta che hai detto ti amo? Ripeto... non rispondo a domande che offendono il comune senso del pudore. 28. Elvis è ancora vivo? Certo!!! Fa il fruttivendolo nel negozio di fronte casa mia. Vedere per credere. 29. Piangi ai matrimoni? Ho pianto al mio matrimonio, a quello della mia amica Rosmary, perché mi ha commosso la sua emozione. E per finire ho singhiozzato senza ritegno al matrimonio di mio fratello, per tutto quello che significava per lui quel momento, per la felicità che gli leggevo negli occhi. Immaginatevi le drammatiche conseguenze a livello di foto ricordo 30. Come ti piacciono le uova? Ovali. 31. Le bionde sono stupide? Essendo nata bionda, difendo a spada tratta la categoria (però oggi sono una castana intelligente). 32. Quando è stato l'ultima volta che hai baciato qualcuno? Non rispondo a domande indiscrete. 33. Hai un soprannome? Non lo direi nemmeno sotto tortura (è uno di quei nomignoli sdolcinati che offendono la pubblica morale) 34. Mc Donald's fa schifo? Non è molto salutare, poi, per dirla tutta, sono molto più buone le mie polpette di melanzane. Provare per credere. 35. L'ultima volta che sei stato in macchina? Domenica pomeriggio per andare sui monti a raccogliere mirtilli. Nessuna crostata in programma, solo un misero espediente per convincere figli e amici dei figli a passeggiare tra i boschi. 36. Quanti anni avevi quando ti hanno detto che Babbo Natale non esiste? L'ho scoperto da sola a 8 anni, mi sono arrampicata sull'armadio e ho visto i giocattoli nascosti. E ci sono rimasta malissimo... perché io credo ancora adesso a Babbo Natale!!! 37. Ti piace farti baciare sul collo? Ancora!!! Non rispondo a questo genere di domande... sono fatti miei. 38. Quali sono le tue passioni? Leggere... scrivere... fantasticare... Jhonny Depp... Patrick Dempsey... e cercare immagini da inserire nel blog 39. Marmellata o sciroppo? Marmellata di fragole. 40. Ti piacciono i sandwich? Sono una "ragazza" ruspante, preferisco pane, olio e pomodori. 41. Sei soddisfatto della tua vita? Nel complesso sono molto soddisfatta, ci sarebbe da fare solo qualche piccola revisione ai particolari. 42. Sei sensitivo? Sono molto intuitiva e sono molto attenta ai dettagli più insignificanti. Queste due caratteristiche mi permettono di prevedere in anticipo le mosse degli altri, fino a rendermi, ad occhi profani, una potente sensitiva... uguale uguale a Maga Magò. 43. Fai i grugniti mentre ridi? Oink!!! 44. Credi nella magia? In un certo senso, credo che nella natura sia insita una magia naturale, una ciclicità di eventi, piccoli e grandi, che erano alla base della sapienza dei nostri antichi avi. 45. Sei favorevole al divorzio? In linea di principio sì, ma resta il fatto che molte coppie divorziano per futili motivi. 46. Fa freddo oggi? Non riesco a rispondere a questa domanda... vi dico solo che, in questo momento, in casa ci sono 29,4°. Datemi una tinozza d'acqua ghiacciata!!! 47. L'ultima cosa che hai mangiato? Una squisita fetta di pizza fatta in casa, con pomodorini, mozzarella e zucchine. Sono troppo una cuoca!!! 48. Ti dipingi le unghie? Qualche volta metto lo smalto, ne ho comprato da poco uno stupendo, color eliotropo. Quanto mi piace la precisione femminile per i colori. 49. Indossi mai i jeans? Sono il capo base del mio look. 50. Cosa ti manca in questo momento? Andare in vacanza... parto venerdì mattina per l'ignota isoletta. Ci rivediamo il 15. -------------------------------------------------------------------------------- Ringrazio pubblicamente Ausdauer... fonte inesauribile per i miei test |
Estate, tempo di repliche in televisione. Ho deciso anch’io di proporvi un vecchio post, uno dei primi, rimaneggiato e corretto… giusto perché, quei due striminziti commenti in calce, mi sembrano così miseri e tristi per un argomento del genere. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Non ho mai avuto segreti con le mie amiche, in tutti questi anni ci siamo confidate ogni cosa, anche le più impensate. Nelle nostre conversazioni sono passati al setaccio i litigi tra coniugi, le incomprensioni con le suocere, i capricci dei figli, le malattie vere e presunte, i complimenti di altri uomini. Era prevedibile che raccontassi loro della mia iscrizione a un sito d’incontri. Tornai a casa con nuvole di bellissima biancheria racchiuse in un paio di sacchettini di tela, nel taxi Isabella telefonò immediatamente alle altre per informarle dei miei acquisti, mentre il taxista mi guardava dallo specchietto retrovisore con uno sguardo concupiscente. |
Molti ricorderanno l'estate 2008 per le Olimpiadi di Pechino, altri per la dolorosa guerra tra la Georgia e l'Ossezia. Io ricorderò l'estate 2008 come la stagione degli scivoli. Ma sì, vi ho già parlato di come in Svizzera mi sono capovolta con lo slittino, sul braccio sinistro ho ancora ben visibile il segno dell'ustione che mi sono procurata scivolando, per alcuni metri, in questo tubo d'acciaio. Ieri però ho raggiunto l'apoteosi. Sono andata in un parco acquatico, insieme a tre amiche, tutte accompagnate dai rispettivi figli. Subito ci siamo lanciate in una gara di scivolate, più bambine dei nostri stessi bambini. Nulla di rotto, solo un trauma contusivo alla base dell'indice e del medio, probabilmente, non chiedetemi come, nello scivolare ho storto la mano oppure ho sbattuto contro qualcosa.
Di sicuro per quest'anno non salirò più su uno scivolo, rimanderò la programmata gita al parco dell'avventure, con annessa passeggiata sugli alberi... perché come dice il proverbio "Non c'è due senza tre". Ed io non ci tengo a finire le mie vacanze in ospedale, anche perché i dottori che ho incontrato non assomigliano, nemmeno un pelo, all'affascinante dottor stranamore di Grey's Anatomy |
Lo conobbi come avevo fatto con altri prima di lui, su un sito d’incontri, dove mi ero iscritta per cercare compagnia. Risposi. So giocare con le parole, calibrai attentamente il tono che dovevo usare, risentito, quasi perentorio, ma lasciandogli ampi margini per giocare al suo stesso gioco. Lui abboccò come un pesciolino all’amo, ne nacque una falsa schermaglia, denigravo debolmente le sue affermazioni, evitando di scrivergli quello che avrebbe effettivamente meritato, avrei potuto distruggerlo con due sole parole, ma non volevo. Non me la sono sentita di raccontargli com’ero, tipica insicurezza femminile, non potevo certo dirgli che il mio unico corteggiatore era il gelataio, quel patetico ometto, che ogni sabato pomeriggio, mi riempiva il cono più del dovuto, guardandomi con un sorriso compiaciuto. Già, l’incontro era stato fissato direttamente in albergo, sarei arrivata prima io e l’avrei aspettato. Bendata. Arrivata in camera, mi preparai con cura, chiusi le imposte per creare la giusta penombra, mi spogliai dei miei abiti, rimanendo con una corta sottoveste in seta, mi sedetti al centro del letto come una bambola di pezza e mi bendai gli occhi.
Ebbi voglia di togliermi subito la benda dagli occhi, guardare finalmente il suo viso, il sorriso da canaglia che immaginavo avesse in quel momento, gli occhi malandrini che adesso avevano sguardi per me sola. Era dietro di me e ripeteva i gesti universali del primo accoppiamento tra gli umani. Lentamente mi slegò il nodo del foulard – Non voltarti!- mi ordinò, poi giù indicibili parole, piene di sentimento e sesso. Ero infuriata e fui costretta, per sfogarmi, a confidare la solenne disfatta alle mie amiche. Raccontavo i più scottanti particolari tra le loro risate e i loro “Gesù e Maria”. |
Mi è appena arrivata una mail in cui, uno dei miei fan più accaniti, mi chiedeva come procedesse la stesura del mio capolavoro. Trascorro le mie giornate estive pigramente, mi sveglio tardi e il pomeriggio alle sedici in punto, vado ai giardini insieme a mia figlia. Ci sono dei bei tavolini di legno e un gazebo, sotto cui ci sistemiamo a fare i compiti per le vacanze. Sì anch’io, non sarei credibile come scrittrice se continuassi ad avere delle incertezze sull’uso del congiuntivo, perciò mi sono procurata un buon libro di grammatica e studio. Insomma se anche, per il momento, non sto scrivendo il capolavoro dei capolavori, continuo a esercitarmi con la penna. Vi dovreste piuttosto preoccupare per la mia linea. Ahimè, proprio di fronte all'entrata ai giardini c’è la miglior gelateria della città, una piccola latteria che produce un favoloso gelato artigianale, sei o sette gusti che sono una meraviglia e una panna buonissima, che aggiungono a cucchiaiate. Privilegio delle piccole province.
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Quelli che furono i servi della gleba si sono trasformati in una massa compatta di avidi consumatori. Nei centri commerciali, orride zolle di terra su cui prestano i loro servigi, i novelli servi della gleba si contendono prodotti di cui non hanno reale necessità. Sono certa, però, che i miei quattro lettori non rientrino in questa categoria di persone. Sono certa che se comprassero un nuovo cellulare, lo farebbero per reale necessità e mai per moda o per esibizionismo. Aiuta Medici Senza Frontiere in questa operazione. Per spedire il proprio cellulare, bisogna compilare il modulo che si trova sul sito, in questo modo riceverete a casa l'apposita busta per la spedizione. |
Eccomi di ritorno, purtroppo non so dirvi se le caprette salutano davvero come in quella famosa canzoncina, perché non ne ho visto nemmeno una. E gli unici cani San Bernardo sono stati quelli di peluche, venduti nei soliti negozi di chincaglierie per turisti. Però tutti gli altri cliché sulla Svizzera non me li sono fatti mancare: la cioccolata, gli orologi a cucù, le mucche e le montagne. Ho sempre avuto delle difficoltà nel riportare su carta il resoconto di un viaggio, ho bisogno di tempo per elaborare le emozioni provate, per far diventare parte dei miei ricordi i luoghi che ho visto. Grazie al museo dei trasporti ho invece scoperto l'affascinante Lucerna, con i suoi bellissimi ponti coperti e le splendide case con le facciate dipinte.
Memorabili le discese con gli slittini, divertentissima quella dalla collinetta di Heimwehfluh, l'altra a Pfingstegg, dove mi sono concessa anche l'ebbrezza di essere sbalzata fuori in curva, procurandomi una profonda abrasione al braccio sinistro e due tagli al polso.
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